Indipendenza Veneta dà scacco matto alle forze del passato

Inizia il percorso verso la nascita della nuova Repubblica Veneta. Indipendenza già nel 2013

Volge al termine una settimana che ha cambiato definitivamente il tavolo di gioco ove si deciderà il destino dei veneti.

Mercoledì 28 novembre scorso si è compiuto un atto che ci ha fatto oltrepassare il punto di non ritorno verso l’indipendenza veneta che avverrà in un tempo molto breve, probabilmente già nel 2013.

Per la prima volta il massimo organo istituzionale veneto, il consiglio regionale a Palazzo Ferro-Fini ha deliberato di abbandonare la strada di impossibili riforme autonomistiche che portavano a Roma e prevedevano il salto nel vuoto del burrone della palude italiana che tutto inghiottiva e seppelliva e ha intrapreso finalmente la via internazionale all’autodeterminazione che si compierà con il referendum che sancirà la completa indipendenza del Veneto e darà vita alla nuova Repubblica Veneta.

Un percorso senza barriere, che prevede ora l’istituzione di un tavolo giuridico che preparerà nel dettaglio le tappe per l’indizione del referendum per l’autodeterminazione del Popolo Veneto, un passaggio tra l’altro già annunciato in anteprima da Indipendenza Veneta lo scorso 7 novembre all’indomani dell’incontro di una nostra delegazione con il Governatore del Veneto.

La settimana si è quindi conclusa con due eventi straordinari del nostro movimento, che la sera stessa di mercoledì ha celebrato a Tezze sul Brenta la decisione storica del consiglio regionale che ha approvato la risoluzione 44 ispirata da Indipendenza Veneta e giovedì ha annunciato la candidatura a sindaco di Treviso di Alessia Bellon, una fuoriclasse che farà partire proprio dal capoluogo della Marca anche la costruzione di una classe dirigente straordinaria che ci porterà alla nuova Repubblica Veneta. In due serate consecutive organizzate da Indipendenza Veneta hanno partecipato più di 1000 cittadini veneti!

Ora ci aspetta un momento fondamentale in cui come cittadini veneti dobbiamo ancora più dare forza al movimento che ha saputo creare uno scenario che pochissimi potevano prevedere solo sei mesi fa e che ora ci vede impegnati nella costruzione del consenso attorno alla prospettiva concreta dell’indipendenza veneta.

Sono molte le persone ancora incredule di fronte alla prossima indizione del referendum di autodeterminazione. Vedrete che più passeranno i giorni e più il dialogo si concentrerà sul come si terrà la consultazione che ci darà la libertà e su quanto durerà il periodo di transizione di velluto che ci porterà dall’essere parte dell’Italia alla nascita della nuova Repubblica Veneta e come questa sarà organizzata.
Credo che ancor oggi siano pochissime le persone che si stanno rendendo conto realmente del periodo straordinario che si è aperto dinnanzi a noi. Un’epoca fantastica di autentico rinascimento in cui dovremo far ricorso a tutte le nostre energie migliori per far arrivare i cittadini veneti preparati sia per il voto nel referendum popolare che prevediamo possa essere fatto già nella prossima primavera e in ogni caso nel 2013 sia alla successiva dichiarazione di indipendenza, che finalmente ci permetterà di vivere in una comunità di cui essere fieri nel mondo. L’esercizio che dovremo fare in queste settimane è del tutto inedito per chi fino all’altro ieri viveva in condizione di sudditanza e sotto tutela delle forze del passato. In questi giorni dobbiamo scrollarci di dosso la patina di grigiore italico e cominciare ad assaporare il gusto straordinario della libertà, che solo potremo avere con la conquista democratica e pacifica dell’indipendenza veneta.

Gianluca Busato
Indipendenza Veneta

56 risposte a “Indipendenza Veneta dà scacco matto alle forze del passato”

    1. A Claudio e a tutti gli altri amici indipendentisti :

      VOTARE : SI
      http://www.gazzettino.it/sondaggio.php?id=2323
      a questo sondaggio, se amate l’indipendenza della nostra Nazione Veneta.
      Forza gente, altrimenti gli italiani, anche da fuori regione, cercano di sovvertire il risultato.
      Eravamo al 70% e adesso ci stanno facendo scivolare al 66%.

      VOTARE, VOTARE, VOTARE………………SI !!!

      1. Crisvi,
        lo sanno tutti che più del 80% dei veneti vuole l’indipendenza.
        Ho visto nei blogs che vi è abbastanza gente contraria, ma bisogna capire che quelli del sud ci spolpano finché possono ed hanno ragioni se noi continuiamo a permetterlo!
        In quanto a quelli del pd, sono dei nazisti come tutti gli altri contrari al referendum.
        La Puppato poi, sembra non accorgersi della drammatica situazione del Veneto, tutta concentrata nelle primarie del pd, come loro potessero cambiare la cultura dei vari popoli d’Italia. L’Italia è irriformabile ed i nostri veneti del pd permettono che il nostro paese venga saccheggiato continuamente da uno stato predatore. Speriamo si diano una mossa in regione.

        1. Caro Adriano,

          Vedere il PD, ex PCI farcito del peggior democristianesimo ipocrita, con la coccarda tricolore in consiglio regionale, oltre a disgustarmi, mi ha fatto ricordare quando, fino a poco tempo prima della caduta del muro di Berlino, questo partito tramava con la nomenklatura sovietica, a suon di miliardi contanti, per abbattere quello che al tempo era l’ordinamento democratico della Repubblica italiana.

          Penso che l’altro giorno in Regione, abbiamo assistito alla ipocrisia politica della peggior specie che la storia regionale ricordi.
          Personalmente, ringrazio PDL e Lega che hanno accolto e sostenuto, anche se, con qualche modifica, la nostra risoluzione 44.
          Non apprezzo affatto, i due consiglieri IDV che hanno votato contro, ma almeno sono stati più coerenti dei giullari rossi, che si presentano con coccarde tricolorate e poi abbandonano l’aula, per non far vedere ai Veneti posteri, che tra i nomi dei nemici dell’indipendentismo, ci sono anche i loro.

          —————————-

          ” I documenti forniti dall’ex archivista del Kgb Vassilli Mitrokhin e resi pubblici da un libro dello storico inglese Christopher Andrew, confermano il fiume di rubli (convertiti in dollari prima della consegna) che è finito nelle tasche di Armando Cossutta direttamente o tramite suoi intermediari.
          In un capitolo del libro si legge che “I pagamenti che sono registrati a Cossutta sono stati 700.000 dollari nel 1985, 600.000 nell’86, 730.000 nel 1987”, ossia oltre 2 milioni di dollari in soli tre anni. Secondo Andrew quei soldi dovevano essere utilizzati da Cossutta per sostenere gli interessi del partito comunista sovietico dentro il PCI. Berlinguer aveva già compiuto lo “strappo” da Mosca, e i revisionisti sovietici avevano così deciso di dirottare gli ingenti finanziamenti che fin lì erano riservati al partito revisionista italiano a quelle che definiva “le forze sane all’interno del PCI, in particolare quelle che facevano riferimento a Cossutta e al quotidiano `Paese Sera”‘.
          I fatti sono perlopiù noti e già da “Il Bolscevico” denunciati fin dal 1991, l’anno in cui cominciarono ad affluire in Italia i primi documenti usciti dall’archivio del PCUS: contributi diretti da parte dei revisionisti di Mosca a sostegno della corrente filosovietica di Cossutta all’interno del PCI e delle sue riviste “Orizzonti” e “Interstampa”, nonché per la sua casa editrice “Aurora” e per gli editori a lui amici Nicola Teti e Roberto Napoleone, l’acquisizione e il ripianamento dei debiti del quotidiano “Paese Sera”, rimborsi per viaggi e soggiorni di Cossutta o di suoi collaboratori a Mosca, e via dicendo. Un flusso che complessivamente ammonta, certamente per difetto, a circa 12 milioni di dollari solo per gli anni ’82-’87 (vedi tabella). Qualcosa come 35-40 miliardi di lire rapportati ai giorni nostri. ”

          http://www.pmli.it/cossuttapagatodallurss.html

          1. Crisvi
            io chiedo solo una cosa, e farò di tutto affinché in tutto il Veneto si facciano lapidi con i nomi di tutti coloro che il 28 si schierarono contro il referendum, perché non siamo negli anni ’80. Oggi la situazione è critica e lo sanno anche i bambini dello sperpero di danaro pubblico che vi è in Italia, mentre le nostre aziende scappano per l’alta tassazione e la burocrazia che è lontana anni luce dalla nostra cultura.
            Non dovremmo avere pietà con coloro che ora sono contro il referendum. Se poi voteranno contro l’indipendenza, che facciano, ma proibirci il referendum è la cosa più infame che un politico possa fare perché toglie la libertà , cosa per la quale milioni di persone morirono per ottenerla. E ribadisco che il pd= partito nazisti veneti.

          2. Pensa che nel maggio ’79 presi l’aereo per Hong Kong con stop a Mosca.
            Partii da Milano e sull’aereo vi era una comitiva scolastica delle scuole superiori che andava a Mosca.
            Mi rimase impressa la voce femminile che annunciava la raccolta di tutte le macchine fotografiche che, una volta arrivati all’albergo della capitale,sarebbero state restituite.
            L’annuncio venne dato una decina di minuti prima dell’atterraggio.
            La scuola italiana ha formato la cultura comunista nei nostri giovani, questa è la vergogna italiana, lo schifo dell’Italia oltre alle sue mafie statali.

        2. Sono di padre friulano e madre veneta, vivo in Piemonte. Sono con voi e saluterò con gioia infinita il giorno in cui finalmente otterete la vostra libertà, che sentirò anche un pò mia. Grande Veneto, Grandi Veneti.

  1. Siamo pronti!

    Graditissima novità anche il restyling della home. Prima era davvero troppo pesante nei caricamenti, soprattutto per chi non ha connessioni velocissime. La leggibilità e la semplicità di accesso ai contenuti è di importanza assoluta, soprattutto quando l’afflusso è destinato a centuplicarsi e oltre.. 🙂

  2. PROPOSTA:
    ALLESTIRE GAZEBO(CHE POTRANNO DURARE ANCHE UN ANNO PER PERMETTERE A TUTTI QUELLI CHE DESIDERANO DI FIRMARE) PER UNA RACCOLTA FIRME CON LA DOMANDA:
    VUOI IL VENETO INDIPENDENTE? SI NO
    TUTTE LE FIRME RACCOLTE DOVANNO ESSERE FATTE PERVENIRE ALL’UNIONE EUROPEA.
    E NON SI DOVRA’ ASPETTARE LA “CONCESSIONE” DI UN REFERENDUM DA FORZE POLITICHE,
    CHE DESIDERANO MANTENERE LO STATUS QUO E MAGARI AFFERMARE MERITI CHE NON HANNO, MA SOLO DEMERITI.
    ED IL REFERENDUM CON LA PARTECIPAZIONE DELLA GENTE,METTERA’ AL MURO TUTTI I POLITICI.
    RICORDO CHE NEL 1997 IL CONSIGLIO REGIONALE VENETO VOTO’ LA RISOLUZIONE NUMERO 42, QUESTA RISOLUZIONE ” AFFERMA IL DIRITTO ALL’AUTODETERMINAZIONE DEL POPOLO VENETO”.
    IL COSIGLIO REGIONALE NON LO FECE PER SUA INIZIATIVA MA PER PRESSIONE DELLA GENTE MENTRE I TRIBUNALI ITALIANI CONDANNAVANO I SERENISSIMI PER IL TANKO IN PIAZZA SAN MARCO(SUCCESSE IL 12-05-1997).
    PERCHE’ IL SIGNOR ZAIA HA BISOGNO DI UN CONSESSO DI GIURISTI PER UNA COSA CHE E’ GIA’ STATA VOTATA DAL CONSIGLIO REGIONALE VENETO NEL 1997?
    IERI LA RISOLUZIONE VOTATA E STRAVOLTA IN CONSIGLIO REGIONALE AFFERMA LA STESSA COSA DEL 1997.
    VENETI IL REFERENDUM ORGANIZZIAMOLO NOI, PIU’ SAREMO MEGLIO SARA’,NESSUN VENETO DEGNO DI QUESTO NOME NON FIRMERA’,L’IMPORTANTE E’ FAR CAPIRE CHE PIU’ SAREMO E PRIMA ARRIVEREMO ALLA META DEMOCRAZIA DIRETTA SEMPRE E COMUNQUE BASTA CON POLITICI CHE RAPPRESENTANO SOLO SE STESSI.

    1. Liliana, penso che la settimana prossima, IV ci saprà dire qualcosa.
      Io avevo previsto qualche colpo gobbo. Sai, l’Italia deve spremere il Veneto fino all’ultimo euro, poi, quando saremmo alla fame, l’indipendenza ce la regaleranno!
      Intanto Monti ci spreme come limoni.
      Vediamo cosa dirà la settimana prossima IV.

    2. Statuto della Regione Veneto

      Legge 22 maggio 1971, n. 340
      Titolo I
      Principi fondamentali

      Articolo 1
      Il Veneto è Regione autonoma, nell’unità della Repubblica italiana, secondo i principi e nei limiti della Costituzione, e si dà il presente Statuto.
      La Regione è costituita dalle comunità della popolazione e dai territori delle province di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza. Capoluogo è Venezia.

      Articolo 2
      L’autogoverno del popolo veneto si attua in forme rispondenti alle caratteristiche e tradizioni della sua storia.La Regione concorre alla valorizzazione del patrimonio culturale e linguistico delle singole comunità.

      Quindi
      per “L’autogoverno del popolo veneto si attua in forme rispondenti alle caratteristiche e tradizioni della sua storia”
      si intende forse la continua presa per i fondelli dei polentoni da parte dei terroni e dei mercenari veneti che li servono facendo da Kapò come la lega?
      con questo evidenzio che il veneto risulta gia indipendente e con pieno autogoverno gia dal 1971 prima ancora della nascita della lega che ha solo nascosto questo in accordo con roma dandole della ladrona e legittimando di fatto la truffa ai veneti e questa organizzazione a delinquere , kapò roma sicilia e mafie varie tenendo allo scuro di tutto i veneti, bell’esempio di trasparenza….loro pensdano solo ad abbuffarsi alla faccia dei veneti! sveglia! a tutti i filo leghisti che in 20 anni non hanno fattto altro che gli imbonitori e riscossori dei tributi come equitalia per roma loro! quando dovevano semplicemente dire statuto alla mano e dire no! perche per legge siamo autonomi e ci autogoverniamo dal 1971! o sono forse tutti ignoranti che non lo sanno? e quindi noi ancora peggio che li facciamo diventare milionari a grastis sti ignoranti? e’?
      http://www.regione.veneto.it/La+Regione/Statuto+Regionale.htm

      1. E’ vero che siamo un popolo di tonti.
        Ora però l’autonomia che abbiamo già(ma che io non capisco cosa riguardi, se in fatto di farsi leggi proprie, di tenersi le tasse ,etccc…)non basta.
        Dobbiamo liberarci dagli oppressori. La penso come te.

        1. allora per non cadere nel gioco di parole che vogliono farci fare per mangiarci sopra per altri 70 anni sul vocabolario ci sono queste definizioni “legali”:
          [autogoverno:

          • Autonomia amministrativa concessa a enti locali, gruppi sociali o categorie.

          autodeterminazione:

          • Facoltà di operare scelte autonome.

          indipendenza:

          Libertà di agire secondo il proprio giudizio e la propria volontà (SINONIMO autonomia: i. personale, politica).

          Lo Stato:
          è un ordinamento giuridico politico che a fini generali esercita il potere sovrano su un determinato
          territorio e sui soggetti a esso appartenenti.
          Esso comanda anche mediante l’uso della forza armata,
          della quale detiene il monopolio legale.].

          Per questo motivo se i veneti non vogliono piu mandare i loro soldi a mantenere l’organizzazione legale mafiosa con finalita multiple che sta di base a roma come unica soluzione devono PER FORZA diventare stato a tutti gli effetti con propria costituzione esercito e organizzazione politica ed amministrativa propri come korea del nord e del sud.al primo posto per il salario netto la Corea del sud (39.931 dollari), seguita da Regno Unito (38.147) e dalla Svizzera (36.063) http://www.corriere.it/economia/10_gennaio_04/redditi_6f4e8b70-f903-11de-9441-00144f02aabe.shtml

          (p.s. la corea del sud che è di destra ha le buste paghe piu alte del mondo…..) fonte dati pubblici di ogni stato del mondo

  3. E’ necessario far comprendere chiaramente ai veneti che non ci sono vie di mezzo come vorrebbero far credere certi politicanti nostrani al soldo di Roma,
    l’indipendenza o si ottiene o si resta come ora o peggio ancora. Il gruppo di IV proponenente
    lo stato Veneto è ben preparato, determinato e ha tutti i numeri per raggiungere lo scopo.
    La situazione non è stata mai così favorevole, serve quindi dare pieno appoggio questo gruppo
    propulsore per superare quel traguardo tanto ambito e sempre disatteso nei precedenti tentativi.

    1. Guarda che i veneti sono pronti.
      E’ la giunta regionale che non ha fretta a quanto pare.
      Sentire Zaia affermare che 7000 imprese hanno chiuso in Veneto, poi si prende tutto il tempo per fare il referendum, c’è qualcosa che non va. Se fosse veramente interessato, si sarebbe informato ancora dopo il 6 ottobre, magari parlando con gli avvocati Morosin e Cantarutti riguardo i problemi legali. Se hai a cuore i veneti, muovi il culo. Secondo me lui non ci crede tanto all’indipendenza.
      Avrà paura, non so di cosa, ma qualcosa avrà. Non siamo nel civile UK., siamo in Italia!

      1. Lui quando è diventato ministro ha fatto giuramento di fedeltà alla repubblica italiana!
        Questa la formula del giuramento:
        “Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione.”

        1. Ma quando giuri fedeltà a un paese che sta distruggendo il tuo territorio, credo che il valore del giuramento non abbia un senso.
          Non vorrei che avesse giurato fedeltà al danaro.
          Pensa che Zaia si è azzardato di dire che, poiché vi sono 4 regioni con un buco di 5 miliardi della sanità ognuna, che ogni regione del nord si prenda carico della gestione di una di quelle con il debito.
          Non vi riuscirono i piemontesi nel lontano 1860 a suon di baionette a mettere in riga quella gente, e vuole riuscirci lui?
          Per me Zaia è scoppiato!!!!! E sta facendo danni!

  4. Mi sento di dare un consiglio “logistico”: quando avvengono le serate di IV come quelle descritte sarebbe bello rendere disponibile uno streaming in diretta su internet, in modo che la gente che per impossibilità non riesce a presenziare possa assistere da casa al dibattito.
    Al giorno d’oggi non c’è niente di più facile, bastano una webcam ed un account su Google+ e si può trasmettere quando si vuole in diretta su Youtube (tra l’altro si può vedere il numero di persone che seguono la diretta da casa e si può interagire tramite commenti).
    Molta gente ignora ancora l’esistenza di IV e non sa niente a riguardo degli ultimi sviluppi riguardanti il referendum, questo sarebbe un modo per diffondere ulteriormente il messaggio ed informare adeguatamente la gente!
    Sfruttiamo la tecnologia! WSM!

      1. Crisvi, quando daranno la data precisa del referendum, non credo che le tv e i giornali italiani non diano la notizia, non ne parleranno.
        Serve la data del referendum, dopo la notizia arriverà anche nel più sperduto paesino delle dolomiti!
        Intanto facciamo conoscere il movimento, ma perdere troppo tempo è male per il Veneto e bene per l’Italia.

        1. Scusa Adriano, ma chi perde tempo ? 😮

          I nostri ragazzi sono impegnatissimi nell’opera di diffusione delle giuste informative indipendentiste. Abbiamo collaboratori bravi e volenterosi, non schiavi.

          1. Perdere tempo intendevo ciò che disse Zaia: “E’ un percorso lungo”.
            A proposito, perché non mettete sul sito ciò che hanno firmato i consiglieri il 28?

    1. Il volantinaggio è incrementabile.
      Negli ultimi tempi abbiamo acquisito molti iscritti attivisti.

      La presenza nei media è più problematica.
      Non siamo proprietari di testate giornalistiche, o emittenti televisive, non abbiamo quote politiche in RAI, pertanto ci dobbiamo accontentare delle emittenti locali, che ci hanno sempre fornito una valida visibilità.

      Se qualcuno vanta conoscenze in mediaset o Rai, oppure nei giornali a tiratura nazionale, saremmo lieti se ci potesse aiutare a questo scopo.

      1. ciao Crisvi
        ho letto che dalla risoluzione proposta da iv alla regione è stata tolta la parola ” indipendenza “, volevo sapere se ciò era vero o si trattasse solo di un’altra bufala messa in giro ad arte …
        O è forse stata una concessione nell’inevitabile gioco della diplomazia?
        ciao 😉

        1. E’ stata sostituita dalla parola ” autodeterminazione “.
          Conoscendone il significato mi sembra comunque un eccellente successo di IV, soprattutto considerando che la frettolosa, tardiva e malamente scopiazzata risoluzione presentata un paio di giorni primna da Guadagnini, non è neppure stata presa in considerazione.

          Abbiamo fatto discutere un intero Consiglio Regionale per un’itera sessione di lavori ( 1 giorno intero ).
          Non era mai successo prima d’allora, con un partito indipendentista Veneto.

          Se qualcuno ritiene che il termine ” autodeterminazione di un popolo ” sia un termine blando rispetto al termine ” indipendenza di un popolo “, eccone la traduzione :

          ” Il principio di autodeterminazione dei popoli sancisce il diritto di un popolo sottoposto a dominazione straniera ad ottenere l’indipendenza, associarsi a un altro stato o comunque a poter scegliere autonomamente il proprio regime politico.

          Tale principio costituisce una norma di diritto internazionale generale cioè una norma che produce effetti giuridici (diritti ed obblighi) per tutta la Comunità degli Stati. Inoltre questo principio rappresenta anche una norma di ius cogens, cioè diritto inderogabile (Significa che esso è un principio supremo ed irrinunciabile del diritto internazionale, per cui non può essere derogato mediante convenzione internazionale). Come tutto il diritto internazionale, il diritto di autodeterminazione ratificato da leggi interne, per esempio la L.n.881/1977, esso vale come legge dello Stato che prevale sul diritto interno (Cass.pen. 21-3 1975). “

    2. Dal mio punto di vista non sono d’accordo di porre la questione nelle “mani” dei media nazionali poikè, essendo foraggiati dai partiti ci farebbero a fettine prima ankora ke tutto il popolo veneto possa essere a conoscenza del nostro proggetto e possa essersi fatto una ragione della cosa.
      Il potere e la capacità perversa e distruttrice dei media non è da sottovalutare, quindi ritengo di implementare i nostri sforzi per catturare cappillarmente per primi l’attenzione di tutti i veneti e informandoli, in modo ke poi, quando televisioni e dibattiti televisivi, giornali, radio, riviste e quant’altro cerkeranno di ridicolizzare e demolire il progetto, sappiano e possano aver già preso la loro posizione e kapire di respingere ogni attakko. fuorviante.

  5. Le forze del passato si stanno dimostrando, nella loro arroganza, sempre più deboli.
    Ne abbiamo avuto prova inconfutabile ieri sera nella trasmissione Focus
    Sia Tiozzo (PD) che Paniz (PDL) cercavano di deridere o quanto meno mettere nel ridicolo un grandissimo Giane che invece coi denti ha ribaltato la questione, mettendo in luce tutte le loro incongruenze e facendo capire che della nostra risoluzione 44 non avevano capito un h.
    Cercavano di minimizzare e non far capire agli ascoltatori l’enorme accelerazione che Indipendenza Veneta ha saputo imprimera sulla strada della libertà, ma poi alla fine, su precisa domanda di Giane, non hanno saputo dire cosa prevedesse quella risoluzione.
    Ridicoli e veri nemici del popolo Veneto! Servi italiani e persone mediocri, per trattarli bene.
    Ma bravo Giane ad incalzarli e a chiarire chi ha fatto cosa mettendoli continuamente sotto scacco.
    La partita cari (per modo di dire) italiani volge al termine e i nostri campioni sono in procinto di fare la mossa definitiva del referendum, allora sarà scacco matto! Anche se voi probabilmente fino ad allora non ne avrete piena e consapevole coscienza.
    Il mio scarpone da alpinista è sempre pronto e non vede l’ora di essere impresso nei vostri soffici culi romani

    1. Hai sentito Stradiotto del pd. Offendere non è giusto ma dire la verità si! Ha detto che lui si ispira alla cultura liberale anglosassone, ma è contro il referendum per l’indipendenza dl Veneto.
      Forse si è dimenticato che gli scozzesi faranno il referendum per l’indipendenza da UK. Ma Stradiotto c’è con la testa? Il pd veneto dovrebbe cambiare nome: partito deficienti oppure partito nazisti veneti.
      E’ vergognoso non dare la parola al popolo in una situazione del genere.
      Ricordiamoci i loro nomi per fare lapidi in tutte le città venete per ricordarli come servitori al soldo di Roma, che favorirono il declino del Veneto!

    2. Ciao Giannarciso,

      Più volte giocando a scacchi, ho poi mosso in scacco matto vincente, per mezzo una mossa scacchistica difensiva particolare che si chiama ” arrocco “. 😉

      Ti offro inoltre una mia massima di vita :
      ” Dove l’astuzia dilaga, l’intelligenza è sovrana ! ”

      Un bravo a Giane. 😉

      CrisV 🙂

    1. Forse Caterina,

      Se giochiamo bene le nostre carte, riusciamo a scongiurare il passaggio del feltrino e dell’Ampezzano al Trentino.

      Altro che con Trento e Bolzano.
      Persino i trentini vorranno entrare in una federazione Veneta indipendente, un domani che il sogno diventerà realtà.

      1. sarìa beo.
        ma anca se mi penso che xe pì fasie che i voja tornar far el tirol (e forsi anca xe pì coreto), chela che ti dixi ti podarìa essar na solusion par tn e bz però sensa autonomie che ciucia e previlegi su staltri (cioè nialtri) co protesion dei striaci (come ancùo).
        i gà da essar na tera libara par essar libari… anca de no farghela.
        dovemo ricordarse che i la gaveva suxo (e il la gà ancora) co hitler parchè el gà dà a l’itaja la so tera de lori.
        ma xe da saver anca che hilter (ca el jera chel che’l jera ma no mia on sucon) gà molà xo a l’itaja na tera ca la jera povara… tanto povara e sensa resorse e co poca xente. el resto de’l reich no se lo podeva parmetar.
        chel ca vedemo ancùo de ste do provincie xe fruto de popolasion tajane (on mucio de veneti) mandai suxo da musolini e de skei rivà dai tajani inte scoaxi 90, ma anca da muxine de sentenara de mijoni de lire dai striaco-xermanici (però indirisà sol che par la xente de madrelengoa todesca e in nero… de scondon).
        de sicuro l’astria de ancùo la tira el cul indrìo, cioè la preferise sol tutelarli parchè i staga in itaja pitosto de torseli danovo so el gropon, e i poitisi de ste do provincie che i xe tajai i sa puito che l’astria no ghe pasarìa tuti chei skei de roma.

        però forsi, come ti dixi, xe on fià defarente par tn (che xà inte la so lengoa xe ciara na raixa venetica).

        tuto se pol far, basta che tera par tera no la gapia pretexe, ma la se ciapa le so RESPONSABILITA’ de chel che pol e no pol far, co la CONSAPEVOLESA de le resorse che gà.

        1. Se vieni a Vicenza il 15 dicembre all’Hotel Alfa potrai sentire e vedere le ragioni per cui il popolo SudTirolese vuole liberarsi dello stato invasore…..potrai inoltre sentire le ragioni socio-politiche-culturali di Scozia, Catalogna, Paesi Baschi, Valloni e Fiamminghi….una bella giornata di INDIPENDENZA.

          1. Gian

            Guarda che il nostro Veneto è messo peggio del Tirolo.
            I nostri politici veneti hanno imparato tutto ciò che vi è di peggio della cultura italiana. Pensa a Galan quando era governatore che oramai è più romano che veneto.
            Poi Zaia, con la nostra gente che si suicida per problemi economici, e lui ogni giorno regala milioni di euro a Roma in tasse.
            Sarà dura disinfettare l’intero Veneto, perchè sono in grado di affermare che le ruberie negli ospedali veneti avvengono, e alla grande. Figuriamoci al sud cosa combinano, ed oggi in tv discutevano che non vi sono soldi nella sanità, ma di fermare i continui furti e truffe in tutti gli enti pubblici, specialmente negli ospedali, non se ne parla.
            Mandassero la GDF a controllare gli acquisti di medicinali, quanti entrano dalla porta ed escono dalla finestra, destinazione ospedali privati o farmacie se non all’estero. Invece vanno a controllare scontrini di negozi che poi chiuderanno.
            Si passerà per razzisti ma la realtà è che ci troviamo di fronte a dirigenti pubblici che provengono dalle regioni più corrotte d’Italia, come ad esempio il direttore dl parco delle dolomiti che venne arrestato per corruzione, il quale è calabrese.
            E’ normale che se il vostro capo fa il furbo, siate tentati di fare altrettanto.

          2. Io non verrò Gian !
            Neppure i miei amici e conoscenti verranno.
            Anche se inizialmente ero intenzionato a partecipare.

            Mi hanno informato, che volete schedare persino gli ospiti del pubblico che parteciperanno alla vostra conferenza.
            Questo mi ricorda, drammatici episodi antecedenti la seconda guerra mondiale.
            Indipendenza Veneta, durante le sue conferenze, apre a ogni Veneto di buona volontà, non vuole sapere chi sia, da dove venga e perchè sia presente.
            Se si tessera bene, se firma per l’indipedenza meglio, altrimenti bene ugualmente, è giusto che rifletta sulla nostra proposta.

            Un’assemblea dev’essere libera e a partecipazione condivisa, senza ” impronte digitali ” di sorta .
            Non imponiamo dittature.

            Vi auguro comunque di avere un buon successo di pubblico. Tutto aiuta nella lunga strada del cammino indipendentista.

            Ab uno disce omnis ( Virgilio )

          3. riporto solo l’ultima mia frase che sintetizza l’intenzione e la fattibilità:
            “tuto se pol far, basta che tera par tera no la gapia pretexe, ma la se ciapa le so RESPONSABILITA’ de chel che pol e no pol far, co la CONSAPEVOLESA de le resorse che gà.”

            aggiungo, se si crede sinceramente di essere autosufficienti senza politiche “feudali” che spremono il popolo locale (come lo sono ora), allora auguri di cuore a tutti.

  6. ” patina del grigiore italico”. Un perfetto titolo di un dossier per una trasmissione televisiva altamente comunicativo, o di un libro di successo, risvegliante, la dignità di un popolo . Non dimenticate che il cambiamento epocale che state straordinariamente realizzando, e che Vi fa immensamente onore, dovrà avvenire in forma compiuta anche nelle menti “sedate da anni da un’informazione subdola e pilotata ad arte dai media convenzionali ” di tutte quelle ignare genti dedite al lavoro da sempre a testa bassa per più di 10 ore al giorno , e che adesso si trovano disorientati, fragili e pieni di paure. Paure, che mai come adesso sono lo strumento ( media) più efficace per compiere ulteriori sopprusi dello stato verso il proprio popolo usato a piacere come un limone da spremere a comando. Non trascurate un network televisivo, radiofonico, e del web, ( lo scrivo conoscendo solo da qualche giorno questo viaggio straordinario verso “la nuova vita” che state portando avanti), perché è’ solo con un mezzo di comunicazione di massa nelle proprie mani e che si sa usare altrettanto bene ed ad arte, che si potrà avere la meglio su di un sistema, fallito e corrotto. Troverete, se non c’é già stato, chi Vi ostacolera’ con l’inganno della disinformazione, o ancor peggio della distorsione dell’ informazione o ancor peggio. E li subito bisogna esser pronti a rimandare al mittente colpo su colpo. Scusate la franchezza, ma penso e spero siate già al lavoro anche su questo progetto – media. In caso contrario se riterrete opportuno, posso dare un contributo d’opera alla sua realizzazione. ( decennale esperienza in primaria TV regionale FVG e Veneto Orientale CH 55 come copiraiter , art-director, ideatore di format, responsabile pianificazione pubblicitaria, commerciale, palinsesti, post-produzione broadcasting, editing.) Enrico Duri’ (1964) Pordenone Consutente Legale in Materia Creditizia. Buon Lavoro a tutti e se potete fate presto.

    1. Ieri scrissi qualcosa su un blog del Gazzettino ed oggi no vi è più. Lo hanno eliminato.
      Sotto vi è l’articolo. Veneti, boicottiamo i giornali nazisti come il Gazzettino.
      Indipendenza, dietro front della Regione:
      «L’obiettivo ora è l’autodeterminazione»
      La stampa in Veneto è contro il popolo veneto.
      Ci hanno colonizzato dappertutto comprese le tv locali.

      1. la storia dei comuni saltafossi, raro esempio di senso civico e solidarietà nazionale, secondo me dovrebbe suggerire di guardare oltre l’attuale confine della regione stabilendo contatti con i veneti che stanno in Trentino e Friuli Venezia Giulia. Privilegiati o meno ormai la situazione sta diventando difficile per tutti.

    2. Caro Enrico,

      E’ un piacere leggere dei commenti come il tuo, pregni di acutezza e senso realistico delle cose.

      Commentatori qualificati del tuo calibro, ci esortano a fare sempre meglio e sempre di più, con rinnovato impegno.

      Non temiamo i nemici.
      Sia essi provengano dalle italiche lande, oppure dagli anfratti del peggior indipendentismo, che in tanti anni di pseudo militanza impegnata, ha causato solamente gravi danni all’intero popolo Veneto.

      Non ti sarà sfuggito infatti, il metodico, impotente, dozzinale, tentativo di screditare IV, da parte di qualche segretario politico plagiato e demotivato; oppure di qualche storico seminatore di zizzania, a libro paga del peggior estremismo leghista; ovvero di qualche vecchio barbagianni settantenne, che non accetta lo scorrere inesorabile del suo tempo; o anche di qualche fotografo patetico e sbruffone, che dopo essere stato cacciato fuori da partiti di sinistra, si improvvisa manager indipendentista e infine di qualche maestrino dalla penna rossa, che, dalla bassa provincia, vorrebbe assurgere velocemente a qualche provveditorato, grazie a qualche improbabile scorciatoia scaturita in qualche anfratto indipendentista, o meglio, Venetista.

      In realtà gentile Enrico, noi non temiamo rivali di sorta, ferrei come siamo nella convinzione che la nostra sia la strada migliore e più veloce.

      Sono anch’io, come te, convintissimo che il contrattaccare colpo su colpo, porti il beneficio del successo al nostro movimento e lo sconforto dei nostri avversari, sia interni che esterni.
      Un esercito di difesa pura, un esercito assediato, pochissime volte nella lunghissima storia umana è risultato vincitore.

      Siamo più che lieti, di ricevere ogni tuo contributo anche solamente collaborativo puro.
      Girerò questo tuo scritto, alla nostra segreteria nazionale, per i contatti preliminari di pertinenza.

      Grazie anticipate per la tua disponibilità, da parte mia personale. A presto.

      ” Numquam periclum sine periclo vincitur ”

      Crisvi 🙂

  7. Manifesto dell’autore Silvano Giometto di Vicenza :

    BOTTA IMU
    E SI BUTTANO 4 MILIONI PER RICOSTRUIRE L’IRAQ
    TRA I PROGETTI ANCHE “AGGIORNAMENTO
    PROFESSIONALE PER CANTANTI E CORISTI”

    Ipalmo Dialogo Tra Partiti Iracheni
    $ 296.770
    Non C’è Pace Senza Giustizia Fiori Di Dialogo Politico
    $ 381.150
    Landau Network Tavolo Di Lavoro A Cernobbio
    $ 98.940
    Isisc Lezioni A Giudici Su Come Si Fa Csm
    $ 346.973
    Sudgest Aid Programma Occupazione In Thi Qar
    $ 309.990
    Adnkronos Euroforum Formazione Giornalisti E Opinion Leader
    $ 474.566
    Cubec Aggiornamento Cantanti Iracheni
    $ 296.868
    Minerva Tour Di 4 Artisti Italiani In Irak
    $ 349.992
    L’interprete Inter. Edizione Nuova Carta Geografica Iraq
    $ 59.532
    Minerva Laj-Law Analisi Socio-Politica Su Traffico Esseri Umani $ 301.898
    Monumenta Orientalia Allestimento sala Espositiva Museo Bagdad $ 1.074.304
    —————————————————————————————————

    Mi sono voluto informare di chi sia questa società Minerva che spende 350mila euro per un tour di soli 4 artisti in Iraq e 300mila euro per una semplice analisi socio politica.

    Intanto risulta essere una società cooperativa, come ad esempio sono società cooperative quelle dell’Emilia e della Toscana che gravitano attorno al PD.
    Minerva come principio fondante ha questo :
    ” Cooperativa Minerva riconosce nel Tricolore Italiano I valori imprescindibili di unità nazionale e
    uguaglianza sociale ”
    Da quanto ho appreso sembra ramificata e attiva con molte sedi sul territorio dello stivale
    Pare sia stata fondata da giornalisti, giuristi, legali, magistrati italiani.
    Tra i suoi Giurati, nel corso degli anni, personalità quali: Susanna Agnelli, Marisa Bellisario, Suso Cecchi D’Amico, Sandro Curzi, Alain Elkann, Franco Frattini, Renato Guttuso, Margherita Hack, Gianni Letta, Simonetta Matone, Mimma Mondadori, Andrea Monorchio, Simone Ovart, Carla Rabitti Bedogni, Eugenio Santoro, Giglia Tedesco, Daniela Paola Viglione, Lina Wertmuller.

  8. Mi permetto di fare una piccola proposta. Una delle cose che mi fa imbestialire maggiormente è l’efficienza italica nel demolire completamente la storia Veneta, nello screditare il nostro popolo, banalizzare le nostre istanze, tradizioni, la nostra lingua. Mi capita spesso di confrontarmi con giovanissimi, giovani e anche meno giovani, e l’ignoranza sulla storia Veneta è purtroppo notevolissima. In questo gli italiani hanno fatto un lavoro perfetto, senza sbavature. I giovanissimi, se è tanto, credono che Venezia fosse una repubblichetta marinara, come altre; non conoscono minimamente la storia della gloriosa Repubblica Veneta. Ecco, a mio avviso, anche questo è un punto su cui lavorare. Mi rendo conto che si tratta di impresa titanica e ci vorranno anni, se non decenni per recuperare. Intanto si potrebbe far conoscere e diffondere sempre di più la nostra bandiera, la bandiera marciana. Si potrebbe per esempio venderle ai gazebo a un prezzo moderato, magari insieme a qualche libro di storia veneta. Si potrebbe anche incaricare qualche storico volenteroso di fare degli opuscoli riassuntivi di storia Veneta, comprensibili e leggibili, da distribuire a convegni, gazebi, incontri. Non sto parlando di propaganda, ma di semplice conoscenza delle proprie origini, della gloria dei nostri antenati. A mio avviso, la questione della bandiera è fondamentale, l’esperienza catalana insegna: ce ne dovrebbe essere una in ogni casa veneta!!
    Una domanda: come si pone IV per quanto riguarda la questione del Trentino, del Friuli, della Venezia Giulia ed eventualmente anche della Lombardia Veneta, del Mantovano e del Ferrarese?
    saluti e continuate così!

    1. Leone,
      spero che l’anno prossimo si faccia il referendum tanto atteso da 8 veneti su 10.
      Poi i libri di storia nelle scuole venete cambieranno.
      Vi sono già dei libri sulla Serenissima Repubblica, basta sostituirli con la Divina Commedia,ed in pochi anni ripristineremo al meglio il nostro paese, sia culturalmente che economicamente.
      Ottenuta l’indipendenza anche le altre regioni si sveglieranno.
      C’è sempre da sperare che qualcosa di grave non succeda prima del referendum, perché la posta è alta e non dobbiamo sottovalutare chi ci comanda tuttora,che non vorrà rinunciare facilmente agli schiavetti veneti.

    2. Ciao Leone,

      La questione del Trentino, Friuli, bresciano e volendo anche per la parte istriana, per noi, se un referendum per maggioranza quelle popololazioni, decidesse di farle confluire nella nuova Rep. Veneta, sarebbero più che ben accette.
      Abbiamo una sezione anche a Brescia ( la leonessa ), per esempio.

      Per il momento comunque ci dedichiamo all’indipendenza del Veneto.

      Riguardo la storia Serenissima, dimenticata nelle scuole italiane, noi di IV facciamo la nostra parte anche durante le conferenze, specie per far comprendere alla gente, che il gonfalone non è affatto un simbolo leghista, specie lombardo.
      Esistono comunque associazioni culturali ( tipo Raixe Venete ) che svolgono quest’opera meritoria di chiarezza identitaria e di vendita a basso prezzo dei simboli marciani.

  9. Benissimo lo studio della storia di Venezia, ma ho dubbi sull’indipendenza oggi. Non vorrei che poi vi metteste a piangere perche’ i vostri anziani non ricevono piu’ la pensione INPS, o perche’ dovete accollarvi la vostra parte di debito pubblico, o perche’ l’Euro veneto si e’ svalutato del 60%.

    1. Marzia, sono loro che hanno bisogno di noi, e non viceversa. Ci dragano 4000 euri a cranio ogni anno, che non vediamo più.. Hai idea di che cosa potremmo fare se potessimo gestire da domani 20 miliardi di euro all’anno in PIU’? Puoi solo immaginarlo?

      Da soli siamo uiamo una potenza, sotto tutti i punti di vista, e il loro lavoro è sempre stato quello di farcelo dimenticare. Purtroppo finora ci sono riusciti fin troppo bene.

    2. Con 22 miliardi di euro in più per una popolazione di soli 5 milioni di residenti ed essendo una delle sole 4 regioni italiane, che NON contribuiscono ad innalzare il debito pubblico, penso che non solo pagheremmo le pensioni, ma che potremmo tranquillamente portare le minime a 1.000 euro al mese ( da 460 ) e per tutte le altre con esclusione delle pensioni elevate aumenti tra il 5 e il 15%.

      La nostra parte di debito pubblico ( circa 200 miliardi di euro ) la estinguiamo in circa 10 anni.

      Un Veneto indipendente, ha solamente benefici per la nostra popolazione.
      Esclusione fatta per mafiosi, camorristi, delinquenti specie stranieri, privilegiati, statali che timbrano il cartellino e vanno a fare il secondo lavoro, oppure dipendenti pubblici corrotti, stipendiati e pensionati d’oro, spese inutili, tipo i 131 F35 lightning ordinati dall’aviazione di ” Franceschiello ” per non chiari motivi strategici.
      Contributo italiano = 1 miliardo di euro per il progetto + 200 milioni di euro per aereo stime anno 2010.

    3. Marzia, scusami ma vuoi farmi capire che il Veneto senza l’Italia morirebbe di fame?
      Sei mai andata in giro negli uffici statali o alle poste?
      Mentre i giovani veneti emigrano continuano ad arrivare persone assunte nel sud e trasferite da noi.
      E’ già tardi per l’indipendenza, ma è meglio tardi che mai, perchè se continua così i veneti che vorranno lavorare dovranno trasferirsi in Carinzia.
      Forse non ti rendi conto dei danni che tuttora l’Italia sta facendo al Veneto.
      Hai sentito che tra poco dovremmo pagarci anche la sanità?
      Considero Zaia e i consiglieri regionali degli irresponsabili perché essendo al corrente anche loro che sono le regioni del sud governate da mafia, camorra ‘ndrangheta ad avere portato l’Italia in questa drastica situazione, perdono tempo per dare la parola ai veneti per il referendum.
      Sai che Zaia in tv ha affermato che sarebbe ora che ogni regione del nord dovrebbe prendersi carico(governare) di una delle regioni del sud, perché ve ne sono 4 che hanno un buco nella sanità di 5 miliardi di euro a testa?
      Il UK un governatore che fa un discorso del genere lo avrebbero già cacciato per infermità mentale.
      Neanche l’esercito piemontese a suon di cannonate e baionette riuscì a mettere in riga tali popoli, e lui dopo decenni di ruberie e truffe di qualsiasi genere effettuate al sud,contro lo stato italiano pensa di fare chissà cosa…….
      L’Italia è fallita perché meta paese è culturalmente come la Grecia dove insegnanti e poliziotti andavano in pensione dopo 20/25 anni di lavoro. Senza dimenticare la corruzione simile al nostro sud. Ciò che accadeva in Grecia mi fu raccontato da un albanese che visse in quel paese per 3 anni.

  10. “Ahi serva Italia, di dolore ostello,
    nave sanza nocchiere in gran tempesta,
    non donna di province, ma bordello!”

    Divina Commedia – Purgatorio – Canto VI
    Dante Alighieri

  11. Piccolo dettaglio da specificare alla sig.ra Marzia.
    L’INPS non dispone di alcun denaro liquido che ci “sottrarrebbe” nel caso in cui il Veneto divenisse indipendente.
    L’INPS semplicemente (parlando in soldoni) prende denaro detratto dalle buste paga di ogni mensilità, ad ogni lavoratore, per pagare la quota mensile pensionistica di ogni ex lavoratore.
    Verosimilmente tra diversi anni i lavoratori che smetteranno di lavorare, ricaveranno come pensione il 40% o forse anche il 20% della media delle mensilità ottenute nel corso della vita lavorativa (200 euro al mese?).
    Tutto questo perché ad oggi ci sono troppe pensionati rispetto ai lavoratori, non c’è più abbastanza gente che lavora per sostenere coloro che sono andati in pensione con l’85% delle mensilità guadagnate ai tempi del lavoro.
    L’INPS in un futuro (auspicabile) stato veneto, o comunque qualsiasi ente che ne farà le veci, non farà altro che sostituire l’azione dell’INPS italiana.
    Decade quindi la critica riguardante le pensioni,… anzi, si trasforma in un motivo ben valido per sostenere l’indipendenza del Veneto dal circo italico, che come al solito si ritrova a pagare lo scotto di tutta la sua scellerata mediocrità, si ritrova per l’ennesima volta a tappare le FALLE della bagnarola tricolore mentre imbarca acqua… come al solito a prenderlo laggiù sono sempre i soliti.
    PS: consiglio a tutti coloro che hanno un lavoro di farsi una pensione integrativa, altrimenti passerete la vecchiaia a fare la fame… tutto questo mentre i venetaliani nascondono la testa sotto la sabbia, per rialzarla solo quando gli ordinano di sventolare il tricolore e cantare l’inno mamelico, e di attendere che arrivi il messia con la bacchetta magica che trasformi questa topaia di stato italiota in uno stato che funzioni.

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