Valdegamberi protocolla progetto indipendentista

Il consigliere regionale dell’UDC protocolla il progetto di legge regionale per indire il referendum per l’indipendenza del Veneto

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Stefano Valdegamberi, 43 anni, al suo secondo mandato in Consiglio Regionale in rappresentanza delle comunità montane della Lessinia veronese, ha protocollato oggi martedì 2 aprile la legge referendaria ideata e promossa dal movimento Indipendenza Veneta.

L’approvazione in Consiglio Regionale della Risoluzione 44 il 28 novembre 2012 impegnava la Regione Veneto a far valere il diritto di autodeterminazione del popolo veneto, e cioè rivendicare la possibilità di interpellare i cittadini veneti per fare del Veneto una repubblica indipendente e sovrana. Il 16 febbraio 2013 il movimento Indipendenza Veneta, già promotore della Risoluzione 44, ha presentato a Venezia anche il testo della legge regionale necessario per indire un referendum indipendentista.

Per la prima volta dal 28 novembre 2012, la massima istituzione veneta riprende in mano la causa indipendentista grazie alla sorprendente presa di posizione del consigliere Stefano Valdegamberi. In un suo comunicato il consigliere veronese spiega che in questo momento di crisi è fondamentale dare voce ai cittadini tramite referendum consultivo, perché solo partendo dal basso si può costruire un’Europa dei popoli.

“Stefano ha dimostrato di possedere non solo la leadership che mancava in questi mesi di stallo in Regione Veneto” commenta Lodovico Pizzati, segretario di Indipendenza Veneta, “ma anche di essere un rappresentante istituzionale vicino alle esigenze dei propri elettori in questo momento di drastica difficoltà economica e di vuoto politico.”

La decisione di Valdegamberi sorprende perché risultava tra gli astenuti durante l’approvazione della Risoluzione 44, e la probabile aggiunta dei tre consiglieri dell’UDC tra i sostenitori del percorso indipendentista consolida il sostegno già espresso il 28 novembre dalla Lega Nord, il PDL, Rifondazione Comunista, Unione Nord Est ed il gruppo misto.

“Dare la parola ai cittadini veneti in questo momento di crisi è una decisione di buon senso da parte dei consiglieri regionali” aggiunge Pizzati. “Siamo fiduciosi che un consiglio straordinario verrà convocato tra poche settimane e che i veneti potranno esprimersi per l’indipendenza del Veneto questo autunno.”

Un referendum per l’indipendenza del Veneto entro il 2013 anticiperebbe il referendum per l’indipendenza della Scozia stabilito per il 18 settembre 2014, e quello catalano, programmato per il 2014 con data ancora da stabilire.

Ufficio Stampa – Indipendenza Veneta

Comunicato di Valdegamberi: comunicato stampa su disegno di legge per Indipendenza del Veneto

53 risposte a “Valdegamberi protocolla progetto indipendentista”

  1. Ho avuto modo di conoscere personalmente ed apprezzare Stefano, ancora quando era Assessore in Regione, mi fa’ enorme piacere si sia attivato per la nostra causa. WSM

    1. Un grandissimo grassie a Stefano!!!
      Avrà sempre la simpatia dei Veneti,anche nella futura campagna elettorale per la nuova repubblica Veneta,al governatore Luca invece,se non dimostrerà lo stesso coraggio in tempi brevissimi,resterà ben poca gloria in futuro…
      Questo è il momento di schierarsi:con i Veneti o con l’italia?
      Chi ci tradisce ora non sarà più creduto,farà compagnia a quei consiglieri regionali fascisti che hanno negato la libertà ed il diritto al referendum nel Novembre scorso.

  2. Anche gli irriducibili, quelli che hanno sempre dato voto ai partiti ”fogna” dovranno ricredersi ad un movimento limpido come acqua di fonte. UNICA SOLUZIONE INDIPENDENZA VENETA
    AVANTI TUTTA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  3. HO 63 anni e sono di BassanodelGrappa sono felice ed entusiasta che Valdegamberi abbia fatto questoatto di grande DEMOCRAZIA siamo felici tutti noi Bassanesi la porta della libertà finalmente si sta aprendo VIVA INDIPENDENZA VENETA

  4. Bellissima apertura politica…
    Il fronte per l’indipendenza abbraccia ormai tutta la giunta!
    Se oggi il consiglio regionale dichiarasse unilateralmente l’indipendenza e indicesse il referendum consultivo senza obbligo di quorum se ne vedrebbero delle belle..
    A roma c’è un vuoto di potere senza precedenti e a livello internazionale nessuno muoverebbe un dito… basta pensare al silenzio generale, con annessa figuraccia, nella vicenda dei marò..
    Che dire…
    perché non lo facciamo?!?

    Matteo da Brescia

    1. Matteo, offendere non è giusto, ma alle condizioni che siamo, come fa un consigliere regionale ad essere contro il referendum per l’indipendenza?
      Bisogna essere pazzi. L’indipendenza è l’unica scialuppa di salvataggio che abbiamo e loro preferiscono annegare con l’italia.
      O sono matti o venduti.
      Più volte ho seguito la Puppato in tv e mi è sembrato di vedere una persona che vive in Germania o in un altro paese del nord Europa, almeno dal comportamento,dalle espressioni del viso.
      Forse non si rende ancora conto della tragedia, di cosa sta accadendo in Veneto.
      Sarà perché è malata di politica, mà…………

  5. E’ una ottima notizia . L’adesione del consigliere regionale e forse dei suoi colleghi UDC al progetto indipenntista non è ovviamente una folgorazione sulla strada di Damasco….è infatti nata quale conseguenza della candidatura ed elezione di Catania ( ministro udc del governo Monti) imposta dall”alto”che ha spiazzato e sostituito l’elezione alla camera del veneto Valdegamberi . A suo tempo il Gazzettino ( proprietà Caltagirone genero di Casini UDC) aveva nelle ultime elezioni sostenuto addirittura con una intera pagina la candidatura di Catania ( ministro agricoltura ) nel collegio Veneto !!
    In ogni caso per quanto mi riguarda abitualmente non guardo il colore del gatto ma solo la sua capacità di prendere il topo …!! e questo vale soprattutto per la causa del Veneto indipendente !!!

  6. Valdegamberi una vera sorpresa!
    Ho avuto modo, in passato, di insultarlo personalmente durante una trasmissione televisiva per le sue affermazioni contrarie all’indipendenza Veneta.
    In quella trasmissione voleva rafforzare le sue motivazioni portando il parere del “signor” Bagnasco presidente CEI.
    Bagnasco non è cambiato e proprio l’altro ieri affermava ancora che bisogna sostenere l’italia con tutta la fratellanza e la solidarietà di cui solo il “popolo italiano” è capace.
    Valdegamberi invece si è convertito sulla via per Venezia ed ha deciso di supportare politicamente il Popolo Veneto. Di questo può solamente andare fiero, dimostrando che le cose possono essere anche ragionate a prescindere daile bende e prebende. Ecco spiegato l’ottimismo del nostro segretario: se anche Valdegamberi supporta il referendum vuol proprio dire che la strada non è più in salita!
    Complimenti vivissimi al nostro segretario per l’ottimo lavoro che ha saputo mettere in campo

    1. Caro “Vero Veneto” 🙂 ..
      anche se qualcuno ha i capelli bianchi (o non ne ha più..) qui siamo tutti “giovani” e “desiderosi di sapere” proprio come te, perché Indipendenza Veneta rappresenta la nostra SPERANZA…
      ossia é ciò che ci rende antusiasti, fiduciosi nel futuro, desiderosi di impegnarci con ogni forza disponibile per raggiungere un obiettivo, felici dei essere parte di un movimento che scriverà la storia dei popoli d’Europa…
      Sì.. Indipendenza Veneta rappresenta la linfa vitale delle nuova politica ed è l’ispirazione della nuova Europa dei Popoli..
      Sento che prestissimo arriveranno quelle novità che tutti attendiamo con impazienza..
      😀

      Matteo da Brescia

  7. Mì sò convinto che ora dela fine sarà tuto fumo e gnente ‘rosto. La sarà na roba de faciata far vedare che ghè stà protocolà sta roba, ma ora dela fi, purtroppo, no se farà gnente, no steve far ilusion.

    1. Ma gheto votà Grillo par caso? Ricordate che i peso nemici dei Veneti xe i Veneti come ti che no ga orgoglio e onore de essare Veneti co a V granda. Par vedare se a jera roba de faciata te dovevi essare a Venessia el sedase de febraro. Me nona te diria “Va in mona!”. Mi no parchè no te te o meriti, ma par piassere no sta rompare. E se te piase trasferissate in Italia e sta la. De soito no scrivo mai cussi ma co a ghe voe a ghe voe…

      1. Bhè ma varda che mi no gò proprio niente in contrario a che se fasa el referendum e che se vaga fora da l’italia, ma scherzito? Asa stare che de orgojo da esar veneto ghe nò anca masa. Solo che solevo dei dubi sul fato che da na carta protocolà dopo se posa pasare efetivamente a nar fora dai cojoni da l’italia, no so se me sò spiegà?

        1. te ga rason, el pararia che fosse tuto un problema de carte anca se no lè cussì… un paseto alla volta se riva in fondo, e sarà anca là na crose su na carta, che però ne cambiarà la vita… xe la burocrasia, ma anca na casa se a compra co na carta, a parte i schei..
          Saluti e viva San Marco!

        2. Ben, Marco, ieri sera jero pitosto intavanà, jera tuto el jorno che me sentio dire: ” no se poe , no i te assa, Roma no te dassa ‘ndare…” e cussì te te ghe ciapà e paroe che gavevo sol stomego. Porta pasiensa, Te domando scusa se so stà pesante. Ma vedito lesare e to paroe me ga fato mae: ghemo da essare nialtri i primi a credarghe. Xe vero che na carta conta poco ma xe sempre un passetin che va vanti… Xe disea: “Ti co nu e nu co ti” ai tempi de a Serenissima. Insieme, dai che ghe a femo, bisogna tirare sti poitici de a Region a fare sto referendum. Ciao

  8. Grazie Valdegamberi, hai fatto la scelta giusta, la scelta di dare la possibilità
    al popolo della lessinea
    di decidere del suo futuro .
    Ciao Alberto,un abitante della lessinea, meglio tardi che mai .

  9. Il vento dell’indipendenza coinvolge il mondo intero.Presto IV consacrerà la liberazione del Veneto.
    – BIRMANIA
    IN EDICOLA I PRIMI GIORNALI INDIPENDENTI
    DOPO 50 ANNI DI DIVIETO
    Dopo mezzo secolo di attesa, sono andati a ruba: i primi quattro quotidiani privati in Birmania sono spariti dalle edicole di Rangoon già dopo mezza giornata, a conferma della sete di informazione in un Paese appena uscito dalla dittatura. Con altre 12 pubblicazioni attese a breve, l´uscita dei giornali privati rappresenta una delle riforme più d´impatto introdotte dal governo civile; ma il clamoroso successo dell´esordio non significa che il settore sarà esente da complicazioni già all´orizzonte. –

  10. Vedi caro marco, il pessimista quando deve dire una verita’ lo fa sempre molto male. L’ottimista invece quando dice una bugia lo fa molto bene ! Hai capito adesso perche’ il VENETO diventera’ indipendente. Su dai….. capisci cosa vuol dire quel grande scienziato di Albert A. con questa frase, un po modificata da me. Auguri W IV

    1. Però, deso, no se pol dire che no ghe sia stà on po’ masa de tiritera co le firme portà da zaia, co la risoluzion 44, col parere prima negativo, e dopo positivo però se fa na comision a costo zero par vedare se se podarà fare, adeso sto tizio che’l protocola la carta, però zaia el ga za dito che el referendum no se pol farlo. Adiritura lezo qua dei comenti che se vorìa farlo zà stano. Magari farlo anca subito, ma le perplesità le resta. Dopodechè, spero anca mì che’l vegna fato al più presto.

      1. Caro Marco, questi sono i passaggi. Non ci sono scorciatoie. Se IV ha un merito, è proprio questo: di non essere un movimento velleitario, ma di saper gestire ogni singola fase di un processo che è di grande complessità.

        Per quanto riguarda Valdegamberi, e anche Zaia, e più in generale della posizione di chi sceglie di appoggiarci in Consiglio, io penso questo: siamo in un momento storico particolare, che richiede e lascia spazio a decisioni personali, a prese di coscienza e di responsabilità. Un pò come durante una guerra civile ( parallelo brutto, d’accordo…). Ognuno avrà le sue motivazioni, più o meno nobili; ma io la vedo bene.
        Benissimo!

  11. roberto che dirti….. il vero schiavo e’ quello che non sa di esserlo, tutti gli altri schiavi consapevoli, un giorno saranno liberi. Mentre tu appartenendo alla prima categoria vivrai forse felice, ma stupidamente e allegramente ignorante, perdonami non come offesa, ma come persona che ignora…..

    1. Claudio, forse Roberto non si è ancora accorto che l’italia oltre a mandarci in miseria ci ha tolto anche la dignità considerandoci un popolo incapace di gestire il proprio territorio, per non dimenticare i filmetti comico-erotici degli anni ’70 nei quali il veneto era il servo stupido e ignorante o la cameriera da palpare.
      E ancora con la pubblicità della Tim continua questa storia dei veneti stupidi e cornuti.
      Per non dimenticare il film girato a Treviso dal regista Patierno.

  12. Aver protocollato è un primo passo per dare voce ai veneti; atto di grande democrazia. ora gli atti siano conseguenziali…..intanto grazie! 🙂 Speremo ben!

  13. Tutti i contrari / incerti che spargono zizzania (alla Palmerini) non si rendono conto ( o lo fanno di proposito) di essere contro l’indipendenza del Veneto. Gente che è alla finestra a guardare e criticare senza arte ne parte. Volgete il vostro sguardo altrove e non rompete.
    Il lavoro fatto da Indipendenza Veneta è semplicemente fantastico. E’ un lavoro che pone in primo piano non una questione, ma la questione: L’ INDIPENDENZA VENETA!
    Non passa settimana che i mezzi di comunicazione non siano “costretti” a parlarne.
    Senza Indipendenza Veneta questo non sarebbe successo ed il silenzio sarebbe tombale. Invece siamo quì galvanizzati e proiettati verso prospettive che fino ad un anno fa erano impensabili. Indipendenza Veneta ha inanellato una serie di risultati che definire entusiasmanti sarebbe semplicemente riduttivo! E non è finita.
    Entro questa settimana ne vedremo delle belle: giornali, TV e radio non potranno far altro se non porre in primo piano la volontà dei Veneti di divvenire un popolo indipendente.
    Sfigati, incerti, delusi e finanche polentoni diamoci dentro, è il momento di agire.

  14. Non ci si aspettava un aiuto dall’UDC che ha sempre rappresentato la romanità ed il centralismo più doloroso e ributtante per noi veneti e del quale abbiamo un esempio quotidiano con il Gazzettino controllato da Caltagirone . La notizia però potrebbe essere fondamentale se venisse condivisa anche dagli altri due consiglieri UDC.
    Speriamo … uno si chiama Raffaele ….ma le apparenze spesso ingannano

    1. speriamo che nel Veneto gli UDC guardino d’ora in poi a Roma solo per il Papa, e si possano sentire Veneti cattolici convertiti a un potere come “servizio” del loro prossimo più vicino.. Papa Bertoglio docet…

  15. IL PENSIERO DELLA CASTA VA…..
    AL PROSSIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA.
    Non si sono chiesti però che lo stato italiano è travolto dai debiti e il Quirinale è in vendita.
    Il Presidente della Repubblica e il suo staff si preparino a trasferirsi ai “Sassi di Matera”, anche lì c’è memoria da ricordare.
    salvatore furnari.

    1. Lo stato italiano non ha i soldi per pagare le imprese e il nostro consiglio regionale invece di aprire gli occhi, e di salvare quel poco che ci resta in Veneto, è li che dorme ed aspetta che la miseria affligga più veneti possibile.
      Eppure basta indire il referendum. Basta dichiarare apertamente che il popolo veneto ha pagato abbastanza e che non si riconosce nei comportamenti dei politici italiani che hanno distrutto l’intero paese.
      Abbiamo dei politici vigliacchi, vuoi per paura, vuoi per danaro.

  16. mi auguro che in regione prendano atto che il referendum e indispensabile per la nostra sopravivenza e dico sopravivenza altrimenti la politica romana ci mangia tutto a stefano dico grazie per l esempio da uomo sperando che altri ti seguano in maniera concreta

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