Indipendenza Veneta: corso di formazione per responsabili elettorale e comunicazione

Dove: Hotel Aqua – Abano Terme

Quando: sabato 1° dicembre 2012

Posti disponibili: 30

Prezzo: 15,00 €, comprensivo di pranzo con catering

A chi è rivolto: ai responsabili elettorale e comunicazione delle aree. Potranno partecipare al massimo due persone per ciascuna area territoriale.

In previsione dell’inizio della campagna elettorale per le elezioni amministrative, Indipendenza Veneta propone un corso di formazione dedicato specificatamente ai responsabili elettorali e ai responsabili comunicazione di ogni area. I posti sono limitati (30), pertanto sarà data priorità alla partecipazione di almeno due persone per ciascuna area territoriale e quindi se resteranno posti disponibili ad altri. Se le persone che si occupano della materia elettorale e della comunicazione sono impegnate nella data del 1° dicembre, si richiede ad ogni area di far partecipare un sostituto.

Oltre alle lezioni, vi sarà anche un momento di intrattenimento. L’hotel dispone anche di un’area relax con piscine termali.

Dettagli maggiori saranno forniti la settimana prima dell’evento.

I moduli formativi compresi sono i seguenti:

  • Partecipare alle elezioni amministrative. Aspetti pratici e procedurali necessari per presentare le liste e condurre campagne elettorali metodi, strategie di comunicazione e problem solving.
  • Comunicazione 1. Realizzazione campagne virali e nuovi metodi di diffusione delle idee. Si insegnerà a: gestire pagine facebook, account twitter, campagne sms
  • Comunicazione 2. Realizzazione campagne virali e nuovi metodi di diffusione delle idee. Si insegnerà a: gestire il sito internet della propria provincia e anche della propria area o città, invio di newsletter

Quota per l’intero programma: 15,00 €

Prenota subito compilando il seguente modulo:

    5 risposte a “Indipendenza Veneta: corso di formazione per responsabili elettorale e comunicazione”

    1. Non è chiara una cosa amici organizzatori.
      I partecipanti pagano 15,00 euro del corso programmato come da indicazioni, comprensivo di pranzo a catering, oppure come è indicato a margine del testo :
      ” Quota per l’intero programma: 118,00 € ” ????
      Necessita precisazione, grazie.

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      Bene volevo inoltre verificare assieme a Voi cosa significhi centralismo e distopia.

      Cominciamo dalla visita di Gianfry Fini, a Vicenza.

      Dopo il totale fallimento della sua creatura storpia e deforme chiamata FLI, l’uomo dei trasformismi politici, per i suoi ex amici di destra, l’uomo dei tradimenti e degli scandali monegaschi impuniti, vara un nuovo carrozzone colabrodo, che definisce :
      – MILLE PER L’ITALIA ( come i garibaldini da sbarco )

      Questo residuato politico della 1a ; 2a ; e 3a repubblica, senza rendersi conto di appartenere completamente al sistema, che pretende di cambiare, utilizza le sue frasi fatte con incontinenza, soverchiando la ben nota faccia tosta che lo contraddistingue :

      Alcune delle sue frasi espresse di fronte a circa 400 persone, contenute in un capannone privato, ricalcano il decadente spessore politico dell’uomo delle ” scorte facili e gratuite ” e delle abitazioni milionarie monegasche, attualmente di proprietà del cognato.

      – La sfida della ” lista civica nazionale per le riforme Montezemolo merita attenzione. Un dovere rifare la legge elettorale ”
      – ” Un progetto per riformare il Paese: con chi ci sta ”
      – Ed elenca alcuni possibili compagni di viaggio: ” Casini e gli amici dell´Udc ”
      – ” Se vogliamo essere intellettualmente onesti – dice il presidente della Camera – il federalismo va ridiscusso: ci sono pregi e difetti, ma così com`è stato articolato ha comportato non pochi scompensi, non si capisce chi fa cosa “.
      – ” ripartire dal lavoro e dall´impresa “.
      – La base del progetto di Fini è l´agenda Monti, che da premier ” è come un medico onesto che non nasconde la terapia necessaria, a differenza di chi – e faccio anche autocritica – aveva dipinto un Paese che non c´era “. Senza nominarlo, Fini ricorda la rottura con Berlusconi ” prima che il Paese fosse portato sull´orlo del fallimento “.
      – ” Ora l´obiettivo è ripartire, non contro qualcuno, ma per qualcosa ”
      – ” non possiamo permetterci oltre 900 parlamentari e mille consiglieri regionali ”
      – investimenti su ” scuola, sanità e ricerca “; e ” uguaglianza: non quella socialista, ma quella del punto di partenza, delle opportunità, e la selezione che passa dal merito “.
      – ” Apprezzo l´onestà con cui Montezemolo ha detto che ricostruire non può significare archiviare la politica tradizionale tout court ma chiamare a raccolta chi vuole lavorare al rinnovamento: vedremo se si potrà collaborare “.

      Un insieme dei soliti luoghi comuni e contraddizioni tipiche dell’uomo che ben conosciamo sin dagli anni ’70 e ormai compatiamo, perchè non rappresenta più nulla e nessuno, se non sè stesso e la sua carica istituzionale di privilegio e di casta. Sono lontani i tempi della sua creatura AN al 15,7% e del ” suo combinato ” PDL al 41,45%.
      Oggi i dati statistici testimoniano un FLI all’1,7% in caduta libera.
      In Sicilia non ha piazzato neppure un suo consigliere.

      Ma le frasi finiane che c’interessano sono le seguenti :

      – Ai venetisti: ” Fuori dalla storia ”
      – dei movimenti venetisti che stanno rialzando la testa dice: ” Sono fuori dalla storia: non credo che il presidente Luca Zaia cavalchi quelle spinte: un Veneto staccato dall´Italia: sarebbe lesivo degli interessi dei veneti “.
      – sul palco si sono alternate una dozzina di testimoni della società civile: il magistrato Antonio Fojadelli, gli imprenditori Matteo Cielo e Franco Pianegonda, un sindacalista, una precaria della scuola e altri, tra cui Badrane Kaoutar, avvocato di 30 anni, origini marocchine ma in Italia da quando ne aveva 6: ” è il simbolo della seconda generazione di immigrati che si sente italiana a tutti gli effetti ma che per la legge non lo può essere; un milione di persone in Italia che, ( dice Fini ),non si possono più dimenticare “.

      Con queste frasi illuminanti si comprende il perchè della salita di Fini, il romano acquisito, proprio nella nostra regione.
      La volontà malcelata di indicare moniti in loco contro l’indipendentismo.
      L’uomo non si preoccupa nella sua frenetica e inconsistente difesa di Monti, di additarlo come causa prima del fallimento di migliaia di imprese e come co-responsabile del suicidi di centinaia d’imprenditori.
      Ci dice invece tra le righe :
      ” attenti all’indipendentismo, perchè oggi fa paura ”
      e aggiungerebbe interpretando le sue frasi : ” chiedo alla lega del Veneto di non appoggiarlo e di screditare ogni operazione di ufficializzazione delle firme per un referendum che sancisca l’autodeterminazione del Veneto ”

      L’uomo vuole far riconoscere i diritti di un milione di extracomunitari e non vuole accreditare quelli di 5 milioni di Veneti.
      Questa e la cosa scandalosa e inaccettabile, che ci fa comunque comprendere, l’eccezionale lavoro politico scaturito da noi, che sosteniamo con forza e determinazione il percorso indipendentista.

      ” Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono infine vinci…” ( Gandhi )

      Adesso stanno passando alla fase tre, combatterci !
      Estote parati ( siate pronti ) !

      Crisvi – CrisV 🙂

      1. Crisvi.
        Un Fini,Napolitano, Rutelli, Bersani, Berlusconi, Casini e tutti gli altri politici che da 20 anni ed oltre, fanno politica in Italia, se avessero un minimo di rispetto verso i cittadini, dovrebbero sparire dal panorama politico italiano.
        Invece continui a vederli e sentirli discutere in tv di politica.
        Insomma hanno portato il debito pubblico a 2000 miliari di euro, fanno scappare tutte le imprese per l’assurda tassazione, hanno messo la gente alla fame, ed ancora la gente deve sopportarli?
        Ma dove hanno la dignità questi signori. Non si vergognano di ciò che hanno combinato in Italia? Scusate lettrici e lettori, ma hanno la faccia come il culo, vero?
        Poi Fini sta sparando cazzate. E’ contro Mussolini e non vuole che noi veneti si decida se restare in Italia o no?
        Io che non ho studiato molto, sarei pronto al confronto con questo personaggio. Come può pretendere che il Veneto chiuda le sue imprese perchè le tasse sono alte, per mantenere metà paese che non le paga?
        Il Veneto si è lasciato dissanguare da 40 anni, ed ora che tutta Italia si era abituata alla sottomissione del popolo veneto, vedere questa rivolta,Fini e gli altri ci restano male, poverini. La rivolta dei polentoni, caro Fini è in atto, perchè siamo stufi di essere schiavi di Roma!
        Gianfranco………ma vai a lavorare che è ora, che per noi veneti il vitalizio, con i danni che hai fatto, non lo prendi!!!!!!!!!!!

        1. Fanno politica solo da 20 anni ?

          Napolitano negli anni ’50 dal suo PCI inneggiava all’occupazione dell’Ungheria, con i carrarmati sovietici.
          Fini e Casini mi risulta abbiano sempre e solo vissuto di politica sin dalla loro gioventù. Il primo con MSI, il secondo con la DC. Questi due, non hanno mai avuto un vero e proprio lavoro come lo intendiamo noi.
          Bersani si iscrisse al PCI sin da ventenne e così D’Alema.
          Prodi è in politica dal 1963 e oltre ai ben noti suoi catastrofici governi, è nel frattempo riuscito a garantire oltre all’impoverimento degli italiani, anche cattedre di universitarie e occupazioni prestigiose ai suoi otto fratelli e alla moglie, che si diceva potesse essere parente della ” infanticida di Cogne “.

          L’unico che è veramente in politica da soli 20 anni ( esattamente 1994 ) è Berlusconi.

          Per il resto ocncordo con te, come mi pare si possa capire dal tenore del mio primo commento.

          1. L’Italia sta già minacciando i nostri consiglieri.
            Ho visto il video nel quale il meridionale Evangelisti invitava Zaia a ritornare in Veneto, a lavorare i campi. Bel rispetto per un ministro del nord.
            Zaia è troppo buono e non ha coraggio, ma dopo le umiliazioni subìte a Roma in passato, cosa aspetta ad appoggiare l’indipendenza?
            I veneti sono sempre stati trattati male, proprio perchè mancano di coraggio. Basta vedere i programmi televisivi, per veder chi ha la lingua lunga!
            Che pazzia aver chiuso le imprese in Veneto per aver dato le tasse all’Italia invece di trattenerle sul territorio ed abbassare le imposte alle imprese. Un giorno tutto questo sarà storia veneta!

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