COMUNICATO STAMPA
Una tavola rotonda per il percorso giuridico verso l’indipendenza veneta
In vista del consiglio straordinario sull’indipendenza veneta, ieri, martedì 6 novembre, i vertici del movimento indipendentista, Lodovico Pizzati, Luca Azzano Cantarutti e Alessio Morosin, hanno incontrato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
Lo scopo dell’incontro con Zaia è stato di discutere il percorso legale per indire un referendum consultivo per l’indipendenza veneta. Il movimento indipendentista si aspetta un esito positivo dal consiglio straordinario, il quale è stato convocato a larghissima maggioranza dai consiglieri regionali (42 sottoscrittori su 60).
La Risoluzione proposta da Indipendenza Veneta, da approvare in Consiglio Regionale, prevede che gli organi istituzionali del Veneto si rivolgano all’Unione Europea per garantire un monitoraggio UE per l’eventuale referendum sull’indipendenza veneta
“Abbiamo trovato pieno appoggio da parte del Presidente Zaia per individuare il percorso giuridico che consenta di indire un referendum per l’indipendenza veneta nel pieno rispetto della legalità.” ha dichiarato il presidente del movimento Indipendenza Veneta, l’avv. Luca Azzano Cantarutti. “Oggi abbiamo discusso della possibilità di istituire una tavola rotonda per delineare il corretto percorso giuridico da intraprendere assieme.”
Oltre alla via istituzionale Indipendenza Veneta ha lanciato la settimana scorsa una raccolta firme per una petizione da presentare all’Unione Europea. “E’ fondamentale appoggiare l’iter istituzionale dimostrando anche un ampio consenso popolare per richiedere il coinvolgimento dell’Unione Europea.” ha sottolineato l’avv. Alessio Morosin, presidente onorario del movimento indipendentista. “Presentiamo una petizione all’Unione Europea, e entro Natale invieremo a Bruxelles 30 mila firme di sostegno. Secondo i trattati internazionali hanno il dovere di tutelare e di promuovere questo nostro diritto all’autodeterminazione.”
La crisi economica ha causato 162 mila disoccupati in Veneto, in percentuale ben oltre la media italiana, e l’assenza di una politica virtuosa da parte di Roma sta creando in Veneto una unità di intenti per far fronte ad una seria emergenza sociale. “L’unica alternativa rimasta è dichiarare l’indipendenza del Veneto” conclude il prof. Lodovico Pizzati, segretario politico di Indipendenza Veneta. “Non abbiamo tempo da perdere perché il 2013 vedrà nascere la Scozia, la Catalogna e le Fiandre indipendenti. Dobbiamo assolutamente fare altrettanto qui in Veneto per garantire una ripresa ed evitare la povertà e l’emigrazione di massa. Dichiarare l’indipendenza del veneto con un mandato referendario nel 2013 è possibile.”
Oggi [mercoledì 7 novembre] l’ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale decide l’ordine del giorno per il 13 – 14 -15 novembre, tra cui verrà fissato con tutta probabilità anche il consiglio straordinario sull’indipendenza veneta.
Grazie , Grazie , Grazie , Grazie ed ancora Grazie , finalmente una buona notizia , il vostro impegno per noi veneti e’ tangibile e finalmente riconosciuto da chi ci governa , meglio tardi che mai…… ,grazie ancora e buon lavoro , un veneto .
Dal Brasile, vi dico, di cuore: GRASSIE!!!
Ogni uno sta cercando di dare tutto per l’indipendenza Veneta, e questo risultato è più che meritato.
Ero sicuro che, prima o poi, Zaia si sarebbe schierato dalla parte dei veneti, cioè, con Indipendenza Veneta.
Speriamo bene, e se vi serve qualsiasi cose dal Brasile, sono qua.
Un abbraccio a tutti. SE VEDON.
puito ciò.
sparxi la voxe là in brasil se ti pol. che i veneti là da ti i sapia pì che se pol.
E’ la cosa più bella e importante che ci sia capitata da molto, molto tempo a questa parte.
Capisco ora quanto sia stata preparata e progettata la cosa e l’enerme lavoro che in silenzio è stato fatto per aprire un varco.
Nel ringraziare enormemente i nostri “eroi” faccio a noi Veneti i migliori auguri perchè, ora sì, la luce è evidente e tangibile
speremo che no sia un fogo de paia tanto par tirare i schei pai partiti del casso ….ocio
è un pò il dubbio che ho anch’io, spero tanto che siamo entrambi in torto..
E’ vero che non bisogna essere pessimisti, però, con la crisi che c’è i consiglieri prendono tutto questo tempo per decidere? Il Veneto sta annegando e loro decidono quando discutere su un eventuale referendum? Avanti sempre per carità, ma una persona normale che avesse a cuore la propria gente, farebbe della discussione sull’indipendenza un ordine del giorno urgente,da discutere ed approvare prima di qualsiasi altra cosa!!! L’anno scorso ogni giorno 50 milioni di euro partivano dal Veneto per Roma e non tornavano più indietro. Senza contare che negli ultimi 30 anni furono oltre 500 miliardi di euro regalati a Roma. Le fabbriche chiudono continuamente per l’enorme pressione fiscale, e quelli(i consiglieri regionali)prendono la proposta dell’indipendenza come fosse una leggina del…… Che diano facoltà al popolo veneto se vuole continuare ad essere la puttana di Roma, perchè attualmente cari connazionali veneti, lo siamo. La GDF che fa severi controlli in Veneto affinchè si paghi il 70% di tasse, dirigenti pubblici e impiegati dello stato italiano che provengono da 1000 km di distanza, poi cos’altro dovremmo subire?
Consiglieri regionali, dove è la vostra dignità di veneti?
De corsa per approvare il referendum che il popolo è pronto alla secessione.
Se i consiglieri veneti votassero per l indipendenza…rischierebbero di rimanere disoccupati, loro e la gente che hanno lo stipendio grazie a loro…dubito che mettano cuore per la causa… E dopo cosa faranno? Con cosa mangeranno?
Per me l unica via d uscita sarà la rivoluzione che partira’ dal popolo…i politici non si “sporcheranno” mai le mani e intanto arraffano quello che possono per garantirsi “la loro pensione”.
Visto che siete in collegamento con Zaia chiedete di organizzare una vera protesta fiscale non versando più soldi a Roma. Ma da subito (non dal …2013/2014/2018 [devolution]…) e sopratutto di Non DIRE ma di FARE mi raccomando, perché tra il dire e il fare …c’è di mezzo il mare. E che servono i FATTI e poche parole.
Chi dice che i consiglieri regionali che appoggiano l’indipendenza sarebbero disoccupati. Saremmo noi degli infami a non essere riconoscenti e non dare loro la possibilità di continuare a far politica se la faranno bene nella futura nazione veneta. Non dimentichiamoci che loro attualmente sono dipendenti dai loro partiti e se appoggeranno l’indipendenza vi andranno contro. Ecco perchè non dovremmo mai dimenticare ciò che faranno per il bene di tutti noi veneti. E’ vero che sono lenti……vedremo cosa decideranno, ma penso che anche loro si rendono conto che l’italia sta affondando il Veneto e ciò non è giusto.
Se avessero la situazione a cuore non lascerebbero passare altro tempo per peggiorare la situazione dei cittadini veneti, e i leghisti sono decenni che hanno la sedia sotto il culo, pur avendo la maggioranza in consiglio. Se e quando salteranno dalla nostra parte sarà perché vedranno che comunque non avranno alternative. Cercheranno di salvarsi la faccia. Io penso che invece dovranno essere condannati per aver fatto perdere troppo tempo. Le aziende che chiudono, le persone che si suicidano e altre che si ammalano…chi subisce rapine, violenze e ingiustizie di ogni genere…chi paga queste cose? E ogni mese si contano le vittime. Chi va all’estero non è detto che torni…come dire quanti veneti resteranno …(per votare il referendum?) e perché dovremmo credere alle stesse persone che ci governano in questa ingiustizia? Anche questi leghisti hanno fatto patti col diavolo per soldi e sono inciuciati….E perché aspettano se lo possono fare subito? Cosa serve ancora? È tutto alla luce del giorno, tutti conoscono la situazione allora cosa aspettano?
Non è facile fare parte di un partito politico per anni e poi saltare dall’altra parte, specialmente con i veneti che sono duri di testa.
Se le regioni del sud, avessero il reddito del Veneto sarebbero già indipendenti, te lo dice uno che ha cominciato a raccogliere firme per l’indipendenza e non è facile.
Cominciai a parlare di indipendenza oltre 10 anni fa,e molta gente mi conosce per le mie idee radicali riguardo l’italia mafiosa,non per motivi economici come ora, ma per la mancanza di rispetto che l’italia ha verso i veneti. Ricordo che la gente mi guardava come fossi u pazzo. Siamo oramai colonizzati perchè da decenni continuano ad arrivare genti del sud in tutti gli apparati dello Stato in Veneto, forze dell’ordine comprese;poi ci si lamenta che siamo invasi di mafiosi!! Sono i veneti che sono duri e solo ora che sono alla fame si stanno svegliando. Nel ’97 quanti di noi appoggiarono i Serenissimi? E’ vero che siamo alla fame, ma anche i consiglieri debbono aspettare che il popolo sia d’accordo per l’indipendenza. I nostri leghisti furono fregati da Bossi, ma credo che molti di loro vogliono l’indipendenza, sperando che non accettino il vile danaro da Roma e che non vendano la nostra dignità, cosa che pochi veneti hanno a cuore, credimi! Quanti veneti provano vergogna nel vedere nei tribunali giudici, magistrati ed impiegati tutti del sud, come noi fossimo degli analfabeti? I meridionali non lo permetterebbero mai, i veneti si!!!
Diciamo allora ai “nostri” consiglieri veneti che diamo loro l ultimatum diciamo 30 giorni? O aspettiamo altri anni? per raccogliere poi i cadaveri?con noi o contro di noi… Cosa ne pensi?tempo non ne abbiamo più, e per colpa dei loro comodi….è poi non vedi che non esce nessuna dichiarazione ufficiale dai “nostri” consiglieri? Solo giochi di parole per tirar la lunga…magari con le prossime elezioni vanno col partito più vantaggioso e decade tutto ( tutto cosa?) avanzato in tanti anni…. Ci sono aziende che stanno inserendo soldi privati, risparmi di due, tre generazioni di lavoro per tirare avanti… Ma presto o tardi finiscono…e hanno comunque i tempo contato…. È poi? Chi ricostruisce il sistema “impresa veneta” che una volta (qualche anno fa)era invidiato da tutto il mondo? Venivano da tutte le parti per studiare il fenomeno?
Barbara, pensi che i nostri consiglieri non si rendano conto che con l’italia non vi è futuro? Ora prima di natale dovrebbero dare una data per il referendum se veramente hanno a cuore il popolo veneto; concordo con te che bisogna accelerare, perchè quel disgraziato di Monti sta raccogliendo gli ultimi soldi dei veneti(che non sono come i terroni che non hanno alcuna paura di non pagare le tasse)mettendo una tassa dopo l’altra;in pratica sta spolpando i paurosi veneti, mentre al sud la GDF ha paura di fare ciò che sta facendo in Veneto. Spero che i consiglieri non ci prendano in giro; ciò sarebbe anche a loro svantaggio perchè un Veneto indipendente si può mantenere, un’italia no!!! L’italia è destinata a fare la fine della Grecia perchè metà paese è la Grecia. Consiglieri svegliatevi e non pensate alla macroregione con la Lombardia che è piena di cultura terrona,basta vedere cosa successe con Formigoni. La macroregione vi potrà essere con i nostri fratelli friulani non certo con regioni mafiose come la Lombardia. Bossi si è adeguato al sistema mafioso-lombardo!
Riguardo l’indipendenza se debbo essere onesto è già tardi. Se fossimo diventati indipendenti già nel 2010 avremmo salvato qualcosa, diventarlo il prossimo anno sarà già molto duro per tutte le nostre piccole e medie imprese. Purtroppo l’italia è stata più furba di noi; ci ha colonizzato, infatti polizia, carabinieri, esercito, GDF, e tutti gli apparati statali non sono composti da veneti, cosa che neanche sotto l’Austria avvenne, e ciò non è poco!
Una cosa è certa, se i consiglieri non daranno il diritto al popolo veneto di decidere se restare con l’italia o no, altro non sono che dei criminali perchè è vergognoso permettere a Monti di depredare il popolo veneto mettendolo alla fame.Il Veneto ha già regalato troppo danaro a roma, ora anche il sangue; è troppo. Se l’italia è messa male è colpa del sud mafioso che è sempre vissuto negli ultimi 40 anni, con false pensioni di invalidità, falsi braccianti agricoli che prendevano disoccupazione e pensioni che risultano regolari solo perchè al sud, è facile per un manager inps immettere dati e fare figurare contributi lavorativi dentro al sistema pensionistico a persone che non hanno mai versato contributi. Il coraggio che hanno i meridionali di far certe cose, i veneti si cagano addosso solo a pensarle!
Posso affermare queste cose perchè è da anni che mi occupo del paese mafioso italia.
Allora iniziamo dalla protesta fiscale? Si rischia meno di quello che si pensa. I soldi delle tasse li tieni in tasca, mettiamo in ginocchio il sistema e semmai fallisce. Così almeno partiamo da zero puliti e senza la zavorra Italia. Se dovesse venire equitalia ci attrezziamo come i “terroni” a far casino minacciando e magari se serve menando…ti ricordo che le rivoluzioni sono partite sempre dal popolo ….dalla sera alla mattina…ed è quello che aspetto da anni. I veneti, popolo abituato a lavorare come i mussi, a pagare sempre tutto in tempo a costo di sacrificare famiglia, figli e salute e a stare zitto perché non istruito adeguatamente ( i pluri laureati alla Bocconi che ci governano comunque sono piu pericolosi)…fa fatica a reagire…ad aprire gli occhi a credere in se stesso e nella giusta causa perché negli anni ci hanno fatto credere che il giusto e’ altro… ( infatti tutto e’ diventato il contrario del logico) noi sempre li “sissignore”… Ci vogliamo prendere la nostra dignità ? Siamo uomini e donne? Abbiamo un senso civico? Sai con “loro” se fai il cattivo puoi ottenere molto di più. In Italia e’ purtroppo vero che sei buono passi da cogl…ne. E i veneti sono buoni. Troppo buoni! ( e loro lo sanno)
Quando faremmo il referendum sono convinto che andranno in massa a votare per l’indipendenza ma per scendere in piazza non hanno il coraggio! Lo stesso dicasi per le tasse. Un finanziere del sud disse che qui al nord fa 2 o 3 multe, la gente paga e riga dritto, giù per di la anche 100 multe non le p.ag.an.o. Questa è la differenza.
a propoxito de europa, de comision che dovarìa tutelarne, e dubi so la ciaressa de UE:
http://www.youtube.com/watch?v=D0YM-2r8mcA
so’ senpre pì convinto che i novi stati i gà da rebaltar su tuto.
l’europa de deso la me someja masa a on visineo.