Valdagno, 6 dicembre 2012. Gianluca Busato spiega come il percorso internazionale all’indipendenza veneta rientri in un fenomeno globale contemporaneo che ci permette di cogliere le sfide della modernità.
5 risposte a “Gianluca Busato: “non siamo soli, l’Indipendenza Veneta rientra in un fenomeno globale””
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Sei grande Gianluca..si, non sei un “grande pikkolo” ma…un “pikkolo grande”………
ekko, questa è la forza delle parole; parole come quelle ke ho sentito “sgorgarti” dal cuore e penetrare nella mente.
parole ke naskono dalla forza delle idee, contengono…. produkono e trasmettono la forza del credere e dell’agire concreto ke non lasciano spazio a nessun contraddittorio
Grande plauso a te Gian!!!
Esatto !
Pensare che i congiurati del Viest, avevano bassamente tramato per eliminare una simile risorsa umana e indipendentista, mi fa ancora prudere il naso…….e non solo quello !!!
Per eliminarlo, questi cospiratori avrebbero tuttavia dovuto passare prima sul mio cadavere e questa non è cosa semplice per nessuno.
Imbecille recupera l’uso del “ch” e della “c”, metti la “k” a cazzo di cane, non ghe sei mica inglese
Un consiglio :Ho assistito al dibattito di Forum di Rete Veneta settimana scorsa , ospite il buon Busato….tutto bene salvo una imprevista difficoltà a controbattere le affermazioni riguardante i morti in guerra per “l’unità dell’italia” . E’ chiaramente una presa per il c… in quanto si sfruttano i cadaveri dei nostri nonni per dare valore alla famigerata unità. Lo sanno anche i bambini che erano obbligati alla guerra ed alle trincee da carabinieri schierati pronti a sparare in caso di diserzione !!!!
Invito Busato ( si presentasse ancora l’occasione) a segnalare tempestivamente la coercizione al servizio della guerra . Tra l’altro ben 48000 veneti hanno partecipato ( con gli austriaci) alla terza guerra cosiddetta di indipendenza sconfiggendo i Savoia sia a Custoza che per mare a Lissa e….questi non meritano neanche il ricordo ???
Mi permetto di suggerire ulteriori argomenti per smantellare la questione per i morti dell’Unità d’Italia. Preciso che il mio bisnonno é un pluridecorato (Medaglia d’Argento al Valor Militare, croce di guerra al Valor Militare, promozione per merito di guerra) e pertanto questo argomento mi interessa molto.
1. L’unità d’Italia si é svolta perlopiù per interessi internazionali, e quindi i mille (e il loro numero esiguo dice tutto) non trovarono di fatto opposizioni. IL RISORGIMENTO E’ STATO PARTE INTEGRANTE DI UN PROGETTO EUROPEO PER LA CREAZIONE ARTIFICIOSA DI UNO STATO CUSCINETTO TRA FRANCIA E AUSTRIA.
2. L’Italia poteva assumere fin dall’inizio una forma di stato federale (Carlo Cattaneo fu uno dei numerosi sostenitori del progetto) e se avessero detto agli stati italici che la loro lingua, le loro tradizioni, e la loro storia sarebbero state stravolte, vilipese e derise e che il nuovo stato li avrebbe spremuti di tasse per mantenere un sistema inefficiente e corrotto le cose sarebbero andate in altro modo. I NOSTRI ANTENATI SI RISPETTANO SOPRATTUTTO DIFENDENDO LA LORO DIGNITA’.
3. Una volta imposto lo stato italiano subentrò la leva obbligatoria: con fucilazione per i disertori.. I VERI EROI SONO COLORO CHE COMBATTONO LIBERAMENTE PER I PROPRI IDEALI.
4. la prima guerra mondiale fu combattuta con decisione dai nostri soldati dopo la sconfitta di Caporetto, ossia quando la guerra da offensiva diventatò difensiva (per respingere l’invasione esterna) LE GUERRE NON SONO LA RISPOSTA AI PROBLEMI INTERNAZIONALI NE’ IL COLLANTE DI UN POPOLO. I SOLDATI DESIDERAVANO SOLO PROTEGGERE LE LORO FAMIGLIE E TORNARE DA LORO SANI E SALVI.
5. Nella seconda guerra mondiale i soldati italiani sono stati traditi dal loro stesso paese il giorno 8 settembre 1943 perché CON LA VILTA’ TIPICAMENTE ITALIANA SI E’ PENSATO DI SALTARE SUL CARRO DEL VINCITORE, SENZA CURARSI DI CHI ERA IN BATTAGLIA. I SOLDATI AL FRONTE NON SAPEVANO COSA FARE E VENNERO CONDOTTI NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO DAI TEDESCHI PERCHE’ DA ALLEATI ERANO DIVENTATI DA UN GIORNO ALL’ALTRO NEMICI.
I Veri Eroi sono i costruttori di PACE e quei soldati che LORO MALGRADO sono stati inviati al fronte e hanno DIFESO la loro vita e quella dei loro FAMILIARI e AMICI non dimenticando MAI di essere uomini e che la guerra E’ LA PEGGIOR COSA CHE A 18 ANNI TI PUO’ CAPITARE.
L’Italia ne ha dichiarate molte di guerre, per motivi stupidi e fregandosene degli effetti sui giovani soldati. E’ tempo di costruire una Europa fondata sugli Eroi della Pace.
Il mio bisnonno difese il proprio Paese con Onore. Tornato a casa divenne un famoso botanico. Si dedicò alle rose e alle orchidee inventando alcune varianti e ad esse diede il nome delle sue figlie. Aveva un animo buono e non voleva parlare delle sue medaglie, degli scontri con la baionetta e tanto meno di come i POLITICI ITALIANI stavano amministrando il paese che lui aveva difeso con coraggio. Se i caduti in guerra fossero qui sono certo che applaudirebbero chi vuole onorare il loro sacrificio costruendo una realtà florida e pacifica per i propri figli.
Buona domenica a tutti.
Matteo da Brescia