Buongiorno. Il mio nome è Dritan Cami. Mi è stato chiesto di scrivere questo articolo per cercare di cambiare l’immaginario dello straniero in Veneto.
Sono cittadino italiano, nato in Albania classe 1982. Sono in Italia da quando avevo 16 anni. Ho sempre lavorato, da un lavoro all’altro imparando tanti mestieri. Ho finito la scuola per geometra, poi il praticantato e gli esami di stato per l’abilitazione all’esercizio della libera professione. Oggi sono geometra libero professionista, esercito la mia professione a Resana presso la mia abitazione. Sono sposato con una resanese e sono genitore di una bimba.
Sono venuto a conoscenza di Indipendenza Veneta tramite una chiacchierata con mia suocera che a sua volta ne aveva sentito parlare da un collega. Incuriosito, mi sono messo a leggere un po di articoli nel sito e quando lessi la frase “Veneto è chi il Veneto fa” mi sono illuminato, questo movimento mi rapì. Stupefatto, (appassionato della politica) avevo trovato un movimento che a differenza degli altri…, si poneva contro l’odio razziale ed era aperto al mondo.
Ho reperito l’indirizzo e-mail dai contatti del sito e ho scritto, dando la mia disponibilità a dare una mano per contribuire al raggiungimento di un Veneto indipendente. È vero, non sono veneto nativo, ma oggi come oggi mi sento veneto. Non conosco benissimo la storia del Veneto, ma so chi sono, da dove vengo e che Veneto sogno per la mia famiglia e per i miei figli. Purtroppo chi ha una provenienza non veneta, nella vita di tutti i giorni sente questo peso, chi meno e chi di più. Tutti sappiamo quali sono gli atteggiamenti verso gli stranieri.
Da quello che mi risulta la posizione di Indipendenza Veneta al riguardo degli stranieri presenti nel territorio del Veneto è di totale apertura.
Cosa vuol dire?
Vuol dire che se uno straniero studia, lavora e vive in questo territorio pagando le sue tasse non viene considerato come un male o ancor peggio un alieno, ma eventualmente cultura aggiuntiva. Può vivere la sua vita normalmente e tranquillamente senza dover portare il peso del diverso o essere additato per essere messo nel mucchio dei fuorilegge o ancor peggio essere visto come la causa di tutti i mali… Nella stessa misura chi commette reati di qualsiasi gravità deve essere condannato nella giusta misura e sopratutto deve scontare la sua pena senza se e senza ma. Non si fa distinzione di provenienza: dal Nord, dal Sud o straniero. Non mi interessa, posso avere le mie simpatie, ma non per questo devo tirare in mezzo nazioni o regioni, ma solo la persona che si è comportata male.
Ecco perché apprezzo il movimento. Capace di essere aperto, ma nello stesso tempo severo. Un movimento capace di tenere, ma anche di dare. Un movimento che con queste prerogative sarà capace di relazionarsi con l’Europa con apertura mentale e di non essere considerati dal mondo chiusi nel nostro “piccolo”.
Oggi sono socio, mantengo la pagina ufficiale di IV del social network G+ https://plus.google.com/103591055031535584682 e realizzo il materiale per le serate degli incontri: volantini, manifesti, flyer ecc oltre a partecipare ai gazebi quando serve e quando posso.
Un saluto a tutti,
Dritan Cami
Socio di Indipendenza Veneta
che bello leggerti, Dritan Cami! … mi fai andare indietro, ai tempi di una Venezia porto di mare e terra di libertà: quella è la nostra cultura e per questo, come siamo aperti agli altri, così ci siamo diffusi nel mondo. Benevolenza e rispetto alla base anche della nostra prossima, speriamo, Repubblica Veneta!
Mi è piaciuto molto il tuo intervento, amico d’origine albanese.
In effetti, quel semplice opuscolo, che conservo con cura nella mia libreria, è stato un messaggio illuminante per molti di noi.
Ho anch’io amici naturalizzati Veneti, ma d’origine indiana, ai quali ho parlato d’ IV.
Per me non esistono i diversi.
Salvo coloro che delinquono, non rispettando le regole della civile convivenza, delle leggi e dei regolamenti.
In tal caso, pongo una ferrea linea di demarcazione, con questa gente.
Un unico appunto.
Non scambiare la disciplina, per severità.
La valida disciplina porta a risultati, la severità eccessiva, spesso a soluzioni inadeguate al problema da risolvere.
Benvenuto tra noi !
Ad maiora.
CrisV 🙂
CARO DRITAN, TI NO TE SI UN STRANIERO, PAR GNENTE. TE SI VENETO COME NOALTRI. E TE SI ANCA UN ME COLLEGA!! SPERO DE PODERTE CONOSSARE E DE STRINXARTE EA MAN!!!! STAME BEN!!!
E’ un piacere leggerti Ditran,sei il perfetto esempio del motto di IV,Veneto è chi Veneto fà.
Spero che tanti altri Ditran di altri paesi possano unirsi alla futura Repubblica Veneta!.
Mi associo ai commenti di Caterina e Crisvi.
Un caro saluto.
I VENETI APREZZANO GENTE COME TE
mi son commosso.
grazie!
Luca, immagino la tua commozione.
Quando 3 anni fa hai coniato lo slogan “VENETO E’ CHI VENETO FA” non potevi ipotizzare che avrebbe fatto così tanta strada, che avrebbe fatto riflettere e unito migliaia di Veneti.
Sai che io sto ancora aspettando il numero 2 di “veneto è chi veneto fa” 😉
Grazie Luca.
Grazie Dritan.
Bene Dritan, hai subito inteso il progetto nel modo giusto. Indipendenza Veneta ha come obiettivo quello di risolvere il problema della “dipendenza veneta” (sfruttamento, umiliazione, confinamento).
E’ un progetto che agisce per una riforma radicale del sistema amministrativo ed economico del Veneto in chiave indipendentista, l’unica iniziativa pacifica e legale oramai possibile.
Data questa premessa, gli scritti ed i contenuti delle nostre serate informative, è evidente che solo chi ce li vuol vedere per forza, può trovare riferimenti xenofobi o di discriminazione razziale in questo progetto.
La realtà è che tutti i Veneti sono extracomunitari in Italia.
Buon lavoro Socio.
Veramente io in Veneto sono a casa mia.
E’ l’italia che dovrebbe sloggiare dal Veneto.
In quanto alla discriminazione, in tutti i paesi del mondo vi sono persone che non tollerano gli stranieri, non solo in Veneto.
Caro Dritan Cami nessuno o quasi nessuno ce l’ha con extracomunitari cosidetti “buoni” perchè prendendo esempio dai miei nonni che si sono trasferiti in Canada e Belgio perchè qui non c’era lavoro la stessa cosa l’hai fatta pure tu come tanti altri. Io sono un ragazzo di ormai 18 anni,sono fidanzato con una ragazza italiana i quali genitori sono di origine serba (25 anni che sono in italia e 25 anni che lavorano tutti e due i miei “suoceri” anche 12-13 ore al giorno in conceria sebbene abbiano tre figli). Io li stimo solo per il fatto che in 25 anni si sono sempre fatti il Culo per poter sopravvivere in mezzo a sta merda di paese. Io chiedo ogni volta a loro se vorrebbero tornare in Serbia ma la loro risposta è sempre che qua c’è lavoro e cercano di resistere. Questo per dire che ce l’abbiamo con gli extracomunitari cattivi quelli che vengono qua a rubare,fare danni,rompere i coglioni. Io mi chiedo:ma a casa loro fanno certe cose? Certo che no perchè siete molto possessivi specialmente voi dell’est europa. Spero di essermi espresso abbastanza bene e concludo dicendo di si all’indipendenza veneta!
Si! Filippo.. anche se la forma del tuo scritto non è proprio perfetta… il tuo cuore ha trasmesso benissimo il tuo messaggio! …continua così con i tuoi sani principi… buonafortuna!
Grazie a tutti per l’apprezzamento. Mi fa piacere che le idee sono condivise…
Dritan , come si fa a non condividere le tue idee. La cosa più importante e che ti distingue è anche che le tue affermazione provengono dal cuore. Bravo Dritan !
Una delle cose che mi fa più incavolare del mio territorio è quando viaggio nelle nazioni vicine e vedo gli immigrati estremamente ligi ai doveri comuni a tutti i cittadini. Dal semplice pagare il biglietto sui mezzi pubblici fino al rispetto delle leggi più articolate da comprendere, come ad esempio inerenti a lavori di grande responsabilità. Se la società è palesemente incapace di far rispettare le regole di vita, troverà sempre chi sfrutta questa debolezza a danno degli altri, anzi il territorio dove è risapuro che permane questa deficienaza civile, sara sempre di maggiore attrattiva per i delinquenti pittosto che per le brave persone.
Un bravo a Dritan che ha saputo scegliere la strada meno semplice, ora ha gli stessi diritti di tutti noi di essere tutelato dallo Stato, in tutti gli ambiti e lo Stato italiano ormai non è in grado neppure di gestire il traffico in periferia… WSM !
BENVENUTO IN VENETO, DRITAN! … sei esempio anche i molti di noi veneti nativi!
questi discorsi di accoglienza e di apertura verso in non veneti che vivono e lavorano in Veneto valgono anche per noi siciliani vero?
come puoi dubitarlo? se vi sta bene rimanere fra noi, non possiamo esserne che felici!
Stai scherzando Arturo ? 🙂
Tra i nostri militanti abbiamo persone oneste e laboriose, che provengono da quasi tutte le regioni d’Italia. Non esclusivamente Veneti, pertanto !
Persone perfettamente integrate nel nostro tessuto sociale, che offrono e giustamente pretendono, rispetto.
Nel nostro Statuto, non esistono le discriminazioni razziali, anzi, chi palesa razzismo viene cacciato. Puoi controllare, è già successo che abbiamo bannato gente razzista anche da questo sito, almeno due volte, da quanto ricordo.
L’unica discriminante è l’onestà soggettiva, la propensione al rispetto di leggi e regolamenti.
Se uno causa danni ai nostri cittadini della futura Rep. Veneta, sarà perseguito e reiettato.
Ad maiora.
Crisvi 🙂
PS : Ho visitato lungamente la tua bella Sicilia : Palermo, Catania, Messina, Agrigento, Siracusa, Augusta, Modica ( e assaggiato il suo celeberrimo cioccolato 😉 ).
In Tanzania, mia moglie ed io abbiamo casualmente conosciuto una coppia di palermitani e abbiamo svolto tutti i tours in jeep e le vacanze assieme. Ci telefoniamo ancora, a distanza di anni.
*i non veneti
Faleminderit, Dritan, bellissime parole! Ogni persona come te, da qualsiasi parte del mondo provenga, rappresenta al meglio lo spirito del nostro popolo!