Non c’è tempo da perdere: facciamo nascere la nuova Repubblica Veneta

Il dramma della crisi imperversa e solo la nostra energia potrà fare sbocciare la Primavera Veneta

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Indipendenza Veneta fa il pieno a Castelfranco Veneto, 9 aprile 2013

Quattro. In poche ore. A Venezia, Treviso, Belluno. Va bene, dicono di non parlarne. Ma cos’altro si sta facendo oltre che ignorare il dramma dei suicidi dovuti all’ingabbiamento del Veneto dentro il Titanic Italia che imbarca acqua e si piega?

A Castellavazzo (Belluno) il coraggioso sindaco Franco Roccon e uno straordinario consiglio comunale hanno deciso qualche giorno fa di smuovere la classe politica regionale, approvando il progetto di legge regionale 342 protocollato in regione dal consigliere regionale Stefano Valdegamberi (oggi tra l’altro è diventato nuovamente papà, di Giulia: congratulazioni a lui e alla mamma!).

Ora dobbiamo accelerare il ritmo, per non permettere che la classe politica si sieda sugli allori e si faccia distrarre dalle sirene italiane, dai falsi pagamenti delle Pa che tanto vengono sbandierate questi giorni nei giornali. Non ci sono primavere italiane in programma, l’unica possibile è la nostra Primavera Veneta!

E allora facciamola fiorire con grande gioia e accelerazione la nostra Primavera Veneta: ieri sera a Castelfranco Veneto abbiamo dato un segnale di straordinaria forza: trasmettiamo la nostra energia ora a tutti i comuni del Veneto, facciamo approvare quanto prima a quanti più consigli comunali possibili l’ordine del giorno che si può scaricare da qui: [Ordine del Giorno sulla legge referendaria per l’indipendenza del Veneto].

E diamo sostegno ai nostri alfieri dell’indipendenza che in molti comuni del Veneto stanno permettendo la rinascita della nuova Repubblica Veneta che deve partire dal cambiamento e dal rinnovamento dei nostri straordinari candidati sindaci e consiglieri: Alessia Bellon a Treviso, Mauro Marobin a Vicenza, Andrea Massarotto a Nervesa della Battaglia, Cristina Andretta a Vedelago, Marco Zaninelli a Lazise, Yves Presotto a Santo Stino di Livenza e molti altri ancora.

La progettualità, la visione e l’impegno civico concreto di migliaia di donne e uomini di Indipendenza Veneta sono oggi l’unica straordinaria rappresentazione della via di uscita da una crisi che ogni giorno si fa più grave e che per essere risolta richiede di affrontare da subito le sfide della modernità con la nascita della nuova Repubblica Veneta.

Gianluca Busato
Portavoce – Indipendenza Veneta

49 risposte a “Non c’è tempo da perdere: facciamo nascere la nuova Repubblica Veneta”

  1. Anche ieri si sono uccise quattro persone oneste a causa dell’incapacità del potere romano.
    Un geometra di Portogruaro,una infermiera di Conegliano,un impiegato di Feltre e un operaio di Cordignano.Fino a quando sopporteremo di veder morire inutilmente il nostro vicino di casa?

    1. Inutile accusare il potere romano; è da decenni che si conosce quella fogna di capitale d’italia.
      Ora vi è la possibilità d fare il referendum e diventare indipendenti.
      Ora più che ma i veneti voteranno in massa pur di tagliare quel cordone ombelicale che ci tiene uniti ad un paese che ci sta trascinando nella miseria più nera.
      Tutto ciò che sta accadendo è colpa di Zaia e del consiglio regionale.
      Sono loro i veri responsabili di tutto ciò che sta accadendo, perché a roma non è mai interessato niente del Veneto, fuorché le tasse da riscuotere, ora più che mai.
      I controlli che la gdf sta facendo da noi,provocando la continua chiusura di aziende, al sud non avvengono; e quando ci danno notizie come quella sui dipendenti del comune di Reggio Calabria, serve solo per darci il contentino, per fare vedere che anche laggiù fanno i controlli, ma se dovessero farli come da noi, 100.000 finanzieri non sarebbero sufficienti, e poi, le multe che farebbero come le stanno facendo da noi,le pagherebbero?

      E quel disgraziato di Zaia, essendo a conoscenza di ciò,se ne frega e pensa alla sua lega assieme al suo amico spazzino.
      La lega andò così male in passato, da quando Bossi ebbe quel ictus provocato da chissà quale mente diabolica per fermare la sua voglia di secessione.
      Abbiamo a che fare con criminali che per danaro sono disposti a tutto.
      La Scozia non ha a che fare con un paese criminale come l’italia, infatti il referendum lo concedono, invece da noi i politici che dovrebbero aiutare i veneti ad uscire da questa assurda situazione e non lo fanno, sono veneti come noi, vuoi venduti, vuoi paurosi, vuoi coglioni, ognuno ha la sua peculiarità criminale, perché un buon politico pensa prima di tutto alla propria gente non al partito ed ai suoi interessi personali.

  2. Raixe Venete invita i patrioti ad essere presenti il 25 aprile in piazza S.Marco a Venezia, tutti sotto un’unica bandiera, quella della nostra patria.

    1. Quando li vedrai durante la ricorrenza, salutami i patrioti Max Binotto e Alberto Montanier ( l’attuale presidente ).
      Se poi fosse anch’egli presente nella giornata, porgi i miei saluti anche al mitico Luigi-Gigio Zanon.

      Thank you !

      WSM

      CrisV 🙂

  3. Il peggio per il Veneto non giunge da Roma, che bene o male ci ha dato un’ordinamento regionale, ma da Milano. Già si parla di trasferirvi il Vinitaly e la Fieracavalli. Questi vogliono accentrare ogni cosa alla faccia del federalismo, per tenerci sotto controllo peggio che al tempo dei Prefetti.

    Squallido il gesto di Maroni sul palco di Pontida, stringe le mani di Tosi tra le sue come il feudatario che riceve l’omaggio del suo vassallo.

    Che il Veneto esteso per 370 anni a coprire mezza Lombardia ora sia trattato alla stregua di una provincia suddita destinata a doversi rivolgere a dei cortigiani caregari per chiedere elemosina ai milanesi, che lo si subordini a questa padania che non è mai esistita se non nel farnetico guardacaso del lombardo Miglio, che quella bandiera che tanto somiglia al marchio di una latteria sociale venga anteposta al gonfalone di San Marco, per cui gli stessi lombardi vollero combattere, sono cose che destano conati di vomito.
    Non ingannatevi sulla lega. A differenza degli amministratori di altri partiti i leghisti non hanno alternative alla politica per guadagnarsi il pane. Maroni poi non permetterà mai che in Veneto si prendano iniziative autonome minacciando commissariamenti ed espulsioni a raffica di cui Tosi non è che il mero esecutore. Troppo ghiotto è il boccone e noi che abbiamo una storia che chiunque in Europa ci invidia, da stari al pari e superare per prestigio quella della Scozia, della Baviera e della Catalogna, ci lasciamo irretire dalle stupidaggini sul Barbarossa su Alberto da Giussano e dal buco nero della storia lombarda!

    E tutti li lasciano fare!

    1. La lotta armata dei Comuni medioevali lombardi (ai quali si allearono anche alcuni veneti) contro il Barbarossa non e’ stata una stupidaggine.
      Sono invece d’accordo che la cosiddetta bandiera o simbolo della regione lombarda rispetto a quella di San Marco fa pena.

        1. Ho già scritto in altri siti: in primis noi veneti dobbiamo andare per la nostra strada dell’INDIPENDENZA In un secondo tempo se sorgono altri staterelli indipendenti intorno a noi possiamo fare una federazione al pari di quella svizzera. Con ciò possiamo aggregare
          al nostro carro i territori che una volta erano parte integrante della Serenissima repubblica di Venezia. Forza «Audaces fortuna juvat»:

      1. Abbi pazienza, Marzia, ma in quanto a lustro storiografico i Varesotti non hanno altro da giocarsi, per cui fanno leva su di un’episodio circoscritto della disgregazione comunale e su altro medievume, terminato il quale la Lombardia occidentale cadde in braccio al dispotismo signorile e più tardi alla dominazione straniera.
        Ma un Veneto come può mettere a confronto i secoli della propria storia, la storia di uno stato con rappresentanze diplomatiche in tutte le corti europee, con questa robetta ?
        L’Europa commise un grave crimine, è vero, un mistero di iniquità come giudica Padre Tentori, quello di non aver restaurato la Repubblica dopo le guerre napoleoniche mentre tutti i principi italiani, anche i più insignificanti, vennero restaurati nei loro diritti.
        Ma lo sai che in origine il Barbarossa fu chiamato in Italia proprio dai comuni lombardi oppressi dall’espansionismo di Milano ?
        La padania è un mitologema prodotto da chi è privo di un referente storico certo ed autorevole. Il Veneto è una regione storica d’Europa

        1. Pienamente giusto. Sono incomparabili. Di confrontabile per storia normalizzata sulla nazione e sul numero di abitanti c’è solo olanda e portogallo credo…In quanto a cultura, non vorrei fare l’arrogante, ma credo nessuno…Non mi vengono in mente paesi così piccoli con una storia culturale così ricca…la toscana ecco..

        2. Parole sante. La storia non è un opinione.
          La strategia dei regimi che si inventano di sana pianta una nazione, (quella italiana come quella padana!) è quella di mettere tutto nello stesso calderone affinchè, nel marasma generale, i contrasti sfumino e nulla si possa riconoscere. Del resto in quale altro modo avrebbero potuto tenere insieme una simile varietà di popoli e culture spesso meno assimilabili di genti che vivono in continenti diversi, se non opprimendoli e cancellando vigliaccamente il loro retaggio e la loro storia? E lo stesso approccio infingardo della lega, che si dimostra partito italiano al 100%, forse il più italiano di tutti.

          In futuro, chissà, una federazione di stati alpini potrebbe forse rivelarsi vantaggiosa, ma questo solo un domani, una volta che avremo recuperato al 100% il nostro posto nella storia, dopo il consolidamento della nostra sovranità e della nostra completa Indipendenza, intesa in tutte le sue accezioni.

          1. Dal Gazzettino:

            I milanesi comprano il Caffè Pedrocchi

            Calderoli presenta un disegno di legge per estendere la costituzione delle macroregioni anche al resto d’Italia.

            Ma io mi chiedo: se ci si deve unire per essere più forti, allora per quale motivo si sollecita l’unione del centro e del sud ?
            A rigore più forti noi e più forti loro. Non dovrebbe cambiare nulla !

    2. Mi viene il dubbio: ma siamo nati schiavi? La Repubblica di Venezia ci ha rincoglioniti oppure ci ha trasmesso sul serio i geni dell’Indipendenza? Qua mi capisso sempre de manco. Va ben l’italia che a ne ga messo sotto scoa da 150 ani ma un minimo de sussulto ostrega el xè necessario, o dovemo spetar par caso a rivolta napoetana o siciliana?

  4. Amici,

    Se per caso non dovessimo arrivare all’indipendenza in tempi brevi, vi invito tutti nella ” mia ” isola, con il Civil Registry Information System of the Virginian Islands ( C.R.I.S.V.I. ) 😀

    http://www.crisvi.gov.vg/

    Lasciamo l’iddaglia agli iddaglioni ed espatriamo in un’oasi felice, che ponga l’essere umano sopra il debordante sistema d’oppressione.

    Ad Maiora.

    Crisvi 🙂

    1. Non servirà, vedrai. La nostra isola felice è questa, basta cacciare l’invasore.. 🙂
      E’ probabile invece che molte isole lontane si popoleranno a breve di una miriade di ex-boss (e relativi tirapiedi) italiani, in fuga dal popolo inferocito. Ma li troveranno anche li..

  5. L’ora la xe giunta !!!!
    I tempi i xe maturi !!!!
    In alto i cori !!!!
    strucarse al gonfalon !!!!
    Fora i milanesi fora i tajiani !!!
    metemeso insieme
    veneti e firulani !!!!

    Rise Up Veneti !!!!!
    onoremo la nostra storia e tolemose el nostro futuro !!!!!!!

    Par tera par mar San Marco !!!! Verona Fidelis !!!!

  6. Se non erro il 25 Aprile c’è un appuntamento nel pomeriggio in piazza San Marco aperto a chiunque voglia festeggiare il nostro santo patrono e dimostrare che esiste una sentita identità veneta.

      1. E’ la festa dei veneti.
        Nel cartellone pubblicitario si invitano i partecipanti a portare un ‘unica bandiera, quella veneta.
        Almeno per quel giorno mettiamo da parte i rancori e diamo un segnale forte ai politici veneti riempiendo la piazza di bandiere della nostra patria.
        E’ vero, ognuno ha il proprio modo di pensare e di agire, ma siamo tutti veneti innanzitutto, e mai come ora abbiamo bisogno di unità, ecco perché invito i soci e aderenti di IV ad essere presenti il 25.

  7. Riguardo il 25 aprile, attendo le comunicazioni ufficiali del direttivo di IV.

    Ho proposto la partecipazione collettiva del movimento, ma sembra che l’intenzione del vertice, sia quella di suggerire unicamente l’adesione a titolo personale.

    Peraltro, arrivando a titolo personale, conoscendo il carattere di qualche tizio particolare, non vorrei trasformare quella che è a tutti gli effetti una festa patronale Veneta e identitaria, in una ragione di scontro con le ben conosciute ” teste calde “.

    Purtroppo anche il Venetismo possiede i suoi black block e vorrei evitare di dovere scaraventare qualcuno di questi, direttamente nel canal grande.

    Io sono un tipo fondamentalmente pacifico, ma non ho mai minimamente creduto al ” porgi l’altra guancia “.
    Semmai alla regola fisica del geniale Newton : ” un’azione, riceve una reazione uguale, di pari intensità sulla stessa retta d’azione, ma in verso contrario “.

    Uomo avvisato…….. 😉

    CrisV 🙂

    1. Ciao Crisvi:
      se non vado errato ci dovrebbe essere una delibera comunale che vieta nel dì 25 Aprile, (giorno in cui l’amministrazione italiana della nostra terra vuole vedere e festeggiare solamente la liberazione d’italia),la presenza di bandiere marciane in piazza San Marco e sempre se non sbaglio avevo letto da qualche parte che tale delibera doveva essere impugnata forse proprio da IV.
      l’anno scorso i ragazzi di Raixe Venete furono fermati e schedati correggimi se sbaglio, ritengo (se ho ragione) sia corretto informare tutti i nostri amici che vi si vorranno recare affinchè siano preparati a questa eventualità e possano quindi non dubitare della correttezza ,trasparenza e onestà delle info divulgate anche nella sede di questi commenti…
      Sicuro in una tua solerte e come sempre ben articolata risposta, ti saluto e ti auguro un buon fine settimana…
      Ciao 😉

      1. non vorrei sbagliare, ma mi sembra di ricordare che l’anno scorso la festa di San Marco è stata scippata da Napolitano presente in Venezia con la motivazione della festa della marina e in realtà per foderare la piazza con l’unica bandiera, il tricolore, che a lui ora è cara da quando non ha più appeal la bandiera rossa… è stata uno schiaffo a Venezia che nei suoi apparati politici burocratici è capace di tutto…

        1. ben fatto Adriano Giuliano !
          Il mio dubbio però se me lo consenti è quello che magari una volta fermati non dicano ” i me gà incueà” (scusate il termine ma è così che di solito schi si sente fregato si esprime), per cui se diamo l’informazione corretta non daremo adito a chi dice che utiliziamo la buona fede delle persone per le nostre finalità,così la penso io e non ho dubbi semmai ho qualche riserva sulla veridicità della sopracitata informazione…
          Ciao a risentirti 🙂

          1. A questa manifestazione dedicata al nostro patrono dovrebbero esserci tutti i politici veneti, Zaia in testa, invece a loro interessa solo l’italia,perché solo con il sistema criminale tutto italiano stanno facendo soldi a palate,che noi non riusciamo a vedere, ma negli appalti pubblici e nella sanità ………………

  8. Io credo che partecipare con la Bandiera Marciana, il 25 di aprile (mi dicono alle ore 16) in Piazza San Marco, sia un dovere per tutti i Veneti che vogliono restaurare la propria dignità.
    Meglio se non è consentito!
    Sarà un modo eclatante per manifestare la nostra Volontà e i nostri Sentimenti.
    Ma dovremo essere tanti!
    Invito e prego caldamente chi di dovere ad organizzare l’evento nel migliore dei modi. Se saremo migliaia non potranno far nulla.
    VSM!!!!

  9. Buongiorno a tutti,

    Con questo mio intervento rispondo anche al quesito di Andrea, che ha colpito in pieno il bersaglio.

    Lo scorso anno ci sono stati dei grossi problemi quando un gruppo di pacifici manifestanti, non dei nostri, ma di associazioni identitarie, culturali e della frangia che fa capo al partito di Guadagnini, giunti in Piazza San Marco, sono stati intercettati, fermati dalla Digos, controllati, identificati e informati di venire segnalati all’autorità giudiziaria.

    Un’ordinanza comunale di diverso tempo fa, credo in virtù del disastroso ( per piazza San Marco ) concerto dei Pink Floyd, inibisce, qualsiasi corteo, assembramento, manifestazione politica.
    Sono esentate alcune manifestazioni culturali, musicali, ludiche, ecc. patrocinate dal comune DI SINISTRA MARCHIATO PARTITO DEMOCRATICO.

    Chiaro che un’esenzione potrebbe essere rivolta anche ad eventi di carattere culturale-identitario, ma se si tratta di comunità marciana, questa eccezione, non viene contemplata.
    Ricordiamoci che ” i democratici ” di cui sopra ( fanno bene quelli di destra a chiamarli COMUNISTI ), detestano profondamente, tutto ciò che si interpone tra la loro casta centralista, del valore di miliardi di euro, tra stipendi e prebende parlamentari, altrettanti a livello amministrativo, agevolazioni a coop rosse, rimborsi elettorali e il gettito IMU ( 3,9 miliardi di euro ) dirottato alle voragini di bilancio della banca MPS, ricordiamolo, controllata da una fondazione facente capo pressochè esclusivo al PD.
    Trovate significativi dettagli in merito, sul quotidiano Huffington Post ( verificate con parole chiave, nel motore di ricerca interno ), diretto da Lucia Annunziata, la famosa ” suffragetta rossa ” di RAI 3, facente parte del ” salotto buono ” del potentissimo gruppo L’espresso, facente capo al primo tesserato PD e maestro di Gran Loggia De Benedetti ( secondo il libro-documento di Ferruccio Pinotti ). Non certo quindi un quotidiano dei Berluscones.

    Spiegate le ragioni per cui ipotizzo, questa repressione, contro i simboli marciani in piazza San Marco, tornando allo scorso anno, mi risulta siano stati fermati e identificati, tutti coloro che esponevano il vessillo marciano su asta. Chi ad esempio , lo poneva sulle spalle a mò di mantella, non veniva bloccato.
    Hanno fermato anche amici e fratelli, molto pacifici, che conosco personalmente per essere stato socio di Raixe per tre anni.
    Oltre all’affronto, s’aggiunge la delusione quali persone oneste e pacifiche, di venire trattati come sovversivi e delinquenti.
    Non fermano migliaia di venditori abusivi, spesso clandestini, che quotidianamente invadono ponti, calli e campielli di Venezia, con inutili carabattole di pessima qualità, oppure zingari petulanti e borseggiatori, dimostrando viceversa pervicace zelanza, nei confronti di una cinquantina di persone con il vessillo marciano in asta, trasferendo i loro dati alla Procura di Venezia.

    Il mio consiglio ? A mio parere nessun giudice vi potrà incriminare, perchè v’avvolgete con il gonfalone di San Marco.
    Toglietelo dalle aste, anzi, lasciatele nei pressi di qualche negoziante compiacente e inoltratevi a piccoli gruppi separati, in piazza S.M. adducendo la circostanza ( in caso di zelante controllo ) che siete in visita turistica.
    Tirate fuori delle macchine fotografiche o cineprese ( almeno un paio per gruppo ), per sottolineare maggiormente la vostra volontà culturale e non politica.
    Se verbalizzano, fate mettere a verbale tutte le circostanze che vi ho elencato.
    La vostra posizione penale di circostanza, sarà immediatamente derubricata e archiviata.

    Sperando di avervi reso cosa utile e gradita con questa mia, Vi saluto tutti caramente.

    CrisV 🙂

    PS : Un saluto particolare al Capitano Montanier e Max Binotto, schedati come altri, solamente per aver civilmente inneggiato con il WSM.

    http://www.youtube.com/watch?v=XVZzMDGd3-Y

    1. Ciò che hai descritto è un paese malvagio-l’italia che opprime i veneti e favorisce mendicanti e borseggiatori: un motivo in più per manifestare la nostra volontà di cambiamento.
      Concordo con Zarlino: dobbiamo essere tutti presenti, perché solo così lanceremo un segnale forte a quelli del consiglio regionale.
      RAIXE VENETE, GRAZIE DI ESISTERE.

      1. Più che malvagio è un non-paese alla deriva e insicuro di se, che si mostra astioso ed intollerante verso un simbolo che gli fa ancora una paura dannata. Intimamente lo riconosce come immane pericolo, perchè è bruciante memoria storica della sua inconsistenza e del suo peccato originale, nonchè il punto debole su cui si può rompere il suo sogno di.. vanagloria.

    2. Il mio consiglio ? A mio parere nessun giudice vi potrà incriminare, perchè v’avvolgete con il gonfalone di San Marco.
      Perché dovrebbero incriminarmi con la bandiera marciana e con quella italiana no?
      Venezia è in Veneto, poi in italia.
      Francamente questi comunisti e italiani mi hanno rotto………………la libertà non ha prezzo, e manifestarla è la più grande soddisfazione che si possa avere.
      La paura la lascio ai pecoroni, perché se il Veneto è messo male è colpa dei paurosi che sono troppi purtroppo.

  10. PS : Il filmato parla di Venetisti SCHEDATI.

    Questa didascalia è assolutamente inesatta, per venire schedati a livello giudiziario, bisogna aver ottenuto almeno una condanna penale di primo grado.
    Il terzo grado potrebbe peraltro estinguerla.
    Questo almeno secondo le leggi in materia previste dai codici e regolamenti giudiziari.

    1. a crisvi:
      …quando si dice solerte e articolato eh…!
      Grazie per aver portato chiarezza è un gesto importante quello del 25 mi verrebbe quasi da paragonarlo a quello del 16 di febbraio come livello dimostrativo ,(anche se certo facciamo tutti i distinguo per quanto riguarda la giornata che ha portato al proposta di legge 342 ci mancherebbe altro),per questo ritengo che chi ci va conscio di ciò che potrebbe trovare merita ancora più rispetto e merita anche più il timore dei mandanti di quei controlli, mettendoci anche al riparo da eventuali strumentalizzazioni da parte di antagonisti nel caso persone in buona fede fossero andate in piazza San Marco spinte dai commenti di cui siamo ospiti e si trovassero davanti una inaspettata schedatura…
      L’opzione della mantellina per aggirare l’ostacolo poi (riferi ai sopracitati mandanti)…sa tanto di di presa per il c… che dire mi piace 😉

  11. Io quasi sicuramente ci sarò con mia moglie e i miei tre bambini e sono convinto che i vari divieti e schedature, opportunamente sottolineati per dare la giusta informazione , diventino tanto più ridicoli quanto più pacifico e numeroso sarà l’afflusso della gente.

  12. non sono ancora riuscita ad procurarmi una bandiera col Leon perchè il negozio dice di averle esaurite(!) e l’ho chiesta a Raixe ma ancora non me l’hanno inviata… la comprerò il 25 e se trovo una borsa di tela col Leon comprerò anche quella… avevo suggerito di farne dei gadget, magliette, borse, foulards da vendere nei banchetti dei gazebo e delle conventions… i nostri emblemi, il Leon e Indipendenza Veneta devono diventare familiari, ed è necessario diffonderli in ogni occasione, abbinati o marchiati uno sull’altro, il leon grande e Indipendenza piccolo o viceversa..
    Grazie a Crisvi dei suggerimenti e concordo con Adriano Giuliano che dobbiamo essere in tanti: avvolti nella nostra bandiera, la Piazza diventerebbe rossa, di fuoco e d’amore, altro che comunista…

    1. “avvolti nella nostra bandiera, la Piazza diventerebbe rossa, di fuoco e d’amore”
      Questo tuo pensiero che mi sono permesso di estrapolare dal tuo intervento é davvero bellissimo Cristina!
      Un’ode alla tua sensibilità sembra il pezzo di una bella poesia… sottoscrivo in pieno!

  13. Le elezioni regionali si avvicinano. Se non vi deciderete ad offrire ai Veneti l’alternativa ragionevole di un partito AUTONOMISTA e a denunciare con forza le malversazioni del partito di Maroni nella nostra terra, cosa del resto piuttosto semplice, il Veneto farà una brutta fine.
    Preferisco un Veneto non indipendente alla macroregione.

      1. hai ragione! l’unica autonomia è quella che si deve avere nel cervello per capire che non c’è altra strada che l’indipendenza, subito da Roma e, per ora, anche da Milano, che se vorrà, potrà imitarci e poi se ne potrà parlare…

  14. una piccola considerazione. non bisognerebbe forse “spingere” un po’ di più la “passeggiata” del 25 aprile? c’è poca informativa in giro e sarebbe bello poter avere un po’ di risalto negli organi di pseudoinformazione

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