Indipendenza Veneta non farà ricorso a Vicenza

pizzati telenuovo 2Lunedì la commissione elettorale di Vicenza ha comunicato alla nostra delegata Arianna Barocco che, a causa di 20-30 firme doppie eliminate, la lista di Indipendenza Veneta era a corto di 16 sottoscrizioni e veniva quindi bocciata. Oggi è l’ultimo giorno per fare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto, ma ieri sera tardi abbiamo deciso di non farlo.

Il fatto è che per fare ricorso non basta trovare delle scorrettezze nei nostri confronti (e le abbiamo trovate), perché per essere riammessi bisogna dimostrare che perlomeno 16 nominativi (sui 20-30 depennati) sono stati ingiustamente eliminati e devono essere riammessi.

Abbiamo chiesto immediatamente lunedì mattina di avere la lista dei nominativi depennati, e con gran calma la commissione elettorale ce li ha comunicati martedì sera. Con nostra grande sorpresa abbiamo constatato che un terzo di queste persone erano amici, parenti o conoscenze dei nostri attivisti a Vicenza (addirittura un paio di soci iscritti a Indipendenza Veneta). Questo ci ha dato speranza, e abbiamo passato la festività del primo di maggio a cercare di rintracciare, tramite pagine bianche o ricerche su facebook, gli altri sottoscrittori depennati.

Forse a causa anche della festività, non siamo stati in grado di contattare abbastanza sottoscrittori per raggiungere perlomeno 16 dichiarazioni. Ma la cosa che ci ha convinto a non fare ricorso sono state anche le affermazioni di alcuni contattati. Purtroppo, anche se in buona fede, alcune doppie firme ci sono state. C’è chi ha ammesso di aver firmato prima per un’altra lista e poi per noi, e viceversa, non di sicuro per fare un dispetto, ma semplicemente prendendo la cosa con leggerezza. Ci sono anche diversi che insistono di aver firmato solo per noi, e andremo comunque a fondo della faccenda. Il fatto è che a 16 firme non ci arriviamo, e non si fa ricorso al TAR, spendendo migliaia di euro tra bolli e avvocati, per tentare la sorte.

Alla fine la colpa è nostra che dovevamo depositare molte più sottoscrizioni. In tutti gli altri comuni vieni avvisato in anticipo dall’anagrafe se alcune delle sottoscrizioni sono doppie, dandoti così la possibilità di raccogliere ulteriori adesioni. Non è così con l’anagrafe di Vicenza, perlomeno non nei confronti di Indipendenza Veneta.

Ringrazio tutto il team di Vicenza che con me ha saltato la festività per far resuscitare la lista, perché hanno fatto un enorme lavoro di elevatissima qualità, e questa bocciatura non se la meritavano. Un grazie al candidato sindaco, Mauro Marobin, al coordinatore provinciale Samuel Guiotto, al coordinatore di Vicenza città Alessandro Cegalin, alla delegata di lista Arianna Barocco, ad Alberto Bedin e a tutti gli altri iscritti di Vicenza.

In conclusione, esistono delle regole e la commissione elettorale le ha fatte rispettare. Anche se siamo fuori per un pelo, accettiamo questo verdetto perché non vogliamo sconti. La nostra visione di un Veneto indipendente non è di certo quella di strappi alle regole.

Lodovico Pizzati
Segretario – Indipendenza Veneta

14 risposte a “Indipendenza Veneta non farà ricorso a Vicenza”

  1. grazie dell’informazione pacata e dettagliata !
    Onore a tutti quelli che hanno lavorato, prima per la raccolta delle firme poi per il controllo, alla fine per la saggia decisione. E’ un’esperienza un po’ amara ma dà risalto comunque alla buona volontà e ne faremo tesoro per il futuro. Avanti sempre!!! dispiace per tutti quelli che i sono prodigati ma niente andrà perduto…forse ora ci perde la città, ma non la meta è sempre là e ci apetta!

  2. Brucia molto questa esclusione, specie per il lungo e meticoloso lavoro svolto dai nostri ” ragazzi ” sul campo.

    L’insieme delle notizie in nostro possesso, mi lascia alquanto dubbioso su tutta la questione.
    Prima Veneto Stato e il giorno dopo, Indipendenza Veneta, escluse dalla competizione elettorale.
    Non vi pare strano ?

    Solo queste due liste, guarda caso indipendentiste, hanno avuto firme doppie ?
    Le altre invece, erano tutte liste perfettamente a norma di legge senza il minimo errore nella sottoscrizione ?
    Su 60-70mila aventi diritto al voto, proprio da noi e da Veneto Stato, è arrivata quella sessantina di persone che hanno posto le firme in due liste politiche opposte, durante la stessa competizione, oppure che si sono scordate di aver cambiato residenza ?

    Ho anche parlato con Arianna Barocco, che ben conosco da 16 anni, che mi ha fornito altri dettagli.
    Non si farà ricorso al TAR per ragioni di costi, ma stiamo attentamente vagliando ogni singolo nominativo in contestazione, eventualmente cercando strade meno onerose per la validazione della nostra lista.
    Vogliamo poi comprendere la differenza tra disattenzione ed eventuale volontà lesiva nei confronti della lista.

    Credo che se verrà dimostrata malafede, qualcuno risponderà del suo operato.
    Anche i ragazzini sanno che, da sempre, se firmi per una lista, non puoi firmare anche per l’altra, nella stessa tornata elettorale.

    Secondo voi a chi fa più comodo l’esclusione di due liste indipendentiste ? 🙁

    Vigilantibus

    CrisV 🙂

  3. è giusto non soprassedere…tanto zelo nei controlli solo per Indipendenza Veneta? fate benissimo a insistere nelle verifiche…, a questo punto saranno tutte da revisionare ! è chiaro che c’è qualcosa che non va…

  4. Il mio modesto parere:
    1. Ammettere i propri errori è un gesto di rara onestà, soprattutto in politica.
    2. Non sperperare denaro in battaglie perse, anche se potrebbero temporaneamente “mitigare e distrarre” l’elettorato, dimostra grande saggezza.
    3. Imparare dagli errori commessi è il fondamento dell’evoluzione umana e quindi del successo delle future azioni.
    4. Le divisioni tra i movimenti indipendentisti rendono più difficile ed accidentato il percorso verso il Referendum.
    Facciamo tesoro di quanto accaduto, serriamo le fila e procediamo dritti verso il 6 ottobre.. con fermezza e decisione!
    Divisi resteremo schiavi, uniti saremo liberi!
    Matteo da Brescia

  5. Presa di posizione sicuramente onorevole, ma alla fine… cui prodest? Attenzione, perchè la dottrina della virtù professata in maniera troppo integralista in un mondo di ladri incalliti, condanna all’estinzione.
    Con i bari non si scherza, bisogna giocare “di vedetta”, in maniera strategica, pena l’esclusione.

  6. Ho letto la notizia e devo ammettere che brucia non partecipare per una manciata di firme, ma così è la vita politica. Pensavate forse che altri partiti non avrebbero usato tutti i mezzi a disposizione per evitare un confronto con movimenti indipendentisti? Parafrasando un vecchio adagio: nella lotta politica tutto è lecito. Leggo poi commenti del tipo: bisogna indagare… qualcuno ne risponderà… Etc… Benissimo e una volta indagato e trovato i “colpevoli” cosa si fa? Li sgridiamo? gli facciamo la bua al culetto? gli diciamo cattivi? li investiamo con la macchina? li aspettiamo sotto casa con mazze e coltelli? Cosa possiamo fare?
    Risposta un bel niente, vediamo invece di spendere energie per altri risultati e la prossima volta invece di puntare allo ‘stretto necessario’ puntiamo alla ‘sicura certezza’.

    1. Se qualcuno me lo mette in quel posto vorrei almeno sapere chi è, altrimenti corro il pericolo che me lo metta ancora, più dolcemente, sghignazzando pure.

  7. Ragazzi, onore alla linea eticamente ineccepibile.
    Io vi seguo sul sito e sui media (per quel poco) da un anno circa e devo farvi solo i complimenti per gli alti principi che dimostrate con i fatti e non a parole. Un po’ di esperienza politica ce l’ho, e quando si passa ai fatti (consultazioni elettorali), i professionisti (partiti) studiano a tavolino come danneggiare gli avversari.
    Per me è sicuro che hanno teso il trabocchetto! Servirà da lezione!
    Comunque bisogna protestare, può essere un argomento per avere visibilità, alzare il livello dello scontro, (manifestazione-sit-in davanti alle istituzioni) altrimenti i media (italioti) non ci danno visibilità.
    Ecco di questo c’è bisogno! C’è un bacino di potenziali sostenitori grandissimo, solo che il messaggio non gli arriva. Io sto facendo girare il sito e gli opuscoli e la gente si entusiasma alla prospettiva che gli si offre. Il contesto economico-politico in questo momento dà un a grossa opportunità a IV, solo tra i fuoriusciti e sostenitori dalla Lega (che adesso votano M5S) ci sono migliaia di potenziali sostenitori/attivisti, bisogna però che il messaggio gli arrivi in casa. Per raccogliere fondi importanti,agli imprenditori che potrebbero simpatizzare, bisogna dare l’impressione di iniziare a contare (difficilmente danno soldi per gli ideali, sostegno si, ma i denari inizialmente ci vogliono), questa impressione si ha quando si va sui media, in qualsiasi modo (vedi Grillo), nel bene e nel male.
    Ovviamente queste cose i “capi” di IV le sanno bene, il mio è solo un sfogo dalla delusione dell’esclusione (oltretutto stamattina ho visto che hanno messo Miccichè fondatore di Grande sud sottosegretario alla pubblica amministrazione…), perchè mi rendo conto sempre di più che da 150 il nostro popolo, la nostra storia, il nostro futuro, sono schiavi! Alzare il livello dello scontro (politico) è essenziale, altrimenti ho paura che al referendum si arrivi con una disinformazione inaccettabile.
    Grazie per tutto quello che state facendo!

    Alex75

  8. mantenere alta la bandiera della legalità in un paese dove l’espediente e l’imbroglio sono spesso benevolmente accetti è quello che ci distingue e che ci dà una forza enorme nel raggiungere il nostro obiettivo
    bene così

  9. @ Adriano
    Ma si sa già chi è stato. Le firme non accettate parlano da sole. Non ci troviamo in presenza di un voto segreto o chissà cos’altro. Quindi non c’è molto altro da scoprire

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