RISPOSTA DOVEROSA A TUTTI I COMMENTI SUL MIO ARTICOLO: “ASPETTARE…”

PAOLO PENDENZA (640x206)

Cari Amici,

ho letto con molto piacere naturalmente  i Vostri commenti (ed ho il piacere di nominarVi : Giovanni; Monica; Caterina; Luca; Mv1297; Paul; Pierin; Roberto Z.; Luca Gava; Gottardo; Fabio; 1381; Fabrizio C; Max; Margherita; Nicola; un Zenedese; Veloghevodito;). Mi piacerebbe veramente incontrarVi tutti, magari al prossimo Congresso, per poter non tanto chiarire bensì trasferire i concetti espressi in modalità più consona ed obiettiva di quanto fatto, in relazione ai miei pensieri svolti su computer e stampati nel sito. Vedete ho letto che qualcuno di Voi dimostra rabbia, delusione, incazzatura, sfiducia, amarezza per tutto quello che sta succedendo. Anch’io sono con Voi, credetemi, però nella vita di tutti noi, c’è sempre bisogno di ascoltare, pensare, respirare e quindi manifestare tutto ciò che è somma delle predette qualità. La strada maestra è questa. Tutti noi indistintamente siamo partiti, (io nell’Agosto 2012),  per volere quello per cui combattiamo, ma il “modus operandi” deve essere quello giusto, proprio perché direttamente proporzionale al fine, per evitare così qualsiasi appunto, critica e dispetto da parte di coloro che ci osteggiano. E’ un momento delicato, molto delicato questo, ragazzi miei, ma proprio perché è così, noi dobbiamo tenere a bada, come si doma un cavallo imbizzarrito, sia i nostri facili entusiasmi ed i nostri desideri, nonostante siano tutti giustificati e sacrosanti. Quindi la mia “PAZIENZA” non è altro che un monito, un invito, un richiamo, un appello ed un grido di solidarietà che vuole abbracciare tutti, dato che il nostro percorso non ha alternative alla luce della velocità, che fin qui abbiamo avuto e dei risultati altrettanto epocali e mai visti prima con nessuna altra formazione. Ho sempre ritenuto che dobbiamo essere sempre grandi strateghi e meno tattici. Perderemo così qualche battaglia, è normale, ma non perdiamo di vista che dobbiamo vincere e vinceremo la sfida.  Assolutamente! Tanto poi la ragione alla fine insegna come qualcuno, disse : “ DI NECESSITA’  VIRTU’ ”

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A tutti un caro saluto

Dr. Paolo Pendenza

Indipendenza Veneta Verona

 

14 risposte a “RISPOSTA DOVEROSA A TUTTI I COMMENTI SUL MIO ARTICOLO: “ASPETTARE…””

  1. Grande Paolo come sempre… critico invece chi vomita qui le sue frustazioni le sue incazzature il suo status di… permettetemi “persona fallita” e non riesce a capire il monito che tu hai lanciato, non capisce neanche che qui stiamo scrivendo la storia e che i passi verso l’obbiettivo devono essere ben poggiati per terra per non cadere o farne uno indietro che sarebbe peggio.! e cmq dal nostro PAOLO una grande regola di vita che questo da quando lo conosco aiuta anche me “la regola delle 12 P” PRIMA PENSA POI PARLA PERCHE PAROLE POCO PENSATE POSSONO PRODURRE PARECCHE PUTTANATE.!

  2. Concordo pienamente.
    La cosa più complicata non è spingere o temporeggiare sempre (se ci fosse una regola la seguirebbero tutti). Un bravo condottiero sa quando è il momento di esaltare i suoi uomioni e quando è il momento di raffreddare i bollenti spiriti.
    Non dobbiamo mai perdere di vista la meta… solo così saremo sicuri di raggiungerla!

    Ricordiamoci chi eravamo, siamo… e saremo sempre: “gens universa veneti appellati”

    Thomas

  3. Il senso delle parole di Paolo mi era già chiaro in prima lettura…

    ve lo ricordate Berlinguer? “casa per casa, strada per strada”… parlare con le persone, tessere rapporti, argomentare. In questo modo non ho trovato quasi nessuno contrario alla nostra causa.

    We shall overcome.

  4. sono contenta che il dr. Pendenza sia così ottimista, mi sembra però anche lui confidi più nella ragione che farà di necessità virtù…il che è come dire a mali estremi, estremi rimedi… ma speravo che ci arrivassimo prima del default in vista.
    Voi sopra che siete giovani fate bene ad aver fiducia e a stare tranquili…ma se vi imbattete in qualche consigliere regionale ditegli quello che vi aspettate da lui…
    Io ho troppi anni per non sospettare che quando un percorso lineare di un progetto chiaro s’infila in qualche contorto meandro burocratico, sicuramente non ci è andato da solo, e vuol dire che ci sono manine nascoste, cerebrali s’intende, che vogliono fargli cambiar direzione e possibilmente verso le sabbie mobili…. quanto vorrei essere smentita! sarei contenta di pagare da bere a tutti! prosecco doc naturalmente!

  5. Questo è il modo di parlare di chi pensa di rivolgersi al modo paternalistico ad una massa da governare

    La presa di coscienza ed il fermento di idee che dovrebbe interessare ogni veneto è cosa ben diversa da questi metodi.

    Chi più conosce o più ha cultura più dovrebbe trasmetterla per far crescere tutti invece così facendo si attuano strategie da vecchia politica come minimo rischiose nei modi tanto simili a quelli democristiani e di quel che fu la Lega in Veneto

    significa….. abbiamo scherzato?

  6. Bah…di politica me ne sono sempre occupato poco, ma negli ultimi anni da quel che ho potuto capire mi è sembrato che, comunque, a livello regionale abbiamo delle persone che sembrano competenti, molto meglio di altre regioni e meno chiaccherate. In Veneto sanità, università, turismo, etc…da molte fonti, di molti colori diversi, vengono definite di eccellenza, e la regione pure c’entra qualcosina…nevvero?

    Quindi, concordo col Dott. Pendenza che bisogna avere un pò di pazienza, secondo me potremmo essere in buone mani. Poi, son sincero, non voletemene, a me Zaia piace, l’ho visto muoversi bene come ministro e cosa anomala per un politico l’ho visto incazzarsi seriamente su temi seri. Come primo Presidente non mi dispiacerebbe per niente.

    Nel caso andasse male, si studierà un alternativa.

    Le ALTERNATIVE esistono sempre.

    Cordialità

  7. Caro Paolo, hai proprio ragione , stiamo giocando una difficile partita a scacchi e prima di ogni mossa dobbiamo riflettere perchè la fretta,purtroppo oggi dettata da ragioni contingenti , potrebbe compromettere il risultato . Non dobbiamo avere dubbi perchè decidere del nostro futuro è un diritto indiscutibile , come ha spiegato in modo magistrale il prof. Lottieri nel suo intervento . Dobbiamo riuscire a convincere chi ci rappresenta, cioè i consiglieri regionali , che chi cita l’articolo 5 della costituzione dice il vero ma allo stesso tempo è vero anche che nulla è immutabile. Non è la storia a scrivere il futuro degli uomini, ma sono gli uomini a scrivere la storia con le loro scelte e le loro azioni . Quando nel marzo 1848 il re Carlo Alberto firmò l’entrata in vigore dello statuto albertino lo definì ” legge statale perpetua ed immutabile ” , ma oggi non solo tale statuto è stato cancellato ma lo è stata la stessa monarchia con un referendum . Quindi continuiamo uniti la nostra battaglia con fiducia ,certi di essere sulla strada giusta.

    1. tu citi, Luisa, l’art.5… chissà perchè l’Italia ha provveduto sua sponte a cedere parte del territorio dell’Istria, la zona B alla Jugoslavia che ne aveva l’amministrazione provvisoria…vedi che come dici tu, nulla è immutabile e i governi interpretano gli stessi articoli come gli conviene… Allora, valga per tutti il principio che “nulla è immutabile” e si convenga che sono i popoli e non solo gli stati a fare la storia.
      Speriamo che i nostri rappresentanti si facciano interpreti delle istanze dei veneti e decidano in favore del referendum senza più tergiversare,… i saggi rappresentano posizioni teoriche diversificate, e Zaia se avesse voluto l’unanimità, avrebbe potuto designare altri “saggi” i cui orientamenti erano noti… non lo ha fatto per dar modo di fare emergere tutte le eventuali critiche e svicerare l’argomento da tutti i punti di vista, anche se la discussione può continuare all’infinito, ma la decisione è politica, cioè realistica e concreta, e saranno i Consiglieri a doverla prendere. Speriamo che non deludano le nostre attese…

  8. Condivido tutto quello che dici Caterina : chi voleva dai saggi una sorta di sentenza e ‘ perché non vuole assumersi la responsabilità di scegliere. Le diverse opzioni mostrate dagli esperti obbligano i consiglieri ad una scelta politica e questo irrita alcuni perché la loro decisione li sottoporrai ‘ al giudizio dei Veneti.

  9. grandissimi. specie gotty ( ti posso chiamare così vero? nella snervante attesa siamo tutti amici). forse qualcuno nell’orgarmo onanistico-attesista, ha perso un passaggio, fatto passare sotto traccia. copio incollo:
    “Il Consiglio Regionale non si arroghi la responsabilità di impedire o ritardare il diritto dei veneti di decidere democraticamente sul quesito dell’indipendenza del popolo e del territorio veneto. Il 30 luglio 2013 si discuta e voti il PdL 342: ogni rinvio è proceduralmente ingiustificabile e politicamente inaccettabile. Il popolo veneto è sovrano e l’autodeterminazione è istituto del diritto internazionale che non necessita di vaglio italiano” ha dichiarato Alessio Morosin
    è due articoli dopo a questo. leggetelo. magari facendo sbollire le onanistiche attese.

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