L’episodio accaduto ieri a Campodarsego, che ha visto un imprenditore in crisi sparare al Direttore della propria banca, ha colpito tutti i veneti, quotidianamente afflitti da una crisi senza pietà.
Indipendenza Veneta condanna senza riserve il gravissimo episodio di violenza ed esprime piena solidarietà alla vittima; non il ricorso alle armi non può trovare alcuna giustificazione, men che meno quando alcuni media frammischiano arbitrariamente motivazioni economiche e militanze politiche in non meglio precisati gruppi indipendentisti.
Va precisato che l’autore del gesto non è iscritto ad Indipendenza Veneta né ha mai partecipato all’attività del nostro movimento, attività che è sempre estranea a gesti violenti od anche solo intimidatori. I violenti ed i fanatici sono banditi dal nostro movimento.
Indipendenza Veneta ha appena presentato il Progetto di legge che indice il referendum per l’indipendenza per il 6 ottobre 2013, progetto che sabato prossimo 16 febbraio verrà consegnato ufficialmente in Consiglio Regionale al termine della manifestazione popolare che partirà alle ore 15 da Piazzale Roma.
Questo è l’azione politica di Indipendenza Veneta e qualunque atto meno che rispettoso della vita, della libertà e della dignità altrui viene da noi condannato senza riserve, con invito agli organi di informazione a non accostare al nostro movimento persone estranee allo stesso ed alla sua azione politica.
La crisi, terribile, che attanaglia le nostre famiglie e le nostre aziende non può certo essere risolta da gesti violenti.
E’ necessario un progetto concreto, fondato su un percorso pacifico, legale e democratico che attraverso il referendum per l’indipendenza consenta di superare un sistema statale, come quello italiano, ormai palesemente irriformabile.
L’alternativa è davanti a noi: votare ancora che ha portato i Veneti in questo sfacelo ed ora promette miracoli (restituzione IMU – dopo averla votata, federalismo a geometria variabile, ecc…) oppure dare fiducia a Indipendenza Veneta, che vuole dare ai Veneti la certezza di bene governarsi senza i continui, scandalosi furti di risorse e conseguenti vessazioni da parte del fisco.
No alla violenza; Si a Indipendenza Veneta!
Luca Azzano Cantarutti
Presidente – Indipendenza Veneta
Conosco la vittima:
bravissima persona marito devoto e buon padre di famiglia,non sono retorico, se non ricordo male è anche stato in passato sindaco di Santa Giustina in colle paese dove dovrebbe vivere anche il presidente della giunta Clodovaldo Ruffato.
La gente quando è disperata va nelle sedi di equitalia o da i direttori di banche,(in questo caso), pensando di fare giustizia ma in realtà se la prendono solo con persone che sono li a fare il loro lavoro (per quanto odioso questo possa essere in certi casi), essi sono solo “operai” bisogna attaccare il sistema che porta brava gente a macchiarsi di gesti così infami…
A proposito di infami avete visto per quel pseudotelegionale di studio aperto come feacevano vedere bene e allungo le scritte sulla maglietta dell’imprenditore e sul gonfalone alle sue spalle ? Quando si tratta di parlare del progetto di Indipendenza Veneta però silenzio …
A proposito di questo triste episodio. Sentito come i media di stato sibilano, insinuano, per gettare discredito e fango sul movimento indipendentista? Combattuti tra la brama di diffamarci e la paura di farci pubblicità.
Noi rispondiamo: VIOLENZA, MAI E PER NESSUN MOTIVO!
Certo che bisognerebbe essere contrari all’uso della forza e delle armi ma vedremo il vostro movimento, che vuole l’indipendenza e che voglio pure io, quando fra 20 anni farà la fine della traditrice Lega e quando magari con un referendumm vinto al 70-75%, Roma Vi risponderà picche e vi manderà qui l’intero esercito di carabinieri, cosa già vista anni fa in Alto Adige.
Vedremo allora cosa farete, se continuerete ancora per altri 50 anni con il percorso democratico e non violento oppure deciderete di cambiare tattica e se invece dovreste andare a Roma come onorevoli, il fallimento del vostro programma è già scontato.
ti sfugge che il nostro movimento Indipendenza Veneta è per l’indipendenza: noi non andremo mai a Roma!
Ci è andata la Lega e continua ad andarci come tutti i partiti, ma se hai letto come e perchè è nato l’anno scorso questo movimento, ti dovrebbe esser chiaro il percorso!
La novità e la finalità è tutta nel titolo: Indipendenza Veneta. punto! dice qualcuno…
…poi in alto adige hanno perso.
I carabinieri? … Può essere… Dubito però che senza benzina riescano a muoversi…
I carabinieri con i veneti hanno un ottimo rapporto. Lo stesso i militari. Non credo ce la faranno mai ad imbracciare un fucile contro dei veneti, nè contro altre genti che abitano la penisola e che seguiranno questo esempio. Credo anzi che daranno a queste genti tutta la loro comprensione. Anzi… Che non succeda si rivoltino essi stessi contro Roma, seguendo questo esempio, visto che il Parlamento li ha lasciati alla canna del gas, con un miserrimo stipendio e una tutela delle loro persona e dei loro diritti pari a zero.
Ho la sensazione che attualmente a Roma i parlamentari siano così tanto concentrati sull’arraffare denaro, poltrone, posti per amici e amici degli amici, che niente niente non si accorgeranno neppure che moltissimi veneti, e magari altre genti della penisola, hanno scelto una strada diversa.
Bravo Luca è bene ribadirlo no alla violenza si all’indipendenza . Leandro siamo nel terzo millennio e una via democratica , pacifica e legale è percorribile basta volerlo . Nel secolo scorso Gandhi diceva ” Prima ti ignorano , poi ti deridono , poi ti combattono e alla fine vinci “
Sig. Leandro, il modus operandi di Indipendenza Veneta è stato chiaramente definito e la via è stata tracciata: non ci sarà violenza, ma ogni iniziativa sarà nei limiti della legalità. Da veneto, può decidere se appoggiare il movimento oppure no, può decidere se porlo sullo stesso piano della Lega oppure informarsi in modo più approfondito e intravedere una nuova opportunità.
Io sono stato dentro la prima Liga Veneta di Rocchetta fin dal 1978-79, poi sono passato alla Lega Nord, poi al partito Nord-est di Panto. Di manifesti elettorali e di propaganda ne ho attaccati a bizzeffe, di raccolte firme per l’autonomia ne ho fatto circa 6-7, sono stato 3-4 volte a Venezia con la Lega Nord e 3-4 volte a Pontida ma finora del mio operato non ho visto risultati, salvo mandare a Roma quattro traditori delle Lega che adesso si sono incollati alla poltrona romana.
Bene, adesso aspettiamo con ansia il referendum, che se fatto nel solo Veneto o Triveneto, legittimamente alle urne e non nei gazebi in piazza, si prenderà il 70-75% dei sì.
Poi vedremo Roma come si comporterà, ne va della sua sopravvivenza e senza di noi morrebbe di fame, ecco perchè non ci mollerà mai. Credo che il ricorso alle armi allora sarà inevitabile. Croazia e Slovenia hanno insegnato.
Io ho finito, per amare esperienze e per mia indole, di farmi troppe illusioni.
Comunque viva e sempre il Veneto o Triveneto indipendente
Caro Leandro, i tempi sono cambiati rispetto a venti o trenta d’anni fa. Adesso gli stati contano meno di un soldo bucato, comandano le lobbies e i potentati economici. I parlamenti e i vari presidenti sono poco più che dei pupi nella mani di burattinai che noi non possiamo vedere, ma che muovono il teatrino a loro piacimento da dietro le quinte. L’assetto geopolitico planetario ormai si decide in vertici appartati e cene “informali” che avvengono nelle stanze di palazzi e fondazioni di tutto il mondo, lontano dalle scene e dagli occhi della gente; i parlamenti sono ridotti a mera bacheca di quanto si decide a quei tavoli, e non hanno più potere di muovere neppure una camionetta se i “finanziatori” non sono d’accordo.
Politicamente ed economicamente, roma è già morta, fallita e commissariata. I potenti lo sanno e l’hanno già messa a cuccia. Chi è in fallimento non ha più possibilità di rivendicare alcunchè nei confronti di nessuno, deve soltanto consegnare i registri e liquidare. Negli ultimi sei o sette mesi, ho maturato la netta sensazione che abbiano già capito tutto e che la liquidazione sia già in atto.. 😉
Certo la libertà dovremo prendercela, mi aspetto ovviamente ostracismo e mosse scorrette, anche gravi, dai singoli apparati (disarticolati e morenti) nei prossimi mesi, ma vedrai che quando riusciremo a condurre in porto la nave con successo e trasparenza assoluta, l’unica cosa che faranno le milizie italiane sarà quella di ripiegare le bandiere, fare il saluto e prendere la via di casa.
mah, ho i miei forti dubbi. Il lupo affamato e morente di fame non si lascerà mai sottrarre l’osso che lo tiene in vita tanto facilmente . Per questo Roma si opporrà, anche con mezzi militari, alla nostra inevitabile secessione. Resta da vedere solo come ci comporterà allora il popolo Veneto.
Non ha detto Napolitano : “o ci salviamo tutti assieme e o affondiamo tutti assieme”?. Questo la dice lunga sulle sue reali intenzioni.
mi sembra che dia troppa importanza a Napolitano… ormai è finito anche lui, ha già rinnegato la sua militanza politica, rinnegherà anche l’unitarismo di fronte all’evidenza… sono finiti anche per lui i tempi dell’arroganza…
“mi sembra che dia troppa importanza a Napolitano… ormai è finito anche lui”
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Finito alle nostre faccie ma non per lo Stato italiano. Lui e’ ancora il capo e pertanto anche il comandante delle forze militari.
Potete star sicuri che dopo la vincita del sì, inonderà Veneto di tutti i CC d’italia.
Comunque un passo alla volta, facciamo questo referendum e poi vedremo i successivi risvolti.
Ma e’ sicuro ormai che avvenga in ottobre 2013?, ovviamente riconosciuto dalla Stato italiano?. Speriamo in bene.
la sento molto preoccupata…stia tranquillo, la cosa ha i suoi tempi… fra l’altro allora Napolitano sarà già un ricco pensionato… e comunque tutto avverrà a termini di procedure già ampiamente collaudate a livello internazionale e da nessuna parte in Europa accompagnate da violenza! Non fanno testo Slovenia e Croazia che nella frantumazione della Jugoslavia dopo la morte di Tito si scannarono fra di loro staccandosi da Belgrado… Il nostro percorso avviene in un contesto totalmente diverso e con una consolidata affermazione internazionale di diritti.
Ma Napolitano è un fetente.
Un deputato che non mosse mai un dito per i suoi connazionali napoletani che hanno sempre subìto l’arroganza della camorra, la spazzatura nelle strade.
E’ da 50 anni che viene eletto nella circoscrizione di Napoli.
Noi siamo abituati a queste cose ma se le racconti all’estero non ci credono.
Aver scelto un personaggio del genere presidente della repubblica, la dice lunga riguardo la moralità della sinistra che critica quel furbacchione di Berlusconi.
La politica italiana è immorale, corrotta,sudicia.
Credo non abbiano nessun’altra scelta che salutarci “amichevolmente”, per serie ragioni di convenienza personale, e anche se qualche testa calda fosse tentata dalla scelta autoritaria, sarebbe messo a tacere. Lo stato italiano è parte integrante di una comunità internazionale che si è data regole ben precise, regole che lo stesso stato italiano ha sottoscritto ed accettato come proprie. Non solo. Lo stato italiano ha contribuito varie volte a sedare tentativi di coercizione violenta in altre parti del globo, e il solo manifestare l’intenzione di tenere legata a se una parte del “suo” territorio contro la volontà del nostro Popolo, gli farebbe perdere la faccia all’istante di fronte all’intero pianeta, (quel poco che ancora gli rimane) scatenando una serie di reazioni e ritorsioni internazionali che lo ridurrebbero in cenere in un paio di settimane. A fatti compiuti, e quindi di fronte ad una palese espressione del Popolo Veneto per l’indipendenza, non ci sarebbe il minimo spazio di manovra per nessun comportamento autoritario, pena l’isolamento dalla comunità internazionale, e il conseguente, rapidissimo inabissamento della fregata bananera. Inoltre l’italia è un paese ormai insolvente, mentre il Veneto, o meglio la Venethia non lo è affatto, e i creditori di ogni angolo del pianeta non consentirebbero mai ad una banda di filibustieri allo sbando di sventrare i loro investimenti nella nostra economia.
A mio avviso la fase più “pericolosa” non è quella seguente al risultato referendario, che, ripeto, ritengo scontata, ma è il lasso di tempo che ci porterà da qui alla consultazione referendaria. In quest’arco temporale, gli apparati italiani di ogni ordine e grado, avranno modo di mostrarci tutto il loro campionario di bassezze e di espedienti non convenzionali per cui sono universalmente noti: i mass media schiumeranno di “vips” italiani (ma anche di qualche Veneto venduto), che ci bombarderanno 24/7 con litanie costanti di “volemose bbene, e daje Veneti, ma ssemo tutti itaijani, ma ndo volete annà.. e funicolì funicolà” ecc ecc… Vedrai che tutte le trasmissioni, anche le previsioni del tempo, straborderanno di personaggi dello spettacolo e dello sport italiani (tutti per lo più mantenuti da noi), che ci rimbambiranno di spot idioti antiseparatisti, di teste d’uovo che cercheranno di mettere paura alla gente dalle tribune dei vari vespasiani televisivi nazionali, paventando un futuro di fame e di sciagure per la nostra gente qualora osassimo scegliere la strada della libertà. Nella peggiore degli scenari, c’è il rischio che si muovano anche parti della magistratura e dei servizi non proprio trasparenti, per metterci i bastoni tra le ruote in tutti i modi.
Vedremo sicuramente cose stomachevoli, e chi ha lo stomaco delicato credo farà bene a prepararsi la scatoletta di antiemetici sul comodino, ma credo anche che le uniche armi che sono rimaste agli italiani siano la “caciara”, la propaganda distorta e l’attacco non convenzionale. Le loro armi preferite, da sempre.
Per il resto non ho dubbi: le armi taceranno, (che poi non hanno neanche più soldi per mettere la benzina nelle camionette, dove vuoi che vadano) e se qualche testa calda dovesse sfuggire al controllo, sarà comunque la loro fine, perchè a quel punto avrebbero il mondo intero contro, ma soprattutto si ritroverebbero contro i Veneti, ritrovati come Popolo di fronte ad un sopruso inaccettabile.
Gli italiani sono all’angolo, non possono fare nulla se non tentare adesso di fermare il referendum. Ma non ce la faranno.
We shall prevail 🙂
WSM
Capisco, ne hai viste di tutti i colori, ma se il tuo ideale fosse l’indipendenza del nostro paese non dovresti mai cedere, fino alla morte.
Guarda Alessio Morosin da quanti anni si batte, impariamo da lui. Mai cedere.
Si Leandro, la sua posizione è, da parte mia, comprensibilissima. Le posso dare ragione in tutto. Anzi, è un onore sentire che continua comunque a sostenere i suoi ideali, nonostante il tradimento che i movimenti cui ha aderito hanno perpetrato verso di lei e tutti i cittadini, iscritti o no, che li hanno supportati.
Che dire… Ci provi ancora, con IV. Credo che stavolta sia la strada più opportuna e concreta. In caso di fallimento (ma non credo ci sarà un fallimento) sarà ancora più elevato il ricordo che i suoi conoscenti avranno di lei, per aver tentato ancora una volta di fare il loro interesse.
E’ vero che la Storia insegna che i grandi cambiamenti sono avvenuti spesso con un grosso spargimento di sangue. Ma la Storia più recente, quella della nostra epoca, insegna che grandi cambiamenti non necessariamente chiedono un contributo di sangue e violenza. Oltre al già citato Gandhi mi viene in mente l’esempio di Rosa Parks. E’ la sarta afro-americana che Il 1º dicembre del 1955, a Montgomery (USA), stava tornando a casa in autobus e, poiché l’unico posto a sedere libero era nella parte anteriore del mezzo, quella riservata ai bianchi, andò a sedersi lì. Poco dopo salirono sull’autobus alcuni passeggeri bianchi, al che il conducente James Blake le ordinò di alzarsi e andare nella parte riservata ai neri. Rosa però si rifiutò di lasciare il posto a sedere e spostarsi nella parte posteriore del pullman: stanca di essere trattata come una cittadina di seconda classe (per giunta costretta anche a stare in piedi), rimase al suo posto. Il conducente fermò così l’automezzo, e chiamò due poliziotti per risolvere la questione: Rosa Parks fu arrestata e incarcerata per condotta impropria e per aver violato le norme cittadine. Nel 1956 il caso della signora Parks arrivò alla Corte Suprema degli Stati Uniti d’America, che decretò, all’unanimità, incostituzionale la segregazione sui pullman pubblici dell’Alabama.
Ecco, noi tutti dobbiamo essere come Rosa, basta la volontà e il coraggio di un gesto. Se ci mettiamo a competere sul piano della violenza sappiamo bene che il Regime non si fa scrupoli per ripagarci con la stessa moneta inclusi gli interessi.
Io sono assolutamente convinto in merito all’Indipendenza della nostra terra, e sono disposto a sacrificare le mie energie in questo progetto. Tuttavia se devo pensare di competere fisicamente con le Forze Speciali sono consapevole di aver già perso in partenza. Il mio obiettivo è scontrarmi con la meschinità del Regime, con la pochezza spirituale di coloro che lo rappresentano. E in questo caso non ho dubbi: sono Loro ad aver già perso.
il tuo discorso e’ molto bello e poetico nello stesso tempo ma al di là di quello che dici, come credi di poter operare per ottenere l’indipendenza?, col solo referendum?, sarebbe l’ideale e questo lo so pure io ma dopo che si e’ vinto, credi che sia finita e che Roma rinunci tanto facilmente ai contributi del Veneto, per poi mettere allo sfascio tutto il suo apparato burocratico e politico, nonche’ tutte le paghe e pensioni dell’esercito dei dipendenti pubblici d’italia?. Con cosa vivrebbe Roma e tutto il sud?
Credi che ci lascierà andare?, poveri illusi.
Hanno sempre detto che il referendum, se si fa , si fa a livello nazionale e che non e’ possibile un referendum a solo livello locale.
Se facciamo questo referendum e lo vinciamo, questo lo sapremo solo noi Veneti ma lo Stato italiano ci ignorerà completamente. E’ solo allora che dovremmo prendere le nostre decisioni. Non credo basti solo sedersi per terra ed aspettare.
Chi ha detto che non andrete mai a Roma?, ovviamente se si prenderanno molti voti e non pochi. Guardate qui:
“Conferenza stampa: presentazione liste elettorali e candidati – 15 febbraio a Padova:
intervengono….
……………………
……………………
– i candidati al senato ed alla camera dei deputati.
Anche la prima Liga Veneta era solo a livello locale, poi ha avuto successo e col successo dei voti sono stati nominati un deputato ed un senatore. Arrivati a Roma tutto si e’ sfaldato, troppi soldi, troppi privilegi, troppe regalie, troppo benessere ed ancora troppi, troppi, troppi soldi.
Il deputato Tramarin, eletto a Roma con la Liga Veneta aveva fatto un patto col presidente Rocchetta che dopo sei mesi avrebbe abdicato il posto di deputato in suo favore, cosa mai fatta. Ovviamente il profumo del potere e dei soldi lo aveva contagiato e da allora sono cominciate le baruffe della Liga ed il suo sfaldamento. Poi la Lega nord ha fatto il resto, che oggi tutti conosciamo
Vedo anche che a Tezze sul Brenta, con l’inaugurazione della sede, sono stati invitati dei rappresentanti della lega nord, i quali sono i primi nemici del Veneto e che finora si sono solo comportati da traditori ( i traditori di solito vanno al muro).
Voi vi illudete troppo facilmente ma farete la fine delle ex Liga e poi della Lega.
Comunque voterò pure io questo movimento.
Aspettiamo intanto il referendum.
Saluti.
Gentile Leandro,
stavo leggendo i commenti ed ho trovato i suoi con finali spesso negativi sull’esito di un futuro referendum per l’indipendenza veneta.
Ebbene, parto con un discorso che apparentemente non centra con il soggetto dell’articolo. Avevo poco più di dieci anni, che acquistai da un libraio “Nikolajewka: c’ero anch’io” di Giulio Bedeschi, in quanto ero molto interessato alla storia delle guerre, soprattutto quelle italiane.
Per chi non lo sapesse, è un libro che raccoglie le testimonianze di reduci dalla campagna russa dell’ultimo conflitto mondiale, soprattutto in un singolare momento: 25-26 Gennaio 1943, battaglia di Nikolajewka. Dalla raccolta traspare evidente una cosa: il significato di una battaglia vinta dentro una guerra persa in partenza.
Ecco. L’Italia di allora (quella fascista) e l’Italia repubblicana (quella di adesso), alla fine sempre di Italia si tratta. Come Stato e Nazione, la Storia la sta relegando al suo giusto posto (quella dello sconfitto: questione di tempo), basta capire se gli uomini attuali avranno lo stesso senso d’onore di allora: combattere per la propria dignità sapendo di essere sconfitti.
Se l’Italia repubblicana avrà ancora delle persone così (e non ho dubbi in merito) fra le fila dell’esercito, non credo che all’esito positivo di un referendum, scatti una reazione militare. Se così non fosse, quel poco di onore accumulato dai propri avi, svanirebbe in un attimo. Per la maggior gioia dei detrattori di questo malfatto paese.
Comunque Le dò ragione, questo Stato farà di tutto per non lasciarci andare (sono veneto doc certificato da oltre 700 anni) facilmente, ma non potrà usare la forza. La Storia è piena di questi episodi ma ormai i tempi sono cambiati: le guerre si fanno in modo molto più subdolo. E questo mi preoccupa molto di più: basta mettere uno squilibrato con una pistola in mano ed una maglietta con scritta venetista. Costa molto meno che mandare i carri armati. E in tempi di crisi, economizzare è un must.
Disoccupato (46 anni), padre di due figlie.
Appunto, non e’ detto che lo Stato italiano impedira’ l’indipendenza del Veneto (o di altre regioni) usando i carri armati, ma cerchera’ di impedirla. Non solo, tra i commentatori, qualcuno ha detto che ora le decisioni importanti si prendono nei palazzi dei poteri forti, non degli Stati, ma siete sicuri che questi “poteri” saranno favorevoli a una vera indipendenza del Veneto? E’ ovvio che non va bene sparare ai direttori di banca e sono disposta a credere che volete usare mezzi pacifici (ma non saranno LEGALI; la stessa Costituzione dice che l’Italia e’ indivisibile). Un’ultima considerazione sulla via Gandhiana; e’ bella, ma non e’ certo consistita solo nel fare bei discorsi e referendum, ma anche in scioperi di massa, blocco delle ferrovie, boicottaggio di merci ecc., e la violenza e’ venuta da parte inglese; piu’ di 300 morti solo nella repressione di una manifestazione a Delhi. Naturalmente mi auguro che in Italia non succeda; la mia e’ solo una puntualizzazione storica.
E giusto dare spiegazioni, MA NON FASCIAMOCI LA TESTA PRIMA DI AVERLA ROTTA. Continuiamo a mettere cartelli e fare propaganda. Spero solo che Morosin & C. siano Veneti convinti e non FLAG.
Sto spendendo soldi di tasca mia, e parte del mio tempo, per inseguire questo ennesimo SUCCESSO o FALLIMENTO ? Spero con il cuore e la mente SUCCESSONE.
DOBBIAMO FARCI CONOSCERE PARTE DEI VENETI NON CI CONOSCE . . .
” No alla violenza; Si a Indipendenza Veneta! ”
Luca Azzano Cantarutti
Presidente – Indipendenza Veneta
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Dopo una bellissima e chiara lettera aperta, per precisare che la nostra Indipendenza Veneta, nulla ha a che vedere con il disturbato personaggio, autore del tentato omicidio oggetto della discussione, con una frase lapidaria, il Presidente Cantarutti, riassume il principio fondante e irrinunciabile del nostro movimento :
– Nessun facinoroso sarà tollerato nel nostro ambiente ! –
I giornali hanno definito l’autore della sparatoria, ” ….Venetista convinto che fu presidente di Stato Veneto Indipendenza ” e questa assonanza, con il nome del nostro sodalizio politico, può generare fraintendimenti specie verso chi non ci conosce e non valuta attentamente il nostro irrinunciabile percorso, pacifico, civile e democratico.
In passato, ho avuto modo di confrontarmi con l’arrestato in internet e già lì, ho constatato un carattere decisamente irascibile, che non ammetteva punti di vista diversi dal suo. L’episodio di questi giorni, dimostra che le dure repliche che gli indirizzai sul web, erano decisamente fondate. Francamente, non ho mai apprezzato gli estremismi, di nessun colore politico essi siano, men che meno Venetisti.
Il risultato sono due cittadini Veneti in grave difficoltà.
Il primo, con la prospettiva di una lunga carcerazione e il secondo che lotta contro la morte, con la sola colpa, di aver dovuto eseguire schematicamente le disposizioni ricevute dai banchieri, suoi superiori.
Due casi tristissimi.
Al primo auguro di riflettere, ripensando al grave errore commesso. Di tempo, purtroppo per lui, ne avrà parecchio.
Al secondo, auguro di guarire e riprendersi completamente, anche se ricevere un colpo di pistola in pieno petto, è decisamente problematico per la stessa prospettiva di vita.
Che questa tragedia, serva di lezione a tutti, specie a quanti chiedono azioni violente, oppure di ferocia dimostrativa ( tipo occupare indebitamente sedi pubbliche ).
Messaggi di questo genere NON PASSERANNO !
Chi la pensa diversamente, è gentilmente pregato di cambiare formazione politica, perchè a noi non servono e non vogliamo, sia i disfattisti o provocatori, che i facinorosi !
Il 16 febbraio dalla Madonna della Salute in Venezia, questo concetto sarà nuovamente ribadito, sia dal Presidente Cantarutti, che dal Presidente emerito Morosin.
Ad maiora.
CrisV 🙂
http://www.youtube.com/watch?v=VKedbDKMUaI
dopo il referendum se avremo l appoggio del onu e dell europa roma non potra che accodarsi…per un veneto indipendente avanti e forza
Ripeto in pratica quello gia’ scritto nel mio post precedente. Che cosa vi fa pensare di avere l’appoggio dell’ONU e dell’antidemocratica Europa? La mia non e’ una provocazione, faccio veramente fatica a capire. Ma forse Voi siete a conoscenza di motivi che spingeranno ONU eccetera a intervenire a favore del Veneto.
perchè, Marzia, sei così scettica?
E’ assodato che siamo “Popolo Veneto”, così definito anche nella costituzzione italiana.
E’ affermato nella carta dell’Europa unita il diritto dell’autodeterminazione dei popoli.
Ci sono già dei precedenti andati a buon fine: Repubblica Ceca separata dalla Slovacchia, Estonia, Lettonia, Lutuania, Slovenia, Croazia, Montenegro… perchè per il Popolo Veneto dovrebbe essere diverso? e per i Catalani? e per la Scozia?
In fondo, ciascuno rimane dov’è, con i propri confini… si tratta solo di riconoscerne l’organizzazione statuale diversa, e rivedere i reciproci rapporti…
A chi potrebbe nuocere un simile sviluppo… neppure all’Italia, e tanto meno agli italiani, cui è più interessante un vicino stato veneto che funziona, piuttosto che che una regione morta che si aggiunge ad altre…
Insomma, Marzia, dobbiamo aver fiducia e crederci, perchè diversamente che facciamo?
Stranamente, dopo la caduta di Napoleone,noi siamo stati i soli(o quasi) a sparire dalle carte geografiche dell’Europa di quel tempo.Anche se non avevamo fatto niente di male.Anzi, i francesi ci hanno depredato di tutto.Davamo così tanto fastidio ?? Oppure c’era qualcuno che ci avrebbe guadagnato dalla nostra sparizione ?? Se in Europa qualcuno ci guadagnasse con la disgregazione dell’italia allora c’è una speranza, altrimenti……Anch’io non nutro tanta fiducia nell’Europa e nelle sue istituzioni e anch’io non voglio illudermi troppo. Un passo alla volta e navigare a vista.Di solito basta uno scoglio per far affondare una nave……
So di essere un po’ portata al pessimismo (ma non al nichilismo). Faccio solo notare che i precedenti citati di autodeterminazione, a parte la Cecoslovacchia, divisasi in modo consensuale, si riferiscono tutti a Paesi della ex Unione Sovietica o Jugoslavia; le tensioni erano quindi molto forti, ma soprattutto c’era qualcuno che aveva interesse a smembrare entita’ statuali ritenute (a torto o a ragione) nemiche del mondo euroatlantico. L’Italia e’ invece gia’ piena di basi militari euroATLANTICHE. Non vorrei per es. che un motivo per ammettere l’indipendenza del Veneto possa essere l’idea di addossargli la maggior parte del debito pubblico italiano.
Non credo che i nostri dirigenti siano così stupidi da accettare debiti fatti da altri, perché il Veneto è in credito con l’italia non in debito.
Una delle cose che mi preoccupano di piu’ e’ l’ignoranza di una parte consistente di Veneti. Purtroppo sempre relegati a questioni di colore politico ( ideali morti e sepolti da tempo ) ma non si rendono ancora conto che i VERI potenti, quelli da sempre dietro le quinte, fanno credere qualsiasi cosa a loro piacimento, sopratutto che andando a votare possa cambiare qualcosa. Veneti aprite gli occhi !!!!!!!!!!!! ma fatelo davvero, altrimenti la storia non guardera’ in faccia nessuno. Dobbiamo far conoscere IV a piu’ persone possibili, in tutti i modi.Ci sono ancora tanti Veneti che non conoscono il programma di IV. Vi supplico SVEGLIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Dopo 6 anni che non voto, questa volta gridero’ FORZA INDIPENDENZA VENETA ciao Alessio tuo cugino. Avanti sempre