Il dossier giuridico preparato dal Movimento Indipendenza Veneta appoggiato dal Diritto internazionale, dall’Unione Europea e dalla Corte Internazionale di Giustizia
Gli esperti legali di Indipendenza Veneta, affiancati da esperti in diritto internazionale, hanno confutato le testi sostenute all’Ufficio legislativo di Palazzo Ferro – Fini, secondo il quale il referendum per l’indipendenza, sarebbe inammissibile in quanto contrastante con la Costituzione italiana.
“Il nostro Dossier – dichiara l’Avv. Luca Azzano Cantarutti, Presidente di Indipendenza Veneta e coordinatore del team legale – prende le mosse da una disamina della Costituzione italiana che, se è vero che dichiara la Repubblica indivisibile, è stata interpretata con molta elasticità. Emblematico il caso del Trattato di Osimo, che nel 1975 ha visto il Parlamento italiano ratificare la cessione alla Jugoslavia della “Zona B”, territorio italiano. Il totem dell’indivisibilità della Repubblica è crollato sotto i colpi di maglio inferti dallo stesso Parlamento italiano!”.
Ricordiamo come il Presidente dell’Unione Europea, Barroso, ha dichiarato che il Diritto internazionale costituisce il faro di riferimento per la risoluzione delle eventuali questioni che dovessero sorgere nel caso della dichiarazione di indipendenza di un Popolo dell’Unione Europea, avallando così la tesi dei legali di Indipendenza Veneta.
“Abbiamo sia da subito evidenziato a Clodovaldo Ruffato, Presidente del Consiglio Regionale Veneto, come il diritto internazionale (del quale l’art. 10 della Costituzione italiana garantisce il rispetto) suffraghi la legittimità della Dichiarazione di Indipendenza che dovesse essere pronunciata dai rappresentanti del Popolo Veneto. La Corte Internazionale di Giustizia, il 22 luglio 2010, ha chiaramente enunciato questi principi, sui quali abbiamo costruito il dossier giuridico per il Consiglio Regionale Veneto. La presa di posizione di Barroso ci conforta e ribadisce la legittimità della nostra richiesta”
Il percorso delineato da Indipendenza Veneta prende quindi corpo; lo riassume l’Avvocato Luca Azzano Cantarutti: “Abbiamo raccolto le firme dei cittadini per chiedere alle Istituzioni della Regione Veneto di indire il referendum consultivo per capire se i Veneti vogliono rimanere con Roma ovvero se preferiscono raggiungere la propria indipendenza, amministrando le proprie risorse ed il proprio destino. Ora consegniamo ai Consiglieri della Regione Veneto gli strumenti giuridici per indire il referendum nella piena legalità internazionale, pronti ad illustrare ogni aspetto in occasione di una seduta straordinaria del Consiglio Regionale del Veneto dedicata all’indipendenza veneta”.
Zaia e Ruffato sembrano d’accordo sull’autonomia….
“Il tema posto da noi e avvalorato dall’Europa è la possibilità dell’indipendenza, non dell’autonomia, concetto fallito al pari della varie proposte quali il federalismo, la macroregione, ecc…. Chiediamo che il Consiglio regionale del Veneto raccolga tramite il referendum la volontà dei veneti e, qualora fosse favorevole all’indipendenza, i Consiglieri debbono agire di conseguenza”.
Quale conseguenza?
“Per dirla con le parole di Barroso: la DICHIARAZIONE DI INDIPENDENZA DEL VENETO!”
ben. ciamar l’intersionalità la me par la roba pì bona.
movarse drento le lexi e costitusion tajane vol dir “xughemo cofa ti vol ti, so i fondaminti che ti vol ti, ti esisti sol che ti”.
invese nialtri dovemo anca barat el ciodo su l’ilegalità che semo stai ciapai drento 150 ani fa coando anca l’europa la se domandava se xera xusto metar i veneti insieme co i tajani.
sta coestion de barroso la casca puito.
se podè ciapela suito e metighe insieme el torto subio 150 ani fa.
gavemo no una, ma do volte dirito a l’indipendensa.
vanti tuta.
Speriamo che chi sta portando avanti questa istanza a livello europeo sia preparato e forte. Se si vede il barlume di ottenere il diritto di indipendenza molti si accoderanno…allora sarà lì il momento più pericoloso per l’ attuazione dell’ obiettivo…si accoderanno i leghisti in primis e si proclameranno LORO fautori di tale INDIPENDENZA (mi pare che siano fatti così sti personaggi), poi si accoderanno il centro destra ma con lo scopo di tenere le careghe calde per mangiare ancora, poi ci saranno i rossi, i peggiori in assoluto, nazionalisti di m…a che vorranno entrare ..però come un cavallo di troia, per distruggere dall ‘ interno ogni azione che porti all’ indipendenza…per cui consiglierei a chi coraggiosamente porta avanti questo DIRITTO di non PERMETTERE a nessun politico, ora in carica, di accedere al gruppo direttivo, per nessun motivo…al massimo aiuta dall’ esterno e da questo si vedrà la buona volontà di collaborare…ma bisogna fare molta attenzione, sono pericolosissimi…
Io mi sono sempre chiesto quale fosse la reale intenzione del legislatore a proposito dell’art. 5. Per carità non sono un giurista ma non colgo la coerenza logica tra il primo e il secondo comma ammesso che il primo faccia riferimento al divieto di eventuali secessioni. All’archivio della camera sono conservati i verbali dell’assemblea costituente.