Era nell’aria, ma ora è certo. Indipendenza Veneta si presenterà alle amministrative di Nervesa della Battaglia con il benestare della maggioranza dei cittadini di buonsenso.
D’altro canto era prevedibile. Non siamo un partito politico appartenente al carrozzone italiano. Siamo un movimento di cittadini composto da persone che lavorano come tutti gli altri e grazie alle competenze di esperti avvocati, economisti lungimiranti e soci determinati, porteremo i cittadini del Veneto al referendum per l’autodeterminazione. In parole povere, entro il 2013 faremo in modo che ai veneti venga chiesto di scegliere tra il rimanere una colonia dello stato con il peggior inferno fiscale del mondo, e la possibilità di essere liberi di governarsi in una moderna nazione europea. Il percorso è garantito dalla supervisione degli organi internazionali, con i quali Indipendenza Veneta ha già preso contatti per l’esercizio di quello che è un diritto naturale di ogni popolo.
A Nervesa, il gruppo di Indipendenza Veneta è composto da persone giovani e capaci aperte alla collaborazione con le altre civiche. Nel programma per il paese non sono contemplate né le promesse da politicante interessato ai privilegi, né la beffa di poter concepire chissà quali progetti per lo sviluppo del paese sapendo che d’ora in avanti saranno messi in discussione anche i servizi che attualmente il cittadino da per scontati. Prevediamo, invece, una politica di rilancio basata sul miglioramento della gestione delle nostre risorse e la correzione della visione dello sviluppo del nostro territorio, considerando quello che c’è già e che si può progettare in modo sostenibile. In questa direzione il lavoro da fare è tantissimo, ma ci darebbe molta soddisfazione e grandi risultati da condividere.
Un altro punto determinante è il coinvolgimento dei cittadini con l’esercizio della democrazia diretta in tutte le scelte strategiche del comune. I cittadini di Nervesa si abitueranno a partecipare al governo del paese. Molto più interessante che lamentarsi di ciò che non funziona. Agli stessi verrà anche proposto di condividere responsabilmente posizioni chiare nei confronti di questo stato baro ed indegno. Questo è un passaggio fondamentale, i cittadini e l’amministrazione sceglieranno legittimamente le strategie per non accettare supinamente le ingiustizie alle quali siamo attualmente sottoposti. Senza ciò, non ci possono essere né risorse, né dignità ed il paese muore.
Dott. Davide Pozzobon
Socio Fondatore di Indipendenza Veneta