UNA SETTIMANA IMPORTANTE PER IL PRESENTE E PER IL FUTURO DEL VENETO

Sabato 26/10 a Venezia appuntamento di Veneto Business con ospiti dello Scottish National Party e di altri paesi e domenica 27/10 tutti a Verona in pressing per l’indipendenza del Veneto

Locandina_VE26102013_bozza06Questa settimana, che si è aperta nel segno triste del nostro passato, ben ricordato da Franco Rocchetta, del Plebiscito Truffa che nel 1866 consegnò il Veneto all’Italia, calpestando anche per quell’epoca i criteri minimi dell’esercizio democratico, si concluderà condue appuntamenti importanti per il presente e il futuro del Veneto.

Ci riferiamo in primo luogo all’evento di lancio di Veneto Business, la piattaforma internazionale per imprenditori veneti. Esso si celebrerà sabato 26 ottobre prossimo a Venezia, presso l’hotel Amadeus, a partire dalle ore 15, con l’intervento storico di rappresentanti istituzionali del Parlamento di Scozia e membri dello Scottish National Party e con il gemellaggio con la piattaforma di Business for Scotland che vanta già l’adesione di 700 imprenditori scozzesi. In un momento drammatico per l’economia veneta, stretta nella morsa delle fiamme del peggiore inferno fiscale del mondo, Veneto Business rappresenta una grande opportunità di relazioni, grazie alla presenza di collegamenti in diversi Paesi Europei e del mondo, che permetterà ai propri associati di avviare e facilitare l’internazionalizzazione del proprio business.

snpIn questi pochi giorni che mancano all’appuntamento è importante che riusciamo ad avere il massimo risalto e partecipazione possibile, per un evento che non osiamo definire storico anche da un punto di vista politico, oltreché imprenditoriale, in quanto testimonia l’apertura al Veneto delle Istituzioni Scozzesi e dello Scottish National Party, la formazione politica di Alex SalmondFirst Minister di Scozia, che si appresta a celebrare il referendum per l’indipendenza della Scozia il prossimo 18 settembre 2014.

La partecipazione di una così nutrita delegazione scozzese implica quindi anche la conseguente promozione internazionale della Causa Veneta. Cerchiamo quindi di sfruttare il tempo che ci rimane raccogliendo il maggior numero possibile di adesioni all’evento.

Il giorno seguente, la domenica pomeriggio del 27 ottobre, l’appuntamento è invece a Verona, con un’iniziativa di pressing in merito all’indizione di una consultazione popolare tra i cittadini veneti sull’indipendenza del Veneto.

Come noto, la discussione sull’approvazione della legge referendaria per indire il Plebiscito per l’indipendenza del Veneto in Consiglio Regionale del Veneto si è purtroppo arenata su questioni relative ad interpretazioni in tema di diritto interno, pur tutti condividendo la legittimità internazionale del procedimento.

Crediamo che la discussione su un tema di grande impatto presso l’opinione pubblico non possa essere lasciato cadere nel vuoto e debba trovare forza proprio nell’espressione più naturale della sovranità popolare, grazie all’elezione diretta e alla vicinanza che legittima i consigli comunali e i sindaci come rappresentanti più autentici della cittadinanza.Per tale ragione e sentite le parti più sensibili a una questione che prima di tutto è di democrazia, il comitato apartitico e trasversale Plebiscito2013 ha quindi chiamato a raccolta tutti i cittadini veneti a Verona il prossimo 27 ottobre, con l’occasione invitando a partecipare con una propria rappresentanza tutti i Comuni del Veneto, 110 dei quali con coraggio e senso di responsabilità istituzionale già ad oggi hanno approvato un ordine del giorno per sollecitare la Regione a discutere ed approvare il progetto di legge 342/2013.

mini_Locandina_VR_27102013Il programma della manifestazione prevede un corteo, guidato dai gonfaloni dei Comuni Veneti che daranno la propria adesione, che partirà da Piazza Arsenale alle ore 15 (ritrovo ore 14.30, c’è anche un parcheggio per chi arriva in auto) e arriverà a Piazza Bra, dove dalle 16 alle 17.30 si terrà il comizio finale, con presentazione della nuova iniziativa plebiscitaria dei comuni veneti per l’indipendenza del Veneto. La manifestazione non prevede uso di simbologie di partito, ma solo l’utilizzo della Bandiera del Veneto, come simbolo di unione di tutti i cittadini veneti al di là delle ideologie.

Facciamo tutti in modo allora in questi giorni che i due importanti eventi in programma sabato e domenica abbiano il maggiore successo e risalto possibile.

Ne va del presente e del futuro del Veneto.

Gianluca Busato
Plebiscito2013

Fonte: http://plebiscito2013.eu/una-settimana-importante-per-il-presente-e-per-il-futuro-del-veneto/

LAUNCH EVENT: VENETO BUSINESS E BUSINESS FOR SCOTLAND – 26/10/2013 – VENEZIA

VENETO BUSINESS E BUSINESS FOR SCOTLAND

IMPRENDITORI INDIPENDENTISTI: IMPARIAMO DALLA SCOZIA

Data: 26:10/2013
Dove: Hotel Amadeus – Venezia (Lista Di Spagna, 227 – Venezia)

ORARIO: 15.00-18.30 (CENA 19.00)

Programma

Saluto di:

  • Daniele Stival, assessore all’identità veneta della Regione Veneto

Relatori:

Scarica il programma completo degli interventi

Prenotazioni (posti limitati): info@venetobusiness.com

Evento su facebookhttps://www.facebook.com/events/221376308022469/

Acquisto bigliettihttp://venetobusiness-launch-event.eventbrite.com

Locandina_VE26102013_bozza06

Link all’articolo originale

Consiglio Regionale per il Plebiscito: i consiglieri regionali sono tutelati nel loro voto

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

gianluca-busatoIn questi giorni che precedono la riunione del Consiglio Regionale chiamato a pronunciarsi sull’approvazione della legge regionale per l’indizione del Plebiscito per l’indipendenza del Veneto, sulla stampa sono apparsi articoli che fanno ricorso alle più classiche tecniche della disinformazione.

In particolare alcuni giornali hanno pubblicato un’ipotesi, emersa per la verità anche durante ilavori della 1° commissione regionale affari istituzionali di martedì scorso, secondo la quale in caso di approvazione della legge referendaria potrebbe succedere il finimondo, con intervento di esercito e quant’altro e con rischi gravi anche per i singoli consiglieri regionali che avessero espresso un voto in un senso, oppure in un altro. Pare quasi inutile dire che tali argomentazioni sono risibili, ma dato che la disinformazione non ha come proprio scopo l’affermazione di una verità, bensì la creazione di una situazione di confusione che permetta l’insinuazione di ipotesi anche bislacche come questa, crediamo sia cosa utile fare chiarezza sul punto.

Non esiste alcun rischio per i consiglieri regionali nell’esercizio delle loro funzioni

I consiglieri regionali sono tutelati addirittura dalla stessa costituzione che qualcuno utilizza a vanvera come scudo protettore e scusa nel riportare gravi affermazioni contrarie all’esercizio della libera espressione dei cittadini veneti attraverso un semplice referendum consultivo, convocato secondo l’art. 27 dello statuto regionale veneto.

La costituzione italiana, infatti, al proprio art. 122 c. 4 recita:

“I consiglieri regionali non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni.”

I consiglieri regionali sono pertanto liberi e protetti in tutte le loro scelte di voto, o dichiarazioni espresse nell’esercizio delle loro funzioni e non corrono alcun rischio di alcun tipo.

Il Consiglio Regionale non rischia lo scioglimento e il Presidente della Giunta Regionale non deve temere la destituzione

pdl342-1Qualcuno avrebbe addirittura avanzato l’ipotesi secondo cui, sempre in caso di approvazione della legge regionale per l’indizione del Plebiscito, potrebbe trovare applicazione l’art. 126 c. 1 della costituzione, che stabilisce che “con decreto motivato del Presidente della Repubblica sono disposti lo scioglimento del Consiglio regionale e la rimozione del Presidente della Giunta che abbiano compiuto atti contrari alla Costituzione o gravi violazioni di legge.”

Merita allora osservare che di per sé stesso un referendum consultivo non comporta alcun atto contrario alla costituzione, in quanto, indipendentemente dall’esito del Plebiscito, il Consiglio Regionale è poi libero di fare le valutazioni e stabilire le misure che ritiene, anche contrarie al voto popolare, secondo quanto stabilito dall’art. 27 c. 2 dello statuto regionale che lo stabilisce in modo esplicito: “Se alla votazione ha partecipato la maggioranza degli aventi diritto, il Consiglio è tenuto ad esaminare l’argomento entro novanta giorni dalla proclamazione dei risultati e a motivare le decisioni eventualmente adottate in difformità.”

A maggior ragione allora riportiamo l’estratto della relazione giuridica del prof. Andrea Favaro, membro della commissione giuridica regionale che ha esaminato la risoluzione 44/2012 che ha ben illustrato come la libertà di espressione dei cittadini veneti sia garantita dalla legge.

“[…] Non si rinvengono limiti contenutistici a tale libertà di espressione del pensiero da parte del cittadino, come lo stesso ordinamento italiano assicura con il novellato art. 283 c.p. che legittima la condotta di chi, con atto non violento “commette un fatto diretto e idoneo a mutare la Costituzione dello Stato o la forma di Governo”’ ovvero con il novellato l’art. 241 c.p., il quale prevede che chiunque possa compiere legittimamente atti non violenti diretti ed idonei a sottoporre il territorio dello Stato alla sovranità di uno Stato straniero o a menomare l’unità e l’indipendenza dello Stato;

non si vede perchè tale libertà di espressione garantita anche per questi temi specifici per il singolo cittadino non possa essere per un insieme di cittadini;

rimangono, quindi, leciti (e legittimi) tutti gli atti contro l’integrità, l’indipendenza e l’unità dello Stato che siano compiuti senza violenza, condotte che sono state quindi, per volontà del legislatore italiano, decriminalizzate e volte al riconoscimento concreto della piena libertà di espressione dei cittadini; […].”

Risulta pertanto chiaro che l’indizione di un referendum consultivo non comporta di per sé stessa alcun atto contrario alla costituzione, in quanto semplicemente permette la libertà di espressione ai cittadini veneti, nelle forme previste dalla legge e dallo statuto regionale e attraverso un esercizio delle funzioni dei consiglieri regionali tutelato dalla costituzione.

Eventualmente tali atti potrebbero essere compiuti in caso di vittoria dei sì nel Plebiscito per l’indipendenza, se ipoteticamente il Consiglio Regionale, in virtù di un mandato derivato dalla sovranità de facto che emerge dal voto popolare, decidesse solennemente di proclamarsi Assemblea Parlamentare del Popolo Veneto e dichiarare l’indipendenza del Veneto. Ma questo è un altro discorso e non si possono fare i processi alle intenzioni, supposto che esistano.

Gianluca Busato
Plebiscito2013

Fonte: http://plebiscito2013.eu/consiglio-regionale-per-il-plebiscito-i-consiglieri-regionali-sono-tutelati-nel-loro-voto/

Stand-Up per l’indipendenza del Veneto: 17 settembre TUTTI a Venezia

Flyer 21x10 P2013_VENEZIA copia

Incoraggiamo il Consiglio Regionale chiamato a votare l’indizione del Plebiscito per l’indipendenza del Veneto.

Martedì 17 settembre 2013, Stand-Up presso Calle XXII marzo a Venezia, partenza del Corteo alle ore 13.30 dalla Stazione dei treni di Venezia S. Lucia.

Partecipiamo numerosi, passaparola! Portiamo con noi SOLO il Gonfalone di San Marco, senza bandiere di partito.

Aderisci all’evento anche su facebook

Mappa dell’itinerario seguito: http://goo.gl/maps/f4Ejy

Approfondimenti:


Visualizzazione ingrandita della mappa

WEB-Locandina 21x30_VENEZIA

Valdegamberi (Futuro Popolare): “Il 17 settembre il voto in aula sul disegno di legge 342 per indizione di un referendum consultivo sull’indipendenza del Veneto”

valdePubblichiamo di seguito il comunicato stampa emesso da Stefano Valdegamberi, che dà notizia della convocazione per il prossimo 17 settembre del consiglio regionale che avrà il compito di discutere e approvare la proposta di legge 342 per l’indizione del Plebiscito per l’indipendenza del Veneto, proposta di legge di cui lo stesso Valdegamberi è il proponente e primo firmatario.

La Conferenza dei Capigruppo ha accolto la mia proposta di inserire come primo punto all’ordine del giorno della seduta del 17 settembre p.v. il disegno di legge 342/2013, mantenendo fede agli impegni assunti il luglio scorso. Non sara’ necessario alcun parere dalla Prima Commissione Consiliare ai termini di regolamento in quanto la stessa si sarebbe dovuta esprimere entro il termine del 31 agosto us, decorso il quale e’ comunque possibile il voto in aula. Ad abundantiam comunque il presidente della Prima Commissione Toniolo ha assicurato che comunque gia’ martedì prossimo il provvedimento legislativo sara’ discusso in commissione. Sara’ un occasione storica per il Consiglio regionale veneto di dare la voce al popolo su un tema fondamentale per il nostro futuro. Sta moltiplicandosi ( in solo tre mesi gia’ il 10 percento del totale!) il numero dei consigli comunali che a stragrande maggioranza si sono espressi a fa favore di questa consultazione referendaria, che si inserisce sulla scia di una domanda crescente di un federalismo europeo dei popoli, con analoghe iniziative in Scozia e Catalogna. Ignorare questa crescente istanza di rinnovamento da parte del popolo veneto sarebbe una grave miopia storica di cui – sono certo – il consiglio regionale veneto sapra’ non rendersi corresponsabile!

Stefano Valdegamberi
Presidente Futuro Popolare

Una mano greve con una nota bislacca non confuta l’errore del CDN di IV: Pizzati resta segretario

asino-specchioIV, servono ancora ripetizioni, anche di stile

Non si è fatta attendere la replica della corrente degli avvocati di IV alla notizia che il 29 agosto nel consiglio direttivo mancava il quorum utile per sfiduciare il segretario di IV Lodovico Pizzati.
L’ufficio comunicazione di IV contesta lo statuto, attraverso una serie di acrobazie interpretative. Anche il tono utilizzato sorprende, tradendo un aplomb che fino a poco tempo fa era presente nei comunicati del movimento e che oggi lascia lo spazio ad aggettivazioni grevi e poco eleganti. Data la rudezza della mano che ha redatto la nota, ci siamo sentiti in dovere allora di approfondire l’esame della contestazione per capire quale fosse la verità.
La frase contestata è quella che all’art. 17.3 c. 3 dello statuto di IV recita “la decadenza (del Segretario) viene dichiarata a maggioranza dei 3/5 (tre quinti) dei propri membri in carica ed aventi diritto di voto dal Consiglio Direttivo Nazionale, su proposta di qualunque Organo Nazionale o di Area od anche di propria iniziativa.”
Emerge allora chiaramente che se avesse un senso quanto affermato dall’ipotetico ufficio comunicazione di IV ciò implicherebbe anche l’esistenza di membri del consiglio direttivo nazionale SENZA diritto di voto, ma così non è, come ben noto. Appare allora evidente che il computo deve essere fatto sommando appunto i membri in carica (che hanno tutti il diritto di voto) e gli “aventi diritto di voto”, ovvero le persone che contribuiscono alla vita del consiglio direttivo anche con il diritto di voto (appunto il segretario e il tesoriere, distinti dal presidente che partecipa al direttivo SENZA diritto di voto, come i coordinatori delle aree non rappresentate). Quindi i voti totali da conteggiare sono undici: nove dei membri in carica più due degli aventi diritto di voto. E la maggioranza richiesta per la sfiducia al segretario è di sette voti, quota non raggiunta il 29 agosto dal CDN.
Alla luce di tale ragionamento banale per chiunque a parte la corrente degli avvocati, il segretario nazionale in carica di IV resta quindi Lodovico Pizzati, com’è giusto che sia dato che ha ricevuto un incarico triennale dall’assemblea sovrana dei soci.

Press News Veneto – fonte

Il CDN non ha raggiunto il quorum, Lodovico Pizzati resta segretario di IV

logo-3Cari soci,

vi scriviamo per un importante chiarimento e comunicazione in merito alle notizie circolate in questi giorni, che hanno portato grande confusione e incertezza circa la situazione interna ad Indipendenza Veneta.

Vediamo innanzi tutto i fatti. Dal verbale diramato e dalle delucidazioni fornite dal socio Giuliomaria Turco, apprendiamo che al momento della votazione della presunta delibera del consiglio direttivo nazionale che dichiarava la sfiducia al segretario dello scorso 29 agosto 2013 erano presenti 6 membri in carica.

Ricordiamo che ai fini del computo dei voti necessari per approvare la dichiarazione di sfiducia vanno considerati i 9 membri in carica (i consiglieri eletti dall’assemblea del 27/05/2012) più altri 2 con diritto di voto (il segretario e il tesoriere), per un totale quindi di 11 voti. La maggioranza dei 3/5 necessaria per dichiarare la sfiducia al segretario è pertanto di 7 voti, superiore ai 6 che hanno approvato la delibera citata. La delibera di decadenza del segretario Lodovico Pizzati è pertanto nulla.

Riportiamo di seguito il comma dell’articolo dello statuto utilizzato per la delibera che spiega bene e senza possibilità di interpretazioni la maggioranza necessaria (e non raggiunta il 29 agosto) richiesta per tale atto.

Art. 17.3 c. 3

La decadenza (del segretario, ndr) viene dichiarata a maggioranza dei 3/5 (tre quinti) dei propri membri in carica ed aventi diritto di voto dal Consiglio Direttivo Nazionale, su proposta di qualunque Organo Nazionale o di Area od anche di propria iniziativa.

Il segretario nazionale in carica e legale rappresentante di Indipendenza Veneta resta pertanto il prof. Lodovico Pizzati, mentre il socio Giuliomaria Turco resta quindi vice segretario.

Ricordiamo inoltre a tutti i soci che il segretario di IV prof. Lodovico Pizzati sarà presente come relatore nell’importante evento che si terrà a Canizzano (frazione di Treviso), il prossimo 5 settembre alle ore 21, nella tensostruttura di fianco alla Chiesa.

Oltre al prof. Pizzati, gli altri relatori che interverranno sono:

  • prof. Marco Bassani, Docente Storia delle Dottrine politiche all’università di Milano
  • dott. Silvano Piazza, sindaco di Silea e leader movimento dei sindaci
  • prof. Paolo Bernardini (docente di Storia all’Università dell’Insubria)
  • ing. Gianluca Busato, imprenditore
  • dott.ssa Gloria Gasparini, Imprenditrice

Invitiamo tutti i soci ad essere presenti.

Venezia, 2 settembre 2013

Segreteria nazionale
Indipendenza Veneta

Al bivio tra un vicolo cieco e la strada del futuro per l’indipendenza del Veneto

8950241-un-segnale-stradale-a-due-vie-verde-che-punta-al-successo-e-fallimento-che-simboleggia-la-sta-a-un-bFine di una fase politica: ora diamo vita alla nuova Repubblica Veneta con il Plebiscito

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Con il vano tentativo di cambiare segretario, subito stroncato dal ricorso di Lodovico Pizzati ai Probiviri, in ogni caso la corrente degli avvocati presidenti Cantarutti e Morosin ha scelto la strada più facile della distruzione politica di Indipendenza Veneta. È una strada che già in passato era stato percorsa da Veneto Stato e che aveva portato alla sua emarginazione dalla vita politica veneta e alla successiva frattura in più componenti tra loro in guerra perenne. La strada intrapresa è la medesima e se la storia qualcosa insegna anche i risultati non cambieranno, con l’emergere in particolare di nuove prossime frizioni tra la componente più legata all’avvocato di Adria e quella che plaude invece all’avvocato di Noale. La prima tra l’altro si è dimostrata molto più abile sia nelle strategie congressuali sia nella capacità di tramacci interni, per cui è probabile che Alessio Morosin nel giro di uno o due congressi sarà destinato alla marginalità con il nuovo equilibrio in salsa cantaruttiana.

Da un punto di vista strettamente politico, emerge inoltre un ormai incontrovertibile posizionamento organico di Indipendenza Veneta nella compagine di centro-destra, con un legame forte dichiarato con Luca Zaia, che è tutto da confermare, anche alla luce della tenuta del partito che ora ha perso la propria testa e capacità strategica, candidandosi alla irrilevanza politica. Non basta più infatti in particolare un continuo e noioso richiamo alla legalità fine a sé stessa per ottenere l’indipendenza, poiché privandosi del nucleo pensante la fu Indipendenza Veneta ha deciso di abbandonare la strada virtuosa dell’esercizio intellettuale indispensabile per la creazione della nuova Repubblica Veneta, dedicandosi invece all’esercizio sterile di una pura autocelebrazione oscurantista.

D’altro canto, la ragione più profonda alla base del successo di Plebiscito2013 è proprio l’apertura di una conversazione nazionale veneta, aperta a ogni istanza della società civile del Veneto. In questo senso si spiegano il dialogo in essere con le rappresentanze degli imprenditori, con i sindacati, con le amministrazioni di ogni colore politico e con tutte le componenti vitali del nostro Veneto di oggi. Solo attraverso una profonda riflessione che coinvolga tutte le realtà esistenti potrà prendere vita la società civile veneta che saprà dare vita alla nuova Repubblica Veneta. Il confronto tra idee e posizioni diverse genererà quella dialettica necessaria a far nascere la nuova realtà positiva, per dare forza e contenuti al nostro futuro. I cittadini veneti sono pronti a scegliere l’indipendenza del Veneto, purché si spieghi loro che non vi sono salti nel buio e che il cambiamento sarà del tutto fluido e naturale.
Un esempio di tale approccio, aperto, creativo, responsabile e trasversale lo si avrà già dall’evento che si terrà a Canizzano (Treviso) il prossimo 5 settembre, alle ore 21 nella tensostruttura vicino alla Chiesa.
Sarà un appuntamento da non perdere, per costruire assieme il futuro del nostro Veneto e dare vita quanto prima alla nuova Repubblica Veneta.
Se questa settimana saremo capaci di premere l’acceleratore, allora nelle settimane successive anche il Consiglio Regionale del Veneto sarà influenzato dal cambio di ritmo, convocando finalmente il Plebiscito per l’indipendenza del Veneto.

Forza cari amici veneti, il futuro dipende solo da noi!

Press News Veneto – fonte

Il segretario di IV Pizzati presenta ricorso ai Probiviri

Cari soci,

pubblichiamo di seguito il ricorso al Collegio Nazionale dei Probiviri del segretario nazionale e legale rappresentante di Indipendenza Veneta Lodovico Pizzati. Il procedimento blocca la decisione senza senso del Consiglio Direttivo Nazionale in merito alla sua decadenza da segretario.

Tale decisione è un fatto abnorme e il ricorso del segretario è un atto dovuto, anche perché è del tutto illogico, antidemocratico oltreché contrario allo spirito dello statuto che un organo in modo monocratico possa far decadere un altro organo eletto dall’assemblea sovrana dei soci.

A questo punto la parola passa al Collegio dei Probiviri che (entro 10 giorni, secondo l’art. 19.3 dello statuto) esaminerà singolarmente le contestazioni mosse al Socio e segretario Lodovico Pizzati ed agirà senza formalità di procedura, ma nel rispetto del diritto di difesa del Socio sottoposto a procedimento (art. 19.5 c. 1 dello statuto).

Riteniamo utile rendere noto inoltre, che, in attesa dell’esame della questione da parte dei Probiviri (“nelle more del procedimento”), il socio Lodovico Pizzati eserciterà tutti i propri diritti, compreso quello di esercitare la carica di segretario nazionale e le funzioni statutariamente a lui assegnate dall’assemblea sovrana dei soci (art. 19.5 c. 3 dello statuto).

La delibera del Consiglio Direttivo Nazionale del 29 agosto 2013 (in allegato) resta pertanto al momento priva di alcun effetto, in attesa di pronunciamento dei Probiviri.

Indipendenza Veneta
Codice Fiscale e P. Iva: 94080820270
Castello 3424
30122 Venezia

Schermata 2013-08-31 alle 02.02.57

Schermata 2013-08-31 alle 02.17.57

Schermata 2013-08-31 alle 02.18.11Allegati (delibera priva di effetti del CDN del 29 agosto 2013):

 

Pizzati rimane segretario IV fino a decisione dei Probiviri

logo-3Contrariamente a quanto riportato da alcuni in rete, Lodovico Pizzati è e resta il segretario nazionale in carica di Indipendenza Veneta. Riportiamo di seguito la comunicazione ufficiale pervenuta da Lodovico Pizzati.

Cari soci,

in merito alla presunta decadenza del segretario nazionale dal movimento comunicato dagli organi di stampa, si comunica che tale richiesta è sub iudice e quindi priva di effetti pratici, come ogni decisione presa da qualsiasi organo in tema di diritti degli associati (dalla perdita di qualità di socio, fino alla carica ricoperta), fintantoché essa non sarà vagliata dal Collegio Nazionale dei Probiviri.

Ricordiamo infatti che secondo l’art. 19.5 dello statuto (che sotto riportiamo), i Probiviri esaminano le contestazioni una a una, verso ogni socio (e il segretario non fa eccezione) e che durante tale procedimento il socio esercita ogni proprio diritto, compreso quello di svolgere le funzioni di segretario e legale rappresentante del movimento, per decisione sovrana dell’Assemblea dei soci del 27 maggio 2012.

19.5 – Procedimento avanti al Collegio Nazionale dei Probiviri.

Il Collegio Nazionale dei Probiviri esamina singolarmente le contestazioni mosse ad ogni singolo Socio ed agisce senza formalità di procedura ma nel rispetto del diritto di difesa del Socio sottoposto a procedimento.

Il Collegio Nazionale dei Probiviri delibera a maggioranza semplice dei propri componenti, incluso fra essi il Presidente.

Nelle more del procedimento, il Socio può esercitare tutti i propri diritti.

Merita infine solo accennare al fatto che ogni decisione fosse presa in seguito a tale delibera, priva di effetti pratici, sarà oggetto di ricorso inibitorio di urgenza per evitare che il movimento sia abbattuto da parte di un piccolo gruppo che non ha il potere di travalicare lo statuto che regola la nostra vita associativa e le decisioni dell’assemblea sovrana dei soci.

Venezia, 30 agosto 2013

Lodovico Pizzati
Segretario Nazionale e
Legale Rappresentante di
Indipendenza Veneta

UNA BRUTTA PAGINA

Pubblichiamo di seguito il ricorso che il socio fondatore di Indipendenza Veneta Catia Zanon ha inviato al Collegio dei Probiviri di Indipendenza Veneta lo scorso 19 agosto 2013, contro un tentativo di espulsione (nella foto) da parte dell’area metropolitana di Padova. Purtroppo questi tentativi di espulsione disegnano una brutta pagina che nessuno di noi avrebbe voluto vedere.

Alla c.a. Spett.le Collegio dei Probiviri
di Indipendenza Veneta

OGGETTO: RICORSO AVVERSO RICHIESTA DI ESPULSIONE

catia-zanon
Clicca per ingrandire

Spett.le Collegio,

in merito alla comunicazione che il sottoscritto socio fondatore e membro del Collegio dei Probiviri ha ricevuto avente per oggetto la perdita di qualità di socio, ai sensi dell’art. 11.3 dello statuto sono ad esporvi di seguito le ragioni che a mio modo di vedere la rendono non eseguibile e ingiustificata.

Innanzitutto rilevo come essa presenti insanabili vizi di forma, in quanto:

  • la convocazione della riunione del coordinamento di area Padova ove si è deliberato quanto in oggetto, non presentava all’ordine del giorno l’argomento citato;
  • lo scrutinio non è avvenuto in forma segreta.

Ciò viola l’art. 11.2 dello statuto in materia di espulsioni di soci del movimento e pertanto costituisce un insanabile vizio di forma che impedisce di poter procedere alla ratifica di tale delibera.

Per quanto riguarda inoltre il merito della delibera, si significa inoltre che le motivazioni addotte sono non veritiere, non suffragate da alcuna prova che le confermino, non circostanziate, vaghe, generiche e in ogni caso risibili, oltre a non violare in alcun modo alcun articolo dello statuto.

A tal proposito, rispondendo ad ogni punto contestato, si fa presente infatti che:

1) Per quanto riguarda il passaggio di consegne, mi meraviglia che venga contestato a diversi mesi dagli eventi, quando ho più volte dato la mia disponibilità in tal senso. Il materiale a disposizione è stato interamente consegnato.

2) Risulta quantomeno risibile la motivazione di mancata comunicazione al coordinatore di attività svolte, quando nel periodo citato le uniche attività che ho intrapreso sono state per delega diretta del segretario nazionale per attività politiche di interesse strategico del movimento e non certo attività operative territoriali.

3) Per quanto riguarda l’utilizzo del simbolo, ogniqualvolta ne ho fatto uso, è stato con delega diretta del segretario nazionale, come da art. 1.4 dello statuto.

4) L’assenza alle riunioni operative nel territorio non può essere causa di espulsione dal movimento, in quanto non viola alcun punto dello statuto, a maggior ragione considerato che la mia attività di socio fondatore e membro dei Probiviri mi impegna in molteplici attività, alle quali ho assicurato la mia presenza costante, così come nella stragrande maggioranza degli eventi pubblici del movimento.

5) Per quanto riguarda lo “stato di tensione” cui si fa riferimento come motivazione per la richiesta di espulsione, credo che tale definizione sia abnorme, in quanto la mia attività nel movimento rientra nella normale partecipazione alla dialettica politica e alla vita associativa del movimento, che d’altro canto, nei suoi principi fondanti riconosce, tra gli altri, “il diritto di manifestare le proprie convinzioni politiche e morali nonché di goderne”: come fa un movimento che afferma di far proprio un tale principio, nel contempo conculcarne l’applicazione pratica da parte di un socio, a maggior ragione quando questi svolge un ruolo particolarmente delicato per volontà sovrana dell’assemblea dei soci?

Credo infine che tale decisione, se confermata, in quanto pretestuosa e basata su motivazioni inconsistenti, false e risibili, rischierebbe inoltre di arrecare un grave danno di immagine al movimento stesso che sarebbe additato come movimento antidemocratico che reprime la normale libertà di espressione politica, nel rispetto del confronto democratico. Ciò creerebbe un vulnus difficilmente riparabile e che minerebbe la potenzialità stessa di crescita del movimento, infinciandone l’attrattività verso le persone libere di pensiero, che lo assimilerebbero a una sorta di partito settario dove è vietato pensare diversamente da un ristretto ambito di persone che ne detengono il controllo. Questo fenomeno, ricordiamoci, è il cancro della partitocrazia italiana che l’ha condannata alla crisi irreversibile di pensiero politico e di vitalità, relegandola a mera sovrastruttura organizzativa di gestione del mercato della politica basato sul furto dei soldi dei veneti.

Per quanto sopra si chiede a questo spett.le Collegio di voler rigettare e annullare la richiesta dell’area metropolitana di Padova, ai sensi dell’art. 11.3 dello statuto.

Sono a disposizione per fornire ogni informazione utile a verificare quanto sopra esposto.

Cordiali saluti,

Padova, 19 agosto 2013

Catia Zanon
socio fondatore
Indipendenza Veneta

Uniti alla meta

rugbyQuando si tentano imprese importanti è buona norma, di solito, predisporre un piano di riserva, il cosiddetto piano B, in ogni caso esso potrà essere utile agli assetti del nuovo stato se le cose andranno secondo i nostri desideri e le nostre aspettative, vale a dire con lo svolgimento del Plebiscito.

Di cosa parliamo? Affrontiamo un tema importante: la compattezza di quanti coltivano il sogno della libertà.

Il momento è propizio come non mai! Negli ultimi 5 anni abbiamo avuto un governo di centrosinistra fallimentare, un governo di centrodestra anche peggiore, un “salvatore della Patria” (Monti!) che ha fatto inginocchiare definitivamente l’intero Paese, persino quelle aree che stoicamente  resistevano; abbiamo affrontato le ultime elezioni pieni di speranza, speranza che finalmente i politici avessero capito che bisognava cambiare e ci troviamo con un inguardabile e impresentabile tripartito al Governo, un tavolo a tre gambe che è sempre lì li per cadere, non fosse altro perché così dice la fisica….

A questo punto non so se riusciremo ad avere la nostra tanto agognata libertà in tempi brevi,

quel che so è che, se dovessimo andare a nuove elezioni in breve tempo è ASSOLUTAMENTE NECESSARIO che un partito o un movimento Venetista partecipi e raccolga le istanze del nostro bistrattato Popolo e possa presentarsi come interlocutore istituzionale per affrontare il tema dell’altrettanto istituzionale plebiscito da programmare.

E invece? la situazione, al momento è la seguente: tante anime (forse troppe) che inevitabilmente si ostacolano l’una con l’altra. È comprensibile a tutti che così si sprecano risorse, tempo, energie e, per giunta, credibilità. Diciamocelo in faccia, senza remore: l’italica cultura di cui, volenti o nolenti, siamo impregnati, ci fa a volte scimmiottare i comportamenti dei politici tradizionali che tanto detestiamo. Ci piaccia o no, invece, se davvero vogliamo coronare il nostro sogno di libertà,  dovremo costruire un fronte comune, un cuneo che ci faccia penetrare nei cuori e nelle teste di chi ancora è indeciso, è titubante e ha paura dello strappo; siamo Veneti, serviamoci allora dello “sport nazionale Veneto”, restiamo uniti in mischia e sfondiamo la linea di difesa fino alla meta!

Tiziano Pizzati

ORDINANZA DI SOSPENSIONE DELLE DELIBERE DEL CDN DEL 26 AGOSTO 2013

logo-3OGGETTO: ORDINANZA DI SOSPENSIONE DELLE DELIBERE DEL CDN DEL 26 AGOSTO 2013

Cari soci,

come ben noto, ai sensi dello statuto in vigore del nostro movimento, in virtù dei poteri previsti dall’art. 17.1 c. 2 dello statuto, spetta al segretario curare l’esecuzione delle delibere del Consiglio Direttivo Nazionale.

Nella serata di ieri il Consiglio Direttivo Nazionale, ha approvato una delibera insensata, in cui vengono violati in modo grave e ripetuto alcuni principi fondanti del nostro statuto, oltreché diversi articoli dello stesso, calpestando le funzioni ad altri organi riservate e facendo strame di pur minimi concetti di democrazia.

L’abnormità e la gravità della delibera che allego al presente provvedimento mi impone pertanto e doverosamente di assumermi le responsabilità che derivano dalle funzioni demandatemi dallo statuto, anche per tutelare il movimento da eventuali rivalse legali che ne potrebbero derivare, delle quali oltretutto potrei essere chiamato a rispondere in Tribunale, in quanto legale rappresentante.

Per tale ragione, in qualità di segretario e legale rappresentante del movimento, con il presente provvedimento ordino con urgenza e immediata esecutività, ai sensi dell’art. 17.1 c. 2 dello statuto, la sospensione di tutte delibere del Consiglio Direttivo Nazionale del 26 agosto 2013.

Con la presente inoltre si diffida chiunque dal procedere in modo illegittimo all’esecuzione delle delibere citate (funzione che spetta solo al segretario e non delegata ad altri), riservandomi la facoltà in tal caso anche di adire le vie legali per difendere il movimento dall’usurpazione di poteri conferitemi dallo statuto in via esclusiva.

Cordiali saluti

Venezia, 27 agosto 2013

Lodovico Pizzati
Segretario e legale rappresentante di
Indipendenza Veneta

Allegati: delibere sospese del CDN del 26 agosto 2013

 

REFERENDUM ORA! il 5 settembre Grande Evento a Treviso per l’indipendenza del Veneto

I grandi cambiamenti avvengono perché noi li rendiamo possibili

Locandina2_CANIZZANO_05092013Cari soci,

il Plebiscito per l’indipendenza del Veneto non avverrà da solo. Avverrà perché noi saremo determinati ad impegnarci perché ciò avvenga, sconfiggendo le logiche perverse della partitocrazia, che ha l’interesse a mantenerci in Italia, per pagare il conto salato del banchetto della politica e del parassitismo.

Per questo serve la partecipazione di ognuno di noi.

Dobbiamo dare un grande scossone alla politica veneta che sta dormendo sugli allori e ci ha fatto già perdere molti mesi per l’indizione urgente del referendum di indipendenza del Veneto che doveva e poteva essere approvata già lo scorso giugno.

Il prossimo 5 settembre si terrà  un grande evento a Treviso, nella frazione di Canizzano (link all’evento su facebook).

Si tratta di un convegno – dibattito sull’indizione del referendum di indipendenza del Veneto di enorme spessore politico, con la partecipazione di alcune personalità importanti, tra i quali alcuni dei più famosi luminari che si confronteranno sul tema.

L’evento si terrà a Canizzano (Treviso), il 5 settembre 2013, alle ore 21, presso la tensostruttura di fronte alla Chiesa.

Intervengono tra gli altri:

  • prof. Marco Bassani, Docente Storia delle Dottrine politiche all’università di Milano,
  • dott. Silvano Piazza, sindaco di Silea e leader movimento dei sindaci,
  • prof. Paolo Bernardini, docente di Storia all’Università dell’Insubria,
  • ing. Gianluca Busato, imprenditore, portavoce di Indipendenza Veneta per Plebiscito2013,
  • dott.ssa Gloria Gasparini, Imprenditrice,
  • prof. Lodovico Pizzati, segretario nazionale di Indipendenza Veneta.

Facciamo passaparola e cerchiamo di portare più persone possibile:  in questo modo riusciremo a dare tutti assieme una grande energia alla politica veneta in una settimana che sarà cruciale per il futuro del Veneto!

Ricordiamoci che la nostra libertà dipende solo da noi.

Gianluca Busato
Indipendenza Veneta per Plebiscito2013

Indipendenza Veneta: nasce il gruppo tematico “Indipendenza Veneta per Plebiscito2013”

Cari soci,

Come molti di voi sapranno stanno nascendo diverse iniziative a supporto del Plebiscito per l’indipendenza del Veneto. A questo proposito e per favorire la partecipazione attiva di tutti i soci di Indipendenza Veneta, abbiamo deciso di costituire un nuovo gruppo tematico, che ha l’obiettivo di coordinare tutte le attività dei soci e del movimento a supporto dell’azione di comunicazione che si rende necessaria per supportare il prossimo referendum per l’indipendenza del Veneto.

Il gruppo tematico, interno al movimento Indipendenza Veneta, è denominato“Indipendenza Veneta per Plebiscito2013”. Il sito internet ufficiale del gruppo tematico è www.indipendenzaveneta.net, che sono riuscito finalmente a recuperare alle proprie funzionalità e che ora si è liberato essendosi dotato il movimento di un altro sito internet.

La costituzione di tale gruppo avviene in base all’art. 12.4 dello statuto che vi riporto di seguito.

Art. 12.4 – Organizzazione tematica
: Il Movimento, al fine di favorire la responsabilizzazione e la crescita politica personale di ciascun Socio, favorisce anche la costituzione di gruppi non territoriali basati su specializzazioni tematiche.

La loro ripartizione, avendo influsso sul programma politico del Movimento, é sovrintesa dal Segretario Nazionale o da suoi delegati.
La pubblicazione di documentazione programmatica deve essere avallata dalla segreteria nazionale del Movimento, o da suoi delegati.

QUADRO_01+logo_Pb2013_10x10Grazie alla costituzione di “Indipendenza Veneta per Plebiscito2013” si dà l’inquadramento ufficiale delle attività dei soci di Indipendenza Veneta che appoggiano la straordinaria iniziativa della piattaforma Plebiscito2013.eu, che vede al proprio interno tantissimi di noi operare con grande spirito di abnegazione che ci sta avvicinando all’ottenimento dell’indipendenza del Veneto.

Esorto pertanto ogni socio di Indipendenza Veneta ad aderire senza indugio al nuovo gruppo tematico del movimento, per favorire ed accelerare il percorso e il progetto di indipendenza del Veneto.

Per aderire a “Indipendenza Veneta per Plebiscito2013” basta compilare e inviare il modulo contatti nel sito ufficiale del gruppo tematico www.indipendenzaveneta.net.

Venezia, 23 agosto 2013

Lodovico Pizzati
Segretario nazionale
Indipendenza Veneta