Il segretario di IV Pizzati presenta ricorso ai Probiviri

Cari soci,

pubblichiamo di seguito il ricorso al Collegio Nazionale dei Probiviri del segretario nazionale e legale rappresentante di Indipendenza Veneta Lodovico Pizzati. Il procedimento blocca la decisione senza senso del Consiglio Direttivo Nazionale in merito alla sua decadenza da segretario.

Tale decisione è un fatto abnorme e il ricorso del segretario è un atto dovuto, anche perché è del tutto illogico, antidemocratico oltreché contrario allo spirito dello statuto che un organo in modo monocratico possa far decadere un altro organo eletto dall’assemblea sovrana dei soci.

A questo punto la parola passa al Collegio dei Probiviri che (entro 10 giorni, secondo l’art. 19.3 dello statuto) esaminerà singolarmente le contestazioni mosse al Socio e segretario Lodovico Pizzati ed agirà senza formalità di procedura, ma nel rispetto del diritto di difesa del Socio sottoposto a procedimento (art. 19.5 c. 1 dello statuto).

Riteniamo utile rendere noto inoltre, che, in attesa dell’esame della questione da parte dei Probiviri (“nelle more del procedimento”), il socio Lodovico Pizzati eserciterà tutti i propri diritti, compreso quello di esercitare la carica di segretario nazionale e le funzioni statutariamente a lui assegnate dall’assemblea sovrana dei soci (art. 19.5 c. 3 dello statuto).

La delibera del Consiglio Direttivo Nazionale del 29 agosto 2013 (in allegato) resta pertanto al momento priva di alcun effetto, in attesa di pronunciamento dei Probiviri.

Indipendenza Veneta
Codice Fiscale e P. Iva: 94080820270
Castello 3424
30122 Venezia

Schermata 2013-08-31 alle 02.02.57

Schermata 2013-08-31 alle 02.17.57

Schermata 2013-08-31 alle 02.18.11Allegati (delibera priva di effetti del CDN del 29 agosto 2013):

 

20 risposte a “Il segretario di IV Pizzati presenta ricorso ai Probiviri”

  1. Sono contento che Lodovico torni a esercitare il ruolo di segretario. Negli ultimi due mesi mi era sembrato che di essere segretario di IV non gliene fregasse niente…

    1. veramente a me sembrava che fosse il Presidente totalmente assente… con la scusa che era nella Commissione dei saggi, e dico appunto con la scusa…e cinque mesi!… almeno Pizzati alla fine è andato negli States dove mi sembra abbia fatto pubblicità e creato attenzione ai nostri fatti, preparando il terreno al nostro futuro di stato indipendente… dobbiamo essere obiettivi…l’estenuante perdita di tempo è stata in Regione, e a tenerci fermi non è certo stato Pizzati…anzi, il tempo è stato utilizzato per fortuna con l’iniziativa di Plebiscito 2013 per allargare l’area di consenso, ed è stato questo che ha portato il sostegno ad oggi di 54 Comuni…
      Non ho visto sotto i documenti incriminati la firma di Morosin e questo è importante…
      Io mi auguro che arrivino alla decisione di deporre le armi, rinunciando alla lite e rinviando chiarimenti e contestazioni alla futura assemblea già programmata mi sembra a fine settembre.
      Ora si concentrino sul prossimo Consiglio Regionale non lasciadosi infinocchiare dalla burocrazia abile ad inventare cavilli…Una volta stabilita e approvata la data del Referendum, la tensione di tutti sarà nella diffusione con tutti i mezzi possibili…sennò stiamo qui, fino a quando non si sa, ad assistere al teatrino di re Giorgio che per salvare il suo governo inventa la promozione di nuovi senatori a vita che lo sosterranno con la spesa a carico dei poveri sudditi di altri miliardi (mi domando con che fegato si è impegnato per una spesa a vita a nostro carico)…sono, fra l’altro, tutti abbastanza giovani e ricchi già di suo, e non hanno certo bisogno di essere in senato per avere visiilità nel mondo… che tragedia, questa Italia…fuggiamocene prima possibile!

      1. Analisi precisa e intelligente, ricca di spunti di riflessione, la tua, cara Cati.

        Se tutti i militanti indipendentisti, specie dei vari direttivi, fossero come te, avremmo già superato a gambe unite ogni tipo d’impasse, che ostacola il nostro cammino verso l’indipendenza.

        Più idealisti duri & puri e meno congiurati ambiziosi e supponenti, nel futuro panorama Venetista, ecco il mio auspicio.

        Un caro saluto a TE.

        Ad maiora

        CrisV 🙂

  2. premetto che non conosco la vicenda e sinceramente non mi importa sapere chi ha torto e chi ha ragione.
    sono però molto amareggiato perchè il fine ultimo è l’indipendenza del veneto non chi è più bello, più bravo, chi farà il re,ecc…. credo che chi si è messo in prima linea per il risultato dell’indipendenza debba, per quanto possibile, accantonare i protagonismi e le ambizioni personali per uno scopo superiore. altrimenti non si farà altro che fare le stesse cose di quelli che critichiamo (vedi parlamentari e non solo)

    1. Il problema è che oltre al ” reuccio “, esiste ” la regina delle megattere “, che lavora nell’ombra con i suoi artifici, strategie contorte e manipolazioni sottobanco.

      Ho buone ragioni per pensare che la seconda, sia la reale manipolatrice occulta del ” gioco al massacro “.
      Pensare che i Veneti capi famiglia dicono sempre : ” le braghe in casa le porto solo mi ! ”

      Per il resto, concordo con te Marco, questo ” gioco al massacro ” non porta assolutamente a nulla di buono e l’indipendenza del Veneto rischia di fare un grosso balzo indietro, stile gambero.

      Ho sempre affermato anche con veemenza, che militanti e simpatizzanti meritavano un rispetto maggiore che, se chi ha architettato queste situazioni avesse avuto a cuore, si sarebbe ben guardato dal metterle in atto.
      La mancanza di rispetto verso i nostri soci e sostenitori è intollerabile, m’indigna e rattrista profondamente.
      Trattati come misere pedine sacrificate inconsapevolmente, in un gioco più grande di loro. Che schifo !!! 🙁

      Ti assicuro che mi sono appellato in tutte le maniere e con ogni mio mezzo a disposizione, per arrivare a un compromesso comune ragionevole.
      TUTTO INUTILE !!!
      Una parte era disponibile, l’altra neppure rispondeva, ferma sulle sue posizioni surreali.

      Questo per mia esperienza personale.

      Buone cose a te, spero che la parte umana migliore dell’indipendentismo, esca fuori in questi desolanti momenti.

  3. probiviri non hanno possibilità di revocare o annullare una delibera del CDN ma solo di irrogare sanzioni. Solo l’assemblea soci può annullare e comunque pizzati è decaduto fino a prova contraria. Pizzati, se vuole, impugni la delibera in tribunale.

    1. Non confondere la decadenza del ruolo, con l’estromissione da socio.
      Un conto è decadere dalla carica di segretario politico, un’altra è quella d’essere estromesso dal partito, perdendo anche la qualifica di socio.
      Sono due cose distinte che una laureata come te dovrebbe comprendere, a meno che non peschi nel torbido :

      Articolo 11 – Perdita della qualità di Socio.

      11.1 – Motivi della perdita della qualità di Socio.

      La qualità di Socio si perde:

      a) per mancato pagamento della quota associativa e/o per ritardo di oltre due mesi rispetto al termine stabilito per il pagamento della stessa;

      b) per dimissioni del Socio, che devono essere presentate per iscritto al Consiglio Direttivo ed avranno efficacia dalla data del ricevimento della disdetta senza diritto al rimborso delle eventuali quote di frazione di anno;

      c) per espulsione determinata da gravi inadempienze o per altri gravi motivi e per condotta disonorevole dentro e fuori il Movimento o comunque contraria ai principi ispiratori, allo Statuto od alle regole del Movimento.

      11.2 – Competenza ad adottare il provvedimento di perdita della qualità di Socio.

      Il Coordinamento di Area cui è iscritto il Socio (od in sua assenza od impedimento il Consiglio Direttivo Nazionale) è competente per deliberare l’espulsione del Socio.

      Il Coordinamento di Area (od in sua assenza od impedimento il Consiglio Direttivo Nazionale) delibera a maggioranza dei due terzi dei presenti alla riunione che preveda l’argomento all’ordine del giorno ed a scrutinio segreto.

      11.3 – Procedimento.

      Il Coordinamento di Area è tenuto a comunicare l’espulsione a mezzo lettera raccomandata all’interessato il quale può impugnare il provvedimento di espulsione depositando entro venti giorni memoria scritta ai Probiviri.

      I Probiviri decidono senza formalità come collegio arbitrale irrituale e la loro decisione non è impugnabile.

      11.4 – Conseguenze della perdita della qualità di Socio.

      Il Socio perde ogni diritto allorché il provvedimento di perdita della qualità di Socio diviene definitivo.

      La perdita della qualità di Socio non dà diritto alla restituzione della quota associativa né di eventuali donazioni da lui effettuate.

  4. a quanto ho scritto sopra, volevo aggiungere che alla segreteria Pizzati va anche il merito di aver ricucito il dialogo con tutte le altre sigle indipendentiste venete… ricordo la conferenza stampa indetta a Venezia per l’occasione, cosa di grande rilevanza!… trovandomi di passsaggio a Venezia ho avuto modo di apprezzare la pacatezza e l’efficienza del nostro, tutta fatti e poche parole, ma preziosa in un mondo liquido, che mi auguro possa continuare ad essere valorizzata a beneficio della costituenda nuova Repubblica Veneta!

  5. A LODOVICO VA UN FORTE RINGRAZIAMENTO PER TUTTO QUELLO CHE HA FATTO CHE STA FACENDO E CHE FARà, IL SUO PUNTO DI VISTA è IL MIGLIORE, AL DI FUORI DELLE PARTI DI DESTRA O SINISTRA, è REALISTA DELLA SITUAZIONE ECONOMICA SOCIALE DEL VENETO E SULLA Necessità DI AGIRE SUBITO!!

  6. Qua se parla, se parla, se barufa sempre ( par mi tute stè barufe le xè so£o fastidiose e poco le me interessa, ma bisogna anca dire ke noialtri Veneti semo sempre barufanti fra noialtri), se fa tante illusion, tanti progetti e disegni ma se non se fa sto REFERENDUM par savere se el popolo Veneto el voe o no l’indipendensa, semo sempre bloccà.
    De stò REFERENDUM mi non ghin sento pì parlare.
    SE FA£O O NON SE FA£O???????.

  7. SE NON VI E’ ANCORA CHIARO…LO RIPORTO ANCHE SOTTO QUESTO QUESTO POST

    GIULIOMARIA TURCO E’ IL SEGRETARIO NAZIONALE DI INDIPENDENZA VENETA L’ASSEMBLEA DEI SOCI (CONGRESSO) E’ CONVOCATA PER IL 29 SETTEMBRE

    Le recenti dichiarazioni del socio Lodovico Pizzati, riportate su altro sito, secondo le quali egli sarebbe tuttora segretario di indipendenza Veneta (oltre che portavoce di Plebiscito 2013) sono palesemente infondate sotto ogni profilo politico e statutario, come risulta evidente dallo stesso tenore del comunicato.
    Giova innanzitutto ricordare che il Consiglio Direttivo ha il potere di dichiarare la decadenza di Lodovico Pizzati dalla carica di Segretario. L’art. 17.3 dello Statuto stabilisce infatti che: “Il Segretario Nazionale decade dalla carica per dimissioni, per perdita della qualità di Socio, per dichiarazione di sfiducia da parte dei Coordinatori di Area nonché per ogni altra grave violazione dei doveri statutari.
    La dichiarazione di sfiducia al Segretario Nazionale viene deliberata dei Coordinatori di Area con voto favorevole di almeno 2/3 dei Coordinatori di Area in carica, tutti regolarmente convocati in apposita riunione con preavviso di almeno 10 (dieci) giorni. La delibera che dichiara la sfiducia viene immediatamente trasmessa al Consiglio Direttivo Nazionale, che la valuta liberamente.
    La decadenza viene dichiarata a maggioranza dei 3/5 (tre quinti) dei propri membri in carica ed aventi diritto di voto dal Consiglio Direttivo Nazionale, su proposta di qualunque Organo Nazionale o di Area od anche di propria iniziativa.
    In caso di dimissioni o decadenza del Segretario Nazionale, il Presidente Nazionale convoca entro 60 giorni l’Assemblea dei Soci, che si deve tenere entro 45 giorni dalla convocazione, per l’elezione del successore.
    In caso di decadenza del Segretario Nazionale, le sue funzioni vengono svolte dal Socio Fondatore od Ordinario designato all’uopo dal Consiglio Direttivo Nazionale”.
    Nel corretto esercizio di questi poteri, il Consiglio Direttivo alla riunione del 26 agosto (che non è un organo monocratico, come detto al Segretario, ma Collegiale ed opera con la massima trasparenza visto che erano presenti ben 38 persone fra Consiglieri, Presidenti, Tesorieri, Coordinatori di Area e di Sezione, a dimostrazione della rappresentatività del Movimento – assente il Segretario che ha riferito “di essere a cena”), preso atto della reiterata condotta di Lodovico Pizzati e della incompatibilità dell’attività politica del Movimento con la permanenza in P13, aveva assunto delibere urgenti per garantire il corretto funzionamento della vita associativa.
    Dopo che Lodovico Pizzati si era arrogato il diritto di sospendere le delibere, che invece aveva il DOVERE di far eseguire come stabilito dall’art. 17.1 dello Statuto (“Il Segretario Nazionale convoca, presiede e coordina l’azione del Consiglio Direttivo Nazionale e cura l’esecuzione delle delibere dello stesso”), il Consiglio Direttivo Nazionale alla riunione del 29 agosto ha applicato l’art. 17.3 dello Statuto, sopra ricordato, e:
    – ha dichiarato decaduto Lodovico Pizzati dalla carica di Segretario Nazionale del Movimento;
    – ha incaricato il Presidente Nazionale di convocare l’Assemblea dei Soci (Congresso) per il 29 settembre 2013;
    – ha designato quale Segretario pro tempore, sino all’Assemblea, Giulio Maria Turco.
    Dunque l’operato del Consiglio Direttivo (frutto di un ripetuto e costante confronto con la stragrande maggioranza dei Coordinatori di Area che hanno partecipato alle ultime 4 riunioni del Direttivo, a differenza di Lodovico Pizzati, Manuel Carraro, Gianfranco Favero, Anna Durigon e Cristiano Zanin, sempre assenti, proprio nel periodo di più intensa attività nelle more della convocazione del Consiglio regionale), è un operato indubbiamente conforme allo Statuto ed alla volontà della stragrande rappresentanza del Movimento.
    Quanto alle doglianze di Lodovico Pizzati, il quale continua a non accettare il fatto che il Movimento intero ha ripetutamente bocciato la sua azione politica (vedasi i risultati dei Congressi e le evidenze politiche tutte), esse dimostrano una volta di più l’inadeguatezza a ricoprire il delicato ruolo che gli era stato affidato, il disinteresse per l’azione del Movimento (che contrasta con l’interesse per P13) e l’ignoranza delle norme statutarie.
    Lo Statuto prevede che il Collegio Nazionale dei Probiviri “Ha il compito di giudicare, redimere, sanzionare i militanti per fatti e comportamenti contrari allo Statuto ed ai Regolamenti del Movimento, adottando le sanzioni ritenute congrue in proporzione alla violazione contestata ed accertata” e “può irrogare le seguenti sanzioni:
    a) censura scritta;
    b) sospensione dall’attività del Movimento, dalla carica eventualmente ricoperta e dall’elettorato attivo e passivo fino ad un massimo di 6 (sei) mesi;
    c) espulsione dal Movimento”.
    I Probiviri, quindi, non hanno il potere di annullare delibere del CDN, potere che spetta all’Assemblea dei Soci (Congresso): “L’Assemblea dei Soci è sovrana ed è l’Organo Sovrano del Movimento.….
    L’Assemblea può anche pronunciarsi sulla modifica, sulla revoca od abrogazione di qualsiasi delibera di qualsiasi organo del Movimento” (art. 15.2 dello Statuto).
    Il richiamo del Socio Lodovico Pizzati alle norme sopra riportate dimostra quindi la sua ignoranza dello Statuto, che almeno dovrebbe studiare prima di citarlo a sproposito o di pretendere di piegarlo alle proprie personali esigenze.
    Il ricorso ai Probiviri non sospende le delibere del Consiglio Direttivo Nazionale, il quale ha disposto l’immediata convocazione dell’Assemblea dei Soci proprio per consentire il confronto e la valutazione delle proprie delibere; nel frattempo le funzioni di Segretario sono state affidate a Giuliomaria Turco, che da due mesi guida il Movimento con encomiabile disponibilità verso gli ideali del Movimento.
    Indipendenza Veneta è quindi nelle mani dei Soci che, tramite i propri Organi collegiali, hanno consentito il prosieguo dell’attività politica nell’assenza totale di Lodovico Pizzati, che viceversa ha trovato il tempo per “portare la voce” di altri, proprio nel momento di più assiduo impegno politico.
    Vi aspettiamo tutti il 4 settembre a Vedelago ed a tutti gli altri appuntamenti nazionali e locali di Indipendenza Veneta, sino al Congresso del 29 settembre.

    Il Segretario pro tempore Giuliomaria Turco

    I membri del Consiglio Direttivo Nazionale
    Teresa Davanzo, Nicola Gardin, Samuel Guiotto, Michele Sarti, Nicola Vianello

    1. Puoi scrivere ciò che vuoi Margherita,

      Sappiamo perfettamente quali siano i tuoi interessi e le reali motivazioni, che t’inducono a persistere sulle tue traballanti tesi.

      Personalmente, sono stato e lo sono tuttora, presidente, o membro del direttivo di svariati sodalizi.
      Ogni volta che si desiderava cambiare direttivo, oppure in seguito alla scadenza naturale dei termini dei mandati, si convocava l’assemblea soci, che in riunione generale stabiliva le nuove rappresentanze interne.
      L’ASSEMBLEA GENERALE SOCI E’ E RIMANE, L’ORGANO PRIMARIO E ASSOLUTO NEI TERMINI ELETTORALI DELLA DIRIGENZA INTERNA.

      Sicuramente non ho mai assistito a cospirazioni, da parte di eventuali congiurati, contro un dirigente associativo, attendendo magari le sue personali vacanze, per organizzargli tre giorni dopo la sua partenza, un gruppo di avversari ai vertici, per destituirlo anzitempo, con il suo seguito di lealisti.

      Qui a mio parere, s’è anzitempo violata la volontà dell’assemblea collegiale dei soci, oltre 2.000 persone, che per correttezza avrebbero dovuto decidere LORO e non un risibile gruppetto ambizioso, se far o meno destituire parte degli stessi quadri direttivi, tra cui lo stesso segretario che avevano votato esultati all’unanimità.

      Sicuramente, anche per questa mancanza di rispetto, non abbraccerò le tesi di chi pretende il controllo assoluto del partito, sostituendo addirittura questo sito libero, civile e democratico, con una sorta di parodia internautica, nelle mani di una parente interessata, che censura ogni commento scomodo e incensa l’opera demolitoria in atto, contro una nutrita parte del movimento..

      Ho sempre detto e lo ribadisco, che lavorerò in termini pacifici, civili e democratici per l’Indipendenza Veneta, ma non collaborerò mai con le sue degenerazioni, che vorrebbero di fatto trasformarla in Impostura Veneta.

      Plebiscito2013 non solo non entra in contrasto con i principi fondanti del movimento IV, ma anzi, ne esalta le peculiarità liberali e autodeterminative, aggiungendo di fatto tutte quelle persone che non si riconoscono politicamente in IV, ma senza dubbio sposano i principi fondanti dell’Indipendenza del popolo Veneto e le sue basi civili e democratiche.
      Più siamo e prima arriveremo all’Indipendenza !
      Questa è un’equazione matematica che nessuno può smentire.

      A mio parere Pizzati, che per la prima volta ha reso un movimento indipendentista una concreta realtà politica Veneta con decine di migliai di sostenitori, riceve un vero e proprio affronto ingiusto e, sempre dal mio punto di vista, immorale, proprio da quelle persone che aveva insediato con tanta stima e amicizia.

      Dagli amici mi guardi Dio……………..

      Ad maiora

      CrisV 🙂

  8. La vita mi ha insegnato, che non sempre chi dovrebbe controllare la regolarità delle cose è limpido e candido.
    Permettetemi pertanto cari soci di avere dei dubbi, su certe riunioni ” segrete ” rivelate all’ultimo istante e di voler pertanto approfondire gli argomenti e le questioni, pretendendo chiarezza e lealtà verso l’assemblea sociale, da parte di qualcuno, che forse si crede più furbo degli altri.

    In fondo io sono uno come voi, un innocente attonito e indignato per l’intera vicenda.
    Mai chiesto privilegi, o poltrone e mai accettato le stesse, quale ” merce di scambio “.

    https://www.youtube.com/watch?v=QeVq-6pzVAA

  9. Fa sorridere vedere la gente girare attorno ai reali motivi della rottura di IV. È già da inizio 2013 che si è creata la prima spaccatura (forse poco visibile ai più) quando il segretario Pizzati preoccupato della voglia di poltrone di una parte del movimento (in primis Cantarutti, ma anche Pozzobon e con un Morosin sempre sornione che non si espone) aveva presentato la mozione che prevedeva di partecipare sì ma solo alla Camera (quindi possibilità di careghe ZERO)… All’epoca i soliti Cantarutti e soci hanno inbonito la platea col solito colpo di teatro del Morosin che ha sposato all’ultimo (come sempre) questa tesi poi passata. Per fortuna non si è fatto il senatore perché Cantarutti già in un paio di occasioni si era permesso di provare a far passare la tesi viscida dell’andare a Roma a far valere le ragioni dell’indipendenza… 🙁
    Poi in occasione delle elezioni di Vedelago (IV in un mega polpettone elettorale in mezzo a 5 civiche di cui alcune inneggianti ADDIRITTURA al tricolore) la seconda rottura col segretario che non le manda a dire e i due avvocati (Presidente e Presidente Onorario) che uno pubblicamente e l’altro dietro alle quinte (suo stile) benedicono invece l’iniziativa…
    Poi lo sciopero della fame dei due soci di Treviso che viene condannato sempre da Cantarutti perché infastidirebbe il buon Zaia…
    Il colpo di grazia al congresso del 30 giugno nel quale il segretario aveva due obbiettivi: 1) mettere in sicurezza il movimento contro possibili scalate autunnali da parte di chi aveva già tutto pronto per prenderselo in mano grazie alla moltiplicazione degli iscritti; 2) avere un mandato di pieni poteri dall’assemblea per poter imprimere quella pressione esterna al consiglio regionale tale da far approvare subito la legge referendaria e non rimandare tutto come desiderato dai boiardi in Regione (Zaia in primis) e dagli stessi caregari di IV che puntano ad usare l’indipendenza per prendere anche una careghetta o cmq puntano ad essere ossequiosi fino allo sfinimento con i partiti ITALIANI per garantirsi cmq un roseo futuro…
    Ovviamente come è andata lo sappiamo tutti e anche qui guarda caso con il solito intervento in extremis del buon Morosin che tranquillizza la platea mentre l’altro amico avvocato sta fottendo il segretario…
    Infatti a Venezia il 30 luglio la “banda degli onesti e integerrimi” che ora comanda in IV NON HA ORGANIZZATO LO STRACCIO DI UNA MANIFESTAZIONE… Perché l’ordine di scuderia era no pressione sui consiglieri che non devono votare il 30 luglio…
    Come va a finire le persone fini lo hanno già capito (no inizio settembre come promesso, no metà settembre ma fine mese o forse addirittura ottobre ennesimo consiglio straordinario in cui si cercherà di fissare – se ci si riesce – il referendum in concomitanza con una scadenza elettorale).
    A quel punto avrà vinto il buon ex PR Zaia, i suoi accoliti, i boiardi di stato, i due avvocati di IV…
    Ma forse avrà perso il popolo veneto perché la questione referendaria diventerà scusa politica e non più scelta laica della gente veneta… 🙁

  10. se le cose andassero così saremmo tutti fottuti, noi che speriamo e loro che tramano…
    ma spero ancora che il buon senso prevalga e a metà settembre il Consiglio decida Referendum e data… se credessero di rinviare tutto ad una qualsiasi prossima tornata elettorale vedi sopra…
    cioè persa credibilità non andrà a votare nessuno….. anzi, mi correggo, forse i familiari…fine della storia!
    Per ora.

  11. Questo post l’ho inserito su altre 3 pagine di altrettanti siti teoricamente dedicati all’indipendentismo ma non me l’hanno pubblicato su nessuno dei tre…
    Complimenti a voi di IV.net che non fate neppure quel fastidioso servizio di “moderazione” (leggasi: pubblico solo quello che porta acqua al mio mulino o al mio padrone) ma ogni volta che ho scritto è sempre comparso subito il mio pensiero. Così non funziona in questo nostro Veneto fatto da finti indipendentisti e da finti uomini liberi e mezzi giornalisti… 🙁

    1. Grazie a te gentilissimo e preciso Gatton Venexian, per l’arricchimento di particolari sulla vicenda. Episodi di cui erano all’oscuro moltissime persone.

      Riguardo la libertà d’espressione :
      Qui per quanto mi riguarda, a differenza di altri siti, ci sarà sempre spazio per ogni tipo di commento costruttivo, anche se contrario all’azione del nostro segretario politico e di chi si riconosce in lui e in essa.
      Chiaramente non accetteremo ingiurie, diffamazioni, trollaggio, psicopatie e paranoie aggressive di odiose menti gravemente disturbate, che sembrano drammaticamente imperversare ad esempio sull’Indipendenza web, con i loro falsi e squallidi commenti da bassafondo.
      Se accettassimo anche questo, arriveremmo ad allontanare i commentatori seri e coscienziosi, che desiderano invece comprendere maggiormente e con pieno diritto, dove stia realmente la verità.

      Aggiungo anche, che sull’altro sito, quello con il censore in gonnella per intenderci, viene spacciata una manifestazione indipendentista a Venezia, organizzata da queste persone ad Agosto, con le foto dell’analoga grande manifestazione unitaria a Venezia, con 4 – 5 mila persone, di quando il partito era ancora saldamente nelle mani di Lodovico Pizzati e fortemente unito.

      Se verificate le immagini, non potrete fare a meno di notare che tutta la gente è ancora in abiti invernali, con giubboni e cappotti.
      Chi millanta quanto non appartiene alla realtà, prima o dopo commette degli errori, anche grossolani, che non possono sfuggire agli osservatori acuti e preparati.
      Provate a verificare.

      Aprite : foto manifestazione LR342 del 1 agosto 2013.

      http://www.indipendenzaveneta.com/gallery/galleria-foto.html

      Chissà perchè, in questo momento mi sta venendo in mente il famoso detto :

      ” Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi ”

      Ad maiora.

      CrisV 🙂

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