Indipendenza Veneta sta vivendo un settembre molto intenso e per certi aspetti quasi surreale.
Sembra quasi impossibile che dopo anni che l’indipendenza pareva solo un miraggio, in questo 2012 scopriamo che la maggioranza dei veneti la vuole (vedi sondaggio scientifico pubblicato su Il Gazzettino a gennaio). Questo mese poi scopriamo che la Regione Veneto sta seriamente valutando la fattibilità di un referendum, ed ecco che arriva inaspettata la benedizione di Barroso. C’è stata decisamente un’accelerazione imprevista, anche se abbiamo sempre detto che questi avvenimenti epocali, quando avvengono, arrivano veloci.
Perché questo sta accadendo? Di sicuro nessuno ci regalerà nulla, specialmente chi è costretto a rispondere a partiti italiani avversi all’indipendenza veneta. Se le cose si stanno muovendo questo è grazie al nostro lavoro. La nostra determinazione e le 20 mila firme raccolte pesano eccome, e non possono essere snobbate. Però non illudiamoci che ora sarà tutto in discesa, perché se non manteniamo il pressing costante, se non dimostriamo che c’è un supporto crescente a favore dell’indipendenza veneta, allora tutto potrebbe sgonfiarsi.
Quest’ultima settimana di settembre sarà decisiva per poter creare l’impulso necessario per un ottobre ruggente. Lunedì abbiamo la riunione coordinatori, martedì la presentazione a Vedelago, mercoledì la presentazione a Villa del Conte, giovedì la presentazione a Treviso, e venerdì la presentazione a Tombolo. E’ una settimana intensa piena di appuntamenti, ma è fondamentale esserci e portare gente interessata ad avvicinarsi al percorso di Indipendenza Veneta. Non solo i veneti, ma anche l’Euorpa ci sta guardando, e tra tutti questi appuntamenti è fondamentale la partecipazione di tutti all’evento di Treviso questo giovedì 27 settembre all’hotel Maggior Consiglio. Abbiamo una sala da 500 posti, e questo appuntamento non è una semplice presentazione al pubblico, ma un passo fondamentale per ottenere il referendum per l’indipendenza veneta. Vi aspetto numerosi per aggiornarvi sull’inverosimile che sta accadendo.
Lodovico Pizzati
Segretario – Indipendenza Veneta
Una piccola critica…. Dovete cominciare a fare incontri anche nell’alto vicentino. qua sennò la gente non ne sa nulla…… grazie!!!!
D’accordo col commento precedente di Nicola.
Bisogna organizzare incontri e gazebi anche nelle aree del vicentino e del veronese.
Molta gente non sa nulla del progetto di IV…… ci sono larghi consensi nelle nostre aree ma bisogna informare!!!
Ringrazio.
A Luca & Nicola ogni aiuto e sforzo per veicolare il messaggio e progetto in aree “scoperte” è ben accetto 😉
Manuel Carraro coord prov di Treviso
mi preoccupano le trame per la macroregione. Piuttosto che il Veneto scompaia nella galassia meneghina preferirei passasse sotto Trento dove a differenza delle promesse fumose di Formigoni hanno un’autonomia certa e superiore a quella friulana. Otterreste di spazzar via il castello di carte del pdl e aumentereste i vostri consensi perché nessuno porebbe offrire di più. Una volta conseguita l’autonmia poi si potrebbero perseguire obiettivi più ambiziosi.
Caro Carlo,
bisogna guardare alla fattibilità delle varie proposte. Federalismo, autonomia, statuto speciale, devolution, passare sotto Trento, passare sopra Trento, ecc… sono tutte riforme dello stato italiano che necessitano di un’approvazione del parlamento italiano che noi riteniamo essere matematicamente I M P O S S I B I L E.
Il percorso di Indipendenza Veneta invece necessita solamente del consenso dei cittadini veneti interpellati tramite referendum. Non un referendum italiano, ma un referendum con monitoraggio internazionale come dettato dalle norme di diritto internazionale.
Il percorso e’ molto semplice da capire, ma farlo richiede far capire questo paio di passaggi, che vanno oltre i semplici slogan.
ottenere un’autonomia significa avere sempre un padrone.
oltre tutto mantenere un’autonomia, per lo stato italiano che è perennemente in deficit, significa togliere a tutti per garantire ai pochi, gli autonomi, il “dovuto”.
sarebbe più saggio invece che le regioni autonome del nord-est si unissero, se vogliono, al veneto almeno per ottenere l’indipendenza. dopodiché la scelta è sempre libera: o uniti oppure ognun per sè.
Probabile che xobia ghe sipia anca mi a Treviso 🙂
organixaremo on book signing co l’autor de Veneto è chi Veneto fa 🙂
ok, un franco par firma 🙂