Le analisi relative all’economia e alla spesa pubblica del Veneto evidenziano in modo inconfutabile che oltre ad esistere nel nostro territorio una grande capacità economica e sociale esistono elevatissime capacità da parte di tutti di dare sempre il meglio.
Quindi quello che non esprimono direttamente i numeri, ma lo dice una profonda interpretazione degli stessi, sono la grandiosità dei Veneti, l’impegno che i Veneti sanno mettere tutti i giorni nel fare, il senso civico dei Veneti, la capacità gestionale e organizzativa dei Veneti, la capacità innata che hanno i Veneti nel contribuire tutti insieme e in tutti i settori, nessuno escluso, per la propria Terra.
“…da noi conta la cultura del lavoro. Da noi il lavoro è un collante sociale, un ideale da servire e da difendere, non un onere da scansare e questo vale anche nel settore pubblico: la Regione Sicilia per amministrare 5 milioni di abitanti spende per il personale dipendente 1.748 milioni di euro; in Veneto, con una popolazione pressoché analoga, il costo del personale scende a 149,60 milioni, cioè 11,6 volte in meno. E anche questo spiega le ragioni di un successo: la nostra è una macchina dove tutti cercano di fare il loro dovere e non è un caso se qui gli extracomunitari onesti, arrivati per lavorare, si sono integrati alla perfezione perché chi lavora è rispettato e non esiste un lavoro più o meno nobile: tutti i lavori onesti sono nobili e servono allo sviluppo e alla crescita della nostra società. Quando parliamo di Veneto dobbiamo cercare di capirlo nella sua interezza che è fatta di numeri strepitosi dell’economia, ma anche da indici altrettanto strepitosi nel mondo del volontariato, della vera solidarietà: siamo ai vertici anche per donatori di sangue. Non siamo solo schei e palanche e questa è la nostra forza. Non abbiamo atteso aiuti di stato, prebende, privilegi diamo una mano e aiutiamo chi sta male e da noi l’imprenditore, l’artigiano, prima di licenziare, ci pensa sempre due, tre, dieci volte perché sa bene che dietro ad un operaio c’è una famiglia.” (fonte: Il Gazzettino del 13.10.2011).
Ecco in grande sintesi le capacità dei Veneti acquisite e fatte proprie in milleduecento anni di storia: saper essere ancor prima di saper fare!
Dott. Alessandro Vidale
Finalmente qualcuno ha il coraggio di scrivere la verità.
Grande dottor Vidale.
Buonasera a tutti.
Complimenti vivissimi Dott. Alessandro, Lei è riuscito “scannerizzare” in tutta la sua realtà e natura quella che è la cultura, la mentalità e l’etnia del nostro popolo.
E poi c’è gente che sostiene che l’italia non è costituita da etnie e culture diverse, ma di una sola e unica…
Cordiali saluti e…ancora complimenti!
Colui che sostiene che l’itaglia è costituita da una sola etnia è una persona profondamente ignorante!
..Comunque il mio pensiero rimane quello di…intanto riprendiamoci quello che è nostro e ci appartiene, che è di ordine prioritario, poi curiamo e coltiviamo la crescita dell’essere, per una maggior crescita sviluppo e benessere.
Invertendo l’ordine delle cose…rischiamo di morire prima di raggiungere e conquistare l’essere!
VIVA SAN MARCO!
che piacere leggere quest’articolo del Dott.Vidale! pacato, obiettivo, documentato…
una bella iniezione di ottimismo, che tira su il morale! Avete fatto bene a postarlo, perchè è passato un po’ di tempo ma è così raro che in un giornale di grossa tiratura passi qualcosa di buono sui Veneti… è sempre valido e val la pena rileggerlo ogni tanto!.. per non abbatterci col pessimismo generale, per ricordarci di quello che siamo e confermarci, una volta tanto che lo troviamo anche scritto!
Grazie!
Rimane il grande interrogativo: come un popolo con queste peculiarità si è fatto fregare?
Ma pazienza il passato, anche oggi i veneti si fanno fregare quotidianamente impegnati come sono a seguire le vicende romane e le demenziali trasmissioni televisive.
Cosa manca, come ritornare padroni/prottagonisti della nostra vita?
Insomma se siamo così bravi (e lo siamo) perchè siamo incapaci proprio nella politica, nel saper discernere il bene dal male?
Tutte domande che portano ad una sola risposta, purtroppo, ma bisogna dire pane al pane e vino al vino: i Veneti sono dei codardi incapaci di prendere il toro per le corna!
Tutti a casa propria a pensare al proprio orticello, che sarà certo pulito e ben coltivato, ma miopi su quello che davvero conta.
In questo periodo storico si è spalancata una finestra, anzi un portone che ci può portare nuovamente e con maggior vigore ad essere prottagonisti sul palcoscenico internazionale per un futuro degno della nostra storia, degno del popolo Veneto.
Ma quanta fatica per spiegare e quanta ignoranza soprattutto nei “nostri” rappresentanti politici che dovrebbero far proprio il nostro percorso politico e cercare di portarlo a compimento affinchè l’Indipendenza Veneta divenga prestissimo una realtà.
Il 16 febraio prossimo dovremmo essere milioni in piazza a Venezia, come è successo in Catalogna, con le nostre bandiere a far tremare il culetto reseo di Zaia & C.
Passate parola e ditelo a tutti, portateli a Venezia, siamo alla resa dei conti e solo se saremo in tanti daremo ai palazzi lo scossone giusto per rimuovere la polvere accumulata nella memoria e nella dignità.
Condivido Giannarcixo, condivido sopratutto il ” tutti a casa propria a tener lustro il proprio orticello”, disinteressati e lontani da quello ke veramente conta per il presente e per il futuro.
Si, troppo individualismo e chiusura generale e intanto…al di fuori, le cose evolvono e galoppano e ci si ritrova un giorno a piangere “munti” come vitelli pronti per il macello.
Questa è una delle caratteristiche della mentalita generale, scritta nel dna dell’etnia dei veneti e credo la si possa definire l’unico tallone d’Achille…
Etnia dai caratteri del tutto diversi da quelle di altre regioni d’italia le quali invece hanno insito nel loro dna la forza di coesione e di unione che hanno permesso loro di saper e poter sfruttare la nostra ignoranza e individualismo, vivendo di sussidi, di clientelismo e assistenzialismo alle nostre spalle, succhiando il risultato del nostro lavoro e magari in cuor loro…deridendoci…cosa a loro possibile solo per connivenza e spartizione con il sistema politico.
…Un tale disse: non è diffcile governare gli italiani, è impossibile!
VIVA SAN MARCO!
in cuor loro……………deridendoci e venire a comandare a casa nostra togliendoci anche la dignità.
Spero che la crisi svegli i veneti………….
Nessuno riuscirà mai a governare l’italia, un Veneto indipendente si.
Ecco son daccordo con ti , massa boni, massa lavoratori, massa orbi , massa silensiosi e massa poco inclini a pensare anca par el proprio ben. Ciao. e speremo che la cambia
Nelle tue affermazioni non hai sbagliato una virgola.
In quanto ai nostri politici sono solo degli infami perché sono al corrente della drastica situazione e se ne fregano altamente, quindi, popolo codardo ed ignorante e politici infami hanno ridotto il Veneto alla fame.
Buonasera,
Vorrei qui porre un quesito augurandomi che possa giungere all’attenzione del direttivo e, in particolare, dei nostri due Presidenti, nella loro veste di legali, e/o ad essi reindirizzato, in quanto di loro pertinenza e competenza.
Da un po’ di tempo mi rode nella testa un tarlo che mi fa porre interrogativo relativamente al totale silenzio e al totale (apparente, ne son certo) disinteresse generale dei media, nei confronti del nostro movimento, al di fuori dei nostri confini ma, anche all’interno degli stessi.
Non riesco trovare risposta accettabile al tombale silenzio stampa dei quotidiani di tiratura nazionale e regionale, nonchè da parte dell’informazione televisiva, all’interno dei telegiornali stessi, anch’essi nazionali e regionali,
Tale stato di fatto delle cose, non potrebbe costituire ipotesi di reato per volontario mancato/omesso servizio di informazione pubblica??
Mi chiedo: possibile che una realtà come IV, che ha raggiunto dimensioni e traguardi così ampi e importanti coinvolgendo ambiti e ambienti istituzionali , come ben sappiamo (regione.. parlamento europeo) , ….che dovrebbe riscuotere risonanza politica economica e sociale italiana, venga totalmente taciuta e ignorata?
E’ fatto reale e ben noto l’attenzione e l’interesse che IV ha riscontrato internazionalmente ed è stato riportato nelle testate dei primari e più importanti quotidiani internazionali, perchè non in italia?
La prima risposta che mi viene spontanea è che chi “foraggia” la stampa con qualche milione di euro all’anno per ogni testata…chi gestisce il piccolo schermo.. possano avere impartito dall’alto l’ordine generale del silenzio e del coprifuoco ma….fino a dove ancora può spingersi questo perverso sistema “italia”?
Ma…siamo o non siamo in uno stato di diritto e di democrazia, nonchè di libertà di stampa e di diritto all’informazione, oltre che alla libertà di parola e di pensiero e…di ideologia?
O non siamo piuttosto in uno stato di vergognoso totalitarismo o, se non peggio,…di dittatura?
Mi piacerebbe avere pareri e possibili risposte.
VIVA SAN MARCO!
Spesso Lodovico parla dell’assordante silenzio dei media:
io la risposta a questa domanda l’ho forse trovata una sera guardando questo film un po annoiato davanti alla televisione e lo postai qualche giorno fa senza risposte,dimmi tu casa ne pensi… 😉
http://youtu.be/WZY0yEb9M6U
guardate il pezzo di interrogazione tra la Capotondi e Vaporidis nel film “come tu mi vuoi” dal minuto 8.43 al minuto 8.57 e ditemi se trovate la risposta di vaporidis pertinente al nostro caso di “innominati” dai media italiani …
ciao a tutti
visto e sentito Andrea, concordo pienamente! 😉
Una piccola correzione Dott. Vidale: sono ben più di 1200 anni di storia 🙂 .