Esploriamo assieme le mille ragioni del sì nel referendum per l’indipendenza del Veneto
Anche oggi si sono tenuti alcuni importanti eventi a livello politico e imprenditoriale che ci testimoniano quanto ci convenga la nascita della nuova Repubblica Veneta.
Per quanto riguarda la politica, nella splendida cornice della Sala Scrutini del Palazzo Ducale di Venezia oggi si svolto un interessante convegno sul tema nuovo statuto regionale. Come ha fatto rilevare il consigliere regionale Cristiano Corazzari, è stato particolarmente interessante l’intervento del prof. Mario Bertolissi che ha dato un quadro chiaro e netto di quanto sia iniqua l’Italia nei confronti del Veneto e di come sia in corso un pericoloso processo di ricentralizzazione, rispetto al quale l’unica soluzione si chiama nuova Repubblica Veneta.
A pochi chilometri di distanza, a Cà Tron, nella sala convegni di H-Farm, uno tra i più importanti incubatori d’Europa e del mondo, era ospite un veneto illustre che ha permesso a tutti gli uomini del pianeta di entrare nell’era della modernità tecnologica grazie all’invenzione del microprocessore. Come ci riporta il socio fondatore di Indipendenza Veneta Alessia Bellon e imprenditrice di un’azienda digitale in H-Farm, le parole di Federico Faggin sono state senza possibilità di appello per l’Italia: “per essere bravi imprenditori serve molto coraggio. Serve moltissimo coraggio soprattutto in Italia. Io non farei un’impresa in Italia considerate le condizioni ambientali.”
È proprio in tale scenario che pare senza uscita solo se si inforcano gli occhiali distorti forniti dal sistema informativo italiano, che alcune donne e uomini coraggiosi, superando mille ostacoli e mille trappole, a partire dal 2006 e facendo tesoro degli errori del passato hanno saputo creare la grande opportunità che si presenta oggi a tutti i cittadini veneti, grazie al disegno del progetto moderno che porterà in breve alla nascita della nuova Repubblica Veneta.
La storia fa i propri passi con una velocità tale da nascondere i suoi passaggi come il vento cancella le orme nella sabbia. Tutti noi diamo per scontata l’indipendenza di molti Paesi. Un Paese che molti invidiano, per esempio, è la Norvegia, che non è indipendente da tempo infinito, ma solo dai primi anni del novecento.
Il 2005 ha visto infatti il centenario dell’indipendenza della Norvegia. La Norvegia ha dichiarato l’indipendenza dopo che la propria unione con la Svezia si è dissolta nel 1905. La Norvegia ha una popolazione di soli 4 milioni e mezzo di abitanti, poco meno del nostro Veneto. La Norvegia ha la fortuna di godere di abbondanti risorse petrolifere nel Mare del Nord. Il petrolio fu scoperto nelle sue acque territoriali nei tardi anni ’60 e l’estrazione iniziò negli anni ’70.
La Norvegia ha saputo investire i ricavi del petrolio nella costruzione della nazione con il più elevato standard di vita al mondo. La maggior parte dei ricavi del petrolio della Norvegia viene investito in uno speciale fondo petrolifero, creato nel 1995, a beneficio delle generazioni future. Questo fondo oggi è arrivato ad un patrimonio di oltre 300 miliardi di euro.
Le Nazioni Unite hanno classificato la Norvegia quale nazione con il migliore qualità di vita nel mondo. Tale classifica tiene in particolare conto del benessere economico, dei livelli di istruzione e dell’aspettativa di vita. La Norvegia è una dimostrazione lampante di cosa possano ottenere i cittadini di una piccola
Pur piccola, la Norvegia utilizza la propria posizione in ambito internazionale per la promozione della pace e della riconciliazione tra popoli. Nel passato, la Norvegia ha saputo mediare con successo, laddove molte potenze avevano fallito, ad esempio, tra Israele e OLP, ma anche tra il Governo dello Sri Lanka e i guerrieri Tamil. In proporzione al proprio reddito nazionale, la Norvegia è il più grande contributore economico di aiuti internazionali. L’indipendenza ha permesso alla Norvegia di dare una migliore qualità della vita al popolo norvegese, ma anche di esprimere una grande solidarietà economica alle nazioni più povere del mondo. Con l’indipendenza la Venetia potrebbe fare lo stesso.
Il nostro petrolio si chiama turismo, ad esempio. E innovazione, come ci ricorda proprio Federico Faggin.
Per poter mettere a frutto il turismo e l’innovazione come la Norvegia ha fatto con il petrolio, ci basterà tra pochi mesi esprimere un semplice sì nel referendum per l’indipendenza del Veneto, permettendo la nascita della nuova Repubblica Veneta.
Gianluca Busato
Indipendenza Veneta
Veneto come la Norvegia: per sfruttare il nostro “petrolio” ci vuole la nuova Repubblica Veneta http://t.co/VBk4NIlx83
Veneto come la Norvegia: per sfruttare il nostro “petrolio” ci vuole la nuova Repubblica Veneta http://t.co/fn7tcJ2fXo
Articolo davvero interessante!
Mi permetto di sottolineare un secondo aspetto, non inferiore alle (fondamentali) ragioni economiche che sottostanno all’avvincente progetto di I.V.
I paesi scandinavi, pur di piccole dimensioni, sono sempre stati i motori trainanti per quanto riguarda i diritti sociali, soprattutto delle minoranze.
Primi a riconoscere il diritto di voto alle donne, primi a dimostrare attenzione alle richieste di minoranze di ogni tipologia. Questo perché in una realtà di ridotte dimensioni il singolo (o una minoranza) conta di più. Faccio presente che quando ci riferiamo a tali Paesi parliamo di Monarchie. Questo lo dico perché qualche stolto ritiene che “piccolo” significhi necessariamente “provinciale” e che “tradizionalista” significhi “bigotto”.
In verità non è così: si può vivere in una grande repubblica dove vige la tirannia di un gruppo sociale o di un partito che non riesce a soddisfare le esigenze di sicurezza e benessere dei propri cittadini così come si può vivere in un Paese di dimensioni più piccole ma profondamente fiero delle proprie tradizioni millenarie e che sa rispondere in modo convincente al desiderio di progresso e felicità del suo Popolo.
W San Marco
W la Repubblica Veneta
Matteo da Brescia
Questa una delle più belle immagini di quel che era e di quel che sarà la Repubblica Veneta. Ogni volta che lo leggo, sento nostalgia di qualcosa che non ho vissuto, ma che è ben radicato nei valori di tutti noi veneti.
Alla faccia dei discorsi che raffigurano i veneti ed in generale il nord italia come popoli razzisti…come già ho avuto modo di dire, se sembriamo razzisti è perchè siamo stati razziati nelle nostre terre.
Scriveva il Petrarca, tratto da wikipedia:
« […] quale Città unico albergo ai giorni nostri di libertà, di giustizia, di pace, unico rifugio dei buoni e solo porto a cui, sbattute per ogni dove dalla tirannia e dalla guerra, possono riparare a salvezza le navi degli uomini che cercano di condurre tranquilla la vita: Città ricca d’oro ma più di nominanza, potente di forze ma più di virtù, sopra saldi marmi fondata ma sopra più solide basi di civile concordia ferma ed immobile e, meglio che dal mare ond’è cinta, dalla prudente sapienza de’ figli suoi munita e fatta sicura »
Bellissimo, come non emozionarsi?!
WSM
W Venetia
I Paesi scandinavi sono all’avanguardia nel trionfo del relativismo e del materialismo etico e nella tutela delle minoranze (vedi immigrati afro-islamici ecc.). Le loro tradizioni scompariranno. Almeno questa e’ la mia previsione. Posso sbagliarmi, ma spero che il Veneto non diventi troppo simile a tali Paesi. Questo non toglie che possa esistere anche uno Stato piccolo: non ci sono esempi migliori e piu’ simili al Veneto?
no, Marzia…non c’è Stato al mondo che in così relativamente piccolo territorio come il Veneto abbia la ricchezza e la varietà di esperienze, situazioni, condizioni ambientali, rapporti con etnie, capacità di ricerca, disponibilità verso il nuovo, conoscenze del pregresso, aspirazione al progresso, come il Veneto… è ora che ci rendiamo conto che siamo ricchi di tutto questo anche se nell’Itaglia han fatto di tutto per denigrarci… per loro, gl’italioti, noi continuiamo ad essere i “polentoni” che ci hanno descritto e fatto interpretare e continuano a considerarci… d’altra parte vediamo che vanno sempre a scegliere figuri che ci rappresentano in questo modo, vedi governo attuale…
Riprendiamoci la libertà e dimostriamo quello che sanno fare i Veneti!
un Veneto libero, sarà la soluzione dei tanti problemi anche della penisola italica. chi si ostina a pensare che l’Unità vada preservata a tutti i costi, chiedo: ma tu cosa sei?
Areo Giane me par che e te piaxe tute de pi dea republica dee banane! Prima a Finlandia deso a Norvegia doman magari a Svisera. Te vol proprio farme vegner l’acqualina in boca. Mejo che pensemo al referndum e a tor su adexion pai i scrutinatori.
no all’euro in veneto se vogliamo turismo in veneto! quando la Germania, (paese dell’euro) mette dei dazi sui pannelli solari cinesi perché vuole vendere i suoi pannelli solari, la Cina risponde mettendo dei dazi sul vino, per ripicca o per strategie commerciali. alla Germania va Bene perché il prosecco non lo produce.. e al veneto? andrà Bene? w il turismo in Veneto! ma solo se avremo una moneta NOSTRA potremo essere DAVVERO padroni in casa nostra!