Ieri le nostre città erano coperte di tre colori che i cittadini veneti stanno imparando sempre più a temere. In questi ultimi anni una banda di mascalzoni ha riportato in auge un simbolo che pareva ormai defunto o al massimo ignorato, anche grazie a una sterminata letteratura dell’intellighentia postmarxista che oggi ha fatto dietrofront rispetto agli ordini di scuderia del dopoguerra. L’operazione partì per volontà dell’allora presidente della repubblica italica Carlo Azeglio Ciampi, che diede inizio all’orgia tricolore che oggi vorrebbe coprire le nefandezze di uno stato ladro che deruba i veneti del frutto del proprio lavoro.
Un autentico esercito di parassiti, grandi e piccoli, si nasconde dietro a tale simbologia e guai a chi la tocca.
Noi siamo per il rispetto della legalità, ma il rispetto non significa che dobbiamo adorare i simboli dei nostri carnefici fiscali.
I nostri sindaci e tutti i rappresentanti istituzionali veneti devono smetterla di indossare quella fascia dietro alla quale si nascondono i farabutti che ci derubano.
Indossino una fascia marciana, oppure se non si sentono indipendentisti non indossino nulla. Ma la smettano di fare come quelli che portavano la divisa da nazisti e si univano falsamente ai pianti del proprio Popolo, proprio come chi oggi versa fiumi di lacrime di coccodrillo per il genocidio culturale e socio-economico che sta minacciando il Veneto, mentre si siede a fianco di chi organizza i sontuosi banchetti italianisti imbastiti con il furto delle nostre risorse.
O di qua o di là. Non si può stare con i piedi in due scarpe, una tricolore e l’altra marciana. Chi lo fa sappia che è catalogato come italianista nemico dei cittadini veneti oppressi.
Chi veste e venera i simboli del nostro schiavista è uno schiavista suo pari.
Gianluca Busato
Indipendenza Veneta – Treviso
NO AL SIMBOLO DI OPPRESSIONE, INNALZIAMO LA BANDIERA VENETA http://t.co/TRAsEDqaU8
E con questa come la metemo ???
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siccome l’onore a chi è caduto sotto qualsiasi bandiera è sempre dovuto, per non essere in contraddizione con se stessi , o con gran parte dei concittadini presenti, i sindaci si mettano in testa che devono rappresentare il comune in cui sono stati eletti e perciò basta fasciarsi di tricolore, si mettano addosso il simbolo della città che in lui si possa riconoscere… abbiano consapevolezza che sono la cittadinanza, non il governo centrale!
concordo co pietro e come la metemo con chea foto?
Mai ho avuto buoni sentimenti per il tricolore, che ho sentito sempre imposto, fin da quando, da bambino, ci facevano fare l’alzabandiera in colonia e c’era una pazzesca ostilità tra i bambini vicentini e quelli perugini.
Poi è venuto il tempo del servizio militare e in quell’anno mi si è svelato tutta l’assurdità di quel simbolo che ai miei occhi rappresentava tutto il marasma, la corruzione, il disordine, la disonestà, l’ingiustizia, l’incompetenza, la mafiosità… Perché il servizio militare, per me, è stata la scuola che mi ha insegnato e mi ha fatto toccare con mano “l’organizzazione” militare italiana, microcosmo di quella dello stato italiano in generale.
Io non ho MAI avuto buoni sentimenti per il tricolore.
Con la crescita della mia cultura storica poi, questa indifferenza si è trasformata in disprezzo e quasi odio per tutti i crimini che si sono consumati e si consumano sotto questo simbolo ipocrita.
La mia Bandiera, quella che mi fa palpitare il cuore, è la bandiera di San Marco!
GIUSTO! GRANDE GIANE! BASTA SFOGGIARE STRASE!!!
Siamo ad un bivio, un bivio senza ritorno. E’ l’ora di scegliere se stare da una o dall’altra parte. Questo sotto vari aspetti. Un referendum ci sarà, ne sono certo. Forse non il 6 ottobre come NOI abbiamo sperato e come SEMPRE NOI abbiamo promosso. Le istituzioni venete, si stanno dimostrando poco venete ma molto ITALIANE. Persino il più basilare diritto democratico del voto viene messo in discussione, lo dimostra la scarsa affluenza alle urne. Una popolazione sopraffatta e spoliticizzata delega a degli DEI l’arbitrio delle nostre scelte.
Tra un mese potremmo trovarci con un pdl 342 approvato, una data per un referendum certa. Dobbiamo essere pronti, da forza trasversale e referendaria dovremo evolvere in vera forza politica. Dovremo decidere come proporci ai cittadini veneti, cosa garantire loro.
Ci sono tanti argomenti che dovranno essere discussi n pochi giorni, la questione dei 20 miliardi non basterà più.
Pensioni, sanità, moneta, sicurezza, basi nato, trattati internazionali, debito pubblico, laicità, religioni, immigrazione, emigrazione, scuole, università, economia sostenibile, consumismo, tipo di repubblica.
FONDARE UN NUOVO STATO NON E’ COSA DA POCO, MA DI UNA COSA SONO CERTO, SE LASCIAMO QUESTO COMPITO ALLE VECCHIE FORZE POLITICHE POTREMMO OTTENERE SOLO UN’ITALIA IN MINIATURA.
IO NON CI STO’ E SOLO SE OGNUNO DI NOI SI PROPORRA’ COME NUOVO RAPPRESENTANTE DEL POPOLO VENETO POTREMO REALMENTE GODERE DELLA RIVOLUZIONE. POTREMO DIRE CHE ERA LA COSA GIUSTA DA FARE. QUELLA DI FAR CRESCERE I NOSTRI FIGLI E LE NOSTRE SPERANZE IN UN NUOVO MONDO. UN MONDO CHE SI TROVA GIA’ SOTTO I NOSTRI PIEDI.
Cristiano…. tanto di cappello!!!! sono perfettamente d’accordo con te!!!!
In riferimento “all’Italia in miniatura”, la mia sola perplessità sta proprio nel fatto di non riuscire a sradicare il marciume dei posti assicurati nelle varie istituzioni.
Il posto deve essere dato a meritevoli, persone che come noi lavorano con dedizione per portare a casa la pagnotta per la famiglia. Il fine deve essere comune tanto per il politico quanto per il popolo, altrimenti, come adesso, non vi è rappresentanza istituzionale.
Per il resto
W S M
Sono fiducioso che qualcosa succederà e verrà approvato il referendum. Mi aspetto che Roma non starà a guardare e che si inventerà qualcosa per farcelo impedire o perdere. Allora, cari miei patrioti, possiamo preparare il piano B, che si chiamerà battaglia senza armi, con uno sciopero fiscale di brutto, ad oltranza, preparandoci viveri a casa per mesi. Questo, secondo me, sarebbe da pensare e proporre.
Signori e Signore di tutte le terre venete, armiamoci di coraggio e dignità, ormai sta arrivando il momento delle decisioni importanti per noi e per i nostri figli.
WSM
Basta guardare ai propri benefici. Se non vi sono quelli della comunità in primis, i nostri andranno a perdere. Anzi lo sono già.
Per tutti, fate meglio che potete per diffondere il cambiamento.
E’ possibile lasciare fogli, volantini presso luoghi pubblici, quali bar, negozi, ect..? Occorrono permessi e quant’altro?
Dobbiamo costruire una rete che arriva in ogni posto, tutti devono riscoprire quello che 150 anni fà ci è stato tolto, dobbiamo far conoscere alla gente la verità.
Basta co sti testi nazionalisti senza scopo e sole bugie sulla bell’Italia.
C’è bisogno di più carta che arrivi oltre ai limiti di internet, che sono ancora grandi.
Purtroppo il nostro ostacolo è la pubblica informazione corrotta che poco spazio offre, se non quasi nullo, a quello che sta succedendo.
Vedo nuova luce in lontananza, e di certo non è la stessa che vedeva Monti in fondo al tunnel……quello era un treno che ci stava arrivando contro.
Stato assassino! Guarda quante persone disperate che lasci sulla strada!
Ogni giorno violata la giustizia, l’uguaglianza e la libertà. Senza questi valori un popolo muore.
Ormai uno stato dittatore non più in grado di assicurare il benessere del popolo che può solamente terminare il proprio percorso.
I figli, i nostri figli, che abbiamo da offrirgli?
Abituati come siamo nei sacrifici dediti alla famiglia, cerchiamo di alzare la testa e prendere questa, a mio parere, unica possibilità per recuperare la sovranità del popolo.
In fondo, senza questa regola, possiamo solo continuare a decrescere e perdere quanto ci resta di quel che abbiamo sudato per anni.
W S M
Simone
“Chi veste e venera i simboli del nostro schiavista è uno schiavista suo pari.”
Allora la maggioranza dei veneti, inconsapevoli o ignoranti, lo è.