Riceviamo e volentieri pubblichiamo
In questi giorni che precedono la riunione del Consiglio Regionale chiamato a pronunciarsi sull’approvazione della legge regionale per l’indizione del Plebiscito per l’indipendenza del Veneto, sulla stampa sono apparsi articoli che fanno ricorso alle più classiche tecniche della disinformazione.
In particolare alcuni giornali hanno pubblicato un’ipotesi, emersa per la verità anche durante ilavori della 1° commissione regionale affari istituzionali di martedì scorso, secondo la quale in caso di approvazione della legge referendaria potrebbe succedere il finimondo, con intervento di esercito e quant’altro e con rischi gravi anche per i singoli consiglieri regionali che avessero espresso un voto in un senso, oppure in un altro. Pare quasi inutile dire che tali argomentazioni sono risibili, ma dato che la disinformazione non ha come proprio scopo l’affermazione di una verità, bensì la creazione di una situazione di confusione che permetta l’insinuazione di ipotesi anche bislacche come questa, crediamo sia cosa utile fare chiarezza sul punto.
Non esiste alcun rischio per i consiglieri regionali nell’esercizio delle loro funzioni
I consiglieri regionali sono tutelati addirittura dalla stessa costituzione che qualcuno utilizza a vanvera come scudo protettore e scusa nel riportare gravi affermazioni contrarie all’esercizio della libera espressione dei cittadini veneti attraverso un semplice referendum consultivo, convocato secondo l’art. 27 dello statuto regionale veneto.
La costituzione italiana, infatti, al proprio art. 122 c. 4 recita:
“I consiglieri regionali non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni.”
I consiglieri regionali sono pertanto liberi e protetti in tutte le loro scelte di voto, o dichiarazioni espresse nell’esercizio delle loro funzioni e non corrono alcun rischio di alcun tipo.
Il Consiglio Regionale non rischia lo scioglimento e il Presidente della Giunta Regionale non deve temere la destituzione
Qualcuno avrebbe addirittura avanzato l’ipotesi secondo cui, sempre in caso di approvazione della legge regionale per l’indizione del Plebiscito, potrebbe trovare applicazione l’art. 126 c. 1 della costituzione, che stabilisce che “con decreto motivato del Presidente della Repubblica sono disposti lo scioglimento del Consiglio regionale e la rimozione del Presidente della Giunta che abbiano compiuto atti contrari alla Costituzione o gravi violazioni di legge.”
Merita allora osservare che di per sé stesso un referendum consultivo non comporta alcun atto contrario alla costituzione, in quanto, indipendentemente dall’esito del Plebiscito, il Consiglio Regionale è poi libero di fare le valutazioni e stabilire le misure che ritiene, anche contrarie al voto popolare, secondo quanto stabilito dall’art. 27 c. 2 dello statuto regionale che lo stabilisce in modo esplicito: “Se alla votazione ha partecipato la maggioranza degli aventi diritto, il Consiglio è tenuto ad esaminare l’argomento entro novanta giorni dalla proclamazione dei risultati e a motivare le decisioni eventualmente adottate in difformità.”
A maggior ragione allora riportiamo l’estratto della relazione giuridica del prof. Andrea Favaro, membro della commissione giuridica regionale che ha esaminato la risoluzione 44/2012 che ha ben illustrato come la libertà di espressione dei cittadini veneti sia garantita dalla legge.
“[…] Non si rinvengono limiti contenutistici a tale libertà di espressione del pensiero da parte del cittadino, come lo stesso ordinamento italiano assicura con il novellato art. 283 c.p. che legittima la condotta di chi, con atto non violento “commette un fatto diretto e idoneo a mutare la Costituzione dello Stato o la forma di Governo”’ ovvero con il novellato l’art. 241 c.p., il quale prevede che chiunque possa compiere legittimamente atti non violenti diretti ed idonei a sottoporre il territorio dello Stato alla sovranità di uno Stato straniero o a menomare l’unità e l’indipendenza dello Stato;
non si vede perchè tale libertà di espressione garantita anche per questi temi specifici per il singolo cittadino non possa essere per un insieme di cittadini;
rimangono, quindi, leciti (e legittimi) tutti gli atti contro l’integrità, l’indipendenza e l’unità dello Stato che siano compiuti senza violenza, condotte che sono state quindi, per volontà del legislatore italiano, decriminalizzate e volte al riconoscimento concreto della piena libertà di espressione dei cittadini; […].”
Risulta pertanto chiaro che l’indizione di un referendum consultivo non comporta di per sé stessa alcun atto contrario alla costituzione, in quanto semplicemente permette la libertà di espressione ai cittadini veneti, nelle forme previste dalla legge e dallo statuto regionale e attraverso un esercizio delle funzioni dei consiglieri regionali tutelato dalla costituzione.
Eventualmente tali atti potrebbero essere compiuti in caso di vittoria dei sì nel Plebiscito per l’indipendenza, se ipoteticamente il Consiglio Regionale, in virtù di un mandato derivato dalla sovranità de facto che emerge dal voto popolare, decidesse solennemente di proclamarsi Assemblea Parlamentare del Popolo Veneto e dichiarare l’indipendenza del Veneto. Ma questo è un altro discorso e non si possono fare i processi alle intenzioni, supposto che esistano.
Gianluca Busato
Plebiscito2013
Ottimo intervento in precisazione, Giane. 🙂
Esso rischiara senza ombre, l’oscurità informativa che volevano lanciare certi giornali di parte.
Purtroppo l’errore è stato quello di incaricare una commissione di saggi, che anzichè relazionare le proprie osservazioni congiuntamente e in brevissimo tempo, come nelle intenzioni e promesse iniziali, hanno prodotto delle distinte relazioni contraddittorie, facendoci perdere ben cinque mesi di tempo.
E’ tempo d’agire legalmente, ma con fermezza, senza farci intimidire da alcuni servi del potere, che lanciano ora, messaggi non conformi al vero.
Il Consiglio del Veneto decida se rispettare il popolo, o le pretese dei satrapi del centralismo e dei loro disgustosi privilegi.
Il 17 settembre 2013 e non l’anno del mai con il mese del poi !!!
Troppe posticipazioni hanno interrotto il cammino democratico e popolare di questo referendum.
Ad maiora.
CrisV 🙂
chi dovrebbe recepirlo ha le orecchie chiuse … speriomo capti qualcosa il
“Lunedì 16 settembre alle ore 11 presso Palazzo Ferro-Fini a Venezia, sede del Consiglio Regionale del Veneto, si tiene una conferenza stampa di presentazione di Plebiscito2013. “
ma ieri il Corriere del Veneto nella testata riportava un titolo pressappoco così: Indipendenza: i Consiglieri pdl chiedono a Zaia come votare…
il che vuol dire sicuramente interesse all’argomento che tanto sta a cuore ai Veneti, e ci permermette di ben sperare, nonostante i Marotta e anche strateghi di lunga data, sentiti ieri sera a Focus…
Martedì Zaia sarà al centro e ci aspettiamo che si ricordi del suo motto iniziale: Prima il Veneto.
E’ il momento di dimostrarlo!
Cara Cati,
Tutto accade perchè uomini ( e donne ), che dovrebbero essere l’emblema del decisionismo, sono ammantati dei propri dubbi e delle proprie paure.
Vedi i ” saggi ” con i loro indecorosi cinque mesi di perdite di tempo !!!
Quando una persona di spessore, ha la sua idea in testa, la porta avanti sino alla morte, salvo la stessa non si riveli un palese errore, perchè è anche vero, che solamente gli stupidi non cambiano mai idea.
Ma questo errore, non coincide con la promulgazione del referendum 342, perchè ogni nazione democratica al mondo, Italia inclusa, legifera, giudica e dispone ” in nome del Popolo Sovrano “.
I dubbi non esistono, il popolo soprattutto e sopra tutti !!!
Giudici e legislatori in ogni latitudine, sono perfettamente concordi su questo punto.
Anche gli altri articoli costituzionali sono subordinati a questa specifica norma.
Martedì 17 settembre, ci faremo sentire ” tuonando ” e voglio vedere le facce dei vari consiglieri, quando torneranno a Santa Lucia, oppure quando riprenderanno le loro auto a piazzale Roma.
Noi Popolo Sovrano chiediamo risposte precise, altrimenti cari consiglieri regionali siete tutti delle Puppato !!!
A riprova di un passaggio espresso dalla Fallaci, se non ricordo male, nel suo libro ” intervista con la storia “, che recitava una massima sempre attualissima.
Un politico non ha nulla più di noi, in termini virtuosi, se non una smisurata ambizione.
La Fallaci di politica se ne intendeva grandemente, nessuno lo può negare.
Ecco la ragione per cui, pur avendo conosciuto personalmente ambasciatori, ministri, presidenti del consiglio e parlamentari, anche europei, guardo queste persone con distacco, considerando che dovrebbero più essere dei dipendenti al nostro servizio, che delle quasi divinità con seguito di scorta armata, pagata da noi contribuenti.
Tosi ormai sembra fuori dalla lega ( leggere le dichiarazioni di Bossi ), ma nella sua massima competizione con Zaia.
Se Zaia vuole l’appoggio Veneto dei sempre più numerosi sostenitori ( elettori ) favorevoli all’Indipendenza, deve sostenere direttamente la 342 e il referendum.
Noi ci stiamo allargando a macchia d’olio, prendendo addirittura forza e sostegno da altre regioni italiane, stanche di questa tirannia strisciante !
Sempre Ad Maiora.
CrisV 🙂
lunedi 16 mattina cè la conferenza di pb2013
una buona occasione ricordar ai consiglieri da chi son stati eletti, chi rappresentano, per chi lavorano.
e che essendo pubblico ci sarà la lista dei voti pro o contro referendum
Fai sempre benissimo a ricordarlo a tutti pierin.
Non succederà niente. Come in giuglio, una vera presa per il c…
Poveri illusi, il Veneto è italiano e rimarrà italiano.
il veneto non è italia. le divisioni ci son sempre state sia politiche che culturali.
aggiungimla disparità che fà lo stato tra le regioni, leggi ‘residuo fiscale’
aggiungiamo che per la LEGGE ITALIANA da gennaio 2012 l’annessione al veneto è stata stracciata, e che è nero su bianco il diffetto di giurisdizione dell autorità del italia nel territorio veneto, esito di un TRIBUNALE veneto …
poi se ti senti italiano e pensi d esserlo buon per te, massimo rispetto e libertà
Il Veneto non è Italia e non rimarrà italiano.Quando saremo indipendenti rimarrai tu italiano accontendandoti delle bellezze italiche come la Puppato e il suo Partito Dittatoriale.
E’ un preciso dovere di ogni Veneto, partecipare alla manifestazione a sostegno del plebiscito referendario alla legge 342.
La cosa peggiore è non fare niente, non partecipare, non agire attivamente, mentre gli altri fanno tutto al posto tuo.
Gente come la Puppato ride e s’ingrassa ( anche se una ” lardona ” del genere, non ha certo bisogno d’ulteriore sovrappeso ) mentre i Veneti peggiori, non fanno nulla.
Se credete nell’Indipendenza del vostro popolo, FATE ! AGITE ! LOTTATE CIVILMENTE !!!
Senza violenza alcuna, ma con la fermezza dei giusti !!!
Questa gente pavida residente in Veneto, quella che non fa nulla per cambiare le cose, ma si lamenta sempre, mi ricorda il romanzo di Indro Montanelli ” Il generale Della Rovere “, nell’episodio finale in cui un truffatore, sotto le mentite spoglie di un ufficiale generale badogliano, avvicina in camera di sicurezza, il capo della resistenza antinazista ” Fabrizio “.
Vi lascio integralmente gustare questa ” chicca ” di massime di vita.
Ad Maiora.
CrisV 🙂
https://www.youtube.com/watch?v=zzsLWdm-Ic8
Vi aspetto TUTTI, il 17 settembre ore 13.30, nel piazzale di Venezia Santa Lucia, appena fuori dalla stazione dei treni.
Semo na Naxion !!! 🙂
Quando il leone del festival del cinema di Venezia, veniva doverosamente chiamato ” Leone d’oro di San Marco ” !!!
https://www.youtube.com/watch?v=Hsd9FC3-_dY
grazie! altri tempi… com’è cambiato tutto!
Hai decisamente ragione, Cati.
A quei tempi esisteva molto più stile, una classe personale che traspariva dal soggetto che sfilava in pubblico.
Un abbigliamento adeguato alla circostanza e atteggiamenti consoni a una manifestazione tanto importante.
Le attrici prendevano lezioni di bon ton, prima di sfilare per le passerelle ufficiali della mostra cinematografica.
” Il generale della Rovere ” di Rossellini, si assicurava il leone d’oro di San Marco, ex aequo con ” la Grande guerra ” di Monicelli.
I due rispettivi grandi protagonisti ( De Sica e Sordi ), per la curiosità delle cronache del tempo, davano vita a un gustoso ed elegante scontro ” in punta di fioretto “, laddove venne generato l’episodio ” della spinta ” di Sordi verso De Sica, con quest’ultimo che esclamava : ” Cosa vuole eccellenza, costui spinge, spinge sempre, è ormai da una vita che spinge “.
Eleganti protagonisti in smoking e signore rigorosamente in appariscente e gradevole abito lungo di gran firma.
Altri tempi, altra classe, altro stile.
Oggi assistiamo al festival del trash, con l’addetto stampa al telefonino in tenuta balneare con calzoncini corti, con tanto di ” salvagente ” lardoso, che fuoriesce da una corta t-shirt, di almeno due misure inferiore alla taglia ideale.
Vediamo Marina Ripa di Meana, con un improbabile cappellino ricavato da una gabbietta per canarini.
Signore con succinti abiti da discoteca, con accostamenti cromatici orribili.
Ottime bottiglie di champagne francese, servito a bancone come le birre dell’oktoberfest, verso numerose mani protese e su orribili calici neri, che impediscono la verifica del perlage, tanto importante per gli intenditori del settore.
Forse la cosa più ingenua ed elegante dell’attuale manifestazione, è stata la protesta a seno scoperto delle Femen, che con il loro atto estremo, rivendicano almeno dell’eleganza nei valori morali dell’umanità.
Ad Maiora.
CrisV 🙂
Proprio ieri, mi hanno trasmesso una notizia molto interessante, che pone qualche quesito e impone qualche riflessione.
Una foto del Presidente, con quella che alcuni considerano ” la Comandante “, a una probabile cena di gala, con l’intero corredo formale, addobbi inclusi.
http://www.bastaitalia.org/cene-italiane-trova-le-differenze/
Si nota in primo piano, anche colui che altri, scherzosamente, soprannominano ” Pandorino “, con fidanzata ( via il telefonino dal tavolo per favore, che fa tanto ” buro ” e non è igienicamente consono ).
Giustamente qualcuno ricava l’assioma generale ” cene di gala uguale poltrone e privilegi, specie se con contorno politico “.
Per me è ancora più importante conoscere chi abbia pagato quel conto e la motivazione della partecipazione.
Lecito ma inusuale, che una coppia di circa cinquantenni, frequenti nel proprio tempo libero analoga coppia ma con la metà dei propri anni, essendo residenti in province diverse peraltro.
Vedremo chi ci potrà fornire dettagli più precisi del caso.
Ad Maiora.
CrisV 🙂
https://www.youtube.com/watch?v=8vfd2HtZITw
Qualcuno di voi ha letto il resoconto della riunione della prima commissione postata sul sito del consigliere Valdegamberi? Ho paura che i signori del PDL non siano più così tanto convinti di appoggiare la causa indipendentista, se questa porta alla perdita della “carega”.
Forse sarebbe il caso di fare avere loro copia di questo intervento di Giane … 😉
http://www.valdegamberi.infosistem.it/attachments/article/362/Resoconto%201%20%20commissione%20su%20consiglio%20indipindenza%20veneta.doc
in Veneto devono perder cadrega e qualsiasi altro impiego tutti coloro che han l indecenza di non far sentire la voce dei Veneti attraverso il referendum proposto.
Niente referendum!!.
W l’Italia!!.
W il veneto italiano a vita!!.
non contarci troppo…che non è finita!
bravo roberto…hai un’ottimo concetto di democrazia..complimenti..rimani nella tua italia…avrai un’ottimo futuro…!!! vergogna a sti politici maledetti e alle loro maledette poltrone..
Si Roberto, e poi c’erano le marmotte che incartavano la ciocc…..ma daiii.
Da un pezzo sono assente e senza volerlo oggi mi ritrovo nel giorno della disfatta della politica italiana, perchè purtroppo siamo qui a chiedere agli italiani pagati la nostra libertà.
La mia posizione rimane e diventa sempre più forte a fronte di queste batoste. Ma ricordo sempre che la libertà non arriva come la manna dal cielo, ma dopo continue lotte, che chiarisco, spero possano sempre avvenire in contesto diplomatico.
Ricordo che siamo già a oltre 70 comuni rappresentanti di oltre 900.000 cittadini veneti, che dire, un onda che cresce in continuazione, e la strada verso l’indipendenza si scrive con questi fatti.
Alla fine, in un contesto temporale come oggi viviamo, sono e siamo sempre più coscienti della forza del singolo individuo e quindi nell’insieme, del popolo. Questo e la presa di coscienza di chi siamo veramente, Veneti, ci porterà senz’altro all’indipendenza.
Ancora, e importante, se il giorno buono non è per noi, dobbiamo lottare con forza per regalarlo ai nostri figli, i nostri figli. Mettetevelo in testa e non cercate più di vivere di espedienti aspettando quel cambiamento italiano che mai avverrà, perchè guardandoci attorno nella realtà dei fatti vediamo che si scende sempre più.
E’ tardi, vado a letto consapevole che domani, come un leone (e non a caso) mi alzerò all’alba con altre idee e memore dell’esperienza di ieri per meglio agguantare il mio obiettivo.
Forza e tempo realizzano l’intento.
W San Marco, W Venetia
Cari amici,
E’ con fatica, dopo le emozioni di ieri a Venezia, che oggi digito quanto leggerete.
I fatti li conoscete già tutti.
Il rinvio alla commissione, presieduta da un PDL come Toniolo e da un membro PD, significherà impantanare la nostra proposta referendaria 342, per mesi ( non fosse bastata ” l’agonia triste ” dei saggi che promettevano un verdetto congiunto in pochi giorni ) per poi vedersela reiettare con un laconico commento ufficiale a margine.
Eminente dimostrazione che i satrapi regionali, vogliono decidere per il popolo Veneto, negandogli la sovranità democratica e costituzionale di decidere per sè stesso, con la formula democratica per eccellenza insita nello strumento referendario.
I molteplici referendum radicali anche superflui, con il 15% di presenti alle urne, non hanno mai scatenato le ire della Puppato, che vagheggia su costi presuntivi, mentre migliaia di scrutatori dichiarano per iscritto che rinunciano a ogni compenso per quest’occasione referendaria.
Ieri, mentre erano presenti in aula quasi tutti i consiglieri, avevamo la sensazione che saremmo arrivati finalmente a un futuro verdetto autodeterminativo popolare, nel momento in cui Galan invitava il PDL a votare a favore del referendum mentre i rappresentanti PD rimanevano in aula garantendo il numero legale.
Poi il capovolgimento, un ex finiano propone di rimandare tutto alla commissione affari istituzionali e i membri del PDL ( escluso Sernagiotto favorevole al referendum ) si alleano in un patto disgustoso, con i ” nemici ” post comunisti e ex democristiani del PD e nonostante la compattezza della lega, avversa a questa opzione e di Sernagiotto, per minoranza relativa fanno passare questa proposta.
Chiaramente tra i favorevoli al referendum, anche Valdegamberi, primo firmatario della 342.
Ecco comunque il resoconto del voto estratto dal ” Corriere Veneto ” :
” La richiesta di rinvio in commissione è stata votata da 25 consiglieri su 55 presenti: tutti gli esponenti del Pdl ad eccezione di Remo Sernagiotto, unitamente ai consiglieri di opposizione del Pd, Idv, Udc e Bortolussi. Hanno votato contro il ritorno in commissione del provvedimento i consiglieri della Lega, i due esponenti di Futuro Popolare, Pietrangelo Pettenò di Sinistra veneta, Mariangelo Foggiato di Unione Nordest e Diego Bottacin del gruppo misto, oltre all’assessore Sernagiotto. Cortelazzo, che aveva posto la questione pregiudiziale al proseguimento del dibattito, ha preferito astenersi. Non erano presenti alla votazione, perchè in congedo per malattia o occupati in altri impegni istituzionali, gli assessori Chisso e Donazzan e i consiglieri Grazia e Sandri. ”
Voglio esortare tutti a non demordere dall’esito finale : IL POPOLO VENETO DECIDERA’ IL PROPRIO FUTURO !!!
E’ solo questione di tempo.
Troveremo altre strade , altre vie, altre proposte, per consentire ai Veneti di SCEGLIERE democraticamente il proprio destino.
Ringrazio quel centinaio di compagni di cordata, che assieme a me, ieri erano presenti con il corteo di Plebiscito 2013.
Tutti profondamente convinti che CE LA FAREMO.
Ho ammirato la determinazione e l’entusiasmo di questi miei Fratelli Veneti.
Leggendo i loro volti e ascoltando la loro convinzione, sono ancora più certo che non permetteremo che qualche ” banda di falsari burocrati “, c’impedisca il cammino verso l’agognata libertà.
Ringrazio anche coloro che erano dall’altra parte, alla Sanità, con i nostri identici intenti referendari.
Trecento-cinquecento secondo i giornali, circa duecento a giudicare dalle foto dall’alto pubblicate sul Gazzettino.
Comunque, tutta gente che ha generosamente rinunciato al proprio lavoro, a altri impegni, per essere presente in questa giornata storica.
Onore al merito anche a questi partecipanti.
Non finisce qui !!!
Su questo, gente mediocre come Roberto può giurarci.
Sono proprio gli individui come lui, con le loro provocazioni da ignoranti-infami, che ci stimolano a proseguire il nostro percorso con rinnovato entusiasmo.
Ad maiora
CrisV 🙂
Un giornale web ( sempre il solito ) con un evidente stile di ” fantozziano zerbinaggio di corrente ” ipotizzerebbe circa 2.000 ( DUEMILA ) 😮 :-O militanti presenti ieri per ” Il Veneto decida “, alla Sanità di Venezia, accreditando addirittura ” dati della questura ” e solamente alcune decine per Plebiscito 2013, dall’altra parte del palazzo regionale. ( i cortei erano distinti per chi non lo sapesse e PB2013 innalzava solo i gonfaloni e non vessilli di partito )
Punto uno : il corteo partito da Santa Lucia per PB2013, si è ingrossato lungo il percorso, arrivando a destinazione dove erano presenti i dirigenti del movimento e altri amici Indipendentisti.
Eravamo un centinaio e non alcune decine ( sottendendo poche decine ).
Punto due : Essendo pieno orario di ” fame “, alcune decine dei nostri si sono sin dall’inizio recati a gruppi nei locali di ristoro per mangiare e solo a tratti l’ammassamento appariva nei numeri reali. Se ” gli inviati esterni ” verificavano in quei momenti di ristoro, trovavano effettivamente il corteo praticamente dimezzato nei numeri. Poi il progressivo esodo verso i treni dalle 16.00 in avanti.
Punto tre : Dalle mie telefonate a persone pertinenti, non appare nessun comunicato ufficiale della questura veneziana, che possa notificare duemila militanti indipendentisti presenti.
Peraltro, le questure in genere, minimizzano sempre i numeri dei manifestanti, piuttosto che ingigantirli.
Sono quindi più realistici i dati dei giornali, che parlano al massimo di cinquecento militanti totali.
Punto quattro : Penso che comunque le foto dall’alto del Gazzettino, diano una veduta realistica della consistenza del drappello condotto dal gruppo di Cantarutti, che a occhio e croce non supera le 200 persone, nonostante Veneto Decida, contasse su una dozzina di movimenti, partiti e associazioni aderenti. ( in pratica, ogni gruppo soggetto a Cantarutti, ha mediamente raccolto circa 16 persone ).
Guardate pure con i vostri occhi, specie l’ultima foto, la più realistica.
http://www.ilgazzettino.it/foto/venezia_leghisti_manifestano_per_referendum_sullindipendenza/0-53700-327385.shtml
Punto cinque : Ritengo che un giornale serio, debba sempre fornire un’indicazione precisa sulla realtà degli eventi, numeri inclusi.
Altrimenti è meglio che si definisca quotidiano web di proprietà di una precisa fazione politica.
Il Manifesto sarebbe risultato molto più consono ai dettami deontologici di categoria.
Ad maiora, nella speranza di miglior professionalità futura.
CrisV 🙂
ma non credo che sia molto importante il numero dei presenti in una giornata di lavoro, scuola e impegni familiari compresi, perchè comunque la rappresentanza delle migliaia che stavano con l’orecchio teso agli eventi c’èra ed è stato ben visibile…i gonfaloni che sfilano da una parte e dall’altra erano ben visibili e sufficienti per sottolineare l’evento importante che si stava svolgendo all’interno del palazzo e che, purtroppo, è stata una dèbacle!
71 Comuni sono una richiesta che doveva essere ineludibile, e credo che la conclusione poteva essere ben diversa se ci fosse stato un rigurgito di fierezza in chi ne era il principale attore…
Cosi sono tutti pari…sì e no, meriterebbero di andare tutti a casa!
Chi li voterà più? solo quelli che hanno portato il cervello all’ammasso…
no no a casa tutti dal primo all ultimo.
per ‘uscirne’ con il rimando se l avevano studiata a tavolino …
A casa tutti ?
E chi è stato favorevole all’Indipendenza e ha sostenuto il referendum ?
A casa anche lui ?
Pierin, con tutta la simpatia che ho per te, evitiamo di dimostrarci Talebani per cortesia.
A mio parere da oggi dobbiamo sparare a zero contro l’asse ” nazicomunista ” PD e PDL ( escluso Sernagiotto leale al referendum ).
Spieghiamo ai loro elettori, come attraverso un patto scellerato hanno di fatto vilipeso il popolo Veneto, con la squallida esibizione di potere prevaricatore di ieri pomeriggio.
Io ho cominciato stamattina e con discreto successo, visto che elettori del PD e una del PDL ( PD meno L come diceva il comico ), erano scandalizzati dal fatto che i gerarchi rossi e neri + compagnia social/democristiana, decidessero al posto del popolo.
Adirati anche i contrari all’Indipendenza.
” Decide la gente, non i mantenuti dalla gente ”
Ad Maiora
CrisV 🙂
no Crisvi proprio no,
son anni che ci girano attorno, che costruiscono rilanciano, infomano.
abbiamo ricevuto il primo avviso di ‘cose strane’ il precedente consiglio dove si sono dimenticati di metter il voto, nessuno dei 20 firmatari che ha proposto di votare!!!
e ASSURDO che si arrivi così ad un passo e se ne escano tutti BELLI con un rimando. questa l han studiata per le prossime elezioni.
la lega con la maglietta procatalonia che presenta pure un ddl n parlamento !
IV che c ha provato ma, come da suo percorso, deve diventare il PRIMO PARTITO veneto per poi proporre l indipendenta.
i 29 che non han votato NO all indipendenza, ma SOLO RIMANDATO per chiarire oltre ogni dubbio (come si fa in tribunale insomma) la fattibilità di tale referendum !!
l han STUDIATA.
so stra-favorevole ad un MOVIMENTO che NON si presenti ad italiane elezioni e tutti quelli li, già italiani, se ne devono andar a casa.
NON ci permettono di voatere SI o No per l indipendenza, bene e noi dobbiamo votare per il loro lavoro. i prossimi che arriveranno sanno già che avran solo un occasione . basta 20 anni di cazzate
Procediamo per gradi, Pierin.
1) Secondo te chi ti ha aiutato in un progetto in una realizzazione, merita d’essere gettato giù dalla tua torre, solo perchè non sposa al 100% le tue idee ?
2) Abbiamo la prova certa, che anche la lega e gli altri favorevoli al referendum, fossero in accordo con la maggioranza relativa contraria al referendum, che ci ha spediti in commissione ? ( prove documentabili e non ipotesi per cortesia )
3) Spediamo a casa anche Valdegamberi, che ci ha dato una gran mano ed è stato una formidabile cassa di risonanza per il messaggio referendario ? Se lui lo salviamo, perchè gli altri favorevoli li mandiamo alla gogna ?
4) Credi veramente che comunque vadano le prossime regionali, i gruppi indipendentisti otterranno il 100% dei suffragi, per ottenere un consiglio al 100% Indy ?
5) Io consiglio sempre e comunque di riflettere, facendo spazio all’intelligenza e smussando l’animosità, anche se comprendo e vivo sulla mia stessa pelle, lo scoramento caustico del momento.
A mio parere abbiamo bisogno d’alleati, ci mancano 4-5 persone in regione quali ago della bilancia, per arrivare all’obbiettivo.
Facciamo comprendere agli incerti, che prossimamente saranno proprio loro a essere fuori da qualsiasi gioco politico, perchè la gente non li rieleggerà, quasi sicuramente considerandoli dei traditori.
Concordo con te, sul non procedere presentandosi alle politiche italiane.
Non sono mai stato d’accordo ( ebbi un alterco a confronto con qualcuno che conta in IV per questa ragione ) e mai lo sarò !
Ma per favore che non bisogna partecipare alle politiche italiane, dillo o scrivilo, anche a Cantarutti, Morosin e compagnia varia di IV.
E’ forse la principale ragione per cui IV oggi risulta spaccata !!!
Ad maiora.
CrisV 🙂
PS : Devo recarmi da clienti, leggo e risponderò ad una tua eventuale replica stasera.
PS : So che siete incazzati neri ragazzi, ma dobbiamo fermarci per creare un punto di riflessione………l’ho ribadito proprio ieri a Venezia, al caro amico Paolo Bernardini ( mai visto così furibondo e rosso in viso dopo la notizia del ” comissionamento ” )
Gli dissi :
” Pensa a una partita a scacchi amico mio, non hai mai realmente perso, sino all’ultima mossa utile ” 😉
1) le mie idee non sono diverse da pb2013, da iv, da raixe e da altre decine di gruppi : indipendenza
2) di certo nella vita cè una cosa sola. che si muore.
3) si anche lui, chl altra volta non ha fatto votare e questa un discorsino ‘tanto per’
4) al prossimo giro forse arrivano al 4% …
5) non è un idea del momento.
son mesi che fuori tra lagente che sapeva di iv si respira l idea di ‘i ze tutti uguali’ e ste strane cose han saldato il tutto. anzi si sà già che il prossimo tormentone sarà sull indipendenza per cercar voti come partiti italiani. la lega sè svegliata in 7 giorni con un operazione di propaganda non indifferente.
i partitini s attaccano a seguire.
son traditori chi ha rimandato, mezze-cartuccie tutti gli altri che non son stati in grado d esser leader o ‘maschio alfa’ e ben convincere i coniglieri. che le perplessita eran note da 5 mesi !
ps l ho scritto anche su lindipendenza di non votare i partiti.
ps 2 , in attesa dal sito dell elenco delle ‘mosse” che dovevan uscire oggi
Scusa Pierin, ma ti sembrano risposte di pertinenza ?
Sulla uno ad esempio è come tu mi domandassi : ” Pensi che un’auto di colore rosso sia bella ? ”
E io di rimando :
” La mia ha lo stesso colore di quella di Pizzati “.
Partiamo comunque da qualcosa di costruttivo, per agganciare il tema del discorso.
Nella risposta quattro, mi parli di un possibile futuro consenso al 4% per i partiti indipendentisti.
Naturalmente, speriamo tutti in una vera e propria esplosione di consenso popolare e che l’indipendentismo consegua percentuali a due cifre.
Similmente al grillismo per intenderci ( magari senza effettuare i loro errori macroscopici, una volta raggiunto un’ampia rappresentanza ).
Tornando al verosimile 4%, potremmo inserire qualche nostro rappresentante in consiglio regionale, ottenendo finalmente delle voci dirette a tutela del nostro principio fondante autodeterminativo.
Ecco che in ogni caso serviranno alleanze, strategie comuni, intese politiche.
Non possiamo e non potremo mai realizzarle per nostro conto, senza la maggioranza assoluta.
Altro punto importante, la rappresentanza europea e lì il problema è ancora più pregnante, perchè ci vorranno uomini/donne, capaci di stringere rapporti internazionali, persone che conoscano perfettamente inglese, francese e tedesco e che posseggano ampie doti diplomatiche e carismatiche.
Io un’idea su chi presentare ce l’avrei.
Questo comunque per significarti, che non dobbiamo a mio parere ( ma naturalmente non dipende da me ), rendere instabili rapporti per noi proficui, con partiti che condividono parte dei nostri intenti, specie se indipendentisti.
A me interessa soprattutto l’Indipendenza del mio popolo !
Per ottenerla, sarei disposto ad allearmi con qualsiasi partito dell’arco costituzionale.
Irrancidire i rapporti con chi condivide questo ideale, secondo me è un errore.
Inoltre non credo che lega, o altri movimenti e partiti positivamente sensibili all’irredentismo, siano il bau-bau.
Sarà forse che non avendo mai svolto politica in passato, non ho animosità contro nessun partito e neppure la fobia contro il colore verde padano.
Mi può stare altamente sulle scatole la ” banda di via Bellerio “, per i suoi 25 anni di prese in giro e tentennamenti ( forse potremmo essere indipendenti e confederali già da tempo ), ma con i leghisti Veneti, io vanto con qualcuno di loro, rapporti distesi, solidali e costruttivi.
Ultimamente poi, la base è veramente disorientata, moralmente bastonata per colpe e scandali non suoi.
Del resto, se guardiamo i risultati, è la prima volta che siamo arrivati a tanto così ( immagina un centimetro ) dall’indire un referendum, grazie soprattutto al consenso dei rappresentanti della lega, tutti unitariamente propensi alla 342.
25 favorevoli al referendum e 29 contrari è comunque significativo. Quando mai siamo stati tanto considerati noi indipendentisti in passato ?
Secondo me il nemico da ” combattere ” sta dall’altra parte.
Esso si chiama : centralismo congiurato.
CrisV 🙂
ho letto tutte le osservazioni qui sopra e sono d’accordo con l’analisi finale fatta da Crisvi, ma siccome penso che le prossime tornate elettorali di qualsiasi tipo difficilmente saranno vinte da cartelli indipendentisti, difficilmente si arriverà al nostro obiettivo, mentre sarebbe più facile raggiungerlo oggi, tanto più che Zaia si è messo a fare il pedagogo per cercar di portare dalla nostra parte qualcuno del pdl, che veramente all’ultimo Consiglio ha tradito le aspettative…perchè ancora non è pienamente convinto, ha detto un Consigliere ieri sera a Focus, in realtà perchè aspettavano di vedere come va a finire Roma, Berlusconi e il Governo… ma Zaia spera di convincerli e speriamo ci riesca. Lui dice che anche in Consiglio deve valere la democrazia, mentre non si accorge che lo stanno menando per il naso, perchè il popolo è fuori dai palazzi e la democrazia vera è dargli ascolto…20 mila firme, 71 comuni che chiedono di esprimersi… i Consiglieri che fanno finta di non sapere giocano sporco e se credono che gli faccia buon gioco si renderanno conto alle prossime elezioni dell’errore di calcolo perchè spariranno… purtroppo a favore dei centralisti di scuola lontana…
Mi scuso se sono fuori argomento.
Ciao Caterina,Crisvi mi ha detto che vi siete incontrati a Venezia e che sei una signora molto dolce e gentile.La prossima occasione cercherò di esserci anche io.Avevo impegni con il lavoro ecco perchè non c’ero.
grazie, Carla! ..ci saranno sicuramente altre occasioni, e speriamo siano più fortunate…da concludersi con un bel brindisi finalmente!
🙂
http://www.youtube.com/watch?v=5pVkTQ1LYjg
Cosa ne penso di chi tradisce ?
Esattamente come il protagonista di Carlito’s way :
https://www.youtube.com/watch?v=9rLcZxiDQq4
Iscrivetevi GRATIS, a Plebiscito 2013.
https://www.facebook.com/plebiscito2013.veneto
Dopo il vergognoso episodio della ” sospensione ” pretestuosa, dei più geniali personaggi che crearono IV, abbiamo visto sensibilmente aumentare i ” mi piace ” del profilo FB della nostra piattaforma trasversale, apartitica Plebiscito 2013.
Se non l’avete già fatto, inserite anche il vostro ” mi piace “.
Sarà un sinonimo di preferenza verso la libertà d’espressione e il rispetto degli altrui punti di vista. PLEBISCITO NON CACCIA NESSUNO, SEMMAI CONDIVIDE E IMPLEMENTA !!!!
In oltre un anno di gestione Pizzati in IV, non si è mai visto un solo ” richiamo formale ” a nessuno dei soci iscritti, da quanto in mia conoscenza.
Questo nuovo direttivo praticamente appena insediatosi, prima ha cacciato via l’efficiente e devota indipendentista Catia Zanon ( responsabile d’area ).
Adesso invece, con un documento che ha dell’incredibile sospendono, in attesa dell’allontanamento, in via URGENTE e formale, i migliori fondatori di IV, buona parte dei più alti dirigenti nelle varie mansioni, le menti più brillanti dell’indipendentismo, tra cui il nostro pacifico e sempre entro le righe, Prof. Bernardini.
Non fatemi dire cosa penso su quei censori, ma son certo che il mio sdegno sia ampiamente condiviso.
WSM ai veri Indipendentisti !
CrisV 🙂
Per chi non conosce i precedenti allego il link con i documenti di merito :
( cliccare su lettere 1 – 2 – 3 se volete leggere gli originali controfirmati )
http://www.bastaitalia.org/indipendenza-veneta-si-suicida-politicamente/
il sei ottobre è passato
del referendum nemmeno l ombra
la proposta di legge ha acora la data del 6 ottobre 2013 e i comuni l appoggiano al ordinedelgiorno!?
chi sarà l erede di Valdegamberi che proporrà una data nuova? e QUANDO penseranno di aggiornare sta pdl 342 ?!?!?? il partito indipendenzaveneta.com farebbe bene a dimettersi tutto…
Il 6 ottobre è passato, ma non è affatto passata la spinta indipendentista che anima le menti del popolo Veneto.
Le conferenze sono sempre più partecipate, gli spettatori sempre più attivi, le domande sempre più pertinenti, segno che si sta elevando il criterio intellettivo e culturale dei nostri sostenitori.
Il vulcano indipendentista è pienamente attivo e per quanto possano cercare di tapparlo, non riusciranno mai a contenerne la sua forza dirompente e inarrestabile.
Ad maiora.
CrisV 🙂
ma spero ben che la spinta indipendentista aumenti fin conivolgere tutto il Veneto e pure altri ‘democratici’ o ‘giusti’ in italia che ci sostengano !
ma il problema del referendum non piu fattibile il 6 ottobre (e nemmeno nel 2013) resta presente , e ha tanto l aspetto di un grosso flop.
del partito iv sia chiaro, che tango gongola della sua mozione sostenuta dai comuni, con tanto di richiesta di odg da fare protocollare : 6 ottobre 2031 ! ridicolo proprio finche ( un altro Valdegamberi?) non proporrà un altra data la paretesi in regione è chiusa.
25 aprile 2014. inizio di un nuovo paese.
Credo che tempo due anni circa, IV farà la stessa fine dell’attuale VS.
In centinaia, forse migliaia, stanno abbandonando il movimento proprio perchè non si riconoscono nei modi e nei metodi, d’allontanare la gente e di modificare l’organigramma interno.
Inoltre molti hanno notato che con la scomparsa delle migliori menti pensanti e realizzative da IV, si è evidenziata una forte contrazione delle iniziative e degli eventi.
Per molti IV attualmente è solamente una ripetizione del ” già visto “, che si basa su quanto avevano realizzato persone oggi allontanate da IV, che attualmente coordinano e organizzano con pieno successo e innovazione Plebiscito 2013.
Ad maiora.
CrisV 🙂
Lo prevedevo già nel 2012, che per VS sarebbe finita così :
http://www.veneto-stato.eu/comunicato-stampa-maggior-consiglio-veneto-stato/
A mio parere, questo partitino verrà prima o dopo fagocitato da IV, sotto l’aspetto di una ” fusione ” ( tipo : Indipendenza Veneta per un Veneto Stato ) creeranno qualche posto direttivo interno, per i caporioni di questo partitino in estinzione e sopravviveranno sino al completo declino anche di questa nuova realtà ( un paio d’anni al massimo ).
La nostra unica speranza indipendentista si chiama Plebiscito 2013.
Tutto il resto per me, sono soltanto inutili illusioni.
Ad maiora.
CrisV 🙂