Senza timore di esagerare si può dire che la Repubblica Veneta – la Serenissima fu un vero e proprio mito ineguagliato ed ineguagliabile.
Un mito nato dalla armoniosa e straordinaria integrazione fra popolo e governo così efficace e sapiente da arricchire la Nazione in tutte le sue espressioni: dalla capitale Venezia, città unica, di incomparabile bellezza, con palazzi imponenti e sontuosi costruiti tra le acque della laguna, alle sue floride attività di commerci marittimi, dei grandi artisti (Tiziano, Tiepolo, Veronese, Tintoretto, Palladio, Vivaldi), ai grandi statisti come Andrea Gritti (doge dal 1523 al 1539), ai valorosi personaggi d’arme come il Comandante Francesco Morosini, detto il Peloponnesiaco, capitano generale da mar (1619-1694), “il più grandi di tutti” (secondo Alvise Zorzi in “La storia di Venezia” pag. 415).
La Serenissima Nazione Veneta si era data una formula di governo che potremmo qualificare oligarchica ma al tempo stesso anche democratica ove i legami tra legislatori e cittadini erano vissuti e gestiti non nel quadro di una regolazione dei rapporti fine a se stessa bensì intorno al supremo valore del Bene Comune ove la Libertà e la Giustizia non avevano un significato dichiarativo ma operativo, concreto, reale, tangibile e per questo voluto, prima ancora che accettato, dalla Comunità dei Governati e dei Governanti.
LA LIBERTÀ A VENEZIA
Nell’opera “La città e la Repubblica di Venezia”, pubblicata ad Amsterdam, l’ambasciatore francese Alessandro Limojon de Saint Didier scrive che “qui (a Venezia) la parola libertà è sulla bocca di tutti”.
I cittadini della Repubblica erano e si sentivano liberi perché nessuno a Venezia riusciva a detenere da solo tutto il potere di governo in quanto tutte le varie magistrature erano regolate da congegni elettorali assai complessi ed operavano in forza di processi e meccanismi decisionali ispirati esclusivamente al Bene Comune della Nazione e della cosa pubblica, che poi di fatto si traduceva nel Bene dei Cittadini Veneti.
Indubbiamente la continuità istituzionale della Serenissima ha rappresentato e rappresenta ancor oggi un vero unicum nella storia dei popoli.
Renzo Tramaglino, traghettando impaziente da una sponda all’altra dell’Adda per porsi in salvo, allorché tocca la riva Veneta, si sente rassicurare dal pescatore che lo accompagna perché ha raggiunto la terra della libertà: “Terra di San Marco”. Renzo risponde rasserenato: “Viva San Marco!” (“I promessi sposi” Alessandro Manzoni capitolo XVI).
LA GIUSTIZIA A VENEZIA
Le testimonianze su questo importante versante della vita della Comunità Veneta sono alquanto eloquenti.
Colpisce innanzitutto l’equilibrio del sistema giudiziario per cui chi deteneva una certa competenza giudiziaria era a sua volta sottoposto a rigoroso controllo e soprattutto le magistrature avevano durata molto breve e non erano raggiungibili con operazioni di scalata.
Poiché le Istituzioni della Repubblica Veneta erano ispirate con rigore solo al Bene Pubblico ed operavano in osservanza a spontanee regole etiche esse non consentivano la nascita, come oggi, delle vituperate caste.
L’interrogativo “Quis custodiet ipsos custodies?”, che da Giovenale in poi molti si erano posti, a Venezia è stato risolto in modo ammirevole ed efficace perché il Bene della Repubblica doveva essere anteposto ad ogni altro interesse!
Proprio nell’amministrazione della Giustizia la Repubblica Veneta aveva stupito i suoi osservatori.
L’ambasciatore francese Limojon de Saint Didier scrisse, infatti, che a Venezia “sembra si dedichi più interesse all’intera istruttoria del processo che non a trovare il colpevole. Solo quando si sono raccolte tutte le prove necessarie si procederà all’arresto” perché “… a Venezia ci si preoccupa meno di castigare che di non commettere errori giudiziari”.
E ancora, già dal 1275, il Doge doveva assicurare che i processi si svolgessero al massimo “entro un mese” dall’arresto del colpevole.
Perfino il moderno istituto della difesa gratuita dell’avvocato d’ufficio a Venezia esisteva già dal 1401.
Sul libro aperto sotto la zampa destra di un maestoso leone marciano rappresentato in una tela del 1415 di Jacobello del Fiore, si legge a proposito della Giustizia della Serenissima: “Qui si lascia da parte l’odio, ogni gelosia e impetuosità. Qui si punisce il delitto bilanciato sull’ago della verità”.
E di fronte all’errore giudiziario commesso in danno del fornaio Pietro Faciol, impiccato innocente il 22.03.1507, fu stabilito l’obbligo di ammonire i giudici, a voce e per iscritto, prima di ogni sentenza capitale con la frase: “Recordéve del povero fonaretto!”.
Alessio Morosin
Presidente Onorario di Indipendenza Veneta
Morosin sempre un grazie.
Consiglio a tutti i veneti di leggere la repubbica del leon di Alvise Zorzi x capire la Grandezza della serenisima . Cosi facendo si capisce il perche’ lo stato Italiano lavora da 145 anni x distrggere la cultura dei veneto nascondedo la storia in fatti nelle scuole non se ne insegna nulla del ruolo che aveva nel passato Venezia .
grazie Presidente!… ha riportato a galla quello che tanti di noi avevamo sedimentato nella memoria, rinvigorendo l’orgoglio consapevole di essere veneti, perchè è ben vero, come si legge anche in qualche commento, che il Veneto ha avuto nel suo territorio tante storie diverse, ma Venezia è sempre stata la sua punta avanzata di riferimento, quando ancora gli stati erano di là da venire e la Serenissima rifulgeva nel mondo…
Sono sempre più convinto che Lei, caro presidente è la reincarnazione del Leon!!!
Viva sempre la Repubblica Veneta, prossimo nuovo stato in Europa!
Grande Alessio, tra mille anni in Veneto si parlerà ancora di te.
Che differenza con la giustizia italiana amministrata in Veneto da persone estranee al territorio.
Avanti tutta con l’indipendenza sperando che il 16 febbraio siano invitati tutti i movimenti indipendentisti veneti sotto una sola bandiera, quella della nostra patria veneta.
Gran bell’articolo…Un’unica perplessità sull’ultimo capoverso…Amici particolarmente preparati mi hanno sempre assicurato che la storia del fornareto è una “invenzione” relativamente recente di ambienti francesi e italiani “anti veneziani”…Emblematico il fatto che il grande Marin Sanudo nella sua monumentale opera “I Diarii” non faccia alcun riferimento a questo episodio….Ma se Alessio ha qualche altra fonte, pronto, come sempre, a ricredermi…
Che vergogna… l’indipendenza non è la soluzione ma è l’unione che fa la forza, questo movimento è solo un altra grande bufala per dare forza a quella gente che piuttosto che cominciare ad andare incontro ad un cambiamento sociale preferisce solo scegliere una strada più facile e decisamente sbagliata e logorante. Sveglia, per piacere queste cose non esistono più, stiamo solo tornando indietro.
Signor Marco, magari tornassimo indietro ai tempi della Serenissima.
Lei è veneto?
Conosce i popoli d’italia e le loro culture?
Sa chi finanziò le guerre per creare grandi nazioni e perché?
Qualora si accorgesse di sbagliare strada non tornerebbe indietro?
Mi fermo nel porle domande perché potrebbe essere inutile non sapendo di quale etnia lei sia.
Nessuna nazione al mondo ha il diritto di sopraffare ed umiliare i popoli come avvenne in italia.
Qualora lei fosse veneto vorrei chiederle in quale pianto è vissuto fino ad ora poiché si sente in diritto di dire scemate del genere.
Ma di quale unione sta parlando: tra popoli laboriosi e popoli truffaldini e mafiosi?
al signor Adriano Giuliano
Si sono veneto e fiero di esserlo, la nostra è una grande cultura è vero, siamo grandi lavoratori, ma non per questo voglio isolarmi dal mondo e mettermi il paraocchi, la soluzione ai problemi non è questa! Ormai viviamo in un mondo totalmente globalizzato, lei è sempre stato rinchiuso nella nostra regione? Ha trascorso le sue vacanze solamente vicino alla laguna? Ma per piacere, questo movimento è basato come la lega all’inizio nel trattenere piccole fonti di denaro in questa regione con l’idealizzazione delle nostre tradizioni, il veneto è vero ha un PIL come l’intera Grecia, questo si, ma si andrebbe incontro solamente ad un enorme abominio nel staccare questo “veneto stato” all’Italia, il referendum è giusto farlo ma non si può vendere favole ai cittadini. L’insegnamento che vorrei dare ai miei figli è che fanno parte di una grande comunità ricca di storia ma che dinanzi a se hanno un futuro molto luminoso e che fanno parte di una comunità che non guarda solo al proprio orticello ma spinta all’europeizzazione. Purtroppo la gente che scrive si riempie la bocca sempre del passato, perché la storia è scritta dai vincitori. Spero solo che con una riflessione più oculata si riconosca il vero motivo di questo movimento e lo si voti per tanto pensando solo alle proprie tasche e non al bene di molti, non ci si deve nascondere dietro ad una falsa retorica.
La profonda vergogna è rappresentanta dalla gente come te Marco, che non vuole cambiare, non vuole migliorare, vota sempre per la cloaca dei soliti partiti truffatori, per poi lamentarsi che le cose non vanno bene.
Scommetto che sei senza lavoro a carico dei tuoi.
Parli di unità e la massima unità che rappresenti, è racchiusa nelle vacue speranze che ti trasferiscono quelli che ti prendono in giro da una vita, con tonnellate di false promesse alle quali tu abbocchi sempre.
Vuoi reale unità, di libertà ? Vieni a liberare il Veneto con i nostri ragazzi indipendentisti.
Altrimenti : Tornatene a segare l’aria, và…….bamboccione. 🙁
Sig Crisvi,
il mio tono era totalmente riflessivo, lei si è dimostrato molto rispettoso, per questo le rispondo che ho un lavoro stabile e che grazie al lavoro proveniente dall’estero la nostra ditta continua a funzionare, mentre le aziende a noi vicine continuano a tagliare i lavoratori veneti e non, e a spostare la produzione nell’est europa. Non illuda i giovani con false promesse che non si possano mantenere.
Provi a spostarsi un poco, a conoscere nuove culture, a vivere da fuori queste situazioni, bisogna comprendere e non denigrare ne i nostri politici, perché come gli ho votati anche io li ha votati anche lei, ne i nostri giovani, è irragionevole un discorso come il suo e pieno di false promesse.
Ma stai scherzando ragazzino ?
Marco, io ho visitato ben 51 nazioni diverse in ogni continente ( Australia esclusa ), compresi siti che forse tu nemmeno hai mai sentito nominare.
Posso dimostrare il tutto con filmati, fotografie e oltre 25mila diapositive accuratamente conservate.
Ho lavorato per alcune delle più importanti multinazionali al mondo, roba anche da circa di 16 miliardi di euro l’anno ( fatturato 2011 ).
L’irragionevolezza potrebbe farti da madre, per tutte le sciocchezze che elenchi.
Voglio sperare di trovarmi di fronte al solito boccalone, che farciscono con le solite false promesse per stolti e non con l’arruffone di partito, che mangia sulla stupidità dei propri sostenitori.
E’ una vita che ci prendono in giro con migliaia di false promesse.
Che diamine hai visto di concreto dagli anni ’90 in poi, ammesso e non concesso tu fossi nato in quell’epoca ?
Strano che ti dichiari imprenditore.
Parli come il classico boccalone di sinistra a cui : ” è vero, perchè lo dice il partito……la verità è esclusivamente quella riportata dalla stampa di partito, tutti gli altri dicono il falso. “.
Tu credi ancora che la befana dei partiti tradizionali, ci porti benessere ?
Sveglia baby…..non vedi che tutto sta andando a rotoli ?
” Independencia y nada más ” 🙂
e ti chiami Marco, un nome che per i Veneti suona come uno squillo di tromba!
I Veneti vogliono rompere le catene e uscire dalla situazione attuale in cui ci ha fatto piombare la sirena italia, ti devi svegliare dall’incantamento e, come dici tu, l’unione fa la forza: vieni anche tu con noi!
ciao Marco:
tu parli di vergogna, perche?
Chi è stato offeso?
Trovi che ci si debba vergognare a dire basta?
Pensi che mentre i pensionati che hanno lavorato magari fino a 10 ore al giorno quando erano in età lavorativa e ora aspettano la fine del mercato per andare a rovistare nella spazzatura per trovare un po di verdura o un frutto poco bacato dovrebbero dire viva l’Italia davanti al discorso di fine anno di un presidente che si è fatto aumentare la pensione di 8000 euro alla loro e nostra faccia?
Un presidente che ha fatto cancellare tutte le registrazioni sul caso stato mafia che lo riguadavano senza avere nulla da nascondere… così per sfizio?
parli di unione che tipo di unione intendi?
Quella che ci ha portato dalla prima alla seconda republica e ora alla terza sempre con le stesse persone al governo pensando magari che dopo tangentopoli e gli scandali che continuano ad emergere senza che nessuno mai si dimetta quelle persone pensi che ora così magari la smetteranno di farsi i cazzi loro alla faccia nostra ma ancora peggio dei nostri figli?
O magari pensi che arrivera uno… chissà e allora si che tutto andrà a posto…
Uno che magari esiste,
che magari verrà eletto,
che magari andrà al governo,
che magari andrà in parlamento a fare delle sane proposte,
che magari i 900 parlamentari,(semre quelli della collusione e degli interessi),gli gli diranno si?
Tu pensi forse tutto questo e ti senti in coscienza di dire sveglia a chi invece lotta per dire basta?
Parli di un movimento nato da un cambiamento sociale (inteso come società partito dal basso cioè) che non prende nessun soldo dallo stato ma che vive impegnando i propri soldi dall’apice al gazebo che per la prima volta dall’esterno ha dettato il calendario ad una istituzione,che ha fatto approvare una propria risoluzione a tutti i livelli additandolo come bufala e (a questo punto) non consideri bufale le promesse a vuoto venute “dall’unità” che tanto decanti?
beh se IV di bufala si tratta mi potresti argomentare meglio perchè mi dovrei io svegliare e considerare una massa di non so cosa i vertici di IV e tutti quelli che a differenza di coloro che difendi si danno veramente da fare per quello in cui credono?
In definitiva mi dai 10 motivi per dire viva l’Italia?(non con frasi fatte però) sai quì siamo abituati ad argomentare bene i nostri pensieri…
vediamo se mi svegli 😉
Deve convenire con il sottoscritto, egr.Marco, che ognuno è libero di esprimere le proprie idee, quindi nel nostro caso siamo obbligati a scriverle dal momento che siamo ospiti di un blog, o conosce altre possibilità?
Per quanto riferito “all’unione fa la forza” mi conceda, la forza de che?
L’universo è ridondante di critiche ma sterile di proposte, quindi un conto è partecipare al referendum per l’indipendenza del Veneto, opportunità offerta ad ogni residente di tale enclave, un altro aderire al movimento che ci alberga, se lei non ritiene di accettare tale invito può pacificamente soprassedere, ma non può vietare ad altri la libertà di aderirvi.
Leggendo le sue riflessioni mi è agevole concludere che lei ed io siamo agli antipodi nella concezione sociale, infatti lei è ancora dipendente dall’anima collettiva, io, anche in altri commenti, mi riconosco nell’anarchia; ciò non toglie che pacificamente possiamo dialogare anche da posizioni antitetiche.
Tanto le dovevo.
Quello che scrivi nel tuo commento Marco….si commenta già da solo…
Caro Marco,se arriveremo al referendum saranno i cittadini a decidere il loro futuro,in tutta libertà.Nessuno impone nulla….
Il problema è che chi voterà al referendum? Gli abitanti della regione italiana chiamata “Veneto” non sono per forza di origine Veneta, come molti veneti originari non sono in Italia e non voteranno. Si rischia un grande flop…
Questo lo dici tu.
I sondaggi in nostro possesso, dicono l’esatto contrario !
Caro fabio, io ho raccolto firme di adesione al nostro movimento anche da persone meridionali ke sono residenti e lavorano in veneto.
Hanno kapito anke loro, nonostante la situazione disastrosa nella quale ci ha portato “l’italia”, la differenza di tra il veneto e…il “resto” e sicuramente sapranno scegliere cosa sia più vantaggioso per loro e per il futuro dei loro figli….
Bravo !
Sono lieto che anche tu possa spezzare una lancia a favore di tanti bravi meridionali, residenti in Veneto, che si uniranno alla nostra causa.
Mi preoccupano di più i succubi di partito, i servi dell’ideologia, specie di quella ottusa e ignorante di sinistra, rispetto all’estrazione geografica della persona.
Tenete presente amici, che in Catalogna, come in altre parti del mondo, tra i più importanti partiti storici indipendentisti, ci sono innumerevoli movimenti di sinistra.
Esquerra ha 80 anni di storia indipendentista e io ho visitato una loro sede catalana.
Oggi il peggior nemico politico di noi indipendentisti, è la sinistra italiana e poi qualche sprovveduto, persino qui dentro, mi viene a sproloquiare di ” convertire ” questa gente, di accettare gli attacchi di costoro, per il ” rispetto delle idee diverse ” anche quando costoro vengono ad insultare .
Ma per favore…………PIETA ‘ !
A questo punto della dabbenaggine siamo ?
Convertire i sinistri manichei ? Ai dati attuali : ” mission impossible “, gente !
Toglietevelo dalla testa, non esiste dialogo con i fanatici, ma solo la forza della ragione.
Più facile convertire un berlusconiano, o un leghista.
Il dialogo si affronta quando esiste qualche punto in comune, altrimenti è meglio cambiare non solo pagina, ma l’intero libro.
Di libri affini noi ne abbiamo a disposizione una valanga, non c’interessano gli scarti polemici o dileggianti.
Ad Maiora !
Crisvi 🙂
che sondaggi?? come le firme false che avete portato a zaia???
sorridete, siete su youtube, mentre io non sono sui vostri commenti… 🙁
Le firme sono state tutte approvate e accettate, raccolte peraltro direttamente in piazza di fronte al canale della sede regionale.
Migliaia di presenti, comprese TV, servizi di vigilanza della questura e stampa .
Di falso qui dentro ci sei solamente tu e quei quattro rottami politici che rappresenti ! 🙁
grazie Crisvi ho letto ora la tua risposta riguardo “all’evento” attendo notizie…
nel frattempo saluti 😉
Ciao Andrea, mi sono informato riguardo il quesito che mi hai rivolto.
Non è una nostra manifestazione.
Prova a verificare chi sono gli organizzatori se ti capitasse per le mani un volantino, oppure se rileggerai un manifesto nel merito.
A presto.
Crisvi 🙂
ciao Crisvi:
ti ringrazio per il disturbo che ti sei preso, mi pare strano però che un appuntamento preso dalla casella eventi del sito di IV riguardi una manifestazione che non riguada IV cmq starò a sentire
ciao ancora…
La gente ha voglia di libertà.
E’ vero, vi sono migliaia di veneti che vivono di politica e quindi sono refrattari alla nostra libertà.
Ma l’indipendenza è per i veneti come l’aria, se non la otterremmo faremmo la fine della Grecia e il popolo veneto non lo merita.
Se si tratta di un falso, egr.So, lei non ne custidisce responsabilità, questa è ad esclusivo appannaggio dell’organizzazione promotrice, le assicuro che nessuno finora ha vissuto attaccato alla stanga dei salami o con gli occhi bendati, ognuno è sufficientemente accorto.
Certo che un po’ di puzza di zolfo la annuso leggendola, dal momento che si nasconde dietro un fantasioso nickname anzichè firmarsi.
Su!! Cresca un pocchettino!! Condivida la propria evoluzione con noi internauti.
ma So mi pensa magari che l’anarchia sia tutta lì, e youtube si presta all’illusione…
anarchia, come libertà degli individui per costruire… è un’intuizione, un passaggio obbligato, forse una conquista … ciascuno deve riflettere per arrivarci.
Quanta verità nelle sue parole, sig.ra caterina.
Mi divertono e m’inteneriscono tutti coloro che basano le personali conoscenze sulla rete, mi sembrano dei pulcini bagnati, incapaci di ogni cosa, alla mercè di tutto.
Cara Caterina,
L’anarchia è un sogno di menti illuminate. Mi viengono in mente Rosseau e Proudhon per esempio.
Tuttavia, ai nostri giorni, è solamente una funzione anacronistica e irrealizzabile, nè più , nè meno, del comunismo reale, che per costruire la libertà dei popoli, realizzò in realtà, i privilegi di una squallida nomenklatura di burocrati.
Tra i due movimenti di pensiero, la matrice socialista è molto spiccata, almeno nei tempi moderni.
Un giorno Caterina, ti spiegherò la concettualizzazione ” dell’hombre nuevo “, del Che Guevara.
A mio parere una sorta di ” fusion ” tra l’anarchia e il socialismo di mutazione caraibica. Quest’ultimo, che soppravvive con difficoltà anche oggi, tra l’imposizione di una tirannide di Stato e una corruzione senza confini.
Si arenò nel comunque nulla, anche questo principio guevarista.
Rispetto all’anarchia, la DD ( Democrazia Diretta ) che proponiamo anche noi di IV, è, ai dati attuali, immensamente più realizzabile.
L’ho voluta anch’io con forza, quale proposta politica, per ” orizzontalizzare ” il potere, spalmandolo il più possibile sul popolo.
La Svizzera è concretamente uno dei nostri modelli di riferimento.
Più democrazia = meno tirannide.
La prova del nove ?
Il governo Monti ha tolto risorse economiche per quasi 2000 euro a famiglia alla classe medio-bassa, creando una ” bolla ” di disperazione, scaturita nei casi più estremi con il suicidio per ragioni economiche.
Di contraltare un 10% di ricchissimi, raccolgono il 55% dell’intero patrimonio italiano e, oggi, si trovano più ricchi di prima, avendo ottenuto grandi regali da questo governo, con speculazioni e facilitazioni ad hoc.
L’IMU ad esempio la paga persino il no profit, ma non sindacati e fondazioni bancarie.
La buona politica, fa l’esatto contrario del governo Monti.
Toglie a chi accentra, redistribuendo il denaro alle masse, a chi il denaro lo fa veramente girare.
La politica di per sè non crea ricchezza, ma riveste ugualmente un ruolo importante, redistribuendo la ricchezza della Nazione, in più mani possibili di cittadini probi e coscienziosi.
L’accentramento di enormi capitali è il ” totem ” da scardinare, per una vera giustizia sociale.
Milioni di imprese che offrono lavoro, guadagno e prosperità.
Non certamente enormi capitali, racchiusi nelle rapaci mani di pochi plutocrati, ammanicati con il vorace e servile governo tecnico di turno.
Crisvi 🙂
Crisvi, ho usato il termine anarchia nel suo senso etimologico originario che, lungi dall’essere il caos su cui si innestano poi le tirannidi, non è neppure un progetto, semmai è una precondizione ad un progetto, una specie di tabula rasa che pone al centro l’uomo protagonista della società che intende costruire e dove ciascuno apporta la partecipazione di cui è capace.
Perciò, filosofia a parte, mi trovi d’accordo con quello che hai scritto, e aggiungo che noi Veneti abbiamo il grande vantaggio di una tradizione sedimentata e diventata un humus ricchissimo.
Giorgio, a me francamente non importa in quale modo, l’importante è ottenere l’indipendenza e fondare la nazione veneta perchè ho fiducia nei veneti, nelle loro capacità e soprattutto nella loro umanità, cosa che l’italia non sa neanche cosa sia.
Basta leggersi qualche libro per conoscere le assurdità che avvengono al sud.
Lungi da me tale abominevole cultura che non rispetta le regole sociali e non rispetta il prossimo. Nonostante l’eccessivo costo della sanità nelle regioni meridionali, i malati che possono vengono a curarsi al nord. E i soldi della sanità che fine fanno? E i debiti che le regioni meridionali continuano a fare derubando lo stato chi dovrà pagarli?
Perchè il popolo veneto deve subire tali angherie dall’italia?
Purtroppo i veneti coglioni sono ancora troppi ed gli infami politici regionali veneti meriterebbero di essere appesi in piazza S.Marco a Venezia per far capire al mondo che ne hanno combinato abbastanza.
Come si può permettere allo stato italiano di continuare a derubare il popolo veneto mentre la nostra gente si suicida e le imprese chiudono per l’eccessiva pressione fiscale?
I politici veneti sono complici dell’italia in tutto questo. Essi hanno tradito il popolo nonostante i voti li prendano dai veneti. Essi mancano di umanità e rispetto verso la propria gente.
Quando vedo una Puppato partecipare alle primarie del pd noncurante della propria gente, cosa posso pensare di questa persona? Troppo imbecille o pazza? Oppure menefreghista?
Sig. Adriano Giuliano, lei scrive:“tale abominevole cultura che non rispetta le regole sociali e non rispetta il prossimo..” non credo che si possa circoscrivere questa sua asserzione solo ai meridionali infatti successivamente continua con:”
I politici veneti sono complici dell’italia in tutto questo. Essi hanno tradito il popolo nonostante i voti li prendano dai veneti. Essi mancano di umanità e rispetto verso la propria gente.
Quando vedo una Puppato partecipare alle primarie del pd noncurante della propria gente, cosa posso pensare di questa persona? Troppo imbecille o pazza? Oppure menefreghista? quindi non è mera questione toponomastica ma riguarda bensì l’intima struttura morale delle persone indipendentemente dalla loro collocazione geografica. Quanto alla signora in nota, per me, è in una posizione ancor più grave perchè trascura la sua prole che nessuno l’ha obbligata ad affacciare a questa vita.
Così intesa accolgo la sua riflessione, mi partecipi se è d’accordo.
Ancora:”E i debiti che le regioni meridionali continuano a fare derubando lo stato chi dovrà pagarli?” Per me è ovvio che l’obbligatorietà ricade esclusivamente su chi li ha contratti.
Continuando:” Perchè il popolo veneto deve subire tali angherie dall’italia?, per nessun motivo.
Per concludere:” Purtroppo i veneti coglioni sono ancora troppi ed gli infami politici regionali veneti meriterebbero di essere appesi in piazza S.Marco a Venezia per far capire al mondo che ne hanno combinato abbastanza.
Come si può permettere allo stato italiano di continuare a derubare il popolo veneto mentre la nostra gente si suicida e le imprese chiudono per l’eccessiva pressione fiscale?” anche in questo caso la mia posizione si attaglia perfettamente sulla sua.
A rileggerla.
Hai letto la risposta di IV, ritardato ?
http://indipendenzaveneta.net/indipendenza-veneta-pronta-per-bruxelles/
A dir poco sorprendente, rispetto la vostra inefficienza e incapacità realizzativa, vero ? 😉
Il mio commento di cui sopra, era rivolto a questo post :
So mi afferma.
5 gennaio 2013 in 20:56
che sondaggi?? come le firme false che avete portato a zaia???
sorridete, siete su youtube, mentre io non sono sui vostri commenti… 🙁
crisvi e con le firme come siamo presi………..?
Le presenteremo in Febbraio.
No scusate, concludiamo a raccolta firme domani e in settimana le portiamo a Bruxelles. Queste servono per la tutela della comunita’ internazionale per il referendum per l’indipendenza. A febbraio presentiamo una delibera referendaria per essere approvata in Regione. Se la approvano facciamo il referendum nel 2013.
Grazie per la precisazione Lodo.
A quanto pare, alcuni vedono le nostre pagliuzze dovute a fattori sperimentali e innovativi e non le immense travi del fallimento politico, nell’altrui ” occhio evangelico “.
ti ho domandato perchè le ho raccolte anche io…volevo far di più ma non ci sono riuscito…..cmq a quante siamo arrivati?
Non ce l’avevo con te Edoardo, ma con le ” erinni del disgusto “, che citavano la nostra iniziativa di raccolta firme, quale tentativo di circuire i nostri sostenitori.
Invece abbiamo anticipato di un mese le più rosee previsioni per la consegna a Bruxelles delle stesse.
Mi scuso con te, se non sono stato abbastanza chiaro in precedenza.
Buone cose.
Crisvi 🙂
Spererei che il clima dei commenti si raffreddasse un po’. Tutte le idee vanno rispettate. Altrimenti cominciamo male.
Riguardo all’articolo del Presidente Morosin mi vorrei soffermare sulla frase “I cittadini della Repubblica ERANO e SI SENTIVANO liberi”.
Gentile Presidente Morosin, comprendo bene la sua passione per la Serenissima e le sue Istituzioni, spesso a ragione. Ma non trovo storicamente corretto mettere in bocca a tutti i cittadini della Repubblica Veneta il sapore della libertà, come ad esmepio ai servi liberi e non liberi. Se la saranno passata meglio che in altri luoghi del mondo, non dico di no; anzi, direi “meno peggio”; e questo perchè i patrizi veneziani sapevano bene che trattar da schifo un servo poteva essere controproducente. Tuttavia non vorrei esagerassimo con la mitizzazione. Si ricordi che le testimonianze scritte erano il più delle volte appannaggio di persone colte che leggevano la realtà attraverso precisi punti di vista ed esperienze, secondo il vissuto del loro tempo. Se il diplomatico francese scrisse bene di Venezia era perchè in Francia si stava peggio; ma di sicuro non tutti i veneti “si sentivano liberi” e non tutti i veneti lo erano o erano agiati; anche se non è scritto da nessuna parte è una realtà molto attendibile.
Occhio a non estremizzare le cose mitizzandole. Non vorrei che nei libri di storia che circoleranno nel futuro Stato veneto si compia la grave leggerezza di incensare il passato senza fare le dovute eccezioni e i dovuti distinguo. Sappiamo a cosa portano certi atteggiamenti. Si finisce col rivoltare la frittata dall’altra parte.
E’ vero che siano incazzati neri con le istituzioni italiane, io per primo. E che per costruire il nuovo Stato veneto dobbiamo insegnare ai veneti da dove vengono, renderli coscienti del loro passato. Ma di TUTTO il loro passato. Tenga conto che oggi la maggior parte delle persone, in particolari dei giovani, hanno una buona capacità di leggere tra le righe dei testi e di cogliere i limiti dei discorsi. Il paese della cuccagna non è mai esistito.
Naturalmente so che lei è ben cosciente di questo, e so che esporrà ai veneti la storia con le dovute accortezze i dovuti distinguo.
Vorrei invitare chi dice e scrive che IV vuole restaurare la Serenissima e tornare al passato ad andare ad una delle manifestazioni pubbliche di IV, e chiedere ai presidenti e al segretario se questo è vero. Sono convinto che vi risponderanno che al passato si guarda sempre, per prenderne il buono e scartarne il cattivo. Ed io sono daccordo con loro. Se ci pensate bene rinunciare al patrimonio del passato, nei suoi lati positivi, vorrebbe dire perdere una grossa opportunità.
Andate ad una delle riunioni… E’ possibile che tra la gente troverete dei mitomani per il passato di San Marco, come alle manifestazioni di SEL potreste trovare dei mitomani dell’unione sovietica e così via. Ma vi garantisco che sono pochissime persone, persone che si autoemarginano da sole.
Le manifestazioni pubbliche di IV sono tra le rare in cui viene invitato il pubblico a chiedere, intervenire, a proporre. Almeno a quelle cui ho partecipato io è successo così.
Chi ritiene ci siano dei difetti in IV e nelle idee che porta avanti, cerchi di contribuire a stemperarle, a correggerle. Io credo che IV sia il futuro del Veneto e che volenti o nolenti i veneti dovranno fare i conti con le idee di queto movimento, che però mi sembra un movimento molto aperto alla discussione.
Il blog serve anche a questo, non trovate?
Il tanto conosciuto nel mondo nord est produttivo, cosa è se non il risultato della cultura millenaria di noi veneti?
Lavorare, produrre e commerciare, era la forza della Serenissima che noi abbiamo ereditato dai nostri antenati che purtroppo sta scomparendo per colpa dell’italia.
Mi chiedo come si faccia a rispettare un paese che sta distruggendo il nostro Veneto.
Magari Scopelli impari a scrivere Stato Veneto con tutte le maiuscole al posto giusto, specie nella V di Veneto visto che si dichiara Veneto e non italiano.
Carla,
mi sta mettendo in bocca cose che non ho mai detto nè scritto. Io non ho mai scritto che non mi dichiaro italiano (i miei commenti lo testimoniano). Io SONO un cittadino italiano, come la maggior parte di noi utenti del blog. E SONO Veneto, perchè risiedo in Veneto.
Riguardo alle maiuscole le attribuisco alla parola Stato, anche se non sempre ricordo di metterle, perchè è nell’uso farlo. Nell’espressione “Stato veneto” la parola “veneto” è un aggettivo, e siccome al momento uno Stato Veneto non esiste, mi astengo dallo scrivere in maiuscolo l’iniziale di “Veneto”. Poi nessuno è perfetto; può essere che mi sfugga anche di scriverlo in maiuscolo ogni tanto… L’importante è che si capisca la sostanza e ciò di cui stiamo parlando.
Scopelli.Un vero Veneto scrive il nome del suo popolo e della sua regione sempre in maiuscolo a prescindere dalla lingua italiana e dalle sue regole.Aggettivo o meno.E’ soprattutto una questione di amore e rispetto.
Amo la mia terra, Carla, e amo i veneti, o, se preferisce, i Veneti (perlomeno coloro che rispettano la loro terra e le persone che l’abitano, oltre che le altre genti e le altre terre). Non misuro l’amore di una persona per il suo popolo e la sua terra sulla base di una lettera, nè il fatto che sia un “vero Veneto”. ma comprendo il sentimento che la sospinge ad attribuire un alto valore alla grafia di alcune parole; mi scuso pertanto se si è sentita offesa. Non mi bacchetti le mani, però, se continuerò a scrivere in un certo modo il suddetto aggettivo.
Egregio signore io sono un veneto obbligato ad essere italiano e se l’italia sgomberasse dal Veneto farebbe un piacere a me e alla maggioranza dei veneti.
Chi risiede in Veneto non è veneto finché non assorbe lingua, cultura ed abitudini locali.
Non prendiamoci in giro per favore. Sappia che in Australia gli stranieri che volessero la cittadinanza debbono passare gli esami, non come l’italia che si ritrova con cittadini italiani che non parlano la lingua e che non rispettano le regole italiane e che ricevono solo benefici a scapito dei locali.
Cultura italiana, crudele e spietata con i popoli della penisola, alla larga per favore.
Lei è italiano quindi nemico dei veneti…………………….
Sig. Adriano Guliano, mi spiace davvero dirlo, ma lei ha assorbito in modo totalmente distorto il messaggio di Indipendenza Veneta e di come per IV saranno i veneti del futuro.
Non so che manifestazioni e riunioni di IV lei frequenti, ma in ogni riunione della sezione del mio paese, e in ogni manifestazione pubblica di Indipendenza Veneta cui ho partecipato è stato SEMPRE detto alla gente e VIENE COSTANTEMENTE RIPETUTO, anche dai massimi responsabili di IV questo concetto: noi NON SIAMO NEMICI DI NESSUNO. E’ TASSATIVAMENTE VIETATO AFFERMARE CHE INDIPENDENZA VENETA CE L’HA CON GLI ITALIANI, perchè IV non ce l’ha con gli italiani, ma con la politica italiana, e con coloro che a suo tempo hanno venduto il Veneto (Napoleone) e con coloro che poi l’hanno liberato dal giogo austriaco ma senza restituirgli la libertà (anche se i documenti continuavano a definire il Veneto “sovrano”). Si sturi le orecchie quando va alle manifestazioni di Indipendenza Veneta perchè neppure dai suoi massimi esponenti sentirà mai sentire una sciocchezza simile! E’ l’ABC del movimento!
Se lei dice che io in quanto italiano sono suo nemico vuol dire che lei, che aderisce ad Indipendenza Veneta, ritiene che gli italiani siano nemici di Indipendenza Veneta. Mentre Indipendenza Veneta non è nemica di NESSUNO; di nessun popolo, di nessun cittadino.
Il suo commento è vergognoso, abbassa in modo sgradevole il nome di questo movimento politico. C’è gente che da tutto il mondo legge questo blog, e lo leggerà sempre di più, e ci saranno italiani di tutta la penisola che lo leggeranno. Lei sta facendo fare una figura meschina a tutti coloro che credono in IV e nei suoi ideali di pace e vera democrazia!
Io sono italiano come tutti noi, perchè volenti o nolenti siamo cittadini italiani, e diventeremo cittadini di un nuovo Stato Veneto legalmente, senza odio per coloro che sono stati nostri concittadini italiani, perchè la maggior parte di loro sono onesti, e MOLTISSIMI ITALIANI HANNO CAPITO LA NOSTRA CAUSA E CI DANNO RAGIONE! Anzi, saremo un esempio per le altre regioni!
Concludo dicendole che sono mille volte più veneto di lei, perchè chi all’estero conosce i veneti, e lei che dice di essere stato molto all’estero dovrebbe saperlo, li conosce per la loro moderazione e per il loro rispetto verso le altre genti!
Si ricordi che commenti come il suo fanno soltanto del male a questo movimento politico.
Finora da lei non ho letto 1 SOLO COMMENTO COSTRUTTIVO, ma solo offese. Sta seminando soltanto “flame”. Cos’ha imparato da tutti i suoi viaggi? Ad odiare la gente? Atteggiamenti come il suo fanno soltanto presagire che quando il Veneto sarà indipendente gente come lei potrebbe andare ad “educare” i veneti col manganello olio di ricino.
Cosa succederà quando un italiano attraverserà il nuovo Stato veneto? Lei gli sputerà addosso dicendo che è nemico della sua gente?
Se lei non è italiano rinunci alla cittadinanza italiana se non l’ha già fatto! Altrimenti smetta di scrivere sciocchezze.
Sta facendo fare una figura pessima a tutti i veneti, anche a coloro che non aderiscono al movimento, a coloro che si ghiacciano le palle alle 5 del mattino per preparare i banchetti al gelo e raccogliere firme, a coloro che diminuiscono il tempo dedicato alla loro famiglia pur di portare ai veneti il messaggio di IV, agli alti esponenti di Indipendenza Veneta che si stanno facendo un mazzo grande come un palazzo per dimostrare quanto in Veneto potranno girare liberamente idee ed opinioni senza essere tacciati come “nemici della patria”.
Pronto a rimangiarmi ogni cosa, egr.Andrea Scopelli, ma non mi trovo d’accordo con la sua visione identitaria.
Sono nato nel territorio Veneto, militarmente annesso a quello italiano, ma non per questo mi identifico con l’italianità.
Infatti non ho partecipato mai ad alcuna tornata elettorale, la mia relativa scheda è intonsa alla faccia delle malelingue che qui albergano, non avendo mai riconosciuta, ma sempre subita obtorto collo, a differenza di altri ospiti, l’autorita della repubblichetta delle banane dell’italietta.
CONTRO LA FORZA RAGION NON VALE.
Non ho perso occasione di rimarcare la mia contrarietà, documenti alla mano, circa la rappresentatività dell’intero popolo da parte delle istituzioni italiane, ancora mi vergogno e non riesco a capacitarmi che i miei soldi siano stati spesi per bombardare la gente libica, e vengano attualmente dilapidati per riservare lo stesso trattamento a quella siriana.
Vada a leggersi le attività occulte di FINCANTIERI.
Ho provato durante i miei viaggi a convincere quelle persone che sono Veneto e che aborro con tutte le mie forze tali comportamenti ma non ci sono, con mio profondo rammarico, riuscito, mi hanno sempre identificato come italiano.
Qunidi contro la mia pervicace volontà ho dei nemici, mi scusi se il termine non le aggrada, se poi lei ritiene che queste persone non siano italiane sono affari suoi, ma chi tiene il sacco condivide le stesse responsabilità di chi ruba o fa il palo, Enzo Jannacci ne è buon testimone con le sue canzoni.
Mi spiace per il presidente del movimento IV dott.avv.Alessio Morosin, ma non saprei come altro identificare le persone che coabitano il mio liminale territorio.
A lei la parola.
Infatti Andrea,
E’ come dici tu.
Nessun estremismo, o forma di razzismo.
Adriano non è cattivo, è solo arrabbiato con il mondo per una serie di sue questioni personali.
L’ho bacchettato spesso anch’io, ma lui è fatto così e nonostante le sue esternazioni manichee, desta della simpatia personale di fondo, anche se sono ben lontano dalle sue ideologie estremistiche e antimeridionali.
Ciao.
Crisvi 🙂
“Chi risiede in Veneto non è veneto finché non assorbe lingua, cultura ed abitudini locali.”
Repetita juvant, caro Adriano Giuliano, quindi avanti fino alla nausea.
Non vogliamo Veneti “all’acqua di rose” o per particolari interessi.
Todo corde.
Sarà pletorico, egr.Andrea Scopelli, ma ci tengo a condividere le sue riflessioni, specialmente quando sostiene che un blog, come quello chi ospita, dovrebbe concorrere a formare un idem sentire, con le dovute eccezioni, specialmente quelle che riguardano certe donne che paragonarle alle galline è un oltraggio a quest’ultime.
Con simpatia.
mi associo ad Andrea Scopelli .Una qualsiasi conversazione soprattutto politica si basa sul totale rispetto dell’ opinione altrui.Se pensate di convincere persone che non la pensano come noi con l’ insulto o con lo sfoggio di una pseudo cultura siete un danno per la causa.Tanto più vorrete vincere ed imporvi tantopiù perderete.
Calmate i vostri bollenti spiriti,quelli sì prerogativa dell’italianità in senso stretto e siate concreti.
E caro Scopelli hai sacrosanta ragione anche quanto definisci esagerazione la mitizzazione del passato della repubblica.Per carità non serve tanto per sentirsi veneti.Descriviamo la realtà com’è ma non soprovvalutiamoci.Quando il Veneto sarà finalmente libero e io lo spero più di Voi,sarà dura cambiare anche la nostra mentalità.
Io invece Ivano nel momento in cui vedo patetici commenti come il tuo, che sostengono il continuo abbassare le armi, il vogliamoci bene anche quando siamo presi a pedate da quei personaggi che tanto losco hanno sfornato al tempo del Viest, mi tornano alla memoria menzogne e persecuzioni che moltissimi in IV non vogliono certo più soffrire.Ragiona di più e chiacchiera meno.Magari considerando la pericolosità di chi entra con il suo venticello a gettare fango sull’immacolato.Personalmente come donna detesto i mediocri quanto i fresconi prerogative queste si tutte ridicolmente italiane.
Solo nel vedere la maggioranza dei veneti favorevoli all’indipendenza fa già comprendere la voglia di cambiamento che vi è da parte del popolo.
La priorità è abbassare drasticamente le tasse e ridare poteri decisionali in Veneto ai veneti cosa per ora non possibile perchè l’italia ha bisogno dei soldi di chi è sempre stato disposto a darli, come i veneti purtroppo.
Le tasse vanno abolite in toto, egr.Adriano Giuliano, come ho già scritto.
condivido perfettamente con te Ivano l’opinione sull’ultimo intervento di Andrea Scopelli e per questa linea che mi sono avvicinato ad IV consideranadolo diverso ,migliore di tutti gli altri movimenti che certo non mancano nel panorama dell’indipendendentismo.Poi gli eventi hanno dato ragione al fatto che l’intelligenza affonda i propri colpi con azioni incisive e con il rispetto sopratutto a chi non lo merita disorientando gli avversari ,(anche quelli indipendentisti che dovrebbero concorrere),
che si perdono in squallide scopiazzature inutili ploclami e folcloristiche parate che se pur belle (queste ultime…) lasciano poi il tempo che trovano…
Penso anch’io che i toni debbano rimanere un pò sobri, nonostante obiezioni come quelle di Marco, dense di luoghi comuni.
Anzi, proprio per questo, a Marco voglio dire: prova, per un attimo, a metterla diversamente. A pensare il Veneto come ad uno Stato autonomo. Dove le cose funzionano. Dove i soldi che versiamo ci vengono veramente restituiti in servizi. Dove possiamo spendere creativamente le energie, senza doverci difendere dal malgoverno.
Allora sì, potresti pensare ad un futuro “molto luminoso”: oggi non è possibile.
Non è questione di voler guadagnare più dell’onesto, o di guardare solo l’orticello: è dimostrato che i veneti hanno vocazione internazionale, abbiamo il gusto della provincia, ma non siamo provinciali. Credi a me, che ho potuto viaggiare e anche abitare altrove, e posso fare confronti.
Pensaci un pò, senza pregiudizi.
E guardati intorno: come diceva Andrea, fatti un giro alla fine dell’orario del mercato, vedrai veramente i nostri vecchi chiedere la verdura di scarto, come in America Latina… Deve finire. E l’unico modo è di riappropriarci di quello che ci spetta.
Dense anche di ingiurie.Quel VERGOGNATEVI la dice lunga sul modo di pensare di quel Marco e benissimo ha fatto chi ha messo sin da subito i puntini sulle i con il ragazzino.Se si vuole discotere ragionevolmente ci si presenta in un altro modo e non dicendo a chi cerca strade diverse da questo fango di vergognarsi.Si vergognino ladri e ruffiani traditori del popolo e non noi che abbiamo ideali nobili.
Cara Carla.Il tuo commento ti definisce da solo.Oltre che a scaldarti ed ad offendere non sei capace a fare altro.
Anche il tuo commento ti definisce per quello che sei caro Ivano, piccolo uomo di facciata, privo delle carattistiche caratteriali che tanto apprezziamo noi donne negli uomini veri.In quanto alla pseudo cultura che hai detto, non ho mai notato nulla di particolarmente significativo e culturale in quanto da te espresso nei soliti tuoi commenti alla vogliamoci bene.Io non dimentico chi come te nei momenti difficili era a seconda della convenienza un po’ di qua e un po’ dall’altra parte.
Più che offendere bisogna comprendere chi si incazza ed è stufo delle assurdità tutte italiane che di veneto non hanno niente.
La politica italiana è sempre stata dominata da roma con le sue ruberie, e folli stipendi non solo di politici ma manager di tutti gli enti statali.
Tanto per dirne una, nel 2010 il governo italiano costò 1600 milioni di euro mentre i governi di Francia, Germania e UK insieme non raggiunsero quel costo(fonte sky tv). Questo modo di spendere vi è in tutti gli enti statali, mentre i popoli italiani sono alla fame.
E’ da pazzi chiedermi di rispettare l’italia che sta portando il Veneto alla similitudine della Calabria e altre regioni dei sud perché i veneti non lo meritano.
E non posso più rispettare i veneti stupidi che ancora sperano nell’italia che non ha mai avuto rispetto per i veneti.
Io guardo i fatti, i malati di politica andrebbero rinchiusi perché danneggiano le persone realiste come me. Purtroppo in Veneto di malati ve ne sono troppi specialmente di sinistra.
Perchè non vi è nessun politico veneto che ha il coraggio di affrontare in un dibattito pubblico un leader indipendentista?
Questo è mancanza di rispetto altro che rispettare gli imbecilli che con la loro stupidità contribuiscono alla distruzione del Veneto!
Cosa pensa delle ditte venete che si trasferiscono in Austria e Svizzera perché la tassazione italiana è insostenibile?
Cosa pensa di tribunali veneti nei quali i giudici continuano a rimandare le sentenze allungando quindi la causa con tempi biblici?
Questo modo di fare non è veneto ma italiano, quindi, una vola ottenuta l’indipendenza, questi signori se ne tornino in italia a danneggiare i loro connazionali non la giustizia veneta come accade ora purtroppo.
E’ l’italia mafiosa che manca di rispetto ai veneti, quindi,italiani alla larga……….che in Veneto comanderanno i veneti non voi!
Il termine rispetto testimonia significato quando è reciproco, diversamente se univoco è dittatura.
Quindi lo riservo a chi me lo usa, perciò sig.Adriano Giuiano, quello che scrive:”
E’ da pazzi chiedermi di rispettare l’italia che sta portando il Veneto alla similitudine della Calabria e altre regioni dei sud perché i veneti non lo meritano.
E non posso più rispettare i veneti stupidi che ancora sperano nell’italia che non ha mai avuto rispetto per i veneti.
Io guardo i fatti, i malati di politica andrebbero rinchiusi perché danneggiano le persone realiste come me. Purtroppo in Veneto di malati ve ne sono troppi specialmente di sinistra.
Perchè non vi è nessun politico veneto che ha il coraggio di affrontare in un dibattito pubblico un leader indipendentista?
Questo è mancanza di rispetto altro che rispettare gli imbecilli che con la loro stupidità contribuiscono alla distruzione del Veneto!
Cosa pensa delle ditte venete che si trasferiscono in Austria e Svizzera perché la tassazione italiana è insostenibile?
Cosa pensa di tribunali veneti nei quali i giudici continuano a rimandare le sentenze allungando quindi la causa con tempi biblici?
Questo modo di fare non è veneto ma italiano, quindi, una vola ottenuta l’indipendenza, questi signori se ne tornino in italia a danneggiare i loro connazionali non la giustizia veneta come accade ora purtroppo.
E’ l’italia mafiosa che manca di rispetto ai veneti, quindi,italiani alla larga……….che in Veneto comanderanno i veneti non voi!“, lo condivido alla lettera.
Si sei definitivamente più adatta alle baruffe chiozzotte.Noto inoltre una profonda insoddisfazione sessuale.
Chissà perchè .
My dear believe you need sex.
Strano che parli di profonda insoddisfazione sessuale uno come te che al solo guardarlo in faccia pare aver raggiunto da molto tempo la pace dei sensi.
A man is not a choice but it is the woman who always chooses her man
Ivano, t’invito cordialmente a chiedere scusa a Carla, per la squallida frase totalmente gratuita e incivile, che le hai indirizzato alla sua personale sessualità.
Come tu possa arrivare tanto in basso, specie con una Signora, è per me un interrogativo, che getta ombre sulla tua persona.
Il resto te lo dirò personalmente, quando ci vedremo a Venezia in febbraio ! 🙁
Sig.Ivano, le testimonio tutta la mia solidarietà.
Non avevamo dubbi che anche tu, Giorgino, palesassi profonda inciviltà e mediocrità esistenziale.
Spero solo che Ivano, abbia esternato momentaneo squallore, solo tramite una frase infelice e non a differenza tua, per propria origine d’infimo livello.
della sua regione? la regione veneto adesso coincide col popolo veneto? non lo sapevo…!
apunto! la rejon veneto no xè un ente de dirito internasionae, la xè na rejon aministrà dal paese ocupante che se ciama itaglia. come faxìo a farve valere co sto referendum??
La vedo dura, caro Bepi.
Mi capita praticamente ogni giorno di incontrare anime buone, ma tormentate e peritose, fratelli erranti, figli della terra Veneta traviati da un secolo e mezzo di frustate inferte da una matrigna sconsiderata e degenere. Comprendo la loro incertezza, ma cerco in ogni modo di svegliarli dall’incantesimo, e ci riesco quasi sempre.
Nelle loro parole, nei loro sguardi, più che sfiducia o indifferenza, colgo uno smarrimento intimo, paragonabile a quello che accade a quei bimbi rapiti in tenera età da persone senza scrupoli al solo scopo di sfruttarli, che proprio nel momento in cui si sentono vicini alla liberazione tentano paradossalmente di difendere i rapitori, perchè quegli stessi aguzzini li hanno indotti a credere di appartenere a loro da sempre, di essere l’unica ragione di vita e fonte di sostentamento.
Ma è una bugia! Vi hanno rapiti, ingannati, traviati e persino vilipesi per quasi un secolo e mezzo. Vi hanno derubati della vostra anima, della vostra terra e della vostra storia.
L’incantesimo si può rompere facilmente, basta guardare il cielo oltre la finestra del covo dove siete reclusi. Basta non aver paura di uscire.
Purtroppo molti veneti hanno paura o sono imbecilli.
Un mix di tutte e due le peculiarità, egr.Adriano Giuliano.
Con rammarico ma condivido la sua riflessione, egr.Klaus.
E’ sempre un piacere leggerla.
ritardato mentale intendito? xè ofesa a meso stanpa, conplimenti, te ghè vinto na denuncia!
e oltre a quela, te dimostro che el vostro link xè solo na letera che volì mandarghe a l’UE, mentre xè xà sta risposto a un movimento indipendentista che l’UE no se ocupa de question interne ai stati:
http://www.mlnv.org/main/wp-content/uploads/2012/12/luned%C3%AC-3-dicembre-2012-2.jpg
quindi, o barroso xè stupido, opure no ghe gavì gnancora spiegà ben cosa che volì fare. dasime na risposta…
I miei legali attendono la tua denucia e con me, preparati d’arrivare sino alla Cassazione se occore.
Non basteranno 30 anni per una sentenza definitiva e chiederò ” casus “, che t’impongano di anticipare somme molto rilevanti.
Se poi risulti con precedenti, anche minori, Dio ti salvi dalla sentenza dei Giudici.
Chi esprime concetti privi di fondamento, portati alla calunnia più infame e alle minacce, non merita nè considerazione, nè risposte.
Chi è intelligente ha già compreso la portata dell’iniziativa promossa da IV !
Gli altri rimangano nelle loro porcilaie.
e quale conceto so drio esprimare priva de fondamento? ghè na risposta da l’UE che dixe che l’UE no se ocupa de question interne ai stati. cosa gheto da dire de contrario a na risposta cusì uficiale?
Teo dirò co saremo davanti ai giudici !
Crisvi
quando un paese ha in tutte le sue istituzioni pubbliche dirigenti e personale provenienti da centinaia di km di distanza che hanno una cultura totalmente diversa, quel paese è una colonia.
Basta andare in giro per i tribunali, agenzia entrate, GDF,carabinieri, polizia,etcc., in tutto il Veneto per rendersi conto che noi siamo una colonia non italia, e non vi è più grande umiliazione per un popolo avere figure così importanti totalmente estranee al territorio.
Qui non vi alcun odio viscerale verso i meridionali da parte mia, ma un grande desiderio di rispetto per i poveri veneti che continuano tuttora a subire angherie dall’italia.
E ripeto che i calabresi nel 2007 cacciarono i DG delle ASL dalla Calabria,assunti dall’assessore regionale signora Doris Lo Moro,perché secondo loro, aver preso dei dirigenti da fuori(dal nord) fu un’offesa alla calabresità.
Avevano ragione o furono razzisti? D’altronde quando si va in un ufficio pubblico non si dialoga meglio(generalmente) con una persona che fa parte della stessa comunità?
PRETENDERE DI ESSERE AMMINISTRATI DALLA PROPRIA GENTE NON E’ RAZZISMO…..E’ UN DIRITTO SACROSANTO DI OGNI POPOLO!
Perché dovrei odiare i meridionali o gli stranieri? Cosa mi hanno fatto? Non sono un pazzo!
Pretendo solo che vi sia rispetto per i veneti, ed una volta ottenuta l’indipendenza, saranno loro con la DD a decidere chi dovrà ricoprire cariche istituzionali in Veneto.
Se si dovesse badare a certi ragionamenti in questi blogs, gli inglesi e gli americani dovrebbero odiarsi tuttora per ciò che avvenne in passato.
Il Veneto, sarà si aperto al mondo più e meglio dell’italia, solo facendosi rispettare come avviene in Austria, Svizzera ed altri paesi, non come ora. E ricordiamoci che la DIGNITA’ non ha prezzo, ma a quanto pare, sembra che si otterrà l’indipendenza solo cedendo la nostra dignità di popolo.
Solo con il coraggio di dire le cose come stanno realmente si arriverà alla soluzione del problema del nostro Veneto; dire le cose a metà per fare credere non so cosa, non si arriverà da nessuna parte, perché all’estero tutte le cose che sto dicendo in questo sito le conoscono meglio di me e nascondere parte della realtà, non penso si faccia bella figura.
Egregio signor Scopelli la ringrazio di suoi bei discorsi, peccato che li conosca oramai a memoria da anni poiché li sentii da un caro ex collega di lavoro, elettore del pd .
Io ho semplicemente mosso delle accuse all’italia, mi dimostri il contrario.
Comunque non interverrò più nei vostri blogs ed auguro a tutti fortuna e felicità.
Intende abbandonarmi, egr.Adriano Giuliano?
Che le ho fatto?
Le sono stato irriverente?
Non l’ho trattata con il doveroso riguardo?
Giorgio, è stato un piacere dialogare e mi allontano per non turbare o ferire coscienze troppo sensibili alle mie veritiere affermazioni.
L’importante è arrivare al referendum ed ottenere la libertà e IV si sta dando da fare.
cordialmente la saluto
Sig.Adriano Giuliano, sono solo parole, quelle a lei avverse od invise se le può far scivolare adosso.
“Non ti curar di loro, ma guarda e passa.“
Adriano, stasera verrà messo in onda il nuovo film del colonnello ” ultimo “, ( Sergio De Caprio per l’anagrafe )colui che arrestò Totò Riina, il numero uno della mafia siciliana, specie del clan dei corleonesi.
Lo interpreta un attore bravissimo, Raul Bova.
Guardalo, che poi analizzeremo assieme lo spunto di discussione.
A presto,
Crisvi 🙂
Adriano segui anche la seconda parte di ” Ultimo – l’occhio del falco ” stasera.
Ciao
e dopo so mi quelo poco serio…! ve faso domande che no savì rispondarme. ma va ben cusì, la xente quando no la vede risposte a domande scomode la taca fidarse poco. continuè pure cusì, invese de capire parché l’UE gà mandà sta letera preferì farghe perdare tempo ala iente, complimenti!
ndasì pure vanti par la vostra strada, co gavarì la stesa risposta da l’UE vegnarò sicuramente a lexare cosa che ve inventarè e comentare…
Gentilissimo Giorgio, riporto tra virgolette il suo intervento per poi risponderle, in quanto sopra si è esauritolo spazio.
“Pronto a rimangiarmi ogni cosa, egr.Andrea Scopelli, ma non mi trovo d’accordo con la sua visione identitaria.
Sono nato nel territorio Veneto, militarmente annesso a quello italiano, ma non per questo mi identifico con l’italianità.
Infatti non ho partecipato mai ad alcuna tornata elettorale, la mia relativa scheda è intonsa alla faccia delle malelingue che qui albergano, non avendo mai riconosciuta, ma sempre subita obtorto collo, a differenza di altri ospiti, l’autorita della repubblichetta delle banane dell’italietta.
CONTRO LA FORZA RAGION NON VALE.
Non ho perso occasione di rimarcare la mia contrarietà, documenti alla mano, circa la rappresentatività dell’intero popolo da parte delle istituzioni italiane, ancora mi vergogno e non riesco a capacitarmi che i miei soldi siano stati spesi per bombardare la gente libica, e vengano attualmente dilapidati per riservare lo stesso trattamento a quella siriana.
Vada a leggersi le attività occulte di FINCANTIERI.
Ho provato durante i miei viaggi a convincere quelle persone che sono Veneto e che aborro con tutte le mie forze tali comportamenti ma non ci sono, con mio profondo rammarico, riuscito, mi hanno sempre identificato come italiano.
Qunidi contro la mia pervicace volontà ho dei nemici, mi scusi se il termine non le aggrada, se poi lei ritiene che queste persone non siano italiane sono affari suoi, ma chi tiene il sacco condivide le stesse responsabilità di chi ruba o fa il palo, Enzo Jannacci ne è buon testimone con le sue canzoni.
Mi spiace per il presidente del movimento IV dott.avv.Alessio Morosin, ma non saprei come altro identificare le persone che coabitano il mio liminale territorio.
A lei la parola”.
Sono daccordo con quasi tutte le sue parole (ha citato solo alcune delle migliaia di misfatti compiuti in suolo italiano; la lista sarebeb lung afino alla luna e ritorno); sono daccordo su tutto tranne che per il fatto che io continuo a non ritenere nemici le persone che ha indicato.
Mio bisnonno era un trovatello; non sappiamo purtroppo da dove venisse; sappiamo che fu abbandonato qui in Veneto. Di sicuro il mio cognome non è veneto, nativamente, questo è evidente. A partire da mio bisnonno tuttavia ci siamo sempre ritenuti venetissimi. Certo, non posso vantare di avere avi che hanno vissuto durante la Serenissima Repubblica. Ma quella storia sento che mi appartiene, perchè sono nato e vissuto qui; l’ho studiata a scuola (e la sto approfondendo grazie a IV e a molti dei vostri dotti interventi). Oltre che veneto sono anche italiano per cittadinanza. Non ci posso far nulla se sono nato nel 1980 e se nel 1866 il Veneto è stato annesso all’Italia. Di sicuro non la sento una colpa. E non me la sento di attribuire la colpa dell’invasione dell’Italia del 1866 a tutti gli italiani che sono nati dopo. Sarebbe un paradosso assurdo per me. Dire “chi tiene il sacco condivide le stesse responsabilità di chi ruba” significa dire alla maggioranza dei residenti in Veneto che pagando le tasse all’Italia stanno rubando al Veneto; mentre hanno soltanto adempiuto ai loro doveri di italiani, pagando tutte le tasse fino all’ultimo centesimo. Perchè alla fine è di questo che stiamo parlando; aldilà che i veneti vadano o no a votare, l’Italia non si alimenta tanto con i voti, ma con i soldi che riceve dai cittadini, veneti in primis.
Io non ho alcun nemico, Giorgio, nè voglio averne. Quando avverrà l’indipendenza, se gli italiani mi odieranno per averla sostenuta, allora potrò dire di avere dei nemici. Sono pronto al fatto che molti italiani non capiranno tutte le motivazioni che mi hanno condotto a sostenerla. Spero siano il minor numero possibile.
Non ho altro da dire.
La ringrazio per la sua rispettosissima attenzione. Un cordiale saluto.
Tutto ricevibile quel che scrive, egr.Andrea Scopelli, ma non mi ha fornito l’alternativa alla definizione “nemici” perchè gli, eventualmente, avversari si trovano nel gioco, d’altronde ho fatto mio(come non farlo?) il dettato evangelico:”Chi non è con me è contro di me”.
Non si può e non si deve ridurre tutto ad una mera questione di vil denaro e sarebbe albagico tentare di affrontare ogni diversità nello spazio di un blog, lo spirito che guida ogni collettività è identificabile(veda l’esoterismo proposto dal sig.Pier Carlo in altro post), sempre nella Bibbia con le lettere di Paolo alle varie Chiese.
Todo corde.
Dimenticavo! Egr.Andrea Scopelli, quando i veneti versano le tasse allo stato centrale italiasco non assolvono ad un dovere ma sottostanno ad una costrizione. Il senso è sostanziamente diverso.