Prendo spunto dalla notizia in cui si spiega che : “… una scuola Viennese ha ordinato agli insegnanti di non parlare più degli assedi di Vienna (furono due 1529 e 1687) per non rischiare di offendere gli alunni di origine turca e le loro famiglie che potrebbero sentirsi offese dal ricordo di una loro sconfitta”. O come molti altri esempi nostrani, ricordo anni fa di una scuola veronese, nel presepio fu sostituito Gesù bambino con cappucetto rosso per non urtare la sensibilità di chi non crede o di appartenenti ad altre religioni. Siamo come spugne vuote pronte ad assorbire tutto. Se fosse il contrario, una spugna ben intrisa non assorbirebbe nulla. Dobbiamo riempirci della nostra cultura, che non ha nulla da invidiare, siamo sempre stati un popolo lungimirante. Ricordo l’esempio Venezia abolì la schiavitù nel 960, si, la data è esatta, 900 anni prima che negli USA. Di queste cose dobbiamo essere fieri e portare a conoscenza della nostra storia, fatta di democrazia in epoche dove regnavano ancora, schiavitù, monarchie assolute, tirannie. Dove noi ancor oggi se non avessimo la zavorra normativa, sistema fiscale e pensiero italiano saremo un Paese dove vige la serenità degli animi, economica e si vedrebbe il futuro limpido e non offuscato dall’incertezza e il terrore. Spero che il Veneto indipendente avvenga per convinzione finchè ne abbiamo la possibilità e non per disperazione.
Venezia abolì la schiavitù nel 960
Massimiliano Berchioni
Coordinatore Bassa Veronese – Indipendenza Veneta
Grande Max!
Publicizziamo il futuro roseo come stato indipendente e sovrano…spieghiamo questo piu’ di come si sta male in Italia, che questo gia’ lo sappiamo…
Fab
alle scuole superiori avevo un fallito come insegnate di storia… e si c-zzeggiava tutta l ora, eravam ragazzi…
Oggi mi pento di non avermi almeno letto qualcosa, sopratutto la Nostra Storia.
Dove si trova qualcosa di buono , non rielaborato dallo stato invasore 😉 ?
dicono che la storia la fanno i vincitori, e tra i vari post m e’ parso di capire che c’e’ stato un lavoro di cancellazione della memoria storica del veneto. Archivi anagrafici introvabili se si va oltre 150anni fa… o leggetevi com e’ messo il territorio libero di trieste …
Ti consiglio ” gli ultimi veneti ” g. Cavallin. Ed zephyrus lo puoi acquistare anche in internet. Buona scoperta …..
…prima degli USA
e questi presero spunto dalla Serenissima anche per redarre la propria Costituzione, ma altro ancora, come ad esempio l’architettura della casa bianca dovrebbe ricordare pur qualcosa a qualche Veneto..
Schiavitù si ghetto no? attenzione a piegare la Storia a fini politici attuali.
curioso che il termine “gheto” in Veneto vuol dire “avere”
gheto è hai tu? che altrove sempre nel Veneto si semplifica ancora con “atu?”
..e sicuramente viene dall’ habeo,es latino dove la acca aspirata diventa gh o sparice del tutto… interessante però l’assonanza col ghetto/gheto veneto, che chissà da quando si chiama così e chissà da dove spunta la parola con questo significato… ci vorrebbe un esperto di filologia…
studiare le lingua è davvero studiare la storia dei popoli, e a Venezia ci sono stati tutti !
sublimità
State prendendo un abbaglio, la parola “ghetto” è sì veneziana ma non centra nulla con avere con la quale condivede solo l’assonanza appunto di “gheto”( hai tu..?).
“Tradizionalmente l’etimo della parola ghetto si fa risalire al fatto che nel luogo in cui gli ebrei veneziani furono costretti a risiedere vi era precedentemente una fonderia, infatti nel veneziano del XIV secolo la parola “gèto” corrisponde all’italiano “getto”, cioè gettata di metallo fuso. Secondo alcuni, gli ebrei di provenienza tedesca, pronunciando la parola con la -g- dura, diedero origine al vocabolo tuttora in uso. Il Ghetto Novo è storicamente la prima zona designata a residenza degli Ebrei. L’aggettivo “novo”, infatti, si riferisce alla fonderia.” Fonte: Wikipedia.
@Eric, Nessuno ha detto che il termine c’entra, io solo scritto “curioso il fatto” o se vogliamo: quale coincidenze, il mio post era in risp. a quello di AlbertPadua. Caterina giustamente precisa infatti l’ ” atu ” ma se ti dico che anche “atu” è curioso il termine-assonanza con una nota marca di palloncini ? 😉
Grazie comunque per la precisazione
@Stefano
Si la mia era una precisazione, non volevo fare il saputello 🙂
Se per questo ci sono curiosità più divertenti, ad es. in chioggiotto (non sono di chioggia quindi magari qualcuno può correggermi se sbaglio) “hai tu” si dice “astu” (non so come si scriva) ed in tedesco è “hast du”, o scusatemi la volgarità “scopare” è “ficar” ed in tedesco “ficken”!! 😀 😀 divertente 😀
un linguaggio globale
🙂
Scusa non ti seguo… Schiavitù sì (eh??) ghetto no (cioè??)… Non si capisce a cosa ti riferisce…
Nessuno sta piegando la storia a fini politici, sono dati di fatto e date storiche innegabili. La parola “ghetto” a Venezia, non ha l’accezzione negativa attuale. Leggi il mio appunto a piè pagina o fai una piccola ricerca su internet. 😉
ti gheto= hai tu?
e
gheto=hai?
invese la tradusion
gheto=hai tu?= error!
varde ca in veneto ghe xe la dopia pronominasion davanti e da drio
Scusa Derter non capisco la tua puntualizzazione.
Il “Tu” era solo per esprimere il soggetto in una traduzione in lingua italiana. Difatti in veneto si può esprimere la forma interrogativa in vari modi: gheto..? ti gheto…? gheto ti…?.
In italiano si può tradurre ugualmente in vari modi (hai, tu hai, hai tu)…