IV: più famosa all’estero che in patria

famoso estero non in patriaIl Corriere del Veneto a pagina 11 dell’edizione di ieri, martedi 22 gennaio, scriveva il seguente riguardo la candidatura di Lodovico Pizzati nelle liste di Indipendenza Veneta: “…decisamente più famoso all’estero che in patria (è stato recentemente intervistato dal Wall Street Journal…” E’ vero che anche il Wall Street Journal ha scritto di Indipendenza Veneta, come del resto ha fatto la stampa di tutto il mondo. Ma aggiungendo “recentemente”, il Corriere del Veneto si riferiva probabilmente all’intervista al Prof. Pizzati apparsa in PRIMA pagina del Los Angeles Times nella lettissima edizione di Natale.

Los Angeles Times 25-12-2012Ora, perché il secondo quotidiano più importante degli Stati Uniti, con milioni di lettori al seguito, dedica un articolo di 2 colonne in prima pagina a Lodovico Pizzati? Per le stesse ragioni che Russia Today ha fatto una diretta dell’evento di Indipendenza Veneta per la Risoluzione 44, seguita da un servizio di NTV, la terza televisione russa, con un’audience di decine di milioni di russi. Il percorso legale con tanto di seguito popolare per far rinascere la Repubblica Veneta, non è solo una notizia internazionale, ma è una notizia da prima pagina in uno dei più rinomati quotidiani del mondo.

La domanda più difficile è perché i quotidiani veneti non ne parlano mai se non proprio perché tirati per i capelli. Con il ritaglio dell’articolo di ieri sul Corriere del Veneto ora sappiamo che non è perché non ne sono a conoscenza. Sono aggiornati e ne sono consapevoli anche quando è la stampa estera a parlare del percorso indipendentista in Veneto, solo che scelgono di non parlarne.

 

Ufficio Stampa

Indipendenza Veneta

 

LA Times

41 risposte a “IV: più famosa all’estero che in patria”

  1. Come già detto non ne parlano perchè sono degli ignobili mercenari al servizio e agli ordini del potere di quella roma la quale ha avuto, a suo tempo, il suo giusto merito e destino per opera di Nerone!
    Il potere li foraggia e li manovra. ALTRO CHE DEMOCRAZIA!!!!!
    Mi consola il pensare e il dedurre che se hanno avuto l’ordine del silenzio stampa al riguardo, è perchè per il potere dei palazzi il problema è grosso e, non sapendo come arginarlo, preferiscono far finta che il problema non esista e stare a vedere se abbiamo o no la forza (da veneti polentoni) di arrivare fino in fondo a reclamare e ad ottenere i nostri univesali diritti….è una sfida ma…. per noi deve valere il VOLLI, SEMPRE VOLLI…FORTISSIMAMENTE VOLLI!!!

    Quando il nemico tace è perchè sta preparando un contrattacco o perchè si nasconde perchè ha paura ma…..qui armi non ne hanno per contrattaccare, QUINDI HANNO PAURA! dai….facciamoli c….e in braghe!!!! 😉

    Quindi veneti….fuori le palle e stiamo pronti all’assalto finale METTENDO TUTTI INSIEME LA CROCE SU INDIPENDENZAVENETA la quale sarà la croce di legno di frassino che traffiggerà il cuore dei vampiri di roma!

    La parola d’ordine è: parlate tutti ogni giorno con tutti quelli che incontrate, sia nel lavoro che per strada, così come nell’ora del teh delle cinque della sera di INDIPENDENZAVENETA! (parlatene anche nel talamo che condividete con le amanti….) 😀

    AVANTI TUTTA CHE IL VENTO è IN POPPA!!!!!!
    VIVA SAN MARCO!!!!!!!!!!!!!

    1. Abbiamo a che fare con dei politici criminali,non con persone che hanno paura, anzi, sono molto egoiste e pericolose.
      Per averne la conferma basta rendersi conto in quale situazione è l’italia e come vengono trattati i cittadini del belpaese.
      Ritengo che l’italia non abbia paura di noi veneti in quanto il consiglio regionale è già sotto controllo, e noi per fare il referendum abbiamo bisogno di Zaia & co.
      Mai cedere, ma non dimentichiamoci mai che non abbiamo a che fare con i civili inglesi ma con i mafiosi italiani.

  2. Un venticello fresco spazza via il ristagno d’aria avvelenata e non parlo solamente della situazione meteorologica.
    Ieri sera in una riunione di sezione organizzata dalla segretaria Marton Monica abbiamo avuto la soddisfazione di vedere la presenza di persone facenti parte del direttivo del PDL, persone sconcertate e disperse nella putrida palude italiana, persone alla disperata ricerca di una soluzione, di un progetto che possa dare prospettiva.
    “Ma nessuno ci ha mai informati di questa possibilità, di questo meraviglioso progetto”
    La conoscenza diretta mi ha permesso di adottare un comportamento confidenziale:
    “Brutte teste di cazzo quando passavate davanti al gazebo invece di prendermi per il culo perchè non vi siete fermati a cercare di capire, non vi siete preoccupati di leggere i nostri opuscoli?”
    La serata ha preso subito una piega amichevole e le tensioni iniziali si sono dissipate.
    La scusante maggiore per la loro ignoranza è stata rivolta alla mancanza di notizie sui giornali e sulle televisioni incalzati invece dalla segretaria che imputava la colpevole superficialità personale e l’incapacità di andare oltre le bende italiche.
    Ora che l’acqua tocca il culo non c’è stato altro spazio per le polemiche o per altre scusanti e si è passati invece, da buoni Veneti, alle cose concrete, a pensare sul come fare a divulgare maggiormente Indipendenza Veneta.
    Anche gli ex PDL si sono messi a disposizione e ne è scaturita la volontà di organizzare una mega seratona per il 14/02 p.v.
    I giornali e le TV ci stanno boicottando, ma il coriaceo sentimento indipendentista dei Veneti non viene nemmeno scalfito e può solo aumentare non appena le persone ne vengono a conoscenza perchè i nostri canali per raggiungere il cervello delle persone sono alternativi ai tradizionali mezzi di comunicazione.
    SIETE TUTTI INVITATI ALLA MEGA SERATA CHE AVRA’ LUOGO A ZERO BRANCO C/O VILLA GUIDINI PER IL 14/02 P.V. ORE 20.45.

    1. bella idea, complimenti! dovunque si organizzano incontri a scopi elettorali bisognerebbe esserci e l’effetto sorpresa del programma semplice semplice di Indipendenzaveneta è assicurato!

      1. Certo che con il frasario da -noblesse oblige- di questo Gianarcixo è fortunato che non gli abbiano dato due pugni sul naso.La gente si avvicina e qualcuno dei nostri l’offende invece di ringraziarla per aver finalmente capito.Proprio dei begli ambientini da dame inglesi quelli di certi gazebi venetisti.

        1. Secondo me rileggi cara Carla…era un tono confidenziale e scherzoso. Sono persone del paese, conosciute e con le quali sapevamo di poterci permettere questi toni anche se detti col sorriso!!! e se non hai capito, insieme stiamo organizzando la riunione…quindi forse sarebbe il caso di cancellare e dire “Bravi fioi!!!”. Era un commento assolutamente fuori luogo, ci tenevo a specificare. Saluti!

          1. Se intendete scherzare offendendo gravemente il prossimo è meglio che la smettiate di rappresentare Indip. Veneta ai gazebi. Io non ci riderei per niente se un conoscente mi dicesse quelle schifezze. Dire “bravi fioi” è una cosa ma quello che ho letto un’altra.
            Gli incapaci a comunicare con il prossimo stiano a casa loro.Ci tenevo solo a dirvelo e non interverrò più.

          2. Tranquillo caro Carla, Maurizio, che poi sei la stessa persona, sono responsabile comunicazione…quindi vedo tutto..e quindi so chi sei e posso dire che ci conosci, conosci la nostra famiglia e sai benissimo che l’unica cosa che vogliamo è l’indipendenza…mia ultima risposta perchè non mi perdo dietro a sciocchezze…non eri nemmeno presente,non puoi capire il tono ma ti assicuro che era amichevole e quindi sono commenti inutili…e non è stato detto al gazebo ma alla riunione di sezione in cui c’erano pochi intimi!!!e ripeto IN TONI CONFIDENZIALI E SCHERZOSI…ma come si fa a far polemica su questo????vabbè ciao alla prossima!!!

          3. Anna,riguardo il tuo commento di ieri alle 15.54 dico che non uso mai certi linguaggi in pubblico e specie con amici e conoscenti.Vado in confidenza e scherzo in ben altri modi rispettosi.
            Riguardo invece il tuo commento delle 17.37 ti affermo che io non ho mai parlato una sola volta in vita mia con te o con la tua famiglia.
            Tu devi avere fatto 1 e 1 pensando che la somma fosse 2.Ma senza il segno + davanti 1 e 1 significano 11.Tu devi aver visto il codice della mia linea telefonica che solitamente usiamo in due ma con computer diversi e da lì hai tratto le tue conclusioni sbagliate.
            Invece devi sapere che essendo io insegnante ieri nel mio studio spiegavo la mia materia a un allievo.Poi, al termine della lezione ci si ferma e si parla del + e del -.Ho quindi pensato fosse utile presentargli IV facendogli vedere il sito.Il resto vien da sè, abbiamo letto anche il tuo intervento e anche lui ha pensato di scrivere un suo parere.Sai cosa? avresti dovuto capirlo da una sua frase rivelatrice dell’allievo che si è firmato Maurizio:- Ci tenevo solo a dirvelo e non interverrò più.-
            Adesso mi è stato spiegato chi sei da chi invece vi conosce di persona e perchè hai difeso il signor Giannarcixo.Quando un mio caro sbaglia io glielo dico e non gli dò ragione se ha torto.Scrivere parolacce in un blog pubblico per me è sempre sbagliato anche se la democrazia di quel posto lo consente e non censura.
            Riflettici e pensa solo se a ogni messaggio dovessimo leggere continuamente frasi disgustose.Perchè credo in questo caso che molti cambierebbero il luogo della loro messaggistica.Ciao.
            Ah,ti dò del TU perchè potresti essere mia figlia.

      2. E brava Caterina, ogni volta che scrivi confermi sempre più di essere “ottusa” 🙂
        Calma…spetta…:-) voglio dire che mostri di avere un angolo di apertura mentale ottuso, cioè aperto…ampio… cosa non di tutti..

        1. In trigonometria, l’angolo ottuso supera sempre i 90° sessagesimali.
          Mentre l’angolo acuto, è inferiore a questo dato.

          In termini intellettivi, essendo ottuso il contrario di acuto, ecco la ragione per cui una persona razionale si definisce ” acuta “, mentre la persona limitata ” ottusa “.

          Il tuo paragone pertanto, non è pertinente !
          Anche se ho compreso, quanto volevi significare nella tua realtà.

          1. Chiedo venia Maestro….perdoni la mia ignoranza ma io..sono un Veneto..
            Quello che unicamente chiedo e spero è di essere capito e compreso dai miei conterranei.
            Prostrandomi, accetto i suoi insegnamenti e le sue umiliazioni, pregandoLa di accettare i miei rispettosi e ammirati saluti

          2. Quando entro in simbiosi culturale con una persona, permeo i suoi edotti insegnamenti, con lo spirito dell’assetato, che attinge in una fonte d’acqua fresca e pura.

            Rammento ad esempio, un recente, interessante escursus del prof. Paolo Bernardini, riguardante una nostra interessante discettazione sullo stile gotico Veneto.

            A quanto pare, taluni personaggi, invece, vivono l’apprendimento quale un’insolente imposizione, a loro modo di vedere, atta solamente a incistire le loro frustrazioni mentali e i palesi sensi d’inferiorità personali, scaturiti da un’evidente lacuna culturale e sovente, intellettiva.

            Inoltre, codesti individui, spesso sfociano in una sordida, laida, immagine sociele, dove la volgarità non solo ammanta il proprio modo di essere, ma viene imposta persino alle persone disgustate dalla stessa, specie se condita da eccessi.

            Oltre a Giorgio Baffo, poeta sì, ma considerato squallido persino dal celeberrimo contemporaneo Goldoni, consiglio ai succitati individui, di arricchire il proprio bagaglio culturale specifico, anche con Charles Bukowsky.

            In tal modo, almeno, se qualcuno si riconosce in sozzoni della libido priapistica, si parli di ” sporcaccioni d’autore “. 😀

            Ad Maiora.

            CrisV 😉

          3. Bravissimo Crisvi.L’hai colpito e….affondato. E’ solo un vecchio sporcaccaccione libidinoso e nulla di meglio.-un veneto-un vento-cianela-. Sempre lo stesso schifoso è.

  3. Cari Signori,
    io sostengo assolutamente l´attivitá di Indipendenza Veneta, ma forse é brutto da dire, la terrei fuori dalla questione Nazionale. Trovo giustissimo cercare e creare spazio a livello di informazione per promuovere il Referendum e quello che é stato fatto in Consiglio Regionale é giá un risultato grandioso, MA non mi pare che Indipendenza Veneta sia da paragonare a un partito qualsiasi.
    Pur essendo per San Marco penso che alle prossime elezioni Nazionali, votare per IV non porti grandi risultati. Perché come giá detto, l´idipendenza si otterrá solo nel rapporto tra Veneto-Europa-Onu. Mi concentrerei quindi a migliorare la comunicazione in questo senso.

    In aggiunta, visto il commento di Giannarcixo, vorrei dire una cosa.
    Mi piacerebbe che questo grande Movimento, rispecchiasse veramente i valori che hanno animato la Serenissima Repubblica e che non fosse una specie di “Lega” per il Veneto, che con il suo atteggiamento e vocabolario ha solo infangato il nome di Venezia.
    Non dimentichiamoci che la gloria di Venezia (si intente Repubblica) non é solo fatta di “schei”, é fatta di cultura, di dignitá, di libertá di pensiero, e voglio aggiungere di nobiltá ed eleganza.
    Questi sono gli elementi che hanno fatto grande Venezia, e che il Veneto puó riproporre.

    Se si vuole conquistare il Popolo bisogna conquistarlo tutto, dall´Agricoltore (“A” maiuscola) al Professore universitario. E per questo il linguaggio deve essere appropriato per entrambi.

    Viva San Marco,
    M

    1. E bravo serenissimo, il popolo bisogna conquistarlo proprio tutto quindi, tu e altri/e, pensate a conquistare la noblesse e i professori universitari e lascia/te che Giannarcixo e altri si adoprino per conquistare i “boari” gli “ignoranti” e quelli da “bar sport”.
      Ognuno lavori nell’ambito della propria categoria di apprtenenza, della propria estrazione sociale, in modo che tutti assieme possiamo conquistare il traguardo!
      Azzzzzzz……che du maroni…
      VIVA SAN MARCO!!!!!

      P.S. Spero che la nuova republica veneta non possa prevedere l’interdizione al voto, come previsto in democrazia diretta, agli ultimi in argomento…….

      1. a seguito della mia ultima vorrei aggiungere che noi, gli “ultimi”, siamo i di più e senza di noi non andiamo da nessuna parte, quindi voi, della noblesse, avete bisogno di noi così come noi abbiamo bisogno di voi.
        io da parte mia non vi invidio, ANZI….ma finitela di guardarci dall’alto al basso con aria di sufficienza e sprezzante!
        Giannarcixo, a mio intendere, ha espresso qui uno sfogo e sicuramente non si è permesso di offendere e/o insultare quelli che passavano al gazebo ma …..questo intendere è prerogativa da ottusi, non da acuti, paradossalmente!

    2. Serenissimo, un nome che costringe ad un inchino… dopodichè oso esprimere il mio pensiero.
      Concordo con Lei che indipendenza Veneta non è un partito come gli altri, almeno i più numericamente significativi nel panorama attuale. Ce ne sono molti però di nuovissimi di cui non si conosce nulla, ma magari già nella denominazione esprimono tutto il loro programma.
      Perciò ci può stare benissimo anche Indipendenza Veneta che nell’enunciato ha chiaro il programma che si prefigge e l’ha sintetizzato in un sol punto: affermare l’indipendenza del Veneto.
      Il risultato, piccolo o grande, sempre in riferimento alla regione dove è possibile dargli il voto, dipende da noi Veneti e dalla nostra determinazione nel raggiungere l’obiettivo.
      Chi si preoccupa di Roma o ha in animo di dare una mano a qualche amico, candidato a livello nazionale, non si dia pena perchè ci sarà un’altra occasione, e sarà, quella sì, dirimente…
      Ma non credo che sia giusto, perchè si ha in animo una difficoltà, dire che in questa occasione proprio Indipendenza Veneta non doveva prendere un’iniziativa, che comunque è politica: si pensi ai tantissimi aderenti che solleva dall’imbarazzo di un voto di contestazione sterile all’attuale immodificabile situazione, proponendo un voto di grande significato.
      Ognuno alla fine nella cabina elettorale interrogherà solo se stesso.
      Per fortuna questa volta non ho alcun imbarazzo, mai ho votato con tanta convinzione… grazie ad Indipendenza Veneta!

  4. Non per difendere il Corriere della Sera, o il suo dorso veneto, ma vorrei segnalare che nel 2007 proprio nelle pagine di questo giornale potei parlare della creazione di un futuro PNV (Partito Nazionale Veneto) (che poi avvenne) sul modello dello Scottish National Party, e scrivere a favore della trasformazione delle regioni in stati indipendenti. A questo proposito, metto il link a un mio articolo, ora sul sito IBL, uscito nell’aprile 2007, quasi sei anni fa.
    WSM
    Paolo Bernardini
    http://www.brunoleoni.it/nextpage.aspx?codice=4985

    1. Ho letto: grazie! argomentazioni che forse nel 2007 potevano sembrare ancora ragionevoli e di buon senso scaturite osservando il paese lontano dai centri di potere… ma anche quelli del nord, quando si installano a Roma, finiscono per perdere la trebisonda, frastornati dalle luci dei palazzi e fagocitati dal marasma di una città che ha perso e fa perdere la cognizione della realtà e del mondo fuori dalle sue mura…
      E’ proprio tutta Roma che vive in un’altra dimensione, e rende incapace perfino la gente comune, i romani, di percepire che il paese è un’altra cosa e non si esaurisce in quello che vivono loro… ministeri, rai, centri congressi, commessi, autisti, turisti, prelati, concorsi.. caos splendido, ma irreale.
      Ormai è tardi, è chiaro che bisogna allontanarsi e bisogna imboccare un’altra strada.
      Per fortuna Indipendenza Veneta ce l’ha indicata…

  5. Temo di essere stato frainteso…
    non guardo dall’alto nessuno, e non credo di aver criticato nessuno…se ho criticato qualcuno è stata la Lega. Ho provato vergogna a vedere le i Leoni di San Marco ai comizi di un “leader” che per strappare applausi alzava il dito medio, scusate, ma questa cosa mi ha sempre disturbato. Venezia e Lega hanno poco a che fare. La forza della Serenissima è nella sua storia, non nei suoi soldi (non solo). E poi il mio comunque voleva essere un consiglio costruttivo. Non vedo cosa ci si guadagni a dirsi contro..E non sono ne classista, ne provocatore.
    Comunque, in bocca al lupo a tutti.

    1. Non era riferito direttamente a Lei, Serenissimo, ma mi par di poter cogliere in tal’uni post
      un certo falso perbenismo di falsi benpensanti che si ergono a probi dispensatori di scomuniche e/o benedizioni.
      La cosa mi urta non poco..
      Personalmente, per rispetto e sano spirito democratico, non mi permetterei mai criticare o condannare il modo di esprimersi di una persona relativamente a dei termini che, per altro, sono di ordine corrente sia nella socialità quotidiana che nella mediatica corrente.
      Si limitino i Signori al contradditorio, al confronto e all’apporto costruttivo sui contenuti dei temi inerenti al nostro proggetto.
      Alla fin fine…sono proprio i veneti “veraci” quelli che bestemmiando vanno avanti a testa bassa nel lavorare e produrre … sono in buona parte i Veneti gretti grezzi e rozzi (e triviali) che fanno la parte del mulo…a rendere il Veneto “grande e produttivo”, senza troppo badare alle ..”raffinatezze” del lessico, non le “Signorie raffinate” che in genere beneficiano e godono del frutto di tali “disgustosi individui ” pur sottoponendoli al giudizio universale!
      Scusate.
      Con questo intendo chiudere ogni polemica inutile (e dannosa) per i nostri traguardi perseguiti.
      WSM

  6. Mio Dio che polverone sul niente.
    Veramente il mio intento era di scatenare il confronto non tanto sul blog con le parole, (dove le facce non si vedono e tanto meno si vedono i risultati e l’impegno tendenti all’Indipendenza Veneta), quanto nella pratica: sul territorio cosa siamo riusciti ad ottenere?
    Era su questo piano che si doveva sviluppare il discorso se le persone che vi partecipavano non avessero avuto le bende italiote (nella migliore delle ipotesi), o non fossero state in mala fede (dell’indipendenza non frega niente l’importante è rompere le palle, scusate le scatole).
    Ebbene l’esperimento è perfettamente riuscito nel senso che possiamo dire che si guarda più all’apparenza che non alla sostanza.
    Ho riportato volutamente le testuali parole che sono state pronunciate in una riunione di sezione e ho riportato il risultato anche di quelle parole, ma poi tutto si è ridotto alla discussione sulle parole (peraltro pronunciate senza censura anche in TV) tralasciando invece di apprezzare il risultato.
    Ecco i Veneti o meglio molti Veneti che guardano la pagliuzza nell’occhio del vicino senza accorgersi della propria situazione, senza dire cosa fanno per arrivare alla libertà si nascondono nel perbenismo incuranti della propria inettitidine, della propria inerzia.
    Ripartiamo da quì!
    Da bravi contadini misuriamoci sui risultati, sulla pratica, sul numero di gazebi che ci hanno visti prottagonisti!
    Raccontiamoci cosa abbiamo fatto nell’ultima settimana per l’indipendenza del Veneto in maniera serena e libera senza false maschere, o peggio nel tentativo di screditare, ci pensano già i giornali, la Tv e i preti a cercare di nascondere il nuovo in itinere.
    Anche se un amico (don Domenico) si raccomanda sempre di ricordare che tutte le parole usate devono concorrere a costruire un progetto e in questo senso penso di muovermi, volevo invitare tutti ad andare oltre, non cadiamo nel tranello dell’apparenza, ma misuriamoci sui fatti, sui risultati.
    Il nosotro, ieri sera, è stato un grande risultato!
    Ricordatevi di rimanere liberi la sera del 14/02 p.v.,San Valentino, sarà una serata d’amore verso l’Indipendenza del Veneto.

    1. “Brutte teste di cazzo quando passavate davanti al gazebo invece di prendermi per il culo perchè non vi siete fermati a cercare di capire, non vi siete preoccupati di leggere i nostri opuscoli?”
      ” Ora che l’acqua tocca il culo ….”
      —————————————————————————————————————–
      Ciao Giannarciso,

      Leggendoti, non mi sembri neppure quell’uomo pacato che conosco e che ho tenacemente difeso, durante e dopo il Viest, in momenti molto più oscuri del presente.

      Diciamo, che, anzichè le tue frasi da me ricalcate, potevi utilizzare benissimo degli eufemismi, per evidenziare la tua esperienza sul campo, con i tuoi conoscenti del PDL, senza scadere con il frasario che anch’io, oltre ad altri, non apprezzo pubblicamente.
      Pur ammettendo d’usarlo molto saltuariamente, in casi particolari e ambienti idonei.

      Comunque, se lo ritieni sensato, supponendo che certi frasari, diano una positiva immagine del nostro movimento all’esterno, continua pure con il turpiloquio, sei adulto e vaccinato e non sarò certo io a impedirtelo.

      Riguardo l’impegno verso l’indipendenza del Veneto, credo che ognuno di noi, qui dentro, dia il proprio contributo e non mi pare saggio, sindacare su chi faccia di più.
      Non credo sia stato ancora definito ufficialmente dal direttivo, un pertinente medagliere meritocratico.
      Nessuno peraltro, ha mai minimamente messo in dubbio la tua significativa attività, oppure quella dei tuoi famigliari, in funzione della nostra causa.

      Auspico nella piena riuscita della tua mega-serata.

      Un amichevole abbraccio, che ti prego d’estendere ai tuoi famigliari.

      Ad maiora

      CrisV 🙂

      PS : Se hai qualcosa da aggiungere nei miei confronti, ti è nota la mia mail privata e possiedi il mio recapito telefonico.

  7. Carissimi,
    non conosco chi gestisce direttamente questo sito. Ma vedo che molte persone appassionate lo frequentano. Perche allora non poter aprire un Forum dove si possa così, rilassatamente, discutere..
    mi pare che discussioni al posto dei commenti siano come un segnale di “in cerca di spazio”..
    non so la butto lì..anche perchè sfioriamo temi che srebbe bello approfondire…
    buona notte a tutti,

    WSM

  8. Dico la mia in totale libertà senza voler prendere le parti di nessuno, come se sedessimo allo stesso tavolo conviviale. 🙂

    Nel privato, personalmente, e sottolineo personalmente, preferisco da sempre le persone schiette e magari anche ruvide, a quelle troppo misurate che soppesano ogni singola virgola, ma con sfumature caratteriali non sempre trasparenti. Ancora personalmente, non mi turbano affatto le asperità espressive di alcuna natura, quando queste siano semplici ramificazioni sonore di un tronco vitale e ben strutturato nella sostanza, quelli che meglio sanno esprimersi con le azioni piuttosto che con le parole. Considero le espressioni forti come una marachella, niente più di una marcatura lessicale che aggiunge colore ed espressività alla discussione. Sono fiero e ogoglioso di sentirmi a mio agio in una convention di filologi come nella più sperduta osteria della campagna Veneta, è uno dei miei motivi d’orgoglio.

    Detto questo, credo sia necessario considerare che esistono alcune differenze sostanziali tra un dialogo diretto ed una comunicazione mediata come quella di un blog o di un forum. La presenza fisica dell’interlocutore è indispensabile per leggere la sua personalità, per stabilire una solida relazione unitaria tra la sua persona fisica e le sue parole, consentendo di fatto la condivisione completa dell’interazione comunicativa. Purtroppo questo fondamentale parametro manca del tutto in una stanza virtuale come questa, quantomeno tra chi non si conosce di persona, e questo amplifica e favorisce enormemente incomprensioni e fraintendimenti di ogni genere, specialmente tra persone che magari vi si affacciano per la prima volta. Per esperienza pluridecennale, so per certo che i forum sono pieni di persone che “litigano” solo ed esclusivamente a causa dell’ambiente impersonale, ma che se fossero uno di fronte all’altro, nella stessa stanza, potrebbero scoprirsi i più grandi amici della terra. Ho visto coi miei occhi degli avversari acerrimi sul campo virtuale, incontrarsi poi davanti ad una pizza e trovare in quello stesso “nemico” di parola un compagno impagabile.

    Siamo tutti nella stessa barca, la sostanza e il sangue che ci scorre nelle vene ci accomuna. Coprire qualche spigolo troppo tagliente (seppur innocuo, lo ribadisco) con una bella tovaglia ricamata di Burano può contribuire enormemente a creare un ambiente più sereno e conviviale, per avvicinare tutti e farne solo uno. 🙂

    WSM

    1. Ha scritto delle cose condivisibili, Klaus.
      Specie riguardo i fattori interpersonali diretti e indiretti.
      Peraltro, lo scrivente non si scandalizza affatto, a titolo personale, dei linguaggi da caserma di certi personaggi con qualifica di suburbio.
      Il problema nasce dal fatto, che, per ogni cosa, bisogna porsi un obiettivo.

      O siamo migliori, differenti, coinvolgenti, politicamente seduttivi, oppure somigliamo ad altri indipendentisti, che militano in altre formazioni politiche e, che con i loro modi e atteggiamenti sfrontati, a volte immorali e ai limiti del grottesco, allontanano diverse persone, specie quelle che, pur attirate dall’ideale indipendentista, non accettano il trivio selvaggio, o peggio, le bestemmie pubblicamente espresse da qualche singolo.
      Ho assistito di persona, all’allontanarsi di un gruppetto di persone, da una conferenza indipendentista ( ti posso anche citare dove e quando, portando testimoni ), perchè uno dei relatori, utilizzava il turpiloquio, essendo probabilmente incapace di spiegarsi in modo più urbano.

      Non quindi stucchevole ipocrisia, bensì un corollario d’impegni da seguire, sia morali che formali.
      Qui ad esempio, non accettiamo razzisti, sessisti, coloro che discriminano per colore della pelle, o per fattori religiosi. Questo anche a tutela delle persone esterne trapiantate nel Veneto, che si vogliono avvicinare al nostro movimento.
      Non vedo pertanto la ragione d’allontanare, chi apprezza la corretta netiquette lessicale, perchè due, o tre individui, usano frasari da infima bettola romana.

      Io sono per l’accoglienza, non per l’allontanamento di chi, magari timidamente, s’avvicina al ” comune convivio “.
      Rammenta che, statisticamente, otto in soddisfatti su dieci, non si lamentano per il cattivo servizio, ma si allontanano da quel settore, per non ritornarci mai più.
      In pratica, si perdono clienti, persone valide, per uno stupido vizio di forma, facilmente evitabile con un po’ d’intelligenza, visione prospettica e corretta educazione.

      Altro dato.
      Diverso tempo fa, un candidato politico statunitense, provò ad attuare una campagna elettorale aggressiva, fondata sulla stimolazione dei sensi di colpa dell’elettorato, arringandolo con feroce veemenza, addossandogli precise responsabilità.
      La campagna politica fu disastrosa ! 🙁
      Una ricerca postuma, evidenziò infatti, che, anche quando il potenziale elettorato, si rendeva conto che ” la striglia” del candidato era veritiera, esso si sentiva offeso nel proprio intimo e, nel segreto dell’urna, rivolgeva un mancato consenso a quel partito, in tono di rappresaglia.

      Se noti, tutti gli esponenti dei partiti, attribuiscono responsabilità a tutti : politica, società, immigrazione, avversari anche esteri, chiesa, banche, fattori economici, ma mai agli elettori.
      Questo chiaramente, non è un caso, esiste un meccanismo psicologico d’autodifesa a prescindere, in ognuno di noi.
      Hai mai notato ?
      Si rompe un elettrodomestico, un macchinario, un accessorio e alla nostra domanda rivolta all’operatore di merito :
      ” Ma cosa hai fatto ? Perchè si è rotta la macchina ? ”
      Risposta automatica :
      ” Io ? Non ho fatto niente ! ” 🙁
      Questo anche nel caso l’operatore avesse manifestato palesi negligenze, durante il suo servizio pertinente.

      A prestro Klaus, spero d’incontrarti in febbraio a Venezia, durante le fasi del corteo.
      Se ti fa piacere, chiedi di Crisvi, i dirigenti di IV mi conoscono tutti.

      A.M.

      CrisV 🙂

    2. Visto klaus?….è inutile…
      hai scritto delle cose “condivisibili” ma………………………
      ….E pensare che il tutto ha avuto inizio da un semplice….semplicissimo e innocente “va in mona” che ha scandalizzato una “ragazza”, alla difesa della quale è insorto e si è posto un divin salvatore, tipo giustiziere della notte…. il quale, dall’alto del suo trono, fatto solo di linguaggio forbito e terminologie roboanti, facendo bella mostra di sè, va distribuendo filippiche colte e scomuniche senza rendersi conto di rendersi più indesiderato e fastidioso di una normale espressione “tipica” di un comune e umano cittadino veneto.
      Non sempre la cultura è sinonimo di intelligenza e non sempre esclude l’ignoranza, forse… è per questo che personalmente ho sempre cercato di prediligere l’essere dotto….
      …Come posso concludere….ah si….AD MAIORA! 😉 😀

    3. Gentile Klaus,

      Le cose non stanno affatto come le racconta il sordido individuo, che si cela dietro il nickname di ” Un Veneto “.

      Se per mezzo della sua crassa ignoranza e palese meschinità, avesse solamente attaccato la mia persona, avrei lasciato correre, come altre volte ho fatto in passato.
      Del resto : ” raglio d’asino, non sale in cielo “. 😀 😀 😀

      Tuttavia, costui mente sapendo di mentire, come dimostrerò tra breve.

      In realtà, tutto nasce da questo argomento :

      http://indipendenzaveneta.net/iscriviti/paga-la-quota-di-iscrizione/

      in cui il nostro soggetto, sotto l’allora pseudonimo di Cianela, si esprimeva in un un turpe frasario da bassifondi, raccontando nel suo squallido dettaglio, come leccare e ” maneggiare ” le parti intime femminili.
      Vero è, che nel merito l’admin del forum, è intervenuto con una netta censura, questa :

      cianela afferma.
      7 novembre 2012 in 01:31

      Nota dell’Admin: commento eliminato per manifesta volgarità
      —————
      Nel frattempo alcune signore ( e non solamente, una ), si erano risentite per queste sordide affermazioni ripugnanti.
      Lo puoi evincere, dai commenti sottostanti al commento censurato, a firma ” Cianela “.

      La sua giustificazione era quella di rifarsi alle esperienze sessuali di un certo ” Giorgio Baffo “, noto folle sifilitico libertino del ‘700, pesantemente biasimato persino dal contemporaneo Goldoni.
      In pratica, un patetico e scurrile emulo, del più noto Casanova.

      Non contento, questo Cianela, dopo aver cambiato nick con ” Un Veneto ” e ” Un Vento “, utilizzava altre frasi scurrili, immotivatamente, all’indirizzo di altri frequentatori del nostro blog.
      Prendendo nuovamente i biasimi di alcune nostre signore, oltre a quelli dei diretti interessati.

      Ecco la ragione del mio intervento !

      Pensavo risultasse bastevole un richiamo, invece costui pretenderebbe di utilizzare le proprie infamie, come si suppone usi in casa propria, verso chi accetta simili turpiloqui, su un blog pubblico, consultabile da chiunque, anche da chi non è avvezzo a simili forme di squallida amoralità.
      Addirittura, costui pretenderebbe di farci credere, che dette laide esternazioni, siano il frutto di una non meglio da lui definita : ” verace cultura Veneta “.
      Nei bassifondi ai quali costui si trova a proprio agio, forse, ma qui dentro, non credo proprio.

      Considera solamente l’immagine che ne ricaviamo, di fronte a persone nuove, che vorrebbero avvicinarsi per la prima volta, al nostro movimento.
      Stiamo creando le basi del consenso e individui equivoci, sicuramente disturbati, rischiano di allontanare la parte più morigerata e corretta dei nuovi, potenziali iscritti.

      A mio parere, questo non deve avvenire, per il frasario spudorato di qualcuno.

      Ad maiora.

      CrisV 🙂

      1. Seguo tutto dagli albori (e anche da prima), e quindi sono a la page 😉
        Come ho scritto nel post precedente, concordo sulla necessità di creare un clima piacevole per chiunque si affacci su queste pagine. Conosco quanto basta la gente per trovarmi convinto che una buon parte di essa può facilmente sentirsi a disagio leggendo parole anche solo un po’ rustiche. Posso condividere o meno la reale valenza offensiva dei singoli lemmi, ma visto che mi trovo in una piazza comune, metto da parte la mia opinione personale, che a quel punto diviene del tutto irrilevante nel merito della situazione. Prendo atto che è così e mi comporto di conseguenza, per il bene della causa. Sempre.

        Personalmente seguo la regola del “+1”, e cioè quella di aggiungere sempre una tacca in senso virtuoso rispetto a quanto richiesto, oppure, in mancanza di regolamento preciso, a quello che ritengo io sufficiente per muovermi in una determinata situazione. Ad esempio, se in un palazzo è d’obbligo il rispetto del silenzio durante la notte e in certe ore del giorno, cerco comunque di fare meno rumore possibile anche in tutti gli altri orari, sebbene non sia esplicitamente richiesto. Questo perchè, per quanto mi sia possibile, tento ogni giorno di applicare nel mio piccolo orticello la forma più perfetta di anarchia, e cioè il rispetto a prescindere, indipendentemente dalle regole prescritte. Questa è la mia posizione in merito, ma come ho scritto poc’anzi è di importanza relativa, per cui preferisco sdrammatizzare un po’ la situazione concludendo con il vecchio detto dei nostri nonni, che dicevano che “voerse ben no costa gnanca un scheo” 🙂

        Stiamo costruendo una nuova casa insieme, una casa che deve essere per tutti. Finchè la costruiamo diamoci dentro di pala chiodi e martello, cantando le canzoni di tutti e che tutti amino cantare. Quando la casa sarà in piedi e bella solida, ci saranno stanzette e circoli del poker dove ognuno dei fratelli potrà condividere le atmosfere che più gli si addicono. 🙂

        1. Comprendo anch’io il tuo invito alla pacificazione, è un consiglio giusto e condivisibile.

          Tuttavia, credo che per creare l’armonia famigliare, siano necessarie delle regole.
          Regole che valgano per tutti i componenti, qualsiasi sia il loro ruolo interno.

          Blasfemia e trivio, non si colgono mai nelle famiglie perbene, ma generalmente in quelle con problemi interni incistiti da tempo.

          Senza il rispetto delle regole, si precipita verso l’involuzione.
          Noi invece vogliamo evolvere in meglio e fornire la migliore immagine del nostro movimento.
          I migliori risultati politici, si raggiungono anche con una buona immagine dell’insieme del movimento.

          Ad Maiora

          crisV 🙂

          1. In fondo Klaus,

            Prima o dopo tutti i nodi vengono al pettine e sono lieto che tu ricordi i dettagli passati.
            Ciò ti consente di formularti un giudizio terziale e obiettivo, super partes.
            Io non ho mai chiesto d’essere creduto a prescindere, ma solo dopo conferma sostanziale, suffragata da fatti innegabili.

            Chi mente viene smascherato, chi è laido viene allontanato, chi insulta, qui dentro, viene cancellato.

            Ad maiora

            CrisV

  9. Considerato Klaus, che sei come me, un appassionato di John Carpenter, ti unisco in allegato un bel filmato ( tagliato in fase di montaggio ) tratto dal film : ” 1997 fuga da NY ” ( versione in inglese ).

    Esso spiega l’inizio.
    Il perchè Jena ( the snake ), fu confinato nella immaginaria metropoli-prigione, dopo un glorioso passato militare, nelle forze speciali ” aquila nera “.
    Spero lo spezzone, decisamente ben girato, sia di tuo gradimnento 🙂

    http://www.youtube.com/watch?v=V7DxQYEl5oo

    1. Sapevo del taglio ma non l’avevo mai visto. Mi sembra decisamente all’altezza di tutto il resto del film, chissà perchè è stato eliminato.. Forse per una questione di ritmo narrativo o magari perchè temeva di scoprire il personaggio troppo in fretta.
      E’ una storia che potrebbe anche diventare verosimile nel caso gli USA dovessero subire un tracollo economico a causa del debito fuori controllo. Le aree urbane diventerebbero delle vere e proprie polveriere. Mi auguro riescano a tenere la barra dritta e a virare verso acque più tranquille.

      Il 16 spero proprio di poter venire, ma per me non è un periodo particolarmente fortunato (uso un eufemismo purtroppo) e non credo ce la farò. In ogni caso ci sarò dalla punta dei capelli alle scarpe 😉

      1. Hai ragione !
        Un taglio incomprensibile, che avrebbe ulteriormente arricchito l’insieme.
        Una rara perla nera polinesiana naturale, in una preziosa collana di squisita fattura orafa.

        Il 1997 è trascorso, e non si vedono all’orizzonte città carcere.
        Tuttavia, il pensiero di Carpenter è ancora attuale, in quanto, la globalilzzazione, con le proprie storture economico-finanziarie e di sfruttamento dei territori e delle persone, ha gravemente minato gli equilibri e i diritti sociali delle masse, ponendo un rinnovato, profondo, solco di demarcazione, tra pochi individui, immensamente ricchi e milioni di nuovi poveri.

        Lo scoppio di grandi tumulti sociali, è probabilmente, solo una questione di tempo, i cosiddetti ” illuminati “, presumono, con arroganza, che il loro sistema a conflitti popolari interconnessi ( dividi et impera ), possa permettere un perenne controllo delle masse.
        La realtà è che in ogni parte del mondo, si sta giungendo sempre più a nuovi Stati di polizia urbana e tributaria, che sostituiscono le democrazie reali.
        Abbiamo visto, il significato di scambiare un governo discutibile, ma eletto dalle maggioranze popolari, con un governo tecnico, consegnato alla discrezione dei banchieri e come quest’ultimo, ci abbia imposto un vero e proprio regime da ” lacrime e sangue “. Uno Stato di polizia tributaria in mano a un vecchio allucinato, servo del Bilderberg e dei suoi vassalli.
        Uno stato democratico, pur con le sue contraddizioni, in un anno è stato trasformato in uno Stato di polizia tributaria, dove si rende persecuzione psicologica, monetaria e fiscale, alle masse lavoratrici, senza neppure sfiorare un grande evasore.
        Ti risulta ne abbiano preso uno ? Impossibile ! Cane, non mangia cane.
        Le banche hanno ottenuto un ” tombale ” di 5 miliardi di €, per evasioni e movimenti di denaro, che riguardavano somme immensamente più elevate.
        In compenso, enormi nuove masse sociali alla disperazione.
        La classe media è sparita, sostituita da una fascia di semipovertà, i cosiddetti ” agonizzanti “.

        Credo rimangano solamente Afganistan, Iran, Cuba e Venezuela, tra le Nazioni ancora prive di Banca Centrale ( oligopolio bancario privato ).
        Caduti i loro presidenti/regimi, la globalizzazione forzata sarà definitiva e il controllo del mondo, completo.
        Un nuovo regime molto più subdolo al posto dei regimi attuali, ma di matrice popolare.

        Chi controlla le enormi masse preziose, ( contante, oro, diamanti, fonti energetiche, ecc. ) in realtà controlla e domina l’umanità, anche i governi eletti e insediati nei vari Paesi.
        Il dominio dello ” scudo rosso “, è ormai ultimato.

        Peccato tu non possa venire il 16, sarebbe utile dimostrarsi una massa compatta che reagisce, che offre una speranza al nostro popolo.
        Un’occasione di riscatto sociale e indipendente, generato da noi singoli, riuniti in una folla numerosa.

        Sono momenti terribili per tutti.
        Cali di fatturato incredibili, aziende che agonizzano, che trasferiscono le proprie attività, con titolari che si suicidano per disperazione, milioni di nuovi disoccupati, o inoccupati, con cassa integrazione a termine.

        Non solo i giovani, ma anche lavoratori ” over 40 “, si sentono rispondere di essere troppo anziani per richiedere un posto di lavoro.
        Se la rottamazione politica non è mai realmente iniziata, quella sociale, è già un atto formale mai dichiarato, ma drammaticamente operativo.

        Quest’anno, sarà quello del riscatto popolare, oppure dell’obnubilamento totale.
        ” 1997, oggi ” porta una nuova data d’inizio, il 2013.

        CrisV 🙂

        PS : Principalmente amore della verità, replico con un post a parte, alle squallide menzogne dell’individuo che si firma come ” Un Veneto “.

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