Le elezioni hanno determinato uno sconvolgimento del panorama politico.
Il dato più eclatante è la constatazione del fallimento – da noi ripetutamente denunciato – del “sistema Italia”, che diventa ancora più ingovernabile: nessuna stabile maggioranza possibile, ulteriori elezioni a brevissimo.
Lo dico con preoccupazione, poiché ci attende un periodo di estrema difficoltà nel quale la crisi in atto non avrà alcuna risposta da Roma, dove la principale preoccupazione é quella relativa alle alleanze (visto che i grillini sono refrattari ad assumere responsabilità di governo, pronostico anche le più ardite: PD + PDL?), alle poltrone ed alla spartizione del conseguente potere.
Le ripercussioni di questa situazione si evidenziano in maniera ancor più pesante in Veneto, dove la Lega nord – Padania sconta non solo le vicende nazionali ma anche i conflitti interni, con la perdita di 2/3 del proprio elettorato, ed il PDL mette in discussione gli equilibri regionali forte di un successo (si fa per dire) insperato.
Ma in cime al nostro pensiero non vi sono le beghe politiche.
Davanti alle nostre famiglie, alle nostre imprese si materializza lo spettro di ulteriori mesi, se non anni, di crisi, di perdita del potere d’acquisto degli stipendi, di difficoltà di accesso al credito.
In questo quadro spettrale, 30.000 Veneti hanno suffragato il progetto politico di Indipendenza Veneta: a loro il nostro grazie per la fiducia, da loro dobbiamo ripartire avendo nel cuore la gratificazione nel constatare di essere un movimento le cui basi sono consolidate.
Questa base costituisce un muro invalicabile per quanti tenteranno una volta di più di mettere in discussione il diritto dei Veneti ad un futuro indipendente, che allontani questa crisi che stiamo pagando senza averne la responsabilità.
Ma quei 30.000 Veneti non sono una massa statica.
Questa massa deve ora avanzare, passo dopo passo assumere una cadenza sistematica che vada a presidiare nel nome dell’indipendenza ogni angolo del Veneto abbandonato da coloro che avevano promesso di difenderlo ed ora fuggono lasciando caos e macerie.
Indipendenza Veneta va ora a serrare le fila, la nostra azione politica sarà ancor più incisiva per raggiungere l’obiettivo referendario che un sistema politico indebolito e decadente non potrà più contrastare.
Ripartiamo, e riportiamo speranza in tutte le contrade venete ove ora regna la preoccupazione.
Ci scaglieranno addosso molte frecce? Meglio, combatteremo all’ombra.
In fin dei conti, lo hanno fatto 300 spartani alle Termopili; noi siamo 30.000 e siamo Veneti!
Luca Azzano Cantarutti
Presidente – Indipendenza Veneta
semo piccoli ma pearini
e sopratuto incassai coi poitici ladroni!
30.000:
LEGA SOTTO I MARI
🙂
Matteo da Brescia
Siamo già ad un buon punto, bisogna continuare così nessuno può fermarci tranne la nostra incredulità ad un progetto che legalmente si PUO’ fare. FORZA VENETI SPARGIAMO LA VOCE ASSICURIAMO UN BEL FUTURO AI NOSTRI FIGLI!
nel marasma totale del panorama italiano, l’obiettivo di Indipendenza Veneta oggi risulterà più chiaro a tutti!… è uno squarcio di luce che si apre sul futuro: un Veneto Indipendente! quello dobbiamo essere, per allontanarci dal caos che ci risucchia, e costruire noi il nostro destino.
Confidiamo in un’azione ponderata e decisa di chi ci sta guidando …forse non dobbiamo perdere tempo, dopo lo shock di queste elezioni…
E’ vero dobbiamo dare man forte a coloro che ci guidano ne hanno bisogno solo così otterremmo la nostra indipendenza tutti assieme!
Stimato Presidente,
lei dice “combatteremo nell’ombra”, ma è questo il problema fondamentale di Indipendenza Veneta: la scarsa visibilità.
Trentamila veneti son un bel numero ma sono solo una minima parte di quelli che aderirebbero al progetto indipendentista se solo ne conoscessero l’esistenza e la concreta possibilità di successo.
In questi tempi di attesa delle elezioni politiche mi sono dato da fare nel mio piccolo, non perdendo mai occasione di rendere partecipi tutti coloro con i quali venivo occasionalmente in discorso del mio entusiasmo. E mi sono reso conto di quanto sia disinformata la gente non solo dei confronti del nostro movimento, troppo spesso confuso con la Lega, ma di qualsiasi altro movimento o partito.
I più hanno messo la X sopra il solito simbolo non tanto per fedeltà quanto per pigrizia mentale, molti altri si sono lasciati guidare da impressioni superficiali per aver ascoltato la TV o letto qualche giornale. E’ così che funziona. Grillo ha avuto un successo enorme perché è un grande comunicatore e ha dietro un’eccellente macchina informatica. I voti che ha hottenuto lui in Veneto avrebbero potuto essere nostri!
Indipendenza Veneta ha raccolto adesioni attraverso il contatto diretto con la popolazione e la presenta nei canali televisivi locali, ma non basta. Bisogna trovare altre strategie per farci conoscere più capillarmente e incisivamente dalla gente.
Siamo comunque ancora giovani e stiamo crescendo. Ce la feremo.
Grazie!
Le percentuali più alte coincidono con i comuni dove di recente sono state fatte serate di presentazione.Questo perchè il messaggio trasmesso è chiaro e ben esposto,come ho sentito dire:”l’indipendenza è un ideale che una volta entrato nella testa non lo si può più cancellare”(Alessia B.)
Se con la Primavera le sale nei piccoli comuni cominciassero a divenire eventi in piazza i numeri a mio parere aumenterebbero più velocemente.
Concordo! Effettivamente uscire nelle piazze potrebbe essere l’ennesimo salto di qualità.
Uscire nelle piazze e migliorare la visibilità in Internet. Fondamentale.
Per esempio, se cerco in Google alla voce Veneto salta fuori di tutto fuoché Indipendenza Veneta. Uno per trovare il sito bisogna per forza che ne conosca già l’esistenza. E non va bene.
Condivido, i momenti vissuti in “piazza” sono fondamentali..
mi permetto di aggiungere che a mio avviso sarebbe utile rinvigorire la consapevolezza Veneta con eventi incentrati sull’apporto del Veneto per la cultura e l’economia globale… dai secoli scorsi ad oggi.
Celebrazioni su Marco Polo, sulla seta, sugli scambi con l’Istria e la Cina.
Venezia deve conoscere bene il proprio passato per amarlo,
deve tramutare il proprio bagaglio economico, culturale ed artistico per farlo rivivere oggi, quale occasione di rilancio delle economie locali e al contempo delle relazioni internazionali…
Conferenze, feste, celebrazioni, inviti diplomatici sempre più importanti.
Possibilmente con il supporto delle Università Venete, che devono tornare il centro del mondo accademico.. come diceva il nostro caro avv. Morosin: i primi studenti di Harvard.. sognavano Padova!!!
W la Repubblica Veneta!
Matteo da Brescia
Esistono studiosi che prevedono la divisione dell’Italia da molti anni e sapendo io queste cose e osservando dall’estero italia e italiani, ho visto la lega nascere tra la derisione/terrore/incredulita’ totale e poi prendere il 60% nel territorio Veneto per poi andare al governo per poi implodere quando le forze malvagie si sono dimostrate ancora troppo forti.
Ora sta avvenendo la stessa cosa con i movimenti Veneti, ma non partiamo piu’ da zero, si parte dal punto in cui ci ha portato la lega, il che’ e’ la meta’ del lavoro fatto, anzi 2 terzi.
Marco, mi sai dire chi sono questi studiosi che dici? Io quest’idea l’ho maturata da solo e mi interesserebbe documentarmi.
Non ricordo il nome dell’agenzia o studio americano, ma prevedevano che l’italia sarebbe stata divisa in molti Stati nel 2040.
Avverrà molto prima.
io vorrei qui suggerire un’ipotesi di comunicazione di massa la quale dovrebbe e potrebbe esordire buoni e positivi effetti.
Prendiamo ad esempio i tesitmoni di geova, i quali vanno a rompere le scatole famiglia per famiglia a proporre ed a indottrinare la gente su argomenti che destano interesse a pochi, se non nessuno
bene, credete ke se ognuno di noi si prendesse un tale incarico..cioè prendersi in “carico” ognuno la propria via di residenza…. e svolgere azione come i testimoni di geova famiglia per famiglia, credete che l’argomento da proporre non possa suscitare interesse, se ben presentato illustrato e commentato? lasciando magari documentazione integrativa di quento si andrà ad illustrare?
sono certo che così si potrebbero raggiungere anke le valli più disperse e gli angoli più reconditi del veneto…
tutto questo sarebbe alla faccia dei media della stampa e del piccolo schermo e del potere dello stato centrale e dei pariti che li foraggiano per tacerci.
ma non è questo quello che conta..il nostro obiettivo è unicamente quello di “palpare in bocca” fino all’ultimo veneto e tirargli fuori tutti i rospi della partitocrazia che stanno loro offuscando il cervello e li rendono confusi e spaesati nel distinguere il da farsi e con chi stare e a chi credere e appoggiare.
alla fine…basterebbero 10-15 minuti al giorno per famiglia ogni giorno, una la giorno e….se ogni famiglia fosse costituita in media da 3-4 persone…nello spazio di tempo di un mese si sarebbero informati 90-120 persone
per tre mesi, ognuno avrebbe sicuramente conquistati 270-360 cittadini veneti che sicuramente ci ringrazierebbero per averli…”disturbati” con la nostra informazione.
bene, 3 mesi…270-360 cittadini informati per ogni via….
30.000 volontari incaricati per 30.000 vie ipotizzate, a 270 cittadini informati = a 8.100.000
30.000 volontari incaricati per 30.000 vie ipotizzate, a 360 cittadini = a 10.080.000
se in veneto siamo 5.000.000, dei quali aventi diritto al voto mi pare siano 3.800.000, basterebbero solo 1/4 degli ipotetici 30.000 volontari per raggiungere tutti con 10-15 minuti al giorno per tre mesi….
naturalmente, tutti questi numeri sono da intendere unicamente di fantasia per esprimere un’idea, un concetto….
considerando la difficoltà di raggiungerli tutti, i veneti, per riunirli nelle piazze….andioamoli a scovare a casa loro e….conquistiamoli!
WSM
Bisogna fare in questo modo.
Noi come i testimoni di geova saremo portatori di libertà.
La situazione nazionale è davvero preoccupante. Se non erro (correggetemi se sbaglio) Napolitano, in caso di ingovernabilità, non potrebbe dichiarare nuove elezioni (che non vorrebbe mai indire per paura che il M5S cresca) essendo alla fine del suo mandato. Per accelerare dovrebbe quindi dimettersi, e si dovrebbe eleggere il prima possibile il nuovo presidente della repubblica, che poi indirrebbe nuove elezioni. Ma si parlerebbe di maggio almeno.
E’ chiaro che l’Italia ora ha davanti non giorni, ma mesi di incertezza politica. E su questa piaga i mercati affonderanno il loro coltello affilato.
A mio avviso è palese che ora PD e PDL scenderanno a compromessi; sono convinto lo faranno, perlomeno su certi temi, lasciando pertanto da parte le riforme importanti, ovviamente. E questo davvero darà all’Italia il colpo di grazia.
IV si inserisce bene in questa situazione.
Ora IV conosce bene quanti sono i suoi sostenitori diretti (i cittadini che li hanno votati). Sono sicuro che però sono di più; oltre ai 30.000 che hanno espresso il voto, vanno calcolati molti altri che hanno espresso un’ultima speranza, votando i partiti tradizionali o i nuovi movimenti, pur conoscendo IV, ma non sentendosela di dare un taglio netto col passato. Per me andando avanti con le settimane IV acquisterà più favore presso la popolazione. Se la situazione italiana precipita, com’è probabile avvenga, IV crescerà in modo esponenziale.
Il dato più sconvolgente di queste elezioni a mio avviso è il seguente: si parla già di nuove elezioni.
Perchè è sconvolgente? Perchè a spendere miliardi per una elezione dietro l’altra, in Italia, si fa presto. Tanto la Corte dei Conti allo stato italiano glieli perdona. A un referendum regionale FONDAMENTALE come quello sull’indipendenza di un popolo, invece, vengono messi tutti i veti possibili immaginabili, anche se in confronto costa una bezzeccola.
Italietta…
In realtà i voti a favore dell indipendenza del Veneto sono più di 40000,se sommiamo l altro movimento indipendista…
DOBBIAMO UNIRE LE FORZE
sono già ora molti ma molti di più se pensiamo che a Barroso poco più di un mese fa IV ha portato 48.000 firme… il che vuol dire che, di fronte alla scelta voto Berlusconi o lega perchè così mi rimborsano l’IMU, o voto Indipendenza Veneta, hanno fatto la prima scelta anche perchè sanno che ci sarà in futuro un referendum dove poter dire sì..
Il risultato di queste elezioni non fa testo sull’adesione all’Indipendenza, ma la partecipazione è stata una validissima esperienza che serve da rodaggio per la campagna di diffusione che si dovrà fare in maniera sistematica, accogliendo fin da ora qualsiasi iniziativa che possa diventare utile.
Le piazze e Internet sono gli strumenti giusti, Grillo insegna. Molto più delle sale, che raccolgono gente già interessata.
Se ci sono- e ci saranno di sicuro- persone all’interno del movimento con spiccate capacità comunicative e conoscenza di strategie informatiche, si facciano sentire.
Io facendo il postino per IV ebbi l’occasione di parlare con molta gente.
Addirittura al mercato consegnai volantini agli ambulanti e quando mi rispondevano-no i te asa mia- chiesi semplicemte- se si facesse il referendum, voteresti per l’indipendenza? Nessuno rispose di no.
Bisogna semplicemente parlare con la gente che è pessimista, colpa della lega.
Inutile raccogliere consensi se poi il referendum non ce lo lasciano fare.
Quando la regione confermerà la data del referendum, saranno tv e giornali la migliore pubblicità.
Non dimentichiamoci che Zaia stesso è convinto che i veneti sarebbero favorevoli all’indipendenza; ma lui aspetta Maroni e la macroregione, ma in quel modo non potremmo mai fare del Veneto una Svizzera in italia.
A proposito, quel furbacchione di Galan vuole riappropriarsi del suo impero; il nostro Veneto.
Perchè fece pochi danni in passato, ora vuole combinarne di più con quei ospedali privati convenzionati.
Galan fora dae bale.
Inffatti, uniamo le forze. Troppa gente mi ha detto di no perchè eravate i soliti divisi…in tutti i partiti ci sono beghe, opinioni differenti ecc, ma alla fine ci si deve presentare uniti o per lo meno alleati!
Bravo! Che ci siano due movimenti indipendentisti veneti è una vera scemenza. Potanno cambiare certe strategie ma l’idea è una sola. E’ una faccenda per me incomprensibile, che fa pensar male, ingenera il sospetto di interessi particolari, di personalismi. Due simboli diversi sulla scheda elettorale erano un brutto vedere!
Tra l altro vorrei sottolineare che con l implosione della lega in VENETO potrebbe essere fattibile un operazione di avvicinamento di tutti coloro i quali in passato votavano il carroccio e ora sono delusi e cercano qualcuno che li possa rappresentare e offra loro un SOGNO,una meta quale è l INDIPENDENZA,MA NON QUELLA PROPRAGANDATA PER 20 ANNI da Bossi e amici!!!
noialtri veneti gavemo anca battuo i spartani.. tanto par dire
lezar el punto 2, tito livio, ad urbe condita
http://www.sanniti.info/livio10.html
Ma varda ti che rasa de gnorante, no lo savevo. E go anca studià al clasico dai preti!
30 mila voti… volì ancora contarne la fola dei 11mila a venezia?
vol dir che 1 su 3 l ‘era presente ala manifestazion… questa si che lè un partido de militanza… o de conta bale…
Caro “Un dubbio”,
Torna in cantina a rosegar co l’udiccino, cadregato, ea Badii, e chialtri boni da ninte.
Questo xé solo l’inissio dea crescita esponensial de IV.
Fra pochi mesi ghe sara’ diesine e diesine de miera de veneti convinti indipendentisti.
WSM!!
30 mila firme portè a bruxelles mesi fa… e 30 mila i voti ricevui… a ià firmù proprio tuti quela olta alora…
Confermo: siamo tutti militanti.. nessuno escluso.
😉
Matteo da Brescia
Senti dubbio, per favore, o sei ritardato o vuoi rompere i maroni.
La maggior parte della gente ha votato per il proprio partito, ed è comprensibile.
Qualora si facesse il referendum voterebbero per l’indipendenza.
Non lo dico solo io ma anche Zaia, che attualmente è contro perchè ha in testa la macroregione.
Dubbio, bisogna appoggiare chi muove il culo. Bisogna fare l’interesse del Veneto.
Chissà perchè v.s. continua ad “occupare”questi spazi,semplice invidia o desiderio di rubarci nuovamente il movimento visto che il loro lo hanno oramai sepolto?
Un minimo di dignità Lucio!
E’ solo l’impotenza dei “rosiconi” incapaci che genera certi “dubbi”.
Dobbiamo impegnarci tutti a convincere gli ignoranti in materia di indipendenza veneta. Se i 30000 votanti riuscissero a convertire alla causa 100 persone i prossimi votanti sarebbero 3 000 000. Sarebbe la maggioranza e quindi l’indipendenza. Io mi do da fare, rimbocchiamoci tutti le mani. FORZA PER IL VENETO INDIPENDENTE: ” AD MAJORA”
Hai ragione. Dobbiamo tutti darci da fare e informare la gente.
vedo che Maroni saluta esultante la vittoria in Lombardia e dice: diamo il via alla Macroregione!
già, tornano a bomba!
La cosa mi preoccupa: come farà ora Zaia a firmare il referendum?
Temo che non abbia la statura per prendere un’iniziativa che lo metta in testa ad un movimento qualsiasi… se volese, potrebbe diventare leader portando subito in consiglio la proposta di delibera per il referendum che Indipendenza Veneta gli ha portata bell’e pronta il 16 febbraio… e dire: noi andiamo avanti, voi se volete seguiteci!
Ma temo che sarà vittima dell’attendismo che lo caratterizza, nel qual caso sarà irrimediabilmente abbandonato dai Veneti e non potrà che rifugiarsi a Roma, altro che “prima il Veneto”…
I nostri nemici sono i consiglieri Puppato, Cortelazzo, Donazzan ed altri che vendono la loro dignità di veneti per un pò di potere.
Stanno colonizzando e depredando il Veneto facendo chiudere tutte le imprese per l’assurda inquisizione fiscale e questi consiglieri non permettono un referendum, per il quale, i signori sopracitati potrebbero sempre spiegare i motivi della loro contrarietà all’indipendenza.
Si faranno dibattiti televisivi, quindi saranno liberi di dire la loro opinione.
Questa è democrazia cari fascistelli; mi rivolgo ai consiglieri contrari al referendum.
Francamente, se non lo fa IV lo farò io; la pazienza ha un limite.
Bisogna denunciare all’opinione pubblica mondiale la mancanza di democrazia che vi è in regione Veneto, perché in un periodo così duro per il popolo veneto, la discussione sull’indipendenza va affrontata pubblicamente, poi la parola ai veneti.
Non vi è da vergognarsi nel denunciare dei nostri connazionali come traditori del popolo veneto, in quanto lasciano la nostra gente suicidarsi per motivi economici mentre da oltre 30 anni regalano all’italia ogni anno 20 miliardi di euro dei veneti.
I consiglieri regionali dovrebbero fare gli interessi dei veneti non dell’italia.
Mi chiedo perché Maroni voglia fare la macroregione entro due anni. Forse per impedire che Piemontesi e Veneti si rechino alle urne? Possibile che un partitino che ha il 4% a livello nazionale e che ha subito un tale tracollo nella stessa lombardia minacci di toglierci il consiglio regionale e la possibilità di decidere del nostro territorio, di trasformare una regione di cinque milioni di abitanti nella periferia di milano, di ridurre le nostre imprese a lavorare in conto terzi per le multinazionali lombarde? Non potremmo più decidere nulla di noi stessi nemmeno dell’orto di casa, perché non contiamo nulla a confronto di dieci milioni di lombardi e le maggioranze per governare il Veneto si formeranno altrove.
Se la lega ha preso in Veneto poco meno dell’11% significa che agli elettori non frega niente della macroregione, che anzi hanno bocciato in pieno il progetto di questo partito. Loro insistono con ipocrisia a ritenere colpevole della disfatta ora l’alleanza con il Pdl, che gli elettori leghisti avrebbro comunque mandato giù come un bicchiere di acqua fresca tolto qualche forsennato in camicia verde, ora il “rinnovamento” di Tosi, ma Tosi non centra nulla. Campagna elettorale in Veneto non ne hanno fatta salvo le ospitate fisse e imbarazzanti in televisioni fin troppo amiche. Zaia intanto chiama Maroni come paciere manco fosse Bonifacio VIII alle prese con i Fiorentini.
Giocatevi la carta dei cosiddetti bossiani o altrimenti saranno dolori per tutti, indipendentisti o no.
Hai ragione Adriano,se i media stranieri parlassero del fatto che chi ci rappresenta in Veneto vuole negarci la libertà di esprimere la nostra volontà,avremmo una forte pressione sul consiglio regionale.
Forse sarebbe bene chiudere la parentesi elettorale e ripartire con le nostre iniziative volte ad avere il referendum prima possibile(6 Ottobre).
Denunciare il fatto che la macroregione non è altro che l’ultima in ordine cronologico,delle balle leghiste.Che percorso dovrebbe fare una simile proposta di legge?Passare per roma?Con quali tempistiche e percentuali di riuscita?Che vantaggi porterebbe al Veneto?
Non capisco perché Zaia perde tempo con Maroni e i suoi sogni di macroregione.
Con il 4% dove vogliono andare questi leghisti.
Di occasioni ne hanno avute tante e le hanno sprecate……
Non per niente la De Girolamo ci ha definiti provinciali e contadini.
Non posso darle torto poiché la lega nord lo ha dimostrato non riuscendo a concludere niente in 20 anni, essendo stata anche al governo poi.
Zaia deve mollare la lega e pensare ai veneti una volta per tutte perché con l’italia non la potrà mai spuntare.
Dio ce ne salvi dalla macroregione e dai quei bottegai ignoranti della lega. Per quanto mi riguarda, con tutto il bene che voglio ai lombardi (sono venetissimo ma nato per caso a milano), mai vorrei legarmi a loro. Non sarà certo il PIL a legarmi a lombardi o al trentino o all’austria o a quel che sia. La nostra cultura è veneta, il nostro popolo veneto abita in questa zona da ben più di duemila anni (escludendo i paleoveneti), di popoli cosi in europa si contano sulle dita di una mano. Siamo sempre stati un’altra cosa e la nostra CULTURA risplende ed echeggia in tutto il mondo.
W il VENETO LIBERO
Erik, qui il tempo passa e quando sento notizie di veneti che si suicidano, cambio canale perché mi viene una rabbia che se avessi davanti Cortelazzo o la Puppato li prenderei a pedate nel culo fino a che sono stanco o mi farebbe male il piede.
A volte vorrei essere tanto ignorante, almeno non conoscerei le assurdità che avvengono in italia a descapito dei veneti.
Qui bisogna muoversi di brutto con i media. Non vi è altra strada.
Nel mio paese abbiamo il comandante dei carabinieri, dei vigili, il segretario comunale(pdl) e il dirigente Inps, tutti siciliani.
Questa è colonizzazione ed introduzione di culture estranee al territorio.
L’italia è un paese invasore e malvagio.
Si l’italia è un paese inavasore ed occupatore. Lo è sempre stato, basta guardare i dati dell’ Emigrazione veneta (non IMmigrazione). Siamo diventati per palesi colpe italiane, certo anche di napoleone ed austria, ma soprattutto italiane la regione più povera e da loro costretti ad abbandonare la nostra terra. Ora la situazione non è per niente cambiata, vogliono che di nuovo paghiamo i problemi di tutti e farci tornare di nuovo una regione depressa costringendoci all’emigrazione. Così poi magari ci controllano meglio come fanno con le regioni del sud. Dobbiamo mandare un segnale chiaro e determinato che noi non siamo l’iraq e non ci lasceremo mai fregare le nostre risorse (culturali, sociali ed economiche).
Tutte considerazioni giuste e condivisibili. Come sottolineato da molti, l’obiettivo primario è coinvolgere la gente nel modo più efficace possibile, perchè di fatto i cittadini della Repubblica Veneta sono già pronti al grande passo, e non aspettano altro che essere portati verso la liberazione. I risultati eccezionali conseguiti nelle zone dove il messaggio è arrivato forte e chiaro, sono emblematici.
A chi vede il bicchiere mezzo vuoto, dico che i numeri crudi contano meno di nulla in uno stato falsario come questo. La lega, nonostante più di un terzo di Veneti le avessero affidato le loro speranze, è riuscita a non concludere un’emerita cippa per vent’anni, e anzi, ha addirittura aperto le porte al nemico, portandoci di fatto sull’orlo del precipizio. E allora, a cosa è servito tutto quel consenso se non ad illudere la gente e a portarla alla disperazione?
Preferisco un 1% supportato dalle idee giuste e dalle persone giuste, piuttosto che la maggioranza assoluta concessa a truffatori e patacche inconcludenti. Per cambiare la storia ne bastano pochi e buoni, fin dalla notte dei tempi.
La nostra priorità di Veneti non è quella di brillare in elezioni straniere, ma di riappropriarci al più presto della nostra sovranità sequestrata 147 anni fa dai banditi italiani, di fermare la devastazione del nostro tessuto economico e la fuga della nostra gente migliore. Solo questo.
FORSA E CORAJO VENETI! Ghea ghemo sempre fata, e ghea faremo anca stavolta!
This paragraph is truly a fastidious one it helps new internet users,
who are wishing in favor of blogging.
Dai adesso però! Aggressivi! E cerchiamo di unire le forze lasciando da parte i rancori personali!
Con il clamoroso risultato di ieri ( 0,013%) siamo veramente un esercito ( armata Brancaveneta)
Ti invito a leggere i dati ufficiali:
http://doc989.consiglioveneto.it/oe/resources/report_oe_elezioni_politiche_2013_veneto.pdf
Abbiamo ricevuto 5 volte i voti di FLI, mettendoci poco sotto l’UDC e Rivoluzione Civile Ingroia.
E’ un buon inizio… 🙂
Matteo da Brescia
Ah.. dimenticavo..
ovviamente la percentuale che riporti tu é 100 volte inferiore a quella corretta..
Matteo da Brescia
Certo certo mi sono sbagliato: è il 130% e quindi l’armata “Venetoleone” è pronta per l’indipendenza del condominio…..
A lavorare che è meglio……
Parole da perfetto italiano, complimenti. Napoletano in persona ti consegnerà la grolla d’oro al transatlantico, dopo la sesta pausa caffè del pomeriggio.
La fabbrica della pappa fatta è chiusa, tutto ciò ciò che si desidera e ci necessita va perseguito e conquistato muovendo le natiche personalmente e senza delegare. Queste persone stanno investendo il loro tempo e le loro energie anche per quelli come te, che si limitano ad esalare critiche sterili e immotivate senza muovere una falange per portare grano in cascina. Non ti piacciono i numeri che leggi? Allora muoviti e collabora, da Veneto vero, altrimenti vai a fare il disfattista a roma, dove si certo troverai soddisfazione e tanti italianissimi compagni di caciara.
Se si vuole evitare il precipizio che abbiamo davanti alla punta delle scarpe, c’è bisogno assoluto dell’entusiasmo e della collaborazione di tutti, e non certo di persone deboli che spingono verso il burrone.
” Bepi Caregato “,
Te lo dirò una volta sola:
Và a impagliare sedie al cottolengo, perchè la politica resta una chimera a causa del tuo modesto acume mentale, per la tua profonda ignoranza e per la tua notoria incapacità di gestire le risorse umane.
Tacchi a terra, passi lunghi e ben distesi…………….come dicevano nei paracadutisti, ricordi ? 🙁
eh eeh eeeh eeeeh eeeeeeeeeeeeeeeeeeehhhhhhhhhhhh
ah ah ah ah ah aaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhh